Al via i saldi invernali in Emilia Romagna: da giovedì prossimo le occasioni per acquistare prodotti di qualità con prezzi vantaggiosi

Dopodomani, giovedì 5 gennaio, inizieranno in Emilia-Romagna i saldi invernali.

Per i prossimi sessanta giorni si potranno acquistare nei negozi del nostro territorio, capi d’abbigliamento, calzature e numerosi altri prodotti a prezzi scontati. L’Osservatorio economico di Confesercenti regionale stima una spesa media di circa 164 euro a persona, in linea con quanto previsto lo scorso anno.

L’associazione di categoria come ogni anno invita gli esercenti e i consumatori a tenere conto del Decalogo dei buoni saldi stilato per fare shopping in tutta sicurezza. Ovvero attendere il periodo ufficiale dei saldi, evidenziare l’oscillazione dello sconto praticato, non esibire sconti generici riferiti poi soltanto ad alcuni articoli, separare in modo chiaro le merci offerte a prezzi di saldo da quelle poste in vendita alle condizioni normali, evidenziare il prezzo originario e quello scontato dei prodotti posti in saldo, accettare pagamenti con pago bancomat e carte di credito, rendere visibile l’interno del negozio, rendersi disponibili a sostituire la merce anche se acquistata nel periodo dei saldi, effettuare le riparazioni, se richieste dal cliente, usare la massima cortesia.

Per il presidente di Confesercenti Emilia-Romagna Dario Domenichiniogni anno quello dei saldi è un periodo ideale per acquistare prodotti ad un prezzo competitivo e di buona qualità in negozi che garantiscono serietà e competenza; consentono inoltre ai commercianti di smaltire le rimanenze contribuendo a recuperare le perdite causate dal calo dei consumi e dall’aumento dei costi di gestione, in particolare quello delle bollette. Certamente – continua Domenichini –non aiuta l’aver anticipato gli sconti e le promozioni in occasione del Blackfriday e la vendita online delle grandi piattaforme rimane una spina nel fianco soprattutto del commercio di prossimità.” Problemi che, tuttavia, le imprese della nostra regione cercano di superare “facendo leva – conclude Domenichini – sulla professionalità e serietà degli addetti e la vicinanza delle imprese al cliente che permette di entrare in contatto diretto col prodotto contando su una consulenza personalizzata”.

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 16:05

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Assemblea annuale Confesercenti Emilia Romagna: caro energia, sostegno al commercio e al turismo, lotta alla concorrenza sleale i temi al centro del dibattito

Si è svolta oggi pomeriggio all’Hotel I Portici di Bologna, l’Assemblea annuale di Confesercenti Emilia Romagna. 
Oltre ai Presidenti e Direttori delle undici Confesercenti della regione, presenti fisicamente, erano oltre un centinaio i membri dell’Assemblea collegati in videoconferenza.
Al tavolo dei relatori il Presidente di Confesercenti, Dario Domenichini, il Direttore Marco Pasi e gli Assessori regionali al Bilancio Paolo Calvano e al Commercio, Turismo e Trasporti, Andrea Corsini. Collegata online da Roma, la Presidente nazionale dell’Associazione, Patrizia De Luise, mentre il Vice Segretario generale di Unioncamere, Guido Caselli, indisposto, ha inviato un suo intervento scritto.
Al centro dei lavori dell’Assemblea la condizione di grande difficoltà delle imprese del commercio e del turismo, conseguenza della guerra in atto nell’est dell’Europa che segue gli anni di crisi causati dalla pandemia e le prospettive per il 2023.
Sull’urgenza di varare provvedimenti contro il caro energia che colpisce imprese e famiglie, si è innanzitutto soffermato il presidente di Confesercenti E.R. Dario Domenichini nella sua relazione: “Per ridurre i prezzi dell’energia è fondamentale fermare la speculazione. Per questo, abbiamo chiesto, fra l’altro, che l’IVA applicata su gas, luce e acqua, beni primari, sia ridotta se non addirittura abolita”. Il Presidente ha poi spiegato come ci siano azioni da compiere nell’immediato e nel medio termine: servono da subito crediti d’imposta, rateizzazione delle bollette e ogni provvedimento utile a lasciare liquidità alle imprese. Nel medio termine serviranno invece incentivi per la transizione green, in linea con le norme europee e nazionali. Su questo fronte Domenichini ha comunque ricordato l’efficace azione del consorzio “Innova Energia” di Confesercenti, a cui aderiscono più di quattromila aziende, che ha consentito di ridurre notevolmente l’impatto dei costi energetici per le imprese associate.
Altri temi rilevanti, toccati da Domenichini, sono stati il calo dei consumi, sui quali chiede interventi per rilanciarli (come ad esempio la detassazione delle tredicesime in vista del Natale), e le politiche del lavoro, con le richieste dell’Associazione dell’alleggerimento del carico tributario anche sui futuri aumenti contrattuali e di tagliare drasticamente il cuneo fiscale, taglio che nella bozza di bilancio dello Stato per il 2023 del nuovo Governo risulta ancora decisamente insufficiente.
“Occorre inoltre – ha continuato - avviare una profonda riflessione fra tutti i soggetti coinvolti, dalle Associazioni, ai Sindacati e alle Istituzioni, per capire come superare il paradosso per cui, da una parte le imprese non trovano personale e, dall’altra, vi siano tante persone in grado di lavorare che vivono di misure assistenziali. E‘ necessario quindi rivedere l’attuale sistema di ammortizzatori sociali, mettendo la formazione e il reinserimento nel mondo del lavoro al centro del dibattito sugli strumenti in grado di rendere più flessibile la ricerca del personale.”
Altro tema caldo della sua relazione, è stato que
lo della concorrenza sleale da parte delle grandi piattaforme del commercio elettronico che sono assoggettate a un’imposizione fiscale praticamente inesistente.
Relativamente all’imposizione fiscale per Domenichini serve una generale riduzione per le imprese della tassazione, anche delle imposte locali.
Sul tema dei pagamenti elettronici, se si vuole realmente favorire lo sviluppo, secondo Domenichini devono essere abbassate le commissioni sui pagamenti, i costi bancari e sospese le sanzioni per chi non accetta pagamenti con bancomat e carte di credito, in attesa di una norma meno impattante sulle imprese. 
Altra voce gravosa per le aziende è quella delle locazioni commerciali, superabile reintroducendo la cedolare secca per i proprietari che applicano affitti calmierati, norma che da tempo Confesercenti chiede venga ripristinata.
Tuttavia per Domenichini non è sufficiente solo la riduzione dei costi per salvaguardare le imprese: servono incentivi e agevolazioni per lo sviluppo, l’innovazione e gli investimenti, in particolare per la digitalizzazione e la transizione ecologica. E’ importante che con le risorse dei fondi europei PNRR, FESR, FSE, si prevedano capitoli di spesa dedicati al commercio di vicinato e alle piccole e microimprese del turismo e dei pubblici esercizi, attraverso bandi tarati sulle loro dimensioni e sulla loro capacità d’investimento. Su questo punto Domenichini riconosce il buon livello di concertazione con la nostra Regione che sta producendo risultati importanti e migliorativi con l’emanazione dei primi bandi, anche se le modalità di presentazione delle domande legate ai click day andrebbero corrette.
Una questione di cui si parla poco, ma causa anch’essa della chiusura di diverse attività commerciali, è la mancanza di ricambio generazionale, ostacolato da difficoltà burocratiche ed economiche per subentrare in un’attività, superabili con agevolazioni fiscali e semplificazioni che lo favoriscano.
Il Presidente ha poi sottolineato l’importanza della governance delle iniziative a sostegno dei progetti di valorizzazione dei centri storici e delle attività commerciali, da cui l’esigenza di una rivisitazione della Legge 41/97 per renderla più adeguata ai tempi. La recentissima costituzione dei due nuovi ClustER, uno dedicato al Turismo e uno dedicato all’Economia urbana contribuirà a portare idee e risorse per il rilancio del commercio.
Sostegno alle imprese significa, per Domenichini, anche maggiore qualità e sicurezza dei nostri centri storici; valorizzando ad esempio le fiere e i mercati su area pubblica, un settore economico importante che contribuisce a rendere vitali i centri urbani ma che vivono nell’incertezza sul futuro legata al rinnovo delle concessioni, mentre dovrebbero essere riqualificati e innovati. Il presidente perciò si auspica che la Regione, tra i vari capitoli di spesa legati ai fondi europei, inserisca anche bandi a loro dedicati.
Infine, a proposito del turismo, Domenichini ha sottolineato come, seppure sia un settore che registra segnali positivi, subisca una concorrenza sleale a causa delle piattaforme OTA presenti sul web e soffra di problemi sulla redditività e marginalità a causa dell’impennata dei costi, in particolare quelli relativi all’energia e alle forniture, insieme alla difficoltà nel reperire personale, con un effetto importante sulla riduzione dei servizi offerti e di conseguenza dei fatturati. Lo sviluppo turistico passa sicuramente da una serie di azioni e provvedimenti che devono essere concertati fra privato e pubblico: “la nostra Regione – ha detto Domenichini in conclusione del suo intervento - investe molto nel settore e, attraverso APT Servizi e le Destinazioni Turistiche, sviluppa importanti azioni di promozione. È bene però, continuare a lavorare ancora per migliorare a livello locale la concertazione fra pubblico e privato e individuare le azioni più opportuno per il settore”.

E il sostegno della Regione E.R. alle p.m.i è stato ribadito dall’assessore al Commercio, al Turismo e ai Trasporti Andrea Corsini: “La vitalità delle imprese della nostra regione è fondamentale per la salute del nostro sistema economico e produttivo. Sappiamo bene quanto la rete dei pubblici esercizi del commercio e del turismo, così come le pmi che operano nei settori dei servizi, dell’artigianato e dell’industria, siano importanti per l’occupazione e il benessere del nostro territorio. Comparti che hanno sofferto in modo significativo durante la pandemia e a cui la Regione ha dedicato cospicue risorse attraverso ristori mirati. Il mondo produttivo ora si trova ad affrontare nuove e dolorose sfide innescate dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente crisi energetica. Per questo l’appuntamento di oggi è un’importante occasione di confronto e condivisione. Voglio ribadire che anche in questa difficile congiuntura, la Regione continuerà a fare la sua parte al fianco delle imprese e delle associazioni che le rappresentano, perché solo insieme potremo affrontare questo nuovo capitolo e cercare soluzioni efficaci per crescere ancora.”

L’Assessore Calvano, da parte sua, ha illustrato il quadro finanziario e le linee guida che sottintendono al bilancio 2023 della Regione Emilia-Romagna, che prevede un incremento delle entrate di circa 6 milioni di euro ma vede una particolare criticità sul fronte della spesa sanitaria e dell’incremento dei costi dell’energia. “Nonostante questo – ha detto Calvano – l’impegno sul cofinanziamento dei fondi europei, pari a 330 milioni in tre anni, consentirà di finanziare misure per circa 1,6 miliardi di euro a sostegno delle imprese e enti locali.”

 

 

Le proposte di Confesercenti E.R.:

·         Sostegni immediati per superare il periodo di crisi dovuto all’aumento dei costi dell’energia e delle forniture;

·         Incentivi per gli investimenti finalizzati allo sviluppo tecnologico e alla transizione ecologica su misura per le caratteristiche dei nostri settori;

·         Riduzione della burocrazia e degli adempimenti;

·         Revisione delle normative che favoriscono abusivismo e concorrenza sleale per i nostri settori;

·         Misure che favoriscano il ricambio generazionale;

·         Un tavolo di confronto sui temi del commercio di vicinato e per il miglioramento della normativa di settore;

Una profonda riflessione sui temi del lavoro adeguata alle esigenze delle imprese e ai nuovi stili di vita oltre ad un intervento importate di riduzione del costo del lavoro.

 

 

Ultima modifica il Martedì, 29 Novembre 2022 16:59

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Al via dal 2 luglio i saldi estivi in Emilia Romagna. Un’occasione per acquisti di qualità a prezzi interessanti

Il prossimo sabato, 2 luglio partono i saldi estivi in Emilia-Romagna. Per sessanta giorni sarà possibile acquistare, risparmiando, articoli di qualità negli oltre 9.000 negozi della regione.
La crisi dei consumi causati dai due anni di pandemia, insieme all’aumento dei prezzi conseguenza del conflitto in Ucraina, rendono i saldi particolarmente allettanti per quanti sono in cerca di occasioni.
I commercianti, tuttavia, pur sperando di rifarsi di anni difficili, soprattutto quelli dei settori dell’abbigliamento e delle calzature, non nascondono alcune preoccupazioni.
Per Mauro Tagiuri, commerciante nel campo dell’abbigliamento del centro di Ravenna e coordinatore della FISMO (Federazione Italiana Settore Moda): “c’è la speranza che i saldi siano un’attrattiva per i clienti, ma non vedo l’ ‘appeal’ degli anni pre-pandemici, le persone sono spaventate dall’aumento dei prezzi, da cui neanche noi siamo esenti.” 

Dello stesso parere Pier Paolo Bedosti, commerciante di Bologna eletto nella presidenza Fismo: “molti hanno sacrificato l’acquisto di abbigliamento in questi due anni di pandemia, e la crisi mondiale non aiuta certo la ripresa. Inoltre noi siamo svantaggiati non potendo fare vendite promozionali prima dell’avvio dei saldi. Ciononostante, abbiamo fiducia che i clienti approfittino del grande assortimento dei prodotti a prezzi accessibili.”

Dopo un andamento delle vendite molto a rilento, nei primi mesi del 2022, i negozi sono ancora pieni di merce e si apprestano ad iniziare il periodo dei saldi estivi con ottimi sconti e un’ampia scelta a disposizione dei consumatori.
Il settore continua ancora a registrare una situazione molto critica e l’aumento continuo e corposo dei costi dell’energia ma anche dei prodotti sta mettendo in crisi parecchie aziende.
Le vendite dei prodotti della collezione primavera/estate continuano, inoltre, a registrare un calo progressivo rispetto al periodo pre-pandemia che in certi casi arriva a superare il 30% su base annua.
La stagione dei saldi che si aprirà in questo fine settimana sarà, quindi, particolarmente interessante per i consumatori e pieno di aspettative per gli imprenditori commerciali.

Ricordiamo i consigli di Confesercenti al consumatore:

1) servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia;
2) verificare la presenza del cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato;
3) conservare sempre lo scontrino perché è possibile sostituire l’articolo difettoso.

Ultima modifica il Giovedì, 30 Giugno 2022 17:36

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Assohotel-Confesercenti E.R.: bene la stagione estiva, ma sotto le aspettative degli imprenditori. Mancanza di personale, costi delle bollette e delle forniture pesano sui bilanci delle imprese turistiche

Alla presenza di rappresentanti di tutte le province della regione, si è riunito il coordinamento di Assohotel-Confesercenti Emilia Romagna per esaminare l’andamento della stagione estiva appena conclusa.

Dopo due difficilissimi anni dovuti alle conseguenze della pandemia, la stagione estiva ha registrato una ripresa, soprattutto del flusso turistico straniero, ma ben al di sotto delle aspettative.

E’ quanto emerso dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze commissionata da Assohotel Confesercenti Emilia Romagna sulla percezione degli operatori del ricettivo sull’andamento della stagione estiva 2022.

A pesare sulle imprese sono stati soprattutto il costo delle forniture e dell’energia ma anche la mancanza di personale ha messo in difficolta grande parte del comparto. Non hanno inoltre giovato all’aumento dei flussi turistici il prezzo della benzina, la ripresa dei contagi, il caos degli aeroporti e l’aumento dell’inflazione che, insieme alla situazione di incertezza generale, hanno contribuito a una riduzione dei consumi preoccupante.

I costi di gestione e la mancanza di personale, inoltre, hanno contribuito ad anticipare la chiusura di molte attività stagionali e in numerosi casi, hanno costretto le imprese a ridurre i servizi, quali ad esempio la il servizio della ristorazione e a riformulare le proprie offerte.

Fabrizio Albertini, presidente di Assohotel- Confesercenti E.R. non nasconde la propria preoccupazione: “Certo, la stagione estiva è andata complessivamente bene, ma i margini che ci aspettavamo per poterci riprendere dagli ultimi due anni sono stati disattesi; l’aumento delle materie prime e delle bollette, in alcuni casi triplicati, ha pesato in maniera significativa sugli introiti. Senza contare che la mancanza di personale ha modificato in molto casi il modello tradizionale di business, portando molti imprenditori ad eliminare ad esempio l’offerta all inclusive a cui si rivolgono normalmente i turisti che scelgono la nostra riviera, come nel caso delle famiglie. E’ ovvio quanto sia urgente rivedere i contratti di lavoro stagionali e di tutto il settore, ormai diventati anacronistici.

Senza interventi immediati a sostegno delle imprese molte strutture ricettive rischiano di chiudere: luce e gas sono beni primari per le attività turistiche, quanto cibo, vestiti e casa per il singolo individuo; per questo occorrono incentivi stabili e consistenti per quanti scelgono di riconvertirsi ad impianti non energivori, semplificandone le procedure burocratiche; a ciò vanno aggiunti l’abbattimento dell’iva e l’aumento del credito d’imposta: la filiera del turismo è uno dei motori principali della nostra economia, la sua crisi rischia di diventare uno tsunami per l’intero paese.”

Ultima modifica il Mercoledì, 21 Settembre 2022 17:35

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Assohotel- Confesercenti E.R.: soddisfazione del presidente Albertini per le misure della Regione a favore delle imprese alberghiere

A margine della conferenza stampa che si è tenuta stamattina, in cui l’assessore regionale al Turismo e al Commercio Andrea Corsini ha annunciato lo stanziamento del contributo sugli interessi relativi ai prestiti agli alberghi e ai campeggi, concessi dalle banche a valere sulla linea di credito della Banca europea degli Investimenti BEI denominata Italian regions EU blending programme, il presidente di Assohotel-Confesercenti E.R. Fabrizio Albertini, ha dichiarato quanto segue:

I quattro milioni messi a disposizione dalla Regione per l’abbattimento dei tassi di interesse per prestiti a imprese alberghiere dell’Emilia-Romagna, sono un segnale importante per il settore, che ha vissuto un lungo periodo di grande difficoltà e ancora fatica per ritornare a redditività pre-pandemia.” È quanto afferma Fabrizio Albertini, Presidente regionale di Assohotel Emilia Romagna, a commento della presentazione, da parte della Regione del bando collegato al programma Italian regions EU Blendig Programme, con cui mette a disposizione delle imprese le risorse per abbattere i tassi di interesse sui finanziamenti ottenuti dalle banche convenzionate con la BEI (Banca europea degli Investimenti) per la realizzazione del programma. “L’intervento è particolarmente significativo perché collegato a investimenti e recupero di liquidità con un meccanismo che premia i progetti contenenti misure che concorrono alla lotta al cambiamento climatico, all’efficientamento energetico anche attraverso nuove fonti rinnovabili e modalità sostenibili, a processi di economia circolare che vanno nella direzione della qualificazione e ammodernamento dell’offerta turistica della nostra regione.”

Ultima modifica il Lunedì, 27 Giugno 2022 17:01

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