Sono 83.913 le imprese femminili attive in Emilia Romagna a fine 2023, pari al 21% di tutte le imprese attive (391.426 ) in Regione,  con picchi di quote di presenza del 37% (15.019 imprese) nel commercio al dettaglio  e del 31% nel settore del turismo (29.447).
Un dato importante, che dimostra come in questi settori, la presenza femminile sia particolarmente rilevante.
Per questo Confesercenti dedica particolare attenzione a queste imprese e attraverso il Servizio Impresa Donna, propone a chi vuole avviare un’attività in questi settori consulenza personalizzata, opportunità di credito agevolato, percorsi formativi specifici e servizi su misura.

”I dati relativi alla presenza di imprese femminili in Emilia-Romagna – dichiara Francesca Chittolini di Impresa Donna Emilia Romagna - confermano la vitalità delle imprese al femminile e l’importanza che queste rivestono per l’economia regionale. Occorre, quindi, offrire alle donne la possibilità di avere le stesse opportunità di competere sul mercato di tutte le altre imprese, rendendo più accessibili servizi, quali quelli legati alle varie fasi della maternità e alle politiche di welfare, poiché il contributo delle donne nella gestione delle imprese non è solo quantitativo ma anche di grande qualità, innovazione e originalità”.

Proprio in questi giorni, Confesercenti, attraverso il proprio centro di formazione professionale, Nuovo Cescot Emilia Romagna, ha lanciato il progetto “Le donne protagoniste dell’innovazione digitale”, una serie di corsi gratuiti in diverse città della regione per accrescere le competenze digitali delle donne e permettere a loro di inserirsi nel mondo del lavoro o migliorare la propria posizione professionale. Tutte le informazioni su questo progetto sono reperibili sul sito internet del Nuovo Cescot Emilia Romagna: www.cescot.emilia-romagna.it.

Meno regali, più cene romantiche. Il caro-vita morde, ma gli emiliano romagnoli non rinunciano a San Valentino. Questo 14 febbraio saranno circa 6 su 10 a celebrare la Festa degli innamorati, per un budget medio di 85 euro a persona. Un valore in crescita di 14 euro rispetto allo scorso anno, ma a trainare – per quasi la metà dell’incremento - è l’inflazione. E l’aumento dei prezzi pesa sulle scelte degli innamorati, anche a tavola: una cena romantica su cinque, quest’anno, sarà preparata a casa per contenere i costi.

È quanto emerge da un sondaggio su oltre mille consumatori condotto da IPSOS per Confesercenti in occasione della festa di San Valentino 2024.

Chi celebra. A festeggiare sono soprattutto ragazzi e giovani adulti: celebra il 66% delle persone dai 34 anni in giù, contro il 57% delle generazioni più vecchie.  Ma a spendere di più sono i più grandi: il budget medio per persona è di 100 euro sopra i 35 anni, il 40% in più di quello dei più giovani.

Come si festeggia. Anche quest’anno, la cena romantica è il modo preferito di festeggiare, con il 73% di indicazioni da parte degli intervistati. Una quota che batte anche quella di chi farà un regalo, che si ferma invece al 61%. Solo il 5%, invece, festeggerà mentre è in viaggio con il partner.

Le cene. Tra chi celebra con una cena romantica, la stragrande maggioranza – il 69% - sceglierà un ristorante o pubblico esercizio: il 10% opterà per una pizzeria o una trattoria low-cost, mentre il 35% si orienterà su un locale di medio livello, mentre il 15% proverà un’esperienza superiore. Crescono, però, anche i pasti domestici: il 22% di chi celebra con una cena si metterà ai fornelli per preparare una cenetta romantica ‘homemade’, risparmiando senza rinunciare alla festa; a questi si aggiungono un altro 6% che affiderà il proprio San Valentino a un servizio di delivery ed un 3% che chiamerà invece uno chef a domicilio.

I regali. Ancora una volta, i cioccolatini si confermano il dono romantico più gettonato, con il 37% delle indicazioni. Seguono i prodotti di profumeria – scelti dal 27% di chi fa un regalo – poi prodotti e accessori di gioielleria (24%) e fiori (23%). Al quinto posto, grazie alla spinta dei saldi invernali, i prodotti e accessori moda, scelti da 2 innamorati su 10. Seguono, tra i regali, vacanze e pacchetti di attività di coppia (entrambi all’11%) e prodotti o servizi di cosmetica/benessere (10%). 

“Nonostante l’inflazione il caro vita abbiano ridotto il potere d’acquisto, per il giorno di San Valentino si ritorna a livelli pre pandemia, e ciò porta una boccata d’ossigeno alla nostra economia - afferma Dario Domenichini presidente di Confesercenti E.R. “Come è naturale che sia, a beneficiarne maggiormente sono i pubblici esercizi, ma la coincidenza con i saldi, è anche un’occasione per il settore dell’abbigliamento di smaltire i propri capi in sconto. E’ sempre più evidente l’importanza delle grandi ricorrenze, una vera opportunità per la ripresa dei consumi”.

DI SEGUITO LE TABELLE

 

La Faib-Confesercenti E.R., attraverso il Coordinatore Michele Rosati, il Vice-Presidente Alessandro Broggi e Marcello Morelli, ha lanciato l’allarme per il futuro dei distributori di benzina durante un convegno organizzato dalla Faib-Confesercenti Piemonte dal titolo “Il gestore carburante ancora al centro della mobilità del futuro?”.
In Italia da dieci anni a questa parte è in costante diminuzione il numero dei benzinai: fra il 2013 e il 2023 è il calo è stato al di sopra del 30%. 
All’interno del settore della distribuzione c’è però stata una crescita relativa del numero delle stazioni di servizio gestite diversamente: le pompe “bianche” indipendenti dalle compagnie petrolifere, gestioni “anomale” nel senso di un presidio con contratti anomali e illegali, gli impianti “ghost” senza gestore, e quelli governati direttamente dalle compagnie.  
È il segno di una crisi che sta investendo la figura del benzinaio come lo si è conosciuto sinora e che, nel frattempo, è alle prese con la transizione energetica e con una mobilità non più basata esclusivamente sui carburanti tradizionali.
“Faib Confesercenti Emilia Romagna - ha spiegato Rosati - chiederà alla Regione che i prossimi bandi regionali di finanziamento per la sostituzione dei veicoli commerciali prevedano che il cambio del vecchio veicolo possa essere fatto con veicoli con qualsiasi alimentazione, diesel compreso perché consentirà di rendere più efficaci i bandi, che finora non sempre hanno funzionato secondo le nostre aspettative perché consentivano la sostituzione soltanto con veicoli elettrici, non solo più cari ma spesso non disponibili in tempi brevi o non adeguati alle esigenze delle imprese” come ambulanti e agenti di commercio”.
“I problemi della categoria – ha detto Giuseppe Sperduto, presidente nazionale di Faib-Confesercenti – riguardano sia l’aspetto contrattuale sia il nuovo contesto della mobilità. Purtroppo, negli ultimi anni è cresciuto il numero dei contratti a breve termine – di fatto irregolari – rispetto al modello classico dei rapporti fra gestore e compagnia: era quello del comodato che aveva una lunga durata e che consentiva alle imprese una sufficiente continuità. Ora le compagnie privilegiano contratti brevi e sempre più precari. I margini continuano a essere ridicoli: poco più di 3 centesimi al litro. Più della metà degli impianti (11.000) in Italia eroga meno di un milione di litri all’anno: è facile fare i conti su ciò che rimane in tasca al benzinaio. In questo contesto, la transizione energetica se non governata può rappresentare un rischio per la sopravvivenza stessa della categoria”.
Tutti hanno convenuto sul fatto che la transizione energetica vada accompagnata con provvedimenti di sostegno alla categoria, che come peraltro tutto il piccolo commercio di prossimità ha una importante funzione non solo economica ma di presidio del territorio. Gli impianti di distribuzione vanno tutelati e aiutati a trasformarsi anche in luoghi di logistica e di servizi per i cittadini.
Sulla mobilità elettrica si sconta da una parte la carenza di colonnine ma soprattutto perché l’auto elettrica costa ancora troppo.
Anche in questo caso si è di fronte a passaggi che devono prevedere sostegni economici sia alle imprese sia alle famiglie.
La Faib vuole essere protagonista del cambiamento e rilanciare la figura del gestore come soggetto essenziale per un passaggio nella modalità di consumi energetici e di mobilità che si annuncia epocale. 
Il convegno ha rappresentato un’occasione di confronto a tutto campo al quale hanno partecipato assessori regionali piemontesi e comunali torinesi oltre a rappresentanti delle principali compagnie petrolifere e ha rappresentato inoltre l’occasione per festeggiare il sessantesimo anno di fondazione della Faib.

Si è parlato di sostenibilità a 360° gradi, di indispensabili sinergie tra tutti gli attori del settore e di un nuovo modo di vivere il territorio, con una particolare attenzione verso due comparti che stanno prendendo sempre più spazio tra le esperienze richieste: quello dell’enogastronomia e del turismo sportivo e outdoor. “Sviluppo Turistico e Crescita Sostenibile”, convegno organizzato da Confesercenti Parma e svoltosi giovedì 8 febbraio, presso la Sala Concerti della Casa della Musica, ha voluto proporre il tema della sostenibilità come concetto trasversale, non solo legato a una forte attenzione all’ambiente, ma anche di tutela patrimoniale e socioeconomica, che eviti lo snaturamento del territorio. La sostenibilità deve obbligatoriamente passare anche attraverso la capacità di preparare le città ad accogliere al meglio i turisti, con un imprescindibile lavoro di collaborazione tra le parti e con adeguate infrastrutture e viabilità. Come ha voluto ricordare la presidente di Confesercenti Parma, Francesca Chittolini, nel suo saluto “Confesercenti vuole porsi come promotore per nuove iniziative, come aggregatore e facilitatore tra territorio e il lavoro delle piccole e medie imprese”. E l’importanza di “fare rete” è stata ribadita anche negli interventi del presidente della Provincia di Parma, Andrea Massari, del neopresidente Destinazione Turistica Emilia, Simone Fornasari, e del Vicesindaco del Comune di Parma con Delega al Turismo, Lorenzo Lavagetto, che ha ricordato: “I numeri dimostrano che siamo stati premiati per un lavoro serio di filiera, che passa da piccolissime a grandi realtà, e che speriamo possa continuare a crescere”. E proprio alla presentazione dei numeri 2023 è stata dedicata l’approfondita ricerca preparata e presentata dal dott. Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro Studi Turistici di Firenze. “La stagione 2023 si caratterizza a livello nazionale e regionale per una crescita importante dei flussi turistici – spiega Tortelli - grazie a un forte recupero dei mercati esteri e a una complessiva tenuta del mercato nazionale. Per la provincia di Parma, complessivamente, in termini di arrivi, si è registrato una importante crescita di circa 30mila unità pari al +4,5%. I pernottamenti sono cresciuti del 4,7% circa, aspetto che evidenzia una lieve crescita della permanenza media, arrivando a sfiorare 1 milione e 400mila presenze. Stabili i pernottamenti degli italiani, mentre gli stranieri registrano un +17%, aumentando in maniera importante, in questo periodo, la loro quota di incidenza sul totale dei flussi e superando la quota del 2019. La città di Parma, inoltre, registra un incremento di turisti arrivati di quasi 23 mila unità pari al +6,7%. Anche in città la crescita è concentrata sulle presenze straniere che supera nei primi 11 mesi la quota di 300mila pernottamenti con una crescita di oltre il 20% rispetto al 2022. Il mercato nazionale registra un lieve calo di circa 9mila presenze pari al -2,%. La domanda cresce sia nel settore alberghiero sia nel settore extralberghiero. Il mercato francese è il primo mercato estero della città con una quota pari al 12% dei flussi esteri, in crescita di 6 punti percentuali. Da far notare la crescita significativa del mercato americano (+17%), che posiziona gli Usa al secondo posto come mercato estero”. La crescita del turismo enogastronomico in Italia ha registrato, in questi ultimi anni, valori molto positivi, registrando crescite rilevanti anche per le visite ai luoghi di produzione. In questo panorama, Parma rappresenta la prima provincia italiana per impatto economico dei prodotti DOP e IGP (Fonte: Rapporto Ismea – Qualivita 2023), dando spazio al turismo DOP sul territorio. Sicuramente la narrazione del food diventa una leva fondamentale di promozione turistica del territorio provinciale, con una forte integrazione fra prodotto, destinazione e persone, raccontando le emozioni che si possono provare. Il turismo sportivo è uno dei settori in più rapida crescita a livello mondiale, sia per dimensioni che per volume di mercato. Nel 2022, il mercato del turismo sportivo valeva più di 580 miliardi di dollari, mentre nel 2023 dovrebbe crescere e raggiungere più di 680 miliardi di dollari. “Può essere un pilastro fondamentale della crescita economica e dello sviluppo sociale – continua Tortelli -, sostenendo l'occupazione e imprese nelle destinazioni, oltre a promuovere l'impegno delle comunità locali”. Diventa sempre più importante attivare una modalità di lavoro che permetta di condividere conoscenze, idee innovative e best practice per definire una strategia che possa ispirare e guidare le nostre destinazioni. La volontà è di mantenere forte attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, all’organizzazione di eventi sportivi come strumenti di marketing per il branding, al posizionamento delle destinazioni e alla crescente connessione tra turismo sportivo, salute e benessere. Nel suo intervento, l’Assessore Regionale al Turismo e Infrastrutture, Andrea Corsini, ha ulteriormente ricordato che: “L’Emilia-Romagna è tutta attrattiva per il turismo, non solo la Riviera e le città d’arte, ma anche l’Appennino, i borghi, i castelli, luoghi che hanno sempre qualcosa da proporre al turista e possono essere uno dei segreti più importanti di questa regione”. La tavola rotonda seguente ha permesso di riunire i diversi protagonisti del settore, nella convinzione sottolineata da tutti che la crescita del territorio deve partire dalla collaborazione tra tutta la filiera e dalla capacità di comunicare al meglio il prodotto e i tantissimi servizi disponibili. Chiudendo l’incontro, Fabrizio Albertini, presidente regionale Assohotel Confesercenti, ha precisato ulteriormente: “Abbiamo a disposizione un’offerta vastissima, ma fatichiamo a comunicarla. La comunicazione è un veicolo promozionale straordinario. La sinergia tra privati, pubblico e la destinazione fanno la differenza, oggi i canali social e internet esprimono potenzialità enormi, ma dobbiamo sempre ricordarci l’importanza della fidelizzazione: il turista che arriva in una città e trova l’opportunità di essere “trasportato” attraverso un percorso esperienziale fatto di arte, enogastronomia, intrattenimento e natura, sarà un turista che vorrà tornare e che promuoverà sicuramente la sua esperienza al rientro a casa”.

 

Elena Scheda è la nuova presidente di Federagit regionale, l’associazione che raccoglie guide turistiche, accompagnatori turistici guide ambientali-escursionistiche e interpreti; ad eleggerla, insieme ai nuovi membri del consiglio  regionale, è stata l’Assemblea elettiva che si è riunita ieri a Bologna.
Elena Scheda succede a Chiara Ronchi, storica presidente dell’associazione e pioniera delle guide turistiche, deceduta un anno fa, di cui è stato ricordato l’impegno e la passione per lo sviluppo di questa professione.
La Presidente sarà supportata, nel ruolo di rappresentanza regionale, dal coordinamento dei presidenti Federagit territoriali, per affrontare alcuni temi prioritari, come la modifica della normativa regionale, il contrasto all'abusivismo, i rapporti con i soggetti privati ed istituzionali per la promo-commercializzazione turistica, e, infine, per avviare seminari di approfondimento su temi di forte interesse per queste professioni.
All’Assemblea hanno partecipato, oltre ai numerosi soci, per il nazionale, la presidente Federtagit  Micol Caramello, l’avvocata Valeria Fedele dell’ufficio legislativo Confesercenti Nazionale che ha informato sulle norme vigenti relative alle Guide ed agli accompagnatori, il professor Alessandro Tortelli del Cts di Firenze, che ha illustrato uno studio sulle prospettive future del settore.
Dallo studio risulta che il turismo nell’anno 2023 si avvicina ai livelli pre-covid. Il forte incremento dei turisti stranieri a livello nazionale e regionale, che trainano ancora la domanda, ha contribuito in modo determinante ad arrivare vicino ai livelli del 2019: i dati fino a ottobre indicano, a livello nazionale, per le presenze estere il +15,7% sul 2022 e in valori assoluti si attestano a oltre 208,45 milioni (205,1 milioni nel 2019).
Anche a livello regionale la spinta maggiore arriva dai mercati esteri che crescono del +12,9% (pari ad un aumento di 1,1 milioni). I risultati migliori arrivano dalle principali città d’arte e affari della Regione con crescite importanti.
Questi dati sono importanti per tutte quelle professioni turistiche che rappresentano, per il settore, un potenziale internazionale e una risorsa da valorizzare. A livello nazionale si parla di quasi 22mila guide turistiche abilitate, oltre 20 mila accompagnatori turistiche e oltre 6 mila guide ambientali rilevati attraverso una analisi desk degli elenchi ufficiali aggiornati e disponibili online presso i siti istituzionali delle Regioni e Province italiane.
A livello regionale si parla di circa 1.200 guide turistiche abilitate, di 1000 accompagnatori e oltre 350 guide ambientali, che dopo anni 3 anni difficili adesso devono affrontare cambiamenti dei servizi turistici molto importanti e che richiedono forti capacità di adeguamento al mercato investendo denaro, tempo, energie e passione. 

“Ringrazio per la fiducia accordatami – ha dichiarato Elena Scheda a margine della propria elezione – Nei prossimi mesi, il mio compito sarà quello di presentare le nostre istanze sindacali alla Regione  per quello che riguarda la normativa per le nostre professioni. In quanto membro della presidenza nazionale di Federagit – ha continuato– ho avuto la possibilità di partecipare agli incontri sul disegno di legge per le guide turistiche diventato legge lo scorso dicembre. Sicuramente la legge non è perfetta, è il risultato di un compromesso tra le parti interessate, resta il fatto che l’abbiamo portata a casa e che contiene diversi traguardi come l’istituzione di un elenco nazionale, un esame di abilitazione che verrà erogato con modalità uguali per tutti a livello nazionale, un nuovo tesserino con codice univoco di identificazione che mi auguro faciliterà l’individuazione degli abusivi.”

Biografia di Elena Scheda
Laureata alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) di Forlì e sommelier A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), si è specializzata nel settore dell'enogastronomia, e collabora con diverse istituzioni del territorio imolese quali IF (Imola Faenza Tourism Company), la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Imola e l'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna (Dozza). Svolge la sua attività di guida e accompagnatore turistica di Bologna, Imola, Dozza, Modena e Ferrara e, da anni ha fortemente contribuito alla attività dell’Associazione Le Guide d’Arte di Bologna e al sostegno della presenza di Federagit ai tavoli di confronto con il Comune, Bologna Welcome, la Destinazione Turistica Città Metropolitana di Bologna e nei rapporti con le altre Associazioni di Categoria delle professioni turistiche. Attualmente Presidente di Federagit Bologna e componente della Giunta Nazionale Federagit.

 

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