La quinta edizione di nuovo in piazza e tra la gente, il presidente Bonaccini: “Segnale importante per una stagione estiva partita nel migliore dei modi”. Il direttore artistico Stefano Tura: “Programma di livello che coniuga libri, cinema, musica e teatro”

Protagonisti autori italiani e dall’estero, da Carlo Lucarelli al franco-armeno Ian Manook. Spazio anche al cinema con i Manetti Bros, i registi di Diabolik, e fa il suo debutto MisteryKids, un programma di eventi, laboratori e giochi per i più piccoli

 

Bologna – La calda estate della Riviera romagnola si prepara a una settimana da brividi: dal 21 al 24 luglio è di nuovo Cesenatico Noir, la rassegna culturale che porta nella località turistica in provincia di Forlì-Cesena i grandi nomi nazionali e internazionali del giallo, del noir e del mistero.

La quinta edizione segna finalmente il ritorno in presenza e senza limitazioni per tutti gli appuntamenti, dopo due anni di pandemia: gli incontri si alterneranno tra Piazza Ciceruacchio, a ridosso del Porto canale leonardesco simbolo della città rivierasca, e lo storico Grand Hotel, sulla terrazza che si affaccia sul mare, con il piano B del Teatro Comunale in caso di maltempo.

Ma per chi non potrà raggiungere Cesenatico sono state confermate le dirette social di tutte le presentazioni sul profilo Facebook della manifestazione (www.facebook.com/cesenaticonoir).

A presentare il programma dell’evento, durante una conferenza stampa questa mattina in Regione, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, con il direttore artistico e ideatore del Festival, Stefano Tura, il direttore di Confesercenti Emilia-Romagna, Marco Pasi, il sindaco del Comune di Cesenatico, Matteo Gozzoli e l’autrice di romanzi e sceneggiature, Grazia Verasani.
 

“La nostra Riviera è uno dei luoghi chiave del turismo italiano e internazionale per la sua capacità di innovarsi costantemente, offrendo ai suoi ospiti sempre continue occasioni di intrattenimento, per tutti i gusti e gli interessi- afferma Bonaccini-: Cesenatico Noir è un esempio perfetto di questo spirito, perché ha avuto l’intuizione di portare la letteratura e romanzi di grande seguito a due passi dagli ombrelloni, creando un appuntamento di richiamo sia per i turisti sia per i residenti, mettendo Cesenatico sulla mappa dei grandi eventi culturali regionali e nazionali”.

“Il ritorno in presenza dell’evento è un segnale importante per una stagione turistica che sembra essere partita nel migliore dei modi- conclude il presidente-, e la proficua collaborazione tra pubblico e privato a beneficio di tutto il territorio che caratterizza questo evento è un esempio significativo di come lavoriamo in Emilia-Romagna”.

“Tornare nelle piazze e tra la gente, in piazza Ciceruacchio e nella terrazza del Grand Hotel, con Cesenatico Noir, non darà solo alle persone la possibilità di osservare, ascoltare e interagire con i protagonisti, italiani e stranieri, dei romanzi gialli, mystery e noir- sottolinea il direttore artistico, Stefano Tura-, ma rappresenta un formidabile segnale di ritorno alla normalità. Una normalità, tuttavia, scandita da un programma di livello che coniuga libri, cinema, musica e teatro, tutto rigorosamente ‘da brividi’”.

“Confesercenti anche quest’anno si è impegnata a fondo per l’organizzazione di questo evento- afferma Pasi, direttore di Confesercenti Emilia-Romagna- perché lo ritiene funzionale all’aumento dell’attrattività turistica di Cesenatico e di tutta la Costa dell’Emilia Romagna e in grado di incentivare le vendite di libri da parte delle librerie indipendenti che hanno sofferto particolarmente in questo periodo di pandemia e rimangono un vero presidio per la diffusione della cultura sul territorio”.

“Cesenatico Noir è diventata una certezza per la nostra città, e questo tipo di iniziative è complesso idearle e farle partire ma ancora di più diventa significativo confermarle, portarle avanti e migliorare- ricorda il sindaco Gozzoli-. Il nostro Noir ha ‘resistito’ in due estati complesse e adesso torna in piazza dove è nato. Mi piace pensare che Cesenatico sia diventata la città italiana del Noir, per questo ringrazio Confesercenti, il direttore artistico Stefano Tura, tutti i suoi collaboratori, la Regione Emilia-Romagna e i nostri tecnici comunali”.

La rassegna è organizzata e promossa da Confesercenti Emilia-Romagna con la collaborazione, il sostegno e il patrocinio di tutte le istituzioni del territorio, oltre a Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesenatico, Apt Servizi Emilia-Romagna e Visit Romagna.

Gli ospiti e il programma

Sono più di 15 gli autori che raggiungeranno la Riviera romagnola nei cinque giorni di Cesenatico Noir per presentare le loro ultime opere oppure confrontarsi sui grandi temi del giallo e del mistero. Fanno parte di questa selezione dei più importanti scrittori noir il francese di origine armena Patrick Manoukian, che con il nome d’arte Ian Manook ha raggiunto il successo internazionale con una trilogia ambientata nel deserto della Mongolia; il traduttore e editore Jacopo De Michelis, fresco della sua opera d’esordio che è già diventata un caso letterario; poi giornalisti-scrittori come i pluripremiati Brunella Schisa e Fabrizio Roncone; e ancora tanti volti noti del panorama nazionale come Cristina Cassar Scalia, voce della Sicilia in giallo, Simona Vinci, già vincitrice del premio Campiello, e ancora Barbara Baraldi, Paola Barbato, Piera Carlomagno, Oscar di Monopoli e Francois Morlupi.

Non mancheranno poi quelli che ormai sono volti storici di Cesenatico Noir: giallisti come Grazia Verasani, Carlo Lucarelli e Luca Crovi che, oltre a presentare i loro libri, si alterneranno, assieme al direttore artistico Stefano Tura, nella conduzione degli incontri.

Cinema, musica, teatro

Quest’anno Cesenatico Noir supera ancora di più i confini della sola letteratura per interagire con tutte le forme d’arte: dal teatro, con l’attore Ettore Nicoletti che andrà a interpretare i brani degli autori ospiti, alla musica che accompagnerà le presentazioni, a cura del maestro Alex Grilli, fino ad arrivare al cinema, protagonista della serata del 24 luglio. Ospiti d’eccezione saranno i Manetti Bros, registi già vincitori del David Di Donatello e autori della fortunata serie ispettore Coliandro, che interverranno prima della proiezione pubblica della loro ultima fatica, Diabolik, il film ispirato al personaggio più iconico del noir italiano.

Mistery Kids – Cesenatico in giallo

Tra le novità dell’edizione 2022 c’è Mistery Kids – Cesenatico in giallo, una nuova rassegna dedicata ai più piccoli, a cura della biblioteca Cartamarea: un totale di sette appuntamenti, a partire dal 18 luglio e fino a domenica 24, tra laboratori narrativi, presentazioni di libri e letture animate tutti dedicati al mistero: dalle creature fantastiche della tradizione emiliano-romagnola ai giallini dell’ispettore Andy Spaghetti, fino alle storie di fughe, intrighi e commissari con Carlo Lucarelli.

 

 

 

Nicola Scolamacchia, albergatore e presidente di Confesercenti Ferrara, è il nuovo presidente di EBT-E.R., l’Ente Bilaterale Territoriale Emilia Romagna costituito dalle strutture regionali di FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL e Confesercenti, come previsto dai contratti collettivi di lavoro dei settori del Turismo e del Terziario Distribuzione e Servizi.
L'Ente, che ha competenza regionale, promuove e gestisce a livello locale iniziative di formazione e qualificazione dei lavoratori; di sostegno temporaneo al reddito dei lavoratori; di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Più precisamente, i servizi riguardano in particolare il Welfare Contrattuale che destina contributi per il sostegno alle persone in tema di salute, famiglia, cultura e trasporto pubblico; il Fondo Sostegno al reddito che prevede contributi per i lavoratori in casi di sospensione dell’attività lavorativa e di licenziamento; la Formazione  attraverso corsi gratuiti per il miglioramento delle competenze professionali; le Commissioni di Conciliazione per comporre rapidamente le vertenze di lavoro e le Commissioni Paritetiche che forniscono il parere di conformità in materia di apprendistato; la Sicurezza sui luoghi di lavoro  attraverso il Rappresentante Territoriale dei Lavoratori per la sicurezza (RLST) e la promozione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro; interventi straordinari per eventuali danni atmosferici in caso di particolari calamità naturali.
Beneficiano dei servizi erogati dall’EBTER i lavoratori delle imprese con sede di lavoro nel territorio dell’Emilia Romagna e che applicano integralmente i contratti collettivi nazionali di lavoro del turismo e del terziario distribuzione esercizi Confesercenti e che siano in regola con le condizioni associative ed i versamenti previsti dallo Statuto.
EBTER si articola nell’ambito del territorio tramite i Centri di Servizio Territoriali (CST).
EBTER ha anche istituito un fondo straordinario per sostegno al reddito dei lavoratori nel periodo della pandemia da COVID-19 che ha visto molti lavoratori di questa regione beneficiare dei contributi previsti.

Così il Neopresidente ha commentato la sua nomina: “Viviamo un momento storico unico e particolare, nel quale credo sia fondamentale mettere a disposizione ogni strumento utile per favorire la sicurezza, la crescita umana e professionale dei lavoratori e lo sviluppo sostenibile delle imprese. Assumo questo ruolo con grande onore e senso di responsabilità. Lavorerò insieme al Consiglio Direttivo per offrire ulteriori prestazioni ai dipendenti delle imprese dei settori del Turismo, Terziario Distribuzione e Servizi, diffondendo la conoscenza dell’Ente e dei servizi che può erogare.”

Aumento delle prenotazioni nonostante l’incertezza dello scenario internazionale. I visitatori saranno prevalentemente italiani, ma non mancheranno gli stranieri. 450 mila i pernottamenti stimati nelle strutture ricettive nei giorni della ricorrenza

 

Nonostante la difficile situazione, la Pasqua 2022 potrebbe rivelarsi un periodo favorevole per il turismo dell’Emilia Romagna. È quanto emerge da un’indagine di Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze presso un campione di circa 300 strutture ricettive del settore alberghiero ed extralberghiero, che per i giorni delle festività hanno già acquisito un significativo volume di richieste con una saturazione media dell’offerta disponibile pari al 60,2%.
In base alle informazioni raccolte si stima che nei giorni della ricorrenza saranno circa 450 mila i pernottamenti nelle strutture ricettive. I visitatori saranno prevalentemente italiani (82,4% delle presenze), ma è atteso un buon recupero della domanda estera con oltre 80 mila pernottamenti stimati.
Nei giorni della festività le strutture ricettive dovrebbero registrare un tasso medio di occupazione dell’offerta disponibile pari al 60,2%, ma in alcune aree e in alcuni giorni sono stati segnalati valori superiori al 75%. Buone aspettative per le imprese delle città d’arte, dove i tassi medi di occupazione potrebbero attestarsi al 70,4%. Anche per le località termali i tassi di occupazione dovrebbero registrare valori al di sopra della media (65%). Una quota importante di domanda è attesa anche nelle località della Costa, con tassi medi di saturazione del 60,4%. Per le località collinari e per i comuni dell’Appennino i valori medi si fermerebbero rispettivamente al 55,2% e al 45,1%.
Le strutture alberghiere dovrebbero intercettare una quota maggiore di domanda con un tasso di occupazione atteso del 63,9%. Per le strutture extralberghiere i valori stimati sono del 53,8%.
I turisti stranieri, stimati al 17,6% dei flussi complessivi, saranno quasi esclusivamente europei: tedeschi, francesi, svizzeri e britannici sono le principali nazionalità segnalate in aumento. 

“Siamo contenti della ripartenza di richieste sul Turismo in generale, sia dal mercato italiano che da quello straniero di prossimità – dichiara Fabrizio Albertini Presidente Assohotel Confesercenti Emilia Romagna. Buone sono le richieste in tutti i comparti, mare, città d’arte, collina, sia per Pasqua, sia per i Ponti del 25 aprile e del 2 giugno; sono ripartiti di slancio anche gli eventi sportivi che segnano già numeri importanti dopo mesi di incertezze. Il ritorno alla pace in Ucraina da tutti auspicata, darebbe ancor di più la spinta per far si che anche quest’estate si possa contare su buoni numeri complessivi”.

l futuro del commercio di prossimità può essere ricco di potenzialità se saprà coniugare tradizione, valore sociale e culturale, con l’innovazione, sempre più necessaria alla luce dei due anni appena trascorsi e per competere in un mondo oramai globalizzato.

Dello sviluppo e delle difficoltà di questo settore così importante per la qualità della vita dei nostri centri storici e delle periferie che intendono essere sempre più vivibili, nonché delle potenzialità che potrebbero scaturire dall’utilizzo dei fondi del PNNR, si è parlato nel corso di un convegno online che si è svolto stamattina, organizzato da Confesercenti E.R. e Vitrines d’Europe, la rete europea di associazioni dei commercianti, dal titolo: Il commercio di prossimità, tra ripartenza e innovazione, con l’obbiettivo di fare il punto della situazione del settore del commercio, in particolare di vicinato, e cercare di capire le prospettive e le condizioni di un reale ritorno alla normalità.

A dare il benvenuto ai partecipanti sono stati Marco Pasi, direttore Confesercenti Emilia Romagna e Stefano Bollettinari, presidente di Vitrines d’Europe.

Luca Zanderighi, ordinario di Economia e Gestione delle imprese dell’Università degli Studi di Milano, nel suo intervento ha spiegato come da tempo sia in atto una trasformazione nel settore del commercio, e come questa sia stata solo accelerata dalla crisi provocata dal Covid 19.

I fattori guida per lo sviluppo del commercio di prossimità, per Zanderighi, sono il rafforzamento dell’esperienza fisica dell’acquisto, l’integrazione dei servizi digitali, ad esempio le nuove modalità di pagamento, la gestione delle informazioni della clientela e la valorizzazione del legame con la comunità fisica.

Particolarmente interessante la fotografia che Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail del Politecnico di Milano, ha tratteggiato della riorganizzazione dei retailer a livello internazionale che prevede l’integrazione dei sistemi più veloci dell’e-commerce, con l’apertura di sedi in cui valorizzare l’aspetto sociale dei negozi.

Nel nostro Paese – ha spiegato Pontiggia – si è sempre più consapevoli dell’importanza di investire sia sul digitale front end, che permette di mettere in sicurezza clienti e personale, di creare un sistema di appuntamenti, di facilitare i pagamenti, conoscere meglio i clienti ecc., sia sul back end, come ad esempio l’accettazione dei pagamenti digitali, la pubblicità, i sistemi di cassa evoluti, l’uso di chioschi e tablet. Un mondo, quello dei negozi, che si apre quindi al futuro senza perdere di vista le proprie tradizionali peculiarità.

“Con i lockdown, - spiega Pontiggia -  i consumatori hanno riscoperto i luoghi vicini: sono tornati a vivere il proprio quartiere e a frequentare i negozi di vicinato. Nel commercio si cerca in modo crescente di insistere sulla prossimità, sui negozi di ridotte dimensioni che utilizzano la tecnologia per integrarsi con l’eCommerce e per offrire nuovi servizi. Spazi da vivere votati alla creazione di una relazione di valore con i propri consumatori. “

Ricordando come le attività delle botteghe e il commercio abbiano attraversato la storia dell’Europa contribuendo a quella che definiamo civiltà, derivazione di civitas, città, Lluìs Llanas, vicepresidente di Barcelona Comerç, associazione per lo sviluppo del commercio di prossimità di Barcellona, Segretario generale di Vitrines d’Europe, ha affermato la necessità di una regolamentazione della distribuzione online che salta i retails senza pagare tasse, e di persuadere i diversi livelli istituzionali che i negozi di prossimità non sono solo società di vendita, ma anche società di servizi, che potrebbero essere riconosciute da un marchio comune, e che in questa peculiarità si trova il loro punto di forza. Ha ribadito inoltre l’intenzione di fare di Barcellona la capitale del commercio locale (essendo stata l’apripista dell’idea della “città dei 15 minuti”, tutto vicino casa, poi esportata nel resto del mondo),  dove istituire una sede dell’Unione europea, con lo scopo di innovare, ricercare nuove soluzioni per il piccolo commercio e per diventare un punto di riferimento nella difesa e del rinnovamento del modello di business. Interessante, infine, anche il suo riferimento all’antico pellegrino, l’odierno turista, soggetto di diritti e doveri: un invito a gestire i flussi turistici in maniera sostenibile.

Per il presidente della Confesercenti E.R. Dario Domenichini: “I nostri centri storici stanno attraversando una grave crisi e il piccolo commercio di vicinato è in difficoltà dopo due anni di pandemia; inoltre, l’aumento dei costi energetici che colpiscono imprese e famiglie, insieme alle incertezze provocate dalla guerra, ha generato un calo dei consumi che penalizza ulteriormente il commercio: ne sono testimoni i tanti negozi chiusi. Se non si interviene subito con provvedimenti di sostegno come la riduzione delle imposte, della burocrazia, ed una legge che riequilibri una volta per tutte la differenza di tassazione tra multinazionali dell’e-commerce e il commercio tradizionale, insieme a politiche di formazione sull’innovazione tecnologia, rischiamo di vedere spopolati i nostri centri storici.”

“Se vogliamo davvero far ripartire e rilanciare quel grande patrimonio economico e sociale, italiano ed europeo, rappresentato dal commercio urbano, reso più fragile dalla pandemia – sostiene Stefano Bollettinari, Presidente di Vitrines d’Europe – è necessario che le politiche pubbliche dedichino, anche in questa fase, un’adeguata attenzione al commercio di prossimità in termini di: supporto all’innovazione, agevolazioni fiscali e creditizie, contenimento dei costi aziendali, accesso ai fondi del PNRR e agli altri fondi europei e regionali e attraverso “piani strategici di valorizzazione urbana”  rendano più innovative, vivibili, accessibili e sostenibili le città, che devono tornare ad essere il cuore pulsante del territorio”.

 

Quella che ci aspetta è una settimana decisiva per gli imprenditori degli stabilimenti balneari.

La X Commissione del Senato, dopo aver ascoltato in audizione le diverse associazioni di categoria, deve esprimersi sui vari emendamenti da loro proposti, sostenuti da tutti i sindaci della Riviera e da varie Regioni di cui la capofila è l’Emilia Romagna. Lo scopo è quello di correggere l’emendamento indicato dal Consiglio dei Ministri al Senato, che ha però lasciato insoddisfatti i rappresentanti del settore.

I balneari – spiega Maurizio Rustignoli presidente Fiba Emilia Romagna e Nazionale, rappresentativa degli imprenditori balneari di Confesercenti - avevano recepito la necessità di inevitabili procedure selettive ad evidenza pubblica, ma a condizione del riconoscimento di un indennizzo pari al valore aziendale dell'impresa a tutti coloro che, dopo aver gestito uno stabilimento per decenni, si ritroveranno a non vedersi riaggiudicata la propria concessione. Il recepimento da parte della Commissione del Senato delle nostre proposte, sarebbe un primo passo per arrivare ad una modifica in tempi brevi del Disegno di legge che riordina la concorrenza.”

Nella nostra regione, secondo i dati Unioncamere, fino a settembre 2021 ci sono complessivamente 1.067 imprese balneari, di cui 959 in Romagna: 427 in provincia di Rimini, 355 in quella di Ravenna e 177 in quella di Forlì-Cesena. Più altre 97 nel Ferrarese. Sono persone e famiglie che attendono con ansia di sapere cosa riserva loro il futuro.

 

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