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Nuova tassa sui viaggiatori? Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna dice NO a un ulteriore balzello

Nel momento in cui sembra tornare di attualità la cosiddetta “tassa sui viaggiatori” cui potrebbero essere soggetti i passeggeri di navi e aerei per finanziare le Città Metropolitane (ma applicabile anche agli imbarchi e sbarchi di passeggeri in porti e aeroporti della regione di appartenenza) e proposta dall’ANCI come emendamento al D.L. 78/2015 che sta compiendo il suo iter parlamentare, Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna esprime la più netta contrarietà ad introdurre un ulteriore balzello che andrebbe a gravare sui turisti e che ovviamente andrebbe a sovrapporsi alle tasse attuali (vedi imposta di soggiorno): evidentemente qualcuno pensa che il turismo si possa sviluppare “spremendo” ulteriormente i viaggiatori, a quando allora una tassa sull’aria che respirano o sul suolo che calpestano?
“E’ l’ennesimo ostacolo alla competitività del sistema turistico Italia – sostiene Filippo Donati presidente regionale e nazionale Assohotel - Si continua a tassare il turismo che porta ricchezza, togliendo così ricchezza al paese”
“Introdurre ulteriori tasse sul turismo o su altre attività economiche è senz’altro una strada sbagliata – sostiene Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna – considerando la già abbastanza elevata pressione fiscale; occorre invece reperire risorse diminuendo la spesa pubblica improduttiva e investire maggiormente per il miglioramento delle infrastrutture, dei trasporti, della qualità ambientale delle destinazioni e rafforzando la promozione, se vogliamo davvero aumentare il Pil turistico e l’occupazione del settore”.
