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La Confesercenti Emilia Romagna augura buon lavoro alla neonata Giunta Regionale, guidata da Stefano Bonaccini.
La speranza è quella di creare, per i prossimi cinque anni, una proficua collaborazione tra l’associazione di categoria e il vertice della Regione per trovare le strategie capaci di rilanciare le piccole e medie imprese del territorio, e contemporaneamente, della economia complessiva dell’Emilia Romagna.
Viene anticipata al 3 gennaio la data di avvio dei saldi post-natalizi. Ciò consentirà ai commercianti di beneficiare del sabato, giorno da sempre favorevole agli acquisti.
Per i successivi sessanta giorni, si potranno acquistare in Emilia Romagna, capi d’abbigliamento, calzature e numerosi articoli a prezzi scontati.
Si tratta di una buona occasione, soprattutto per quanti, costretti dalla crisi a non acquistare a prezzo intero, desiderano comunque prodotti di qualità a prezzi accessibili.
Soddisfazione per il via libera dato ieri dalla commissione Bilancio del Senato alle principali misure presentate dal Pd nel pacchetto sisma, tra cui quella sulle zone franche urbane, è stata espressa dalla Confesercenti Emilia Romagna. Il pacchetto, tra l’altro, prevede agevolazioni fiscali e contributi, l’esclusione dal patto di stabilità delle donazioni da parte di privati ai comuni colpiti, l’esenzione dall’Imu e dalla Tasi per i primi sei mesi del prossimo anno per gli edifici inagibili, il finanziamento della proroga del pagamento delle rate dei mutui dei Comuni accesi con la Cassa depositi e prestiti.
Confesercenti E.R. ovviamente attende che avvengano i prossimi due passaggi in Senato e alla Camera ma quello deciso ieri dalla Commissione Bilancio è comunque un primo passo importante per implementare gli aiuti ai territori colpiti dal terremoto di due anni fa.
Il presidente della Confesercenti Emilia Romagna, Roberto Manzoni, intervenuto oggi alla presentazione del “Rapporto 2014 sull’economia regionale, di Unioncamere Emilia-Romagna, ha dichiarato quanto segue:
“I dati forniti dal Rapporto 2014 sull’Economia regionale presentato oggi da Unioncamere Emilia Romagna, non fanno che confermare il perdurare della crisi: anche il nostro osservatorio stima infatti una differenza negativa fra imprese iscritte e cessate per il 2014 di circa 260 unità nel commercio su area pubblica e di oltre 1.600 in quello in sede fissa.
E’ perciò sempre più necessario che ogni livello di competenza faccia la sua parte ed esprima professionalità, visione strategica, capacità di coinvolgimento dei diversi attori sociali attorno a un progetto di sviluppo. Ciò significa soprattutto mettere al centro dell’azione il lavoro e l’impresa, in particolare quella piccola e media, da sempre patrimonio e motore di questa regione ed espressione di quella simbiosi fra contesto sociale e mondo del lavoro che determina stabilità e benessere. Da questo punto di vista il pieno recepimento dello statuto delle imprese potrebbe risultare prezioso e utilissimo. Per sostenere il sistema produttivo è inoltre fondamentale incentivare il credito e rafforzare il sistema dei consorzi fidi attraverso quell’alleanza fra Regione, sistema delle CCIAA e associazioni che in questi anni ha prodotto risultati importanti.
Tra le molte necessità vi è anche quella di aprire un tavolo di confronto serio sulla pressione fiscale e dei tributi, sistema che soffoca le imprese determinandone a volte la chiusura. Così come è il momento di contrastare le forme di abusivismo e i regimi agevolati che creano distorsioni nella concorrenza e di recuperare la dignità del lavoro autonomo riconoscendo come per quello dipendente i primi tre anni di detassazione per favorire le imprese.
Infine, ma non per importanza, occorre considerare che in una situazione come quella attuale i fondi europei saranno probabilmente l’unica risorsa disponibile. Perciò è indispensabile che vengano orientati in via prioritaria allo sviluppo e al sostegno dei progetti imprenditoriali soprattutto delle piccole e medie imprese, che essendo legate al territorio rappresentano il vero patrimonio della nostra regione.”
E’ stata consegnata oggi dal presidente della Confesercenti Emilia Romagna Roberto Manzoni, nelle mani del presidente della Confesercenti di Genova Patrizia De Luise e dei dieci imprenditori più colpiti, la somma raccolta dai commercianti della nostra regione, oltre diecimila euro provenienti da tutte le province, per aiutare i tanti piccoli imprenditori che hanno visto danneggiate le loro attività dall’ultimo alluvione che ha interessato la Liguria lo scorso novembre.
“Le piccole e medie imprese aderenti a Confesercenti del nostro territorio hanno voluto esprimere la loro solidarietà ai colleghi liguri – ha spiegato Roberto Manzoni. Soprattutto i commercianti dell’Emilia Romagna colpiti dal terremoto di due anni fa e dall’alluvione del mese scorso, sanno bene come in momenti tragici come quello vissuto dai liguri, sentire di non essere soli aiuta a infondere fiducia a quanti sono stati colpiti così duramente. Nonostante le difficoltà che attraversa il settore, i commercianti emiliano romagnoli hanno voluto ugualmente dimostrare il proprio appoggio”.
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