Dal 5 luglio, per i successivi sessanta giorni, in Emilia Romagna i saldi estivi saranno un’ottima occasione per acquistare capi d’abbigliamento, calzature e altri numerosi articoli a prezzi scontati.
Le date di decorrenza dei saldi di fine stagione sono state fissate dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni per garantire l’uniformità a livello nazionale come richiesto da Confesercenti.
Molti consumatori, gravati da una crisi che non sembra trovare una soluzione a breve termine, attendono questa occasione per acquistare prodotti di qualità a prezzi accessibili.
Per il presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzoni “i dati sull’inflazione in questi giorni forniti dall’Istat significano indebolimento dell’economia, per cui l’opportunità dei saldi rappresenta sempre un momento per cogliere buone occasioni. In molti casi, purtroppo, i saldi diventano l’unica possibilità per molti di acquistare prodotti indispensabili per la famiglia. Speriamo che gli 80 euro in più in busta paga contribuiscano a ridare fiato ai consumi. Anche per i commercianti questa è un’occasione per recuperare le perdite causate dal calo dei consumi, dall’aumento delle tasse e dei costi di gestione. L’emorragia di imprese del settore è però un campanello d’allarme che speriamo venga ascoltato”.
ANNO 2013 Esercizi commerciali in sede fissa per specializzazione e provincia
(Osservatorio nazionale del commercio)
Prodotti tessili |
Articoli di abbigliamento |
Calzature e articoli in pelle |
TOTALE |
|
BO |
308 |
1.623 |
387 |
2.318 |
FE |
85 |
669 |
126 |
880 |
FO |
142 |
798 |
161 |
1.101 |
MO |
173 |
1.282 |
271 |
1.726 |
PC |
92 |
553 |
128 |
773 |
PR |
161 |
912 |
197 |
1.270 |
RA |
132 |
773 |
165 |
1.070 |
RE |
155 |
712 |
154 |
1.021 |
RN |
169 |
1.134 |
324 |
1.627 |
Regione ER |
1.417 |
8.456 |
1.913 |
11.786 |
Soddisfazione a metà da parte di Assoviaggi e Fiepet Confesercenti E.R. per la nuova legge comunitaria regionale approvata dall’Assemblea Legislativa regionale (con il solo voto contrario della Lega Nord) che introduce modifiche all’attuale normativa regionale in diversi ambiti: energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica, sistema fieristico regionale, servizi per il turismo e agenzie viaggi, commercio e attività produttive.
La Regione ha recepito alcune delle proposte avanzate dalle federazioni aderenti a Confesercenti per salvaguardare i settori da i molteplici fenomeni di abusivismo, più o meno leciti, che, oltre a danneggiare le imprese sempre più oberate da adempimenti e oneri, non tutelano affatto i consumatori.
La Fiepet Confesercenti, ad esempio, aveva chiesto di ridurre, nel caso di sagre e fiere paesane, il limite massimo attuale di 30 giornate per la somministrazione temporanea per ogni evento, che creano evidenti danni ai pubblici esercizi, sottraendo mercato in un periodo particolarmente difficile a causa della crisi dei consumi. È stata invece accolta la richiesta, avanzata assieme alle altre organizzazioni del settore di introdurre l’obbligo per ogni Comune di definire annualmente un calendario delle Sagre
Per quanto riguarda invece le agenzie di viaggio, sono state sì semplificate alcune attività burocratiche di gestione dell’impresa, ma nulla è stato fatto per limitare fenomeni al limite dell’abusivismo nell’organizzazione di viaggi turistici, quali ad esempio quelli offerti dalle onlus, dalle associazioni non professionali, per sostenere invece le agenzie di viaggi autorizzate, le sole capaci di garantire la tutela e la sicurezza dei viaggiatori.
I presidenti della Fiepet Confesercenti dell’Emilia Romagna Andrea Cavallina e di Assoviaggi Amalio Guerra ritengono necessario che vengano al più presto rivedute e corrette le leggi vigenti, laddove risulti evidente la mancata tutela dei consumatori e di quegli imprenditori onesti che ogni giorno, nonostante le numerose difficoltà dovute non solo alla crisi, lavorano onestamente nel rispetto delle leggi.
Si svolgerà domani venerdì 20 giugno, dalle 10 in poi a Rimini, un convegno di studio organizzato da Confesercenti regionale e Confesercenti provinciale di Rimini, dal titolo: “ Nuove regole e opportunità per il lavoro. Jobs Acts, apprendistato stagionale, tirocini, garanzia giovani, riflessi sulla contrattazione collettiva”. Luogo dell’incontro sarà l’Hotel Sporting, in viale Vespucci 20, Marina centro.
Interverranno Nevio Bianchi, consulente del lavoro in Roma, Paola Cicognani responsabile Servizio Lavoro, Regione Emilia Romagna, Elvira Massimiano, responsabile Politiche del lavoro Confesercenti Nazionale, Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti E.R.
Modererà il convegno Marco Pasi di Cat Confesercenti E.R.
Al termine dell’incontro sarà offerto un buffet ai partecipanti
Tanta voglia di vacanze, ma con parsimonia e senza troppe illusioni: anche perché, per il 45% degli italiani, quella del 2014 sarà ancora “un’estate di stagnazione”. Quindi sì a più vacanze, ma con maggior attenzione ai costi: cresce per la prima volta dall’estate 2010 il numero dei vacanzieri (+6%, pari a 1.542.000 di persone in più) ma la spesa media per persona registra un notevole passo indietro (-18% sullo scorso anno) attestandosi a 788 euro.
E’ questa la fotografia scattata dall’indagine Confesercenti-SWG sulle vacanze estive 2014. Quest’estate, gli italiani che hanno pianificato un viaggio o un periodo di ferie saranno il 64%, circa 27.242.000 di persone, mentre resterà a casa uno su tre.
La spesa prevista complessiva dei vacanzieri è di quasi 21,5 miliardi di euro, in calo di circa 3,2 miliardi (-13%) sul 2013. Diminuisce anche la durata della vacanza: quest’anno gli italiani trascorreranno fuori casa in media 11 giorni, contro i 12 dello scorso anno ed i 14 del 2008, prima della crisi. Agosto rimane il mese preferito: lo sceglie la maggioranza degli italiani (54%, era il 52% nel 2013). Segue luglio, in ribasso dal 38% al 34%, e settembre, in cui andrà in vacanza il 18% degli italiani.
Quanti andranno in vacanza (%) – confronto temporale:
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
|
andranno |
70 |
76 |
79 |
71 |
66 |
58 |
64 |
non andranno |
30 |
24 |
21 |
29 |
34 |
42 |
36 |
dati riportati a 100% senza il ‘non sa’
Previsioni di spesa – confronto Estate 2013 e 2014.
2013 |
2014 |
Variazione 2014/2013 |
||
Percentuale |
Assoluta |
|||
Spesa media per persona (euro) |
961 |
788 |
-18% |
-173 |
Spesa complessiva (miliardi di euro) |
24,7 |
21,5 |
-13% |
-3,2 |
Elaborazioni Confesercenti su Indagine Confesercenti SWG
Rispetto al 2013, quest’estate marca con evidenza l’allentarsi dell’ assillo economico. Scende di ben 11 punti (dal 53% del 2013 al 42%) il numero di coloro che rinunciano alla vacanza perché costa troppo, così come cala del 4% (dal 44% al 40%) il condizionamento delle disponibilità economiche sulle scelte per le ferie. Rientra anche la preoccupazione per la situazione dell’economia italiana (segnalata dal 16% contro il 19% del 2013 e il 22% del 2012). Resta in controtendenza, anzi in netta ascesa – come del resto segnalano i dati Istat sull’occupazione – il timore di perdere il lavoro, che passa dal 12 al 14%.
Destinazioni: viaggio all’estero per il 39%, senza ‘sciovinismi’ gastronomici. Spagna in testa, Croazia boom. Puglia la più gettonata in Italia, in calo la voglia di mare.
Le vacanze estive 2014 saranno anche abbastanza “conservative”: i vacanzieri che andranno nello stesso posto dell’anno precedente saranno il 38% (2% in più del 2013), così come quasi uno su tre si cucinerà da solo i pasti dell’estate (31%). Rimane alta la voglia di un viaggio all’estero: per la prossima estate hanno pianificato un viaggio fuori dall’Italia il 39% dei nostri concittadini. Pronti ad adattarsi, contrariamente a quanto si dice, alla cucina locale: è solo una leggenda metropolitana quella che descrive il turista italiano con la valigia piena di pasta, pomodori pelati, salami e salsicce e magari la caffettiera. L’81% del campione dichiara di mangiare cucina locale, solo il 10% cerca cibo italiano mentre un residuale 5% si porta gli alimenti da casa. Tra le mete prescelte, la Spagna (28%) comanda sempre la classifica; ma quest’anno potrebbe esserci il boom della Croazia, che sale di ben 8 punti nelle preferenze degli italiani, arrivando a un considerevole 18%. Bene anche la Grecia (dal 16 al 19%), mentre la Francia scende dal 24 al 19%.
Le cinque destinazioni più scelte in Europa (% del campione), confronto 2013-2014
2013 |
2014 |
||
Spagna |
27 |
Spagna |
28 |
Francia |
24 |
Francia |
19 |
Germania |
18 |
Grecia |
19 |
Grecia |
16 |
Croazia |
18 |
Croazia |
12 |
Gran Bretagna |
12 |
dati percentuali: somma delle risposte consentite.
Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza in Europa
Tra chi rimane in Italia la regione più scelta è la Puglia, che sale di tre punti toccando il 16%. Seguono Sicilia ed Emilia Romagna, in lieve ribasso e la Toscana che le tallona. Il mare – che nel 2006 raccoglieva il favore di più di due terzi degli italiani (73%) – ora resta in testa alla preferenze dei vacanzieri, ma con il 48%. Seguono ben distanziate la montagna e le città d’arte attorno al 14%. Per individuare la propria vacanza, il 62% degli intervistati dichiara apertamente di verificare le opinioni degli altri su internet, mentre un 9% si affida alle guide specializzate. Solo il 29% non ama compiere questo tipo di ricerca e si affida a sistemi più tradizionali. Famiglia e coppia sono le “formazioni” più utilizzate, mentre appare in leggero calo di due punti (dal 24 al 22%) quella con gli amici.
Le cinque destinazioni più scelte in Italia (% del campione), confronto 2013-2014
2013 |
2014 |
||
Sicilia |
14 |
Puglia |
16 |
Emilia Romagna |
14 |
Sicilia |
13 |
Puglia |
13 |
Emilia Romagna |
11 |
Toscana |
10 |
Toscana |
11 |
Calabria |
10 |
Calabria |
10 |
dati percentuali: somma delle risposte consentite.
Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza in una regione d’Italia.
Il mezzo preferito per raggiungere i luoghi di vacanza resta di gran lunga l’auto, che verrà utilizzata dal 63%, mentre si segnala la crescita dell’opzione treno (dall’8% all’11%) ed un calo quasi simmetrico dell’aereo (dal 25 al 21%). Buona la propensione per un soggiorno in albergo: la sceglie il 35%, contro il 34% registrato lo scorso anno. Si tratta del primo segno positivo dal 2011. Cala, invece, la ricerca di case in affitto. Eppure la prudenza economica si avverte anche in queste scelte: si va un po’ di più presso amici e parenti o nei bed&breakfast, mentre gli alberghi più ricercati sono quelli a tre stelle, con un significativo aumento anche di quelli a due stelle (dal 7 al 10%).
Domanda: Questa sarà per lei un’estate..
% risposte |
|
di ripresa |
18 |
di stagnazione |
45 |
di crisi |
27 |
non sa |
10 |
Domanda: Quale tra i seguenti luoghi Lei pensa di scegliere per la sua vacanza estiva principale?
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
|
mare |
73 |
64 |
57 |
49 |
47 |
48 |
53 |
50 |
48 |
città d’arte |
4 |
7 |
10 |
13 |
12 |
13 |
11 |
14 |
14 |
montagna |
12 |
16 |
14 |
12 |
16 |
12 |
12 |
12 |
13 |
vacanze verdi (in Parchi, riserve…) |
1 |
2 |
5 |
7 |
8 |
8 |
7 |
6 |
8 |
metropoli |
3 |
2 |
4 |
6 |
6 |
6 |
6 |
6 |
5 |
campagna |
1 |
3 |
3 |
7 |
3 |
3 |
4 |
5 |
4 |
Terme/wellness o benessere |
2 |
2 |
2 |
2 |
3 |
5 |
3 |
3 |
5 |
mete esotiche |
3 |
3 |
3 |
2 |
3 |
3 |
2 |
2 |
3 |
lago/fiume |
1 |
1 |
2 |
2 |
2 |
2 |
2 |
2 |
1 |
dati riportati a 100 in assenza di non risposte
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
Domanda: e dove sceglierà di pernottare per le sue vacanze?
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
|
in albergo/pensione |
40 |
37 |
34 |
35 |
in una casa in affitto |
13 |
16 |
19 |
15 |
in una casa di proprietà |
14 |
15 |
14 |
15 |
in bed&breakfast |
12 |
9 |
11 |
12 |
presso amici o parenti |
8 |
9 |
13 |
14 |
in residence |
7 |
7 |
8 |
7 |
in campeggio |
7 |
7 |
6 |
6 |
in villaggi turistici |
7 |
5 |
6 |
5 |
in agriturismo |
4 |
3 |
2 |
4 |
in camper/roulotte |
2 |
2 |
2 |
3 |
non risponde/non sa ancora |
6 |
7 |
5 |
10 |
dati percentuali; somma delle risposte consentite.
Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
Domanda: quale tra i seguenti fattori influirà quest’anno sulla sua scelta per le vacanze?
2013 |
2014 |
|
le sue disponibilità economiche |
44 |
40 |
la preoccupazione per la situazione economica del nostro paese |
19 |
16 |
la crisi del lavoro/ timore perdita lavoro |
12 |
14 |
il gruppo di persone con cui andrà in vacanza |
8 |
10 |
la sicurezza del luogo della vacanza |
4 |
9 |
la possibilità di portare con sé i propri animali |
6 |
6 |
nessuno di questi |
7 |
5 |
dati riportati a 100 in assenza di non risposte
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
Domanda: quest’estate quali mesi sceglierà o ha scelto per andare in vacanza?
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
|
giugno |
11 |
16 |
12 |
17 |
13 |
17 |
14 |
luglio |
41 |
38 |
39 |
36 |
36 |
38 |
34 |
agosto |
58 |
53 |
53 |
52 |
55 |
52 |
54 |
settembre |
17 |
16 |
17 |
18 |
19 |
17 |
18 |
non sa ancora |
1 |
4 |
7 |
4 |
3 |
4 |
8 |
dati percentuali: somma delle risposte consentite
Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
Le imprese di gestione degli impianti di distribuzione carburanti versano ormai da più di un triennio in una situazione di estrema difficolta, sia in diretta conseguenza della crisi economica generale del Paese, sia soprattutto per la specifica crisi del settore che più pesantemente si è abbattuta sul gestore, ultimo anello della catena.
Le cause delle difficoltà sono dovute alla pesante flessione dei consumi, alle disparità e discriminazioni delle condizioni commerciali tra i diversi canali di vendita (rete ed extra-rete), all’inosservanza del quadro giuridico delle norme che regolano il settore da parte delle compagnie petrolifere, al mancato rinnovo degli accordi e all’abuso di dipendenza economica; fattori questi che hanno determinato una condizione di insostenibile sofferenza economica per le gestioni, una crescita esponenziale dell’indebitamento, fino al default di moltissimi colleghi.
Sulla flessione dei consumi c’è ben poco da dire se non che da più di un quinquennio il calo su tutti i prodotti petroliferi è costante e questo a causa della situazione economica in cui si trova il nostro Paese.
Le disparità e le discriminazioni delle condizioni commerciali attuate dalle compagnie petrolifere nei confronti dei loro gestori a marchio è una delle strategie più miopi che potessero essere messe in campo. Vendere il prodotto ad un prezzo significativamente inferiore alla Grande Distribuzione e alle pompe bianche tramite il canale dell’Extra rete significa deprezzare i propri investimenti sulla rete, fatti non solo di impianti ma anche di attività collaterali quali bar, lavaggi e attività al servizio dell’automobilista. Significa portarsi dentro casa un nemico poi da combattere con l’aiuto dei gestori, i quali, vincolati dall’esclusiva in acquisto e “dovendo” partecipare agli sconti sono ormai sulla soglia del fallimento.
L’arroganza delle compagnie non si ferma certo qui, arrivando a eludere norme giuridiche che regolano il settore, a non riconoscere le federazioni di categoria dei gestori come interlocutori e praticando l’”one to one” direttamente con il gestore!
Sulla ristrutturazione o razionalizzazione della rete o meglio ancora, per intenderci, la chiusura di almeno 6/7.000 impianti di cui si parla da almeno un decennio, tutti sono d’accordo ma non se ne fa nulla, mentre aprono nuove pompe bianche e impianti legati alla Grande Distribuzione Organizzata.
La razionalizzazione, a forza di parlarne e non procedere, la fa il mercato con la differenza che gli impianti chiudono alle vendite perché abbandonati dalle gestioni, spesso in default, ma non vengono smantellati e trasformati in ghost, ora possibili sia all’interno che all’esterno dei centri abitati.
La selfizzazione selvaggia o con termine tecnico la “ghostizzazione” degli impianti di distribuzione carburanti va comunque tanto di moda che proprio nei mesi scorsi sono stati firmati i decreti che permetteranno ai proprietari di auto a g.p.l. e metano di potersi rifornire da soli!!!
Il destino, si sa, a volte gioca brutti scherzi!
Mentre infatti Il Ministro firmava i decreti un camper tedesco andava a fuoco in una stazione di servizio in provincia di Parma mentre faceva, non autorizzato, rifornimento in self di g.p.l.!
Sempre ultimamente è stata tolta la gratuità delle carte di credito, peraltro in molti casi aggirata dalle banche che avevano trasformato le commissioni in canoni a volte onerosissimi.
E’ certo invece che faremo a meno del Sistri per la gestione dei rifiuti. E’ stato, infatti, firmato il decreto che obbliga le sole aziende che occupano più di dieci dipendenti.
L’elenco degli adempimenti ai quali è stata chiamata la categoria negli ultimi tempi e sui quali le compagnie hanno fatto orecchie da mercante non finisce certo qui, ma ci preme sottolineare alcuni aspetti relativi all’obbligo della comunicazione del prezzo e il versamento della quota gestori al Fondo indennizzi.
L’obbligo della comunicazione dei prezzi “praticati” all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico, al quale devono adempiere i gestori, si presta ad alcune considerazioni che portano a capirne l’assurdità: o prezzi con relativi sconti ai quali partecipa economicamente anche il gestore li fanno le compagnie;la comunicazione obbligatoria settimanale anche in assenza di variazioni dei prezzi stessi; la sproporzione tra la violazione del precetto e l’entità delle sanzioni previste;
Il Governo, non contento, ha addirittura presentato una “app” per smartphone, che oggi fa molto “tech and trendy”, così la brutta abitudine degli italiani di armeggiare con il telefonino alla guida troverà ancor maggior diffusione.
Anche sul Fondo Indennizzi le criticità espresse da noi in fase di pubblicazione del decreto l’anno scorso si stanno rivelando, purtroppo, quasi tutte fondate. Le chiusure di impianti obsoleti e non più compatibili da un punto di vista ambientale sono ancora al loro posto dopo un anno!
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