Secondo Ufficio studi Confesercenti Emilia Romagna su dati Unioncamere Emilia-Romagna nella nostra regione a subire meno gli effetti della crisi sono le imprese di ristorazione (+195 rispetto al 2012); risultano pressochè stabili quelle del settore ricettivo (+10 rispetto al 2012), mentre registrano un leggero calo quelle del commercio al dettaglio, passando da 18.499 del 2012 a 18.242 nel 2013 (-207 nel 2013), ma restando comunque le imprese in cui la imprenditoria femminile è più numerosa.

Ma le imprese rosa guardano ben più lontano, ricorda Paola Morselli responsabile del settore imprenditoria femminile della Confesercenti E.R. che sottolinea come: “i dati di Unioncamere dimostrano come le imprese femminili sanno affrontare la crisi con tenacia e creatività. La loro capacità di guardare anche oltreconfine e di prendere in considerazione anche la ecososteniblità del loro operare, ha fatto sì che venga conferito dalla Camera di Commercio il premio “Donne e terre in movimento verso il mondo” destinato a imprenditrici bolognesi che siano espressione della qualità del Made in Italy, o che operino nel campo delle produzioni biologiche, o che siano particolarmente attente alla eticità e alla ecosostenibilità dei prodotti. Le donne possono essere in tal senso un volano fondamentale per la ripresa economica dell’intero nostro paese. 

ANNO 2013 - CONSISTENZA DELLE IMPRESE FEMMINILI ATTIVE NEI SETTORI DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO, DELLA RISTORAZIONE E DELL’ATTIVITA’ TURISTICA RICETTIVA SECONDO LA PROVINCIA 

PROVINCIA

Commercio al dettaglio

G47

Alloggio

I55

Attività dei servizi di ristorazione I56

BOLOGNA            

3.563

138

1.425

FERRARA            

1.645

61

705

FORLI' - CESENA    

1.763

177

783

MODENA            

2.620

66

942

PARMA              

1.726

68

765

PIACENZA          

1.306

38

644

RAVENNA            

1.725

173

762

REGGIO EMILIA      

1.829

36

764

RIMINI            

2.065

710

746

EMILIA - ROMAGNA

18.242

1.467

7.536

Fonte: Ufficio studi Confesercenti Emilia Romagna su dati UNIONCAMERE Emilia-Romagna

ANNO 2012 - CONSISTENZA DELLE IMPRESE FEMMINILI ATTIVE NEI SETTORI DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO, DELLA RISTORAZIONE E DELL’ATTIVITA’ TURISTICA RICETTIVA SECONDO LA PROVINCIA 

Provincia

Commercio al dettaglio
G47

Alloggio

I55

Attività dei servizi di ristorazione I56

BOLOGNA

3.550

133

1.391

FERRARA

1.651

61

688

FORLI' - CESENA

1.799

177

778

MODENA

2.672

69

925

PARMA

1.762

71

737

PIACENZA

1.350

41

631

RAVENNA

1.732

160

732

REGGIO EMILIA

1.877

41

737

RIMINI

2.056

704

722

EMILIA - ROMAGNA

18.449

1.457

7.341

 

Dario Domenichini di Reggio Emilia, è stato rieletto presidente regionale dell’Anva-Confesercenti (associazione nazionale commercio su aree pubbliche) per il secondo mandato, nel corso dell’ Assemblea elettiva regionale che si è riunita stamane alla presenza del presidente e del coordinatore nazionale Maurizio Innocenti e Adriano Ciolli.

La rielezione è frutto degli ottimi risultati e dell’impegno che Domenichini ha ottenuto nei quattro anni passati a favore di questa categoria, affrontando questioni cruciali per la tutela del commercio ambulante quali, ad esempio, l’applicazione della direttiva europea Bolkestein, che grazie al forte impegno di Anva-Confesercenti, che contava nella nostra regione nel 2013 tremilacinquecento iscritti, ha consentito di stabilire criteri certi, a partire dal riconoscimento dellanzianità di esercizio dellattività, dando così certezza e continuità a quanti hanno investimento in questo settore; la legge sulla regolarità contributiva (il DURC) al fine di impedire una grave forma di concorrenza sleale da parte di coloro che evadevano gli onerosi contributi INPS ed INAIL; infine la difesa della sofferta Legge Regionale sugli hobbisti che pur essendo un provvedimento che finalmente ha regolamentato tale attività, è oggetto di continui attacchi tendenti a snaturarne i contenuti.

Il tema della difesa della legge regionale che ha regolamentato l'hobbismo assume un rilievo importante in questa situazione di crisi in cui le imprese vedono diminuire i proprio fatturati e aumentare i costi e la concorrenza sleale di troppi fenomeni di abusivismo. Questa situazione è aggravata anche dall'atteggiamento di alcune amministrazioni comunali che cercano in tutti i modi di aggirare la normativa e non applicarla inventandosi improbabili mercatini del riuso o dell'ingegno creativo ai limiti della legalità. Su questi fenomeni è uscita dall'assemblea degli operatori di Anva Confesercenti un'indicazione chiara e nei prossimi giorni l'associazione metterà in campo tutte le azioni per contrastare queste iniziative e ripristinare il rispetto delle regole. L'assemblea ha chiesto alla Regione un impegno chiaro per la difesa della propria legge regionale e il ritiro di quei provvedimenti che creano confusione e permettono ai Comuni di far proliferare iniziative in modo incontrollato e con troppe ambiguità.

Per Domenichini “l’impegno dei prossimi quattro anni sarà innanzitutto quello di controllare che non vengano fatti colpi di mano sulla normativa che riguarda gli hobbisti e perciò di salvaguardare un settore pesantemente colpito dalla crisi, e di diffondere il più possibile la cultura dei mercati quali luogo di ricchezza e di vitalità dei nostri centri storici. Vanno quindi respinti in modo fermo e deciso tutti i tentativi di bypassare la nuova legge regionale come nel caso del provvedimento di cui si parla sempre più insistentemente, riguardante i cosiddetti ‘mercatini del riuso’ nient’altro che un escamotage per lasciare le cose come stanno”.

Tav.11 Imprese registrate al 31-12-2013, flussi di iscrizioni e cancellazioni nel 2013 delle imprese che operano nel commercio ambulante. Fonte: Osservatorio Confesercenti

province e regioni

imprese registrate

iscrizioni

cancellate

saldo

Piacenza

677

26

45

-19

Parma

687

26

48

-22

Reggio nell’Emilia

903

43

63

-20

Modena

1360

57

104

-47

Bologna

1857

112

147

-35

Ferrara

786

51

50

1

Ravenna

1207

67

67

0

Forlì-Cesena

947

61

68

-7

Rimini

1212

73

72

1

EMILIA-ROMAGNA

9636

516

664

-148

 

 

Dall’Emilia Romagna migliaia di imprenditori associati a CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI alla manifestazione indetta a livello nazionale da Rete Imprese Italia.

Le imprese emiliano romagnole si mobilitano. Stanche di vedersi “rubare” il futuro, di lavorare in condizioni di continua incertezza, strozzate da una fiscalità intollerabile, inascoltate dalla classe politica, esasperate di sentirsi raccontare che la crisi è ormai finita, le piccole e medie imprese della nostra regione associate a CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI parteciperanno alla manifestazione nazionale “Senza imprese non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, organizzata da Rete Imprese Italia, per il 18 febbraio, a Roma. Tra loro, anche gli imprenditori delle aree emiliano-romagnole colpite prima dal terremoto, poi dall’alluvione.

Sono diverse migliaia i commercianti e gli artigiani dell’Emilia Romagna che, con pullman e treni, si mobiliteranno per raggiungere Roma, dove si svolgerà la manifestazione. Parteciperanno per far sentire la loro voce, per chiedere azioni immediate, per affrontare una situazione che è diventata ormai insostenibile.

Nella classifica della Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa, l’Italia è al venticinquesimo posto tra i 28 paesi dell’Unione Europea: per i soli adempimenti fiscali sono necessarie 269 ore l’anno per un totale di 34 giorni lavorativi: 13 giorni in più rispetto alla media europea, 10 rispetto alla media dei paesi Ocse; il livello di imposizione fiscale sui profitti d’impresa nel 2013 è stato del 65,8%, oltre 20 punti sopra la media europea. La conseguenza è che nei primi 9 mesi del 2013 complessivamente hanno chiuso i battenti 277mila attività, e il 40% delle nuove imprese non supera il quarto anno di vita. Tutto ciò non è più ammissibile.

Quello delle piccole e medie imprese – ricordano CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI della regione – è il tessuto produttivo più esteso del nostro Paese e ha, da sempre, contribuito alla ricchezza e allo sviluppo dell’Italia. Rappresenta in Europa un caso unico per la sua diffusione e solidità, a cui si unisce l’elevata qualità dell’offerta. Per questo motivo è tanto importante salvaguardare questo patrimonio, la cui tenuta è determinante per il futuro dell’intera economia.

La manifestazione del 18 febbraio sarà inoltre l’occasione per presentare un manifesto contenente proposte concrete per un reale cambiamento economico e sociale.

Grande riconoscimento a livello nazionale per l’impegno di Assohotel Confesercenti Emilia Romagna con la riconferma di Filippo Donati alla guida di Assohotel Nazionale, espressa dall’Assemblea elettiva tenutasi a Roma. Nella Presidenza Nazionale Assohotel, nominati anche sette imprenditori emiliano –romagnoli, ovvero Claudio Della Pasqua Presidente regionale Assohotel, Paolo Mazza Presidente Assohotel Bologna, Nicola Scolamacchia Presidente Assohotel Ferrara, Fabrizio Albertini Presidente Confesercenti Cesenatico, Roberta Penso Presidente Confesercenti Cervia, Gabriella Gibertini Presidente Assohotel Modena e Monica Ciarapica Presidente Assohotel Cervia.

Ci aspetta un grande lavoro – commenta Filippo Donati - reso ancor più difficile dalla mancanza di politiche nazionali su questo settore, che come risulta dalla ricerca presentata dal Ciset Venezia durante la nostra assemblea, in temine di valore aggiunto vale 3,9 volte quello della moda, 3 quello dell’agricoltura e 3,3 quello dell’agroalimentare”.

Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna esprime soddisfazione per la firma da parte del Ministro del Turismo Bray del provvedimento di costituzione del Distretto turistico della Costa emiliano romagnola.

Ciò è funzionale alla riqualificazione e al rilancio dell’offerta del più forte prodotto turistico che la nostra regione esprime e che può avere da questo provvedimento una spinta ad una sempre maggiore competitività.

Le aspettative delle imprese da questo punto di vista sono molteplici; si tratta ora di vedere nel merito quali sono gli aspetti e le procedure che potranno trovare una reale semplificazione burocratica, in modo tale da permettere una diminuzione dei costi attualmente sostenuti dalle imprese turistiche e favorire i progetti di sviluppo e innovazione.

“Finalmente è arrivato lo strumento che da anni Assohotel Confesercenti richiedeva e che permetterà non solo una gestione ordinaria ottimale delle nostre imprese – sostiene Claudio Della Pasqua presidente Assohotel Emilia Romagna – ma sarà una spinta all’innovazione e alla creatività imprenditoriale, che sempre più sollecitata da una domanda in continua evoluzione, spesso viene ostacolata da una burocrazia incapace di comprenderla e quindi di assecondarla. E’ inoltre un segnale positivo che impegna noi e gli amministratori locali in un dialogo e cammino costruttivo per una ripresa economica delle nostre località”.

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