Il ruolo delle attività economiche che si sviluppano all’interno delle città per lo sviluppo di un’economia urbana coerente con la tradizione e la storia dell’Emilia-Romagna è stato al centro di un apposito convegno organizzato a Bologna a Palazzo d’Accursio dalla Confesercenti regionale Emilia Romagna che ha visto la partecipazione del professor Luca Zanderighi dell’Università degli Studi di Milano; l’arch. Elena Franco, esperta di politiche attive per il commercio; la dott.ssa Paola Bissi, dirigente Settore turismo e commercio, economia urbana della Regione Emilia-Romagna e Stefano Bollettinari, presidente di Vitrines d’Europe, oltre a Dario Domenichini e Marco Pasi, rispettivamente Presidente e Direttore di Confesercenti Emilia Romagna. L’incontro è stato fortemente voluto dall’Associazione per approfondire le tematiche dello sviluppo di politiche efficaci per la valorizzazione dei centri urbani, partendo dalla recente legge regionale approvata dall’Emilia-Romagna proprio sul tema dell’economia urbana e che vede ora l’approvazione dei primi provvedimenti operativi. Zanderighi ha parlato delle tendenze evolutive del commercio e della valorizzazione della funzione di prossimità, sottolineando il cambiamento strutturale del commercio che ha visto la nascita di una nuova polarizzazione, rappresentata dallo sviluppo dell’e-commerce che sta incrementando in modo costante la propria quota di mercato e modifica i comportamenti d’acquisto delle persone, costringendo il commercio più tradizione a sviluppare nuovi formati per cercare sempre di più il tema della prossimità. Prossimità che sta assumendo una nuova e maggiore importanza anche sulla scia dello sviluppo di nuove teorie come la quella della Città 15 minuti, sviluppata dal professor Carlos Moreno, Direttore scientifico di ETI ''Entrepreneurship Territory Innovation'' della Paris-Sorbonne Business School, intervenuto, lo scorso novembre, a un’altra iniziativa di Confesercenti Emilia Romagna. Per cogliere le opportunità della prossimità, a giudizio di Zanderighi, le imprese devono, però, sviluppare la omnicanalità, integrando servizi fisici e digitali, gestire la sostenibilità e valorizzare il legame con la comunità. Elena Franco ha presentato un’analisi sulle esperienze realizzate su questi temi in Piemonte, Lombardia e Veneto, Regioni che si sono dotate anch’esse da apposite leggi per la valorizzazione commerciale delle aree urbane, dando vita ai distretti del commercio. Paola Bissi ha illustrato la Delibera di Giunta Regionale, approvata ai primi di giugno, che fissa i criteri per il riconoscimento degli hub urbani e di prossimità, previsti dalla legge regionale e il bando che mette a disposizione dei Comuni un milione di euro per la realizzazione di studi di fattibilità degli stessi hub. Stefano Bollettinari, ha sottolineato come il tema della prossimità stia assumendo rilevanza in tutti i Paesi dell’Unione Europea al punto da aver portato la stessa Unione Europea ad approvare l’istituzione della capitale europea del commercio che dovrà essere adeguatamente regolamentato nella legislatura che si sta per aprire. Domenichini e Pasi, dal canto loro, hanno ribadito la filosofia di Confesercenti che ha sempre ritenuto che le attività di commercio e dei pubblici esercizi rivestano un ruolo essenziale per la qualità della vita nei centri urbani e come siano essenziali politiche di sostegno e valorizzazione al sistema delle imprese già esistenti e per attrarre nuove attività. Politiche che dovranno vedere la convergenza di diverse competenze e, partendo proprio dalla centralità delle imprese, come momento di presidio e valorizzazione del tessuto urbano, dovranno delineare un nuovo modello di città sostenibile e fruibile da residenti e turisti. Per raggiungere questi obiettivi e dare piena attuazione alla legge dell’Emilia-Romagna, favorendo la nascita e l’operatività degli hub urbani e di prossimità, Confesercenti, hanno sottolineato Domenichini e Pasi, mette a disposizione delle amministrazioni comunali e delle imprese le proprie professionalità e i propri strumenti operativi, a partire dal proprio Centro di Assistenza Tecnica alle imprese (CAT Confesercenti Emilia Romagna srl) e del proprio centro di formazione professionale (Nuovo Cescot Emilia Romagna).
Il 13 giugno, presso il Ministero dell’Interno, si insedierà il nuovo Osservatorio sulle periferie urbane, istituito dall’articolo 3bis del decreto-legge n. 123 del 15 settembre 2023. Francesca Chittolini, membro della Giunta di Confesercenti Emilia Romagna e Presidente di Confesercenti Parma, nonché Presidente nazionale dell'imprenditoria giovanile, rappresenterà Confesercenti all'interno dell'Osservatorio. Tra i principali obiettivi dell'Osservatorio compare la promozione del monitoraggio delle condizioni di vivibilità e decoro delle città. L'Osservatorio, inoltre, dovrà considerare iniziative di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale e incentivare iniziative di formazione e promozione della cultura del rispetto della legalità, con particolare riferimento alle giovani generazioni. Inoltre, si occuperà di promuovere studi e analisi per la formulazione di proposte idonee alla definizione di iniziative di supporto agli enti e alle istituzioni coinvolti nelle problematiche delle periferie e il raccordo e lo scambio informativo tra tutti i soggetti competenti, anche ai fini dell’elaborazione di progetti in tema di legalità. Infine, effettuerà un monitoraggio e valutazione delle azioni intraprese a livello nazionale, e l’individuazione delle best practice adottate. Annualmente il nuovo ente dovrà notificare i risultati dell'attività svolta, anche attraverso la pubblicazione online sul sito web del Ministero. “È con soddisfazione e impegno che entro a ricoprire questo ruolo – spiega Francesca Chittolini. Per Confesercenti è importante partecipare a questo tavolo e sviluppare e monitorare la salute e la sicurezza delle realtà di vicinato, sia come luoghi di lavoro, che come spazi attivi e vitali di socialità e presidi di decoro per l’intera comunità. Saremo chiamati a seguire problematiche che riguardano la riqualificazione di aree degradate e a creare opportunità concrete, con un particolare occhio di riguardo verso i giovani, attraverso la costruzione di percorsi sociali”.

La Presidenza di Confesercenti E.R. ha incontrato ieri pomeriggio il capolista del Partito Democratico per la circoscrizione Nord-Est alle elezioni Europee del prossimo 6-9 giugno e Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Presenti all’incontri i rappresentanti di tutte le strutture territoriali Confesercenti dell’Emilia Romagna.
Il Presidente e il Direttore di Confesercenti E.R. Dario Domenichini e Marco Pasi, la Presidente di Confesercenti Parma, Francesca Chittolini, il Presidente di Confesercenti Ferra, Nicola Scolamacchia e il Presidente di Confesercenti Piacenza, Nicolò Maserati, hanno illustrato al candidato le richieste e le proposte che l’Associazione sta presentando a chi rappresenterà il territorio nell’Unione Europea.
“Gli ultimi cinque anni – ha detto fra l’altro Domenichini - sono stati caratterizzati da una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, e sebbene l'Unione Europea abbia agito forse per la prima volta in modo unitario, impegnando risorse significative per sostenere le imprese ed i cittadini e per finanziare la transizione verso un’economia sostenibile, le incertezze geopolitiche e il possibile ritorno dell’inflazione minacciano il percorso di ripresa”.
Tra i temi sollevati con il candidato Bonaccini, un rilievo particolare è stata data al progetto di “Capitale Europea del Commercio di Prossimità, già approvata dal Parlamento europeo, per la promozione delle piccole imprese commerciali, del loro ruolo sociale e per la valorizzazione dello stile di vita e dell’identità europea.
Bonaccini ha espresso apprezzamento per il ruolo svolto da Confesercenti nei momenti di confronto istituzionale realizzati nel corso degli anni e ha garantito il proprio impegno, nel caso di elezione, per un’Unione Europea più coesa e attenta alle esigenze del sistema delle imprese e del lavoro. Altro tema particolarmente sottolineato è stato quello della situazione delle librerie indipendenti e dela diffusione del libro che necessitano di interventi efficaci e in tempi brevi.
Quello di ieri è stato il primo di una serie di appuntamenti che l’Associazione di categoria organizzerà con i candidati emiliano romagnoli a Bruxelles. 

Queste, in sintesi, le proposte di Confesercenti all’Europa:  

    Semplificazione della normativa e riduzione degli adempimenti. Utilizzo esteso della digitalizzazione per ridurre gli oneri sulle imprese;

    Sostegno per l’accesso al credito, anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternavi di finanziamento come microcredito, crowdfunding e minibond;

    Regolamentazione dei micropagamenti per ridurre i costi delle transazioni e accelerare l’arrivo dell’Euro Digitale; 

    Rafforzamento del capitale umano, con investimenti in formazione e sviluppo delle competenze anche per gli imprenditori, per garantire un sostegno più strutturato alla transizione tecnologica e organizzativa;

    Lotta al fiscal dumping, contrastando l’eccesso di disparità di tassazione a livello europeo per evitare concorrenza sleale interna alla Ue; 

    Implementazione delle politiche che equilibrino la competizione tra retail online e offline; 

    Politiche di sostegno alle PMI negli investimenti per la transizione verso energie rinnovabili e supporto ai consorzi di acquisto di energia e gas; 

    Dare seguito e sostegno all’iniziativa “Capitale Europea del Commercio di Prossimità” per valorizzare il commercio urbano quale motore indispensabile all’elevamento della qualità della vita nelle città europee; 

    Modificare la Direttiva Servizi (Bolkestein) per non penalizzare le migliaia di imprese e famiglie dei settori coinvolti e dare certezze per il futuro. 

 

Proseguono gli incontri della Presidenza di Confesercenti E.R. con i candidati alle elezioni europee. Oggi, i vertici dell’Associazione hanno incontrato il candidato per Fratelli d’Italia (circoscrizione Nord-Orientale) Guglielmo Garagnani.
Erano presenti in sede assieme al candidato Dario Domenichini e Marco Pasi, rispettivamente Presidente e Direttore regionale dell’Associazione, mentre in collegamento erano presenti i rappresentanti di tutte le strutture territoriali Confesercenti dell’Emilia Romagna.  Il Presidente Domenichini ha illustrato al candidato le richieste e le proposte che l’Associazione sta presentando a chi rappresenterà il territorio nell’Unione Europea, contenute in un apposito documento.
“Gli ultimi cinque anni – ha detto fra l’altro Domenichini - sono stati caratterizzati da una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, e sebbene l'Unione Europea abbia agito forse per la prima volta in modo unitario, impegnando risorse significative per sostenere le imprese ed i cittadini e per finanziare la transizione verso un’economia sostenibile, le incertezze geopolitiche e il possibile ritorno dell’inflazione minacciano il percorso di ripresa”. Tra i temi sollevati con il candidato Garagnani, un rilievo particolare è stato posto sul progetto di “Capitale Europea del Commercio di Prossimità, già approvato dal Parlamento europeo, per la promozione delle piccole imprese commerciali, del loro ruolo sociale e per la valorizzazione dello stile di vita e dell’identità europea. Altro argomento particolarmente evidenziato è stato quello relativo agli stabilimenti balneari e al commercio su area pubblica che necessitano di un intervento chiarificatore delle istituzioni europee per la salvaguardia del lavoro e del futuro delle migliaia di imprese oggi a rischio di sopravvivenza.

Queste, in sintesi, le proposte di Confesercenti all’Europa:

•    Semplificazione della normativa e riduzione degli adempimenti. Utilizzo esteso della digitalizzazione per ridurre gli oneri sulle imprese;

•    Sostegno per l’accesso al credito, anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternavi di finanziamento come microcredito, crowdfunding e minibond;

•    Regolamentazione dei micropagamenti per ridurre i costi delle transazioni; 

•    Rafforzamento del capitale umano, con investimenti in formazione e sviluppo delle competenze anche per gli imprenditori, per garantire un sostegno più strutturato alla transizione tecnologica e organizzativa;

•    Lotta al fiscal dumping, contrastando la disparità di tassazione a livello europeo per evitare concorrenza sleale interna alla Ue; 

•    Implementazione delle politiche che equilibrino la competizione tra retail online e offline; 

•    Politiche di sostegno alle PMI negli investimenti per la transizione verso energie rinnovabili e supporto ai consorzi di acquisto di energia e gas; 

•    Dare seguito e sostegno all’iniziativa “Capitale Europea del Commercio di Prossimità” per valorizzare il commercio urbano quale motore indispensabile all’elevamento della qualità della vita nelle città europee; 

•    Modificare la Direttiva Servizi (Bolkestein) per non penalizzare le migliaia di imprese e famiglie dei settori coinvolti e dare certezze per il futuro. 

 

Come ogni anno, il 9 maggio “Giornata dell’Europa”, Confesercenti Emilia Romagna assieme ai partner di “Vitrines d’Europe”, festeggia in contemporanea la “Giornata Europea del Commercio di Prossimità”. Sono passati più di settant’anni da quella storica dichiarazione di Robert Schuman che diede origine al processo di integrazione europea, ma gli ideali di pace e unità sono ancora oggi più che mai attuali e da salvaguardare, viste le insidie, le turbolenze e una vera e propria guerra che è arrivata a lambire i confini dell’Unione.
Confesercenti Emilia Romagna, rappresentando in gran parte piccole imprese del commercio di prossimità è orgogliosa di unirsi alle celebrazioni della “GIORNATA DELL’EUROPA”, consapevole del ruolo sociale, relazionale, di sostenibilità e coesione territoriale che il commercio locale rappresenta e che caratterizza la qualità della vita delle città europee.
Ma questi valori sono a rischio e mai acquisiti per sempre. Basti pensare che anche in Emilia-Romagna, regione che ha sempre avuto una rete commerciale diffusa e di qualità, assistiamo a un forte processo di ristrutturazione della rete distributiva che ha visto negli ultimi dieci anni una notevole riduzione della base imprenditoriale, con un saldo negativo di quasi 7.000 imprese (- 14,6%): una sorta di decimazione del settore, che ha colpito soprattutto le piccole imprese, spesso in forma individuale.
La situazione è ormai preoccupante in Italia e in Europa (dove il commercio al dettaglio rappresenta l’11,5% del valore aggiunto e impiega direttamente oltre 29 milioni di persone); per quanto riguarda la nostra regione, un’occasione per rafforzare il commercio di prossimità è l’attuazione della recente Legge regionale 12/2023 sull’economia urbana che, assieme ad interventi di livello nazionale più volte richiesti come quelli sui canoni di locazione dei negozi e sul ripristino di una leale concorrenza col commercio online, potrebbero migliorare la condizione delle piccole imprese del commercio locale.
Anche per queste motivazioni, Confesercenti ha sostenuto e sostiene il progetto di “Costituzione della Capitale Europea del commercio locale” che dovrebbe pienamente realizzarsi nel corso del 2024.

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