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I dati sulle dinamica territoriale dei prestiti bancari alle imprese commerciali e turistiche dell’ Emilia Romagna evidenziano a settembre 2014, una forte asimmetria in base alla dimensione delle impresa: mentre per le imprese che occupano almeno 20 addetti il cosiddetto “credit crunch” si è esaurito definitivamente (+5,1% su base annua), si è invece fortemente inasprito per le microimprese fino a 5 addetti (-7,5%).
Fortemente differenziati anche i dati relativi alla dinamica tendenziale delle sofferenze lorde per le imprese dello stesso comparto in Regione: mentre la crescita media del complesso delle imprese del settore è pari al 23,4% su base annua, sempre a settembre 2014, le microimprese fino a 5 addetti, fanno registrare una crescita del 12,1%, solamente la metà rispetto al dato complessivo del comparto.
“Le microimprese del commercio e del turismo fino a 5 addetti sono ancora fortemente penalizzate nell’accesso al credito – sottolinea Stefano Bollettinari, direttore regionale di Confesercenti commentando i dati dell’Osservatorio – e in misura meno accentuata ne sono colpite quelle da 6 a 19 addetti, mentre il credit crunch è stato completamente superato per le imprese con almeno 20 addetti.
E’ necessaria quindi un’attenzione particolare con politiche e sostegni mirati per l’accesso ai finanziamenti a favore delle imprese di più piccole dimensioni che rappresentano circa il 95% del totale, che sono così importanti per la tenuta del tessuto economico e sociale; ma sono anche quelle che, operando quasi esclusivamente sul mercato interno, hanno pagato il prezzo più alto durante questa lunghissima crisi che speriamo finalmente di lasciarci alle spalle nel corso di quest’anno”
Nuovo Cescot Emilia Romagna - la struttura di sviluppo, ricerca e servizi per la formazione promossa dall’Associazione Confesercenti - organizza nel mese di febbraio un corso di formazione per diventare guida turistica.
Il settore turistico è, da sempre, una voce fondamentale nell’economia della nostra regione, ma i nuovi spazi che in questi ultimi anni si stanno aprendo, un esempio è Bologna che vede un esponenziale aumento di presenze di turisti, anche stranieri, rendono questa figura sempre più interessante dal punto di vista professionale.
Il corso che partirà a febbraio, di una durata di 100 ore, intende fornire a chi già possiede un retroterra culturale adeguato (conoscenze linguistiche e di storia dell’arte, dei monumenti, delle risorse naturali culturali ed enogastronomiche nostro territorio) le nozioni indispensabili per accedere alla professione di guida turistica.
In particolare, il corso verterà sulla ricerca, l’analisi e la produzione documentale (principali metodologie e tecniche di consultazione di fonti cartacee e informatiche, elementi di marketing turistico e di geografia turistica); sul ruolo e il quadro istituzionale (le normative nazionali, regionali e comunitarie che regolano la professione, la tutela dei beni culturali e ambientali); la relazione con il cliente (principali dinamiche di relazione interpersonale, aspetti fondamentali della gestione della relazione, tecniche di comunicazione con singoli e gruppi), la sicurezza (la legislazione vigente sulla materia, la sicurezza sul lavoro), servizi di accompagnamento (tecniche di animazione, elementi di problem solving e decision making, elementi di pronto soccorso) e adempimenti amministrativi (contabilità elementare, rendicontazione, gestione dei budget etc).
Per avere informazioni più dettagliate è possibile rivolgersi al Nuovo Cescot Emilia Romagna, via Don Bedetti 26, Bologna. Tel. 051/6380350. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
L’indagine svolta dalla Confesercenti E.R. sui risultati dei saldi in regione presso le proprie Associazioni territoriali, nel confronto con il 2014, induce ad un moderato ottimismo.
Infatti, secondo il rilevamento condotto presso gli esercenti delle province emiliano romagnole, rispetto all’anno scorso le vendite, soprattutto per quanto riguarda abbigliamento e le calzature risultano stabili per quasi la metà degli intervistati, e per un terzo, addirittura, vi è stato un leggero aumento. Per il restante degli intervistati, al contrario, rimangono segnali di flessione, anche se si tratta di una quota più modesta.
Per il Presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzoni: “è sempre più evidente che i consumatori emiliano romagnoli aspettano il periodo dei saldi per acquistare ciò di cui hanno bisogno. Il rapporto qualità-prezzo attrae anche chi l’anno scorso aveva deciso di risparmiare. I primi weekend sono andati particolarmente bene, i giorni successivi, come accade ogni anno, vi è stata una leggera flessione. La speranza è che questi dati vengano confermati nei prossimi mesi, anche a conclusione dei saldi. Rimaniamo comunque in attesa della ripresa, tante volte annunciata, ma che almeno nel corso del 2015 dovrebbe iniziare.”
Dall’indagine annuale dell’ufficio economico della Confesercenti Emilia Romagna che ha analizzato un campione di 9.342 studi di settore di aziende operanti nell’ambito del commercio, turismo e servizi in tutta la regione, relativi all’anno di imposta 2013 e confrontati con gli anni precedenti, emerge che rispetto al 2012 sono praticamente invariate le ditte congrue più quelle che si sono adeguate agli studi, passando dal 77,2% al 76,8% (-0,4%) del 2013. Inoltre, confrontando i dati del 2006, pari al 65,5%, con il 76,8% del 2013, si evince che nel periodo c’è stato un aumento dell’11,3% di ditte che rispettano gli studi di settore.
In ogni caso, negli ultimi 4 anni, la somma delle ditte congrue più adeguate si è attestata sempre su una media superiore al 75%.
Per quanto riguarda l’incidenza dei correttivi anticrisi sugli indici di congruità delle ditte, si riscontra una diminuzione del dato che era del 43,1% nel 2012 ed è passato al 41,6% nel 2013; ciò significa che si è tenuto conto, ma in modo insufficiente, della situazione molto pesante che stanno vivendo le imprese che vedono i costi aumentare, mentre la redditività si è ridotta ai minimi termini, tanto è vero che molte sono costrette a chiudere.
Questa analisi statistica evidenzia inoltre la continua flessione dei ricavi in alcune categorie del commercio, della somministrazione e dei servizi: è il caso ad esempio dei ristoranti e pizzerie il cui ricavo medio diminuisce del 2,2% tra il 2013 e il 2012, del commercio ambulante -6,1% e dei generi di monopolio il cui ricavo medio è diminuito del 5,5% in un anno.
“Ancora una volta i dati dimostrano il grande impegno delle p.m.i. a rispettare gli studi di settore nonostante la pesantezza della crisi e la flessione dei fatturati – sottolinea Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna – ma nello stesso tempo si evidenzia che fanno sempre più fatica a farlo e che gli stessi ‘correttivi anticrisi’ non sono ormai più sufficienti. E’ quindi indilazionabile l’abbassamento in forma strutturale e permanente della pressione fiscale generale e locale su imprese, famiglie e lavoro, se vogliamo veramente uscire dalla crisi nel corso del 2015”.
Il vertice di Confesercenti E.R., con una delegazione composta dal Presidente regionale Roberto Manzoni, dal Direttore regionale Stefano Bollettinari e dal Presidente Assohotel Filippo Donati, ha incontrato oggi nella sede di via Aldo Moro il neoassessore regionale al Turismo e al Commercio, Andrea Corsini.
La visita, è stata anche l’occasione per l’associazione di categoria per affrontare alcune questioni cruciali per il settore delle piccole e medie imprese del nostro territorio, sempre più in difficoltà a causa della crisi che ha investito l’intero nostro paese.
Le richieste di Confesercenti E.R. riguardano, tra l’altro, l’accesso al credito e l’indispensabile rafforzamento dei Confidi e dei Fondi di garanzia, grazie anche a nuovi interventi pubblici e all’implementazione di quelli già in essere; il contrasto all’abusivismo, piaga che indebolisce le attività legali diffondendo inoltre una cultura di illegalità; l’eliminazione dei blocchi del traffico e dell’inasprimento dei provvedimenti di limitazione alla circolazione; l’orientamento dei Fondi strutturali europei per politiche di sostegno e di sviluppo con un accesso agevolato in particolare per le piccole imprese; sburocratizzazione e semplificazione delle procedure per le imprese; il rifinanziamento delle leggi regionali di settore.
L’assessore Corsini, da parte sua ha preso atto dei temi sottopostogli dall’associazione dichiarando la massima disponibilità della Regione alla collaborazione, nell’ottica di sostenere le piccole e medie imprese del turismo e del commercio in una fase difficile e di grandi trasformazioni come quella attuale.
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