18 Giugno 2025
Si è conclusa con l’elezione degli emiliano romagnoli Leonardo Fabbri, ferrarese, presidente... segue
06 Giugno 2025
Una giornata che resterà nella storia della rappresentanza. Il 4 giugno 2025,... segue
07 Maggio 2025
La Giornata dell’Europa 2025 è un’occasione particolarmente importante perché ricorrono i 75... segue
I presidenti di Assohotel e Fiepet Confesercenti E.R. Filippo Donati e Andrea Cavallina, hanno espresso la loro soddisfazione per la decisione dell’Antitrust di avviare un’indagine su TripAdvisor, il sito web di prenotazioni e recensioni turistiche, con l’ipotesi di pratica commerciale scorretta.
Da tempo, infatti, consumatori, albergatori e ristoratori, lamentano la poca attendibilità del sito che pubblica recensioni sugli esercizi non veritiere e anonime.
Per Filippo Donati, presidente Assohotel E.R. “è necessario fare al più presto chiarezza sull’attendibilità delle recensioni, soprattutto per offrire a chi utilizza le nostre strutture, un’autentica vetrina degli hotel presenti sul sito. Ricordo che circa un anno, come Assohotel nazionale, abbiamo incontrato i responsabili di Tripadvisor, suggerendo loro di prevedere delle ‘recensioni certificate’, per cui verificabili, distinte da quelle non certificate; ciò sarebbe servito a fare almeno più chiarezza, ma a quanto pare non ci hanno dato retta. Sono molto preoccupato per l’emergere di un fenomeno al limite della legalità, e purtroppo sempre più esteso, di richiedere doni da parte di queste agenzie in cambio di recensioni positive, viziando in tal modo, le scelte dei consumatori e le politiche di marketing degli operatori. Mi preme sottolineare che gli albergatori non intendono affatto sottrarsi alle giuste critiche di coloro che non hanno apprezzato la nostra offerta, ma solo quando sia verificata la fonte delle recensioni. Invece molto spesso chi scrive negativamente su di noi non è mai entrato nelle nostre strutture e questo non è accettabile. ”
Dello stesso tono Andrea Cavallina, presidente della Fiepet E.R., (Federazione italiana pubblici esercenti): “Una corretta informazione sulle imprese che operano nella ristorazione e su tutti i locali coinvolti nel settore turistico, aiuta il consumatore a orientarsi per scegliere l’offerta più vicina alle proprie aspettative e, contemporaneamente, sollecita noi esercenti a migliorarci continuamente.
Perché tutto questo sia realizzabile però, è necessario avere la garanzia della veridicità delle recensioni e la possibilità di dialogare con chi recensisce. Per questo chiediamo che chi invia i propri commenti sia identificabile e che sia possibile verificare che abbia realmente usufruito del servizio. Speriamo che la decisione dell’antitrust conduca ad avere regole certe.”
Si è svolto oggi a Barcellona, nel centro di Cultura Contemporanea, il XII incontro delle Giornate Europee del Commercio Urbano, organizzato da “VITRINES D’EUROPE”, una rete di Associazioni di Commercianti e operatori economici di Italia, Francia, Spagna, Belgio e Portogallo, di cui ANCESTOR Confesercenti è socio fondatore, che ha come scopo principale lo sviluppo del commercio nei centri urbani e il rilancio delle città come centri di crescita economica e sociale.
Ad aprire il ricco programma di incontri il presidente di Vitrines D’Europe e direttore di Confesercenti Emilia Romagna Stefano Bollettinari, accompagnato dal presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzoni intervenuto nella sessione dedicata al tema “Consumatori e commercianti, relazioni nell’ambito della prossimità”. Presenti numerose delegazioni dai diversi Paesi e i rappresentanti delle istituzioni spagnole.
Bollettinari, nel suo intervento inaugurale, ha spiegato come: “sia particolarmente importante in questo periodo di difficoltà in cui versa il vecchio continente, l’incontro tra i numerosi centri storici europei per confrontare modelli di sviluppo diversi, per mettere in rete strategie comuni per il rilancio dei consumi e per la promozione delle città che rimangono, ad oggi, il polo fondamentale delle attività commerciali, economiche e turistiche dei paesi europei”.
Nell’occasione, Bollettinari ha inoltre annunciato la firma dell’accordo di collaborazione tra Emporion (che raccoglie i più importanti mercati d’Europa), l’Associazione Europea dei mercati e Vitrines d’Europe, con lo scopo di valorizzare sempre più le attività commerciali di prossimità e i mercati, che sono parte della storia delle nostre città e sono ancora così importanti per il servizio diffuso che forniscono al consumatore.
(Raimond Blasi, assessore al commercio del comune di Barcellona e Stefano Bollettinari, presidente di Vitrines d’Europe e direttore di Confesercenti Emilia Romagna)
Binomio arte-enogastronomia sempre più protagonista alla 18a edizione della Borsa delle 100 Città d’Arte, ospitata alla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna dal 30 maggio al 1 giugno - In programma disfide tra regioni a “colpi” di piatti tipici, un Workshop sul turismo del gusto ed educational tour alla scoperta della tipicità a tavola dell’Emilia Romagna – Accreditati 100 tour operator da 34 Paesi (9 in più del 2013), con particolare attenzione a Canada, Cina, Emirati Arabi, Giappone, India, Russia, Stati Uniti e Sud Africa – Nel 2013 buona performance generale e turismo internazionale in ripresa nelle città d’arte dell’Emilia Romagna, con un incremento del 9,3% di presenze e 13,2% di arrivi stranieri – Sono stranieri 4 visitatori su 10 dei centri d’arte e cultura della Regione
Torna a crescere nel 2013 la presenza di turisti stranieri nelle Città d’Arte dell’Emilia Romagna (+9,3% di presenze e +13,2% di arrivi), grazie anche al plusvalore della ricchissima offerta enogastronomica dei centri d’arte e cultura della regione.
Proprio il legame tra arte e cultura, buona tavola e tipicità, è il leit motiv della Borsa delle 100 Città d’Arte, giunta quest’anno alla 18a edizione ed ospitata nella Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna dal 30 maggio al 1 giugno prossimi (inaugurazione ufficiale venerdì 30 maggio, ore 12).
La manifestazione -promossa da Confesercenti, ENIT, APT Emilia Romagna e Unione di Prodotto Città d’Arte, Comune, Provincia, CCIAA di Bologna, con la collaborazione dell’ Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, UniCredit e Assicoop dell’Emilia Romagna- vedrà quest’anno la presenza di 100 tour operator da tutto il mondo (ben 34 i paesi rappresentati, 9 in più dello scorso anno). Di particolare rilievo la presenza alla Borsa di buyer dai mercati emergenti di lungo raggio e intercontinentali, generatori di promettenti flussi turistici verso l’Italia, come Canada, Cina, Emirati Arabi, Giappone, India, Russia, Stati Uniti e Sud Africa. L’enogastronomia tipica italiana e dell’Emilia Romagna sarà protagonista nell’area espositiva della Borsa, allestita nel cortile interno della Biblioteca dell’Archiginnasio: previste anche delle “disfide” tra regioni, aperte al pubblico, con presentazione e degustazione di un piatto della tradizione regionale e di prodotti tipici: in programma venerdì 30 maggio, dalle 13 alle 16, “Emilia Romagna vs Puglia”, mentre sabato 31, nello stesso orario, sarà la volta di “Piemonte vs Calabria”. E’ dedicato ad una trentina di operatori stranieri specializzati in turismo del gusto lo speciale workshop (sabato 31 maggio, dalle 15.30 alle 18.30, Sala dello Stabat Mater) incentrato sull’enogastronomia dell’Emilia Romagna e previsto nell’ambito del Progetto Sperimentale 2014 “Turismo Enogastronomico dell’Esperienza” di Apt Servizi Emilia Romagna. Il workshop sarà il momento conclusivo di 4 educational tour, svolti nell’ambito della Borsa, grazie ai quali gli operatori andranno alla scoperta dei percorsi di gusto della nostra regione: “Turismo enogastronomico dell’esperienza tra Bologna e Modena” e “Turismo enogastronomico dell’esperienza: Faenza, Brisighella e Forlì, la forza dell’Italia minore” (promossi da Apt Servizi Emilia Romagna, Unioncamere e Regione Emilia Romagna); “Il Gusto del Quadrilatero: Bologna tra storia, arte e gusto, viaggio alla ricerca dei sapori più autentici” (in collaborazione con Comune e Camera di Commercio di Bologna) e infine “Ferrara, sense the city, una città da vivere attraverso un’esperienza che tocca tutti i sensi” (in collaborazione con Comune e Provincia di Ferrara). Tra gli altri appuntamenti del calendario della Borsa, da sottolineare il “Focus Nazionale sul Turismo” (in programma venerdì 30 maggio, ore 15, Sala dello Stabat Mater) e il concerto per piano e voce dal titolo “L’Europa dell’opera: viaggio musicale nelle eccellenze del Vecchio Continente”, a cura della Fondazione Teatro Comunale di Modena (1 giugno). Nell’ambito della Borsa, giovedì 29 e venerdì 30 maggio, si terranno infine i laboratori “Lezioni di Turismo”, promossi da Centro Assistenza Tecnica di Confesercenti Emilia Romagna, BTO Educational e Centro Studi Turistici e dedicati alle tematiche dell’utilizzo del web, dei social e degli altri strumenti contemporanei a disposizione degli operatori turistici (partecipazione gratuita previa registrazione on-line sul sito http://www.peremiliaromagna.it).
Città d’arte dell’Emilia Romagna, un 2013 in ripresa: 4 turisti su 10 sono stranieri
E si torna a parlare straniero nelle città d’arte dell’Emilia Romagna. Secondo i dati provvisori forniti dalle Amministrazioni Provinciali ed elaborati per Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna dal Centro Studi Turistici (CST), lo scorso anno i vacanzieri stranieri hanno fatto registrare, nei centri d’arte e affari della Regione, un incremento in termini di presenze (+9,3%, pari a 163mila presenze in più) e arrivi (13,2%), con il peso della domanda internazionale salito al 39,3% del totale. Sono Bologna, Modena e Ferrara le città con la domanda straniera in maggior crescita, mentre Piacenza e Reggio Emilia hanno fatto il pieno di turisti italiani.
«Analizzando la performance 2013 delle nostre Città d’Arte, un elemento salta immediatamente all’occhio –sottolinea Maurizio Melucci, Assessore Regionale al Turismo- ed è il dato che vede 4 visitatori su 10 dei nostri centri d’arte e cultura provenire dall’estero. E’ la netta dimostrazione dell’appeal mondiale della nostra Regione e delle sue eccellenze, che, grazie ad un mix unico tra arte, cultura, buona tavola, italian style e alta qualità di vita, è sempre più meta di ospiti da ogni parte del mondo. Ma e’ anche il risultato delle azioni di internazionalizzazione messe in atto negli ultimi anni dal turismo regionale».
Il bilancio complessivo del 2013 vede le Città d’Arte emiliano romagnole chiudere l’anno con 2,4 milioni di arrivi e 4,9 milioni di presenze, con una crescita sull’anno precedente rispettivamente del +5,6% e +3,3% e un saldo finale di 129mila arrivi e 157mila presenze in più sul 2012. In aumento anche i visitatori dei musei regionali, cresciuti complessivamente del +1,7% rispetto al 2012 (oltre 9000 unità in più).
«I dati in aumento dei flussi turistici 2013 nelle principali città d’arte dell’Emilia Romagna vanno valutati con particolare soddisfazione –sostiene Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna– anche alla luce di una situazione economica generale ancora incerta. Tale risultato è stato ottenuto in massima parte grazie all’incremento notevole della domanda estera: la sfida dei prossimi anni dovrà essere quindi, oltre a consolidare questo trend, quella di incrementare anche la domanda turistica interna, in modo da migliorare la redditività delle imprese e più in generale il peso economico di questo prodotto turistico a livello regionale».
Flessione minima per le strutture ricettive dei centri d’arte e cultura della Regione, che possono vantare 1.853 esercizi (42mila posti letto complessivi), tra strutture alberghiere (301 esercizi, 29mila posti letto) ed extralberghiere (1552 esercizi, circa 13mila posti letto): la durata media dei soggiorni è passata da 2,1 a 2 notti di media. Allargando la prospettiva di analisi dei flussi, da inizio millennio il saldo della domanda turistica resta assolutamente positivo, con un +40,6% di arrivi e +34% di presenze dal 2000 al 2013.
Ufficio Stampa Apt Servizi – Tel. 0541-430190 – www.aptservizi.com
Roberto Manzoni, già presidente di Confesercenti E.R., è stato rieletto alla presidenza della Fismo nazionale, l’organizzazione sindacale che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda.
A livello nazionale, nel primo bimestre 2014 si contavano 131.682 imprese nel comparto tessile, dell’abbigliamento e delle calzature, contro le 158 mila del 2011, con una riduzione quasi del 17%. In termini assoluti le cinque città con saldi negativi più alti nei primi due mesi del 2014 sono: Roma, Napoli, Torino, Milano e Brescia.
Il 2013 si è chiuso con un saldo negativo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni di quasi 6.000 unità a cui si aggiungono le 2.342 imprese scomparse durante lo scorso anno. Da gennaio 2013 ad oggi le cessazioni sono state 14 mila e 500, più di 34 al giorno.
I dati sui consumi delle famiglie italiane, infatti indicano che negli ultimi 2 anni c’è stato un vero tracollo, pari al 15% in meno; il totale dei consumi è diminuito nello stesso periodo di 6,6 punti percentuali. Da prima della crisi ad oggi ciascun italiano ha ridotto la propria spesa in abbigliamento e calzature di circa 150 euro.
Relativamente invece all’Emilia Romagna, nel primo bimestre 2014, le imprese registrate sono in totale 8.437; 46 le nuove aperture e 223 le chiusure, per un saldo di -177 attività, con una variazione percentuale delle imprese registrate tra dicembre 2013 e febbraio 2014 del -1,7% e febbrario 2013 e 2014 di – 2,5%.
Provincia |
Imprese registrate |
Iscrizioni |
Cancellate |
Saldo |
Piacenza |
593 |
2 |
9 |
-7 |
Parma |
827 |
1 |
16 |
-15 |
Reggio nell’Emilia |
797 |
7 |
21 |
-14 |
Modena |
1.297 |
9 |
43 |
-34 |
Bologna |
1.647 |
12 |
44 |
-32 |
Ferrara |
611 |
1 |
19 |
-18 |
Ravenna |
743 |
3 |
20 |
-17 |
Forlì-Cesena |
818 |
5 |
22 |
-17 |
Rimini |
1.104 |
6 |
29 |
-23 |
EMILIA ROMAGNA |
8.437 |
46 |
223 |
-177 |
“L’abbigliamento nella nostra regione, purtroppo, sta scontando la crisi che ha investito l’intero Paese– ha spiegato Roberto Manzoni, presidente della Fismo. Le abitudini dei nostri corregionali in fatto di consumi, sono cambiate profondamente. L’abbigliamento non è più tra le priorità d’acquisto e tra gli status symbol come alcuni anni fa, ed anche il modo di acquistare si è profondamente modificato con l’affermarsi dell’ ecommerce, la crescita dei siti specializzati ed il proliferare degli outlet anche nella nostra regione. A tutto ciò si sono aggiunti terremoti, alluvioni, grandinate, trombe d’aria: ora ci aspettiamo, se non la ripresa economica, un po’ di serenità anche se, purtroppo i dati odierni del PIL non prospettano una ripresa dei consumi L’Emilia Romagna vanta un settore di qualità ed eccellenza che deve essere supportata dalla formazione e promossa e valorizzata. Ma per consentire tutto ciò è necessario anche il sostegno delle Istituzioni e dell’intero sistema paese, che deve rivedere le politiche fiscali e del lavoro per consentire a questa importantissima voce economica di poter stare su un mercato sempre più globalizzato”.
Nel primo bimestre 2014 si contavano 131.682 imprese nel comparto tessile, dell’abbigliamento e delle calzature, contro le 158 mila del 2011, con una riduzione quasi del 17%. In termini assoluti le cinque città con saldi negativi più alti nei primi due mesi del 2014 sono: Roma, Napoli, Torino, Milano e Brescia.
Il 2013 si è chiuso con un saldo negativo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni di quasi 6.000 unità a cui si aggiungono le 2.342 imprese scomparse durante lo scorso anno. Da gennaio 2013 ad oggi le cessazioni sono state 14 mila e 500, più di 34 al giorno.
Sono alcuni dei dati presentati oggi nel corso dell’assemblea annuale della Fismo-Confesercenti.
La crisi – è stato sottolineato – ha avuto un impatto particolarmente forte sui beni di consumo durevoli e semidurevoli e, quindi, anche su abbigliamento e calzature. I dati sui consumi delle famiglie italiane, infatti indicano che negli ultimi 2 anni c’è stato un vero tracollo, pari al 15% in meno; il totale dei consumi è diminuito nello stesso periodo di 6,6 punti percentuali. Da prima della crisi ad oggi ciascun italiano ha ridotto la propria spesa in abbigliamento e calzature di circa 150 euro.
Nel 2007 si spendevano circa 1000 euro pro-capite, nel 2013 se ne sono spesi 850. Tra l’altro, l’intensità della crisi muta sì i comportamenti dei consumatori, ma anche effetti differenziati sul settore distributivo: nel 2012 per la prima volta la quota di prodotti venduti in saldo o in promozione ha superato il 50% del fatturato e tra i canali distributivi perdono più terreno i piccoli esercizi (-10,3% nel 2012), poi la grande distribuzione de-specializzata (-9,9%) e crescono solo outlet (14,2%) ed e-commerce.
“Dobbiamo fronteggiare non soltanto gli effetti della crisi economica – ha spiegato Roberto Manzoni, presidente della Fismo – ma anche il cambiamento nelle abitudini degli italiani in fatto di consumi che la nuova, difficile, situazione ha determinato. L’abbigliamento non è più tra le priorità d’acquisto e tra gli status symbol come alcuni anni fa ed anche il modo di acquistare è profondamente cambiato con l’affermarsi dell’e-commerce ed il proliferare di siti specializzati. Dobbiamo quindi fare un salto di qualità – ha aggiunto Manzoni – la grande scommessa oggi è una formazione che ci consenta di stare sul mercato in modo più efficace e moderno”.
Nel settore dell’e-commerce, infatti, le vendite di abbigliamento e calzature sono in controtendenza rispetto al comparto nel suo complesso. Il 2012 registra un +31% rispetto al 2011, con un fatturato di oltre un miliardo. Si stima che la crescita del commercio elettronico italiano per il 2013 (+17% valore di poco inferiore a quello dello scorso anno) sarà trainata proprio dall’andamento positivo di Abbigliamento e Informatica che pesano per oltre il 40% sul totale.
I consumatori non si sono solo spostati verso il commercio on line ma si registra anche un ritorno agli acquisti nei mercati. Le famiglie che acquistano capi di abbigliamento e calzature al mercato passano dall’11,1% del 2011 al 13,6. Al Sud e al Nord le percentuali sono più alte che al Centro.
“Siamo di fronte ad una situazione difficile – ha concluso Manzoni – che richiede maggiore attenzione ed impegno. Bisogna convincere la politica prima di tutto a realizzare regole certe per garantire la trasparenza e la correttezza del mercato”.
Altri articoli...
- Filippo Donati è il nuovo Presidente di Assohotel Emilia Romagna, succede a Claudio Della Pasqua, nominato Presidente onorario: lotta alle burocrazie e all'abusivismo e più credito alle imprese le priorità per i prossimi anni
- I ristoratori della Fiepet Confesercenti chiedono alla Regione una regolamentazione più equa della ristorazione in occasione di sagre e fiere
- Continua la tendenza negativa per le PMI. La Confesercenti E.R. lancia l'allarme: nei primi due mesi del 2014 in regione hanno già chiuso 937 attività al dettaglio e 648 ricettive e di ristorazione
- Emilia Romagna: resistono alla crisi le imprese al femminile. Crescono quelle nella ristorazione, stabili quelle ricettive, leggero calo nel settore commercio