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L’ufficio economico di Confesercenti Emilia Romagna ha svolto una indagine presso le proprie Associazioni territoriali sugli effetti nei primi mesi della riforma del lavoro (jobs act e legge di stabilità) con riferimento a un campione di imprese associate del commercio, del turismo e dei servizi.
Da questa analisi risulta che i contratti di lavoro attivati dal sistema Confesercenti a livello regionale dal 1 gennaio di quest’anno al 31 agosto, che hanno usufruito della decontribuzione triennale prevista dalla normativa, sono stati 1315, mentre i contratti a tutele crescenti attivati dall’entrata in vigore del jobs act al 31 agosto 2015 sono stati 1145, così suddivisi per settori: 39% nel turismo, 45% nel commercio e il 16% nei servizi,.
“La seconda indagine dopo quella di aprile, sugli effetti della riforma del lavoro nel terziario e nel turismo in Emilia Romagna - commenta Stefano Bollettinari direttore Confesercenti Emilia Romagna- conferma il trend complessivamente positivo degli effetti del Jobs Act sulle imprese del settore. Infatti, sono ben 1315 i contratti di lavoro attivati tra gennaio e agosto di quest’anno che hanno usufruito della decontribuzione introdotta dalla legge di stabilità e sono stati 1145 i contratti di lavoro a tutele crescenti avviati nello stesso periodo.
Il monitoraggio effettuato dai nostri uffici dell’area lavoro sulle nostre aziende, dimostra che un qualche dinamismo, se pur ancora debole, nell’economia del nostro paese è iniziato e che vi sono segnali di una lenta ripresa. Ovviamente, la ripresa economica è ancora lontana dal consolidarsi e perché questo avvenga siamo convinti che ci si debba impegnare a ridurre il costo del lavoro e il cuneo fiscale in modo strutturale”.
Confesercenti di |
Contratti di lavoro a tutele crescenti attivati dal 7/3 al 31/8/2015 |
Contratti di lavoro che hanno usufruito della decontribuzione triennale prevista nella legge di stabilità dall’1/1 al 31/8/2015 |
|
|
|
REGGIO E. |
87 |
103 |
PARMA |
65 |
104 |
RAVENNA |
274 |
289 |
MODENA |
327 |
274 |
PIACENZA |
76 |
47 |
IMOLA |
21 |
31 |
FORLI’ |
49 |
111 |
RIMINI |
63 |
87 |
CESENA |
106 |
135 |
FERRARA |
14 |
51 |
BOLOGNA |
63 |
83 |
TOTALE |
1145 |
1315 |
Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione professionale rivolti a disoccupati e inoccupati organizzati dal Nuovo Cescot Emilia Romagna - la struttura di sviluppo, ricerca e servizi per la formazione promossa dall’Associazione Confesercenti.
I tre corsi, che sono stati approvati dalla Regione Emilia-Romagna e saranno finanziati con le risorse del Fondo Sociale Europeo, sono gratuiti e si svolgeranno a Bologna.
Il primo, rivolto a disoccupati, partirà nel prossimo novembre, ed è destinato a creare operatori grafici specializzati in grafica digitale. Si svolgerà nell’arco di 600 ore di lezione, di cui 240 di stage e 16 di project work. L’iscrizione deve avvenire entro il 12 ottobre 2015
Il secondo, anch’esso per disoccupati, intende formare addetti al servizio sala bar. Inizierà il prossimo ottobre e durerà 400 ore, di cui 160 saranno di stage. L’iscrizione deve avvenire entro il 12 ottobre 2015.
Il terzo, rivolto invece a inoccupati, ovvero a coloro che sono alla ricerca del primo impiego, è rivolto a creare addetti del punto vendita nell’area food, cioè della preparazione, allestimento e vendita di merci, in particolare di prodotti food freschi e non solo. Il corso di 400 ore prevede 140 ore di stage e inizierà a novembre. L’iscrizione deve avvenire entro il 26 ottobre 2015.
Per avere maggiori informazioni, scaricare la modulistica e iscriversi, è possibile consultare il seguente sito: www.cescot.emilia-romagna.it oppure telefonare allo 051/6380350.
Inaugurazione stamattina, della prima delle due giornate che hanno portato sul palcoscenico mondiale dell’Expo 2015 a Milano, gli imprenditori della Confesercenti E.R. aderenti alla rete del Tipico a tavola (www.tipicoatavola.it), Biogourmet (www.gourmetbio.it).
Sono saliti sul palco della Piazzetta della Regione Emilia Romagna (Cardo Nord Ovest, vicino al Padiglione Italia), il ristorante L’Incontro di Modena con il Tortellino, la Trattoria la Romantica di Ferrara con il gustosissimo Capellaccio di Zucca; l’Uva Grasparossa dell’Hotel Terme di Salvarola di Modena; il Tortello di Erbetta del ristorante Parma Rotta ovviamente di Parma. La formula utilizzata è stata quella del cooking show, ovvero della diretta dimostrazione dei piatti, che coinvolge direttamente i presenti che per l’occasione sono arrivati numerosi: scoprire i segreti di una delle cucine più famose del mondo è stato una vera ghiotta opportunità. Ma non è tutto: durante le dimostrazioni si sono svolti quiz e giochi con premi e gadget a tema.
Domani si replica con le numerose e spettacolari forme che possono prendere la frutta e la verdura della Scuola Intagliatori Frutta Verdura di Modena; il pane ferrarese dell’Orsatti Group; i Cappelletti di Romagna e la mitica “piadina da mare” del Consorzio Ristobar Spiaggia di Rimini. Infine, i tortelli con le code del Ristorante Lo Zingaro di Piacenza.
Le dimostrazioni si svolgeranno tutte nella Piazzetta Emilia-Romagna, Cardo Nord Ovest, vicino al Padiglione Italia.
L’Emilia Romagna, oggi protagonista indiscussa dell’Expo, ha replicato il successo di pubblico di ieri che ha portato in Piazzetta Emilia Romagna numerosissime persone di tutto il mondo curiose di imparare i segreti della cucina della nostra terra, svelati dagli imprenditori di Confesercenti E.R. aderenti alla rete del Tipico a tavola (www.tipicoatavola.it) e Biogourmet (www.gourmetbio.it).
Si sono cimentanti stamane nella fortuna formula dello showcooking davanti ad una folla attenta e partecipe, la Scuola Intagliatori Frutta Verdura di Modena, l’Orsatti Group nella preparazione del noto pane ferrarese, il Consorzio Ristobar Spiaggia di Rimini con i Cappelletti di Romagna e la mitica “piadina da mare”. Hanno chiuso gli eventi i tortelli con le code del Ristorante Lo Zingaro di Piacenza.
I partecipanti, italiani e stranieri, oltre a cimentarsi nella cucina, hanno anche risposto a quiz, ricevendo copia delle ricette e gadget a tema.
Le videoricette dei piatti proposti sono scaricaricabili sul proprio smartphone o tablet.
Si è svolta stamattina la riunione regionale della Confesercenti E.R. , per un primo confronto tra il gruppo dirigente dell’associazione di categoria e l’Assessore regionale al Bilancio e Riordino Istituzionale Emma Petitti sugli effetti che la Legge regionale di riordino istituzionale appena approvata dall’Assemblea legislativa, avrà sulla governance territoriale e, in particolare, le sue ricadute sul mondo delle piccole e medie imprese. Per la Confesercenti E.R. erano presenti il presidente Roberto Manzoni, il direttore Stefano Bollettinari, i rappresentati regionali e provinciali.
Sul tavolo sono state poste alcune questioni cruciali per l’economia delle attività commerciali e turistiche del territorio.
In sintesi, l’Associazione di categoria regionale valuta positivamente il riordino istituzionale che ha lo scopo di migliorare la governance territoriale, soprattutto per quanto riguarda il contenimento dei costi della macchina pubblica e la riduzione del numero dei Comuni attraverso le fusioni.
Auspica inoltre che le 3 agenzie che si occupano di prevenzione, ambiente, energia, sicurezza territoriale, protezione civile e agenzia del lavoro rimangano sotto il controllo della Regione. Condivide la previsione delle aree vaste, a patto che semplifichino l’apparato pubblico e che non significhino un aumento dei livelli istituzionali.
E’ importante infine secondo Confesercenti E.R. che si vada sempre più sulla strada della semplificazione del sistema amministrativo e della riduzione della burocrazia per ridurre i costo dell’apparato pubblico e di conseguenza la pressione fiscale e parafiscale su famiglie e imprese.
L’assessore al Bilancio e Riordino Istituzionale, Emma Petitti afferma: “Stiamo vivendo la fase di attuazione della Legge Regionale di riordino istituzionale. Un lavoro importante che deve continuare a vedere il coinvolgimento delle istituzioni e delle forze economiche e sociali. La Legge ha posto le premesse per avviare sperimentazioni che definiranno le future aree vaste interprovinciali e che riguarderanno temi strategici come: il marketing territoriale, il turismo, la gestione delle attività produttive e commerciali, l’ambiente, i temi della pianificazione e tanto altro; tutte materie strategiche per lo sviluppo della vita socio-economica della nostra Regione. L’individuazione degli ambiti ottimali e di specifici progetti, che caratterizzeranno l’identità delle area vaste anche in relazione con la città metropolitana di Bologna, dovrà vedere un forte coinvolgimento delle rappresentanze economiche. L’obiettivo comune è garantire un sistema istituzionale semplificato, efficiente e capace di rendere competitivi i terrori”.
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