Confesercenti regionale, in relazione ai dati diffusi da Unioncamere Emilia Romagna, esprime soddisfazione per la ripresa delle vendite al dettaglio nel primo trimestre 2015 (+3%), anche perché ciò avviene dopo molti anni di dati sostanzialmente negativi e di freddezza dei consumi; inoltre, perché si tratta di un trend positivo ascrivibile soprattutto al dettaglio specializzato e quindi alla piccola distribuzione che ha messo a segno un +4,5% ed auspica che questa tendenza si consolidi in corso d’anno.

Nello stesso tempo però l’Associazione, sempre a proposito dei dati contenuti nell’indagine, manifesta preoccupazione per la flessione del numero delle imprese (-0,8%) che a fine trimestre diminuiscono di 395 unità a livello regionale, rispetto a un anno prima, con un trend più accentuato rispetto a quello nazionale. Ciò significa che sono ancora molto difficili le condizioni di chi fa impresa ed è sempre più necessario agire per abbassare la pressione fiscale e attuare la semplificazione burocratica.

Da sabato 4 luglio, per i successivi sessanta giorni, in Emilia Romagna i saldi estivi saranno un’ottima opportunità per acquistare capi d’abbigliamento, calzature e altri numerosi articoli a prezzi scontati.

Si tratta di una buona occasione, soprattutto per quanti, costretti dalla crisi a non acquistare a prezzo intero, desiderano comunque prodotti di qualità a prezzi accessibili.

Per il presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzonibenché si ripetano gli annunci della fine delle recessione, le famiglie italiane fanno ancora fatica ad arrivare alla fine del mese. Soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento, da tempo l’abito ha perso la sua valenza simbolica, per cui si aspetta di acquistare nel periodo dei saldi per trovare un buon rapporto qualità prezzo. Aspettiamo, dopo la ripresa dell’export e i primi timidi segnali di ripresa, che ripartano i consumi interni. I commercianti restano comunque in affanno: speriamo che i saldi contribuiscano a recuperare le perdite causate dal calo dei consumi, dall’aumento delle tasse e dei costi di gestione”.


ANNO 2014 Esercizi commerciali in sede fissa per specializzazione e provincia

(Osservatorio nazionale del commercio)

provincia

Prodotti tessili

Articoli di abbigliamento

Calzature e articoli in pelle

BO

291

1.628

389

FE

83

647

127

FO

135

805

164

MO

170

1.242

277

PC

90

558

126

PR

148

869

190

RA

121

776

162

RE

144

685

148

RN

155

1.137

312

Regione

1.337

8.347

1.895


L’ufficio economico di Confesercenti Emilia Romagna ha svolto una indagine presso le proprie Associazioni territoriali sui primi effetti della riforma del lavoro (jobs act e legge di stabilità) con riferimento a un campione di imprese associate del commercio, del turismo e dei servizi.

Da questa analisi risulta che i contratti di lavoro attivati dal 1 gennaio di quest’anno al 30 aprile a livello regionale dal sistema Confesercenti, che hanno usufruito della decontribuzione triennale prevista dalla normativa, sono stati 759 (33% nel turismo,58% nel terziario e per il 9% nei servizi), mentre i contratti a tutele crescenti attivati dall’entrata in vigore del jobs act (7 marzo) al 30 aprile 2015 sono stati 270.

Per quanto riguarda invece i contratti a progetto e a tempo determinato,trasformati nello stesso periodo in contratti a tempo indeterminato, sono stati 305.

La stessa indagine ha rilevato che, considerate anche le chiusure di contratti intervenute nello stesso periodo si è comunque creata,fino ad aprile di quest’anno, nuova occupazione nel settore con un saldo positivo di 276 unità.

“I primi dati che emergono sugli effetti della riforma del lavoro nel terziario e nel turismo in Emilia Romagna sono positivi- commenta Stefano Bollettinari direttore Confesercenti Emilia Romagna - è un monitoraggio effettuato dai nostri uffici dell’area lavoro e si riferisce ad aziende del sistema Confesercenti, ma il trend è complessivamente favorevole con un saldo positivo di nuova occupazione per 276 addetti e sono ben 759 i contratti di lavoro attivati tra gennaio ed aprile 2015, che hanno usufruito della decontribuzione introdotta con la legge di stabilità. Ma la prosecuzione del trend positivo, prosegue Bollettinari, dipenderà soprattutto dal consolidarsi di una vera ripresa economica che nel commercio e nel turismo stenta ancora ad avviarsi. E’ inoltre necessario che la riduzione del costo del lavoro e quindi del cuneo fiscale diventi strutturale e occorre più attenzione al lavoro stagionale e a tempo determinato che nel nostro settore sono fattori di competitività fondamentale anche con riferimento all’economia turistica e non va assolutamente penalizzato”.

Marco Mascagni, 44 anni, già presidente ECO-BIO Confesercenti Bologna, è stato nominato presidente nazionale ECO-BIO Confesercenti, un’associazione nata per rappresentare e promuovere le attività commerciali e turistiche legate al mondo del biologico, naturale ed eco-sostenibile; lo ha sancito l’Assemblea costitutiva tenutasi oggi all’EXPO di Milano, Teatro della Terra, Parco della Biodiversità, che ha visto la partecipazione tra gli altri del responsabile Area Commercio della Confesercenti nazionale Stefano Bollettinari, del direttore della Confesercenti Bologna Loreno Rossi, e del presidente di Confesercenti Milano Andrea Painini.

A seguire si è svolto inoltre il convegno “Le prospettive e le opportunità del settore biologico e naturale” cui hanno partecipato, oltre al neo presidente Mascagni, Paolo Carnemolla presidente nazionale Federbio, Roberto Pinton segretario nazionale Assobio, Massimo Govoni segretario AssispeBio e la giornalista Silvia Pessini.

Abbiamo voluto dar vita a ECO-BIO Confesercenti – afferma Marco Mascagni neo presidente nazionale dell’associazione – ponendoci l’importante obiettivo di sostenere e promuovere a tutti i livelli un settore che ha notevoli prospettive di crescita in un mercato in cui i consumatori sono alla ricerca di qualità, sicurezza alimentare e benessere; tutte caratteristiche che si ritrovano nei prodotti biologici. Intendiamo inoltre collaborare con le Istituzioni e le altre associazioni della filiera”.

Confesercenti crede fermamente nel progetto di avere al proprio interno una federazione di categoria del commercio di prodotti biologici e naturali – sostiene Stefano Bollettinari responsabile Area Commercio di Confesercenti nazionale – per dare rappresentanza e voce a un settore emergente, innovativo e in continua crescita dal punto di vista delle vendite; inoltre i 1.300 punti vendita specializzati ad oggi esistenti in Italia, si confermano come il primo canale di commercializzazione al dettaglio del biologico. Questo è davvero un settore di eccellenza del made in Italy, importante anche dal punto di vista dell’offerta del turismo enogastronomico e come tale merita la massima valorizzazione”.


Si è svolto oggi il passaggio di consegne al vertice della Fipac-Confesercenti (Federazione Italiana Pensionati attività commerciali.)

Nel corso dell’Assemblea elettiva che si è tenuta all’Hotel Relais Bellaria di Bologna, Paola Pisi, dopo quindici anni di presidenza, ha consegnato nelle mani di Sergio Ferrari la direzione dell’associazione regionale davanti ad un folto numero di partecipanti.

Nel corso dell’incontro si è svolto inoltre il convegno dal titolo “Il ruolo della terza età nel welfare di oggi e di domani in Emilia Romagna” a cui hanno partecipato, tra gli altri, la vicepresidente e assessore alle politiche di Welfare Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini, il presidente nazionale Confesercenti Massimo Vivoli, il presidente della Confesercenti Emilia Romagna, Roberto Manzoni e Lino Busà direttore Fipac. Tra i temi affrontati, la verifica dell’associazione delle intenzioni della Regione di rimanere “virtuosa” nelle politiche destinate agli anziani, mantenendo le risorse destinate al welfare, e continuando sulla strada del sostegno al Fondo per la non autosufficienza.

Sergio Ferrari, che ha scelto di offrire le sue competenze e il suo tempo anche al sostegno dei pensionati del commercio, nella Confesercenti ha già svolto il ruolo di vicepresidente nazionale, di presidente regionale e di Bologna ed è tutt’ora componente di giunta della Camera di Commercio.

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