La presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise, accompagnata dai vertici della Confesercenti Emilia Romagna, il presidente Dario Domenichini e il direttore Marco Pasi, si è recata oggi in visita nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna per esprimere la solidarietà dell’associazione, ed incontrare, oltre ai rappresentanti istituzionali delle zone colpite, i numerosi imprenditori che hanno visto danneggiate se non distrutte le proprie attività dai recenti eventi meteorologici.

La Presidente, dopo aver fatto il punto della situazione con il sindaco di Faenza Massimo Isola, il direttore di Confesercenti Ravenna Cesena Sandro Gozi, il presidente Walter Dal Borgo e numerosi imprenditori associati, si è spostata nella sede della Confesercenti Forlì, altra cittadina ferita gravemente dagli ultimi eventi, dove ha incontrato, insieme ai rappresentanti delle imprese, il presidente della Provincia Forlì-Cesena  Enzo Lattuca.

Nel pomeriggio concluderà la sua visita in Romagna, partecipando al Teatro Verdi di Cesena all’assemblea delle Confesercenti di Ravenna e di Cesena, a cui sarà presente anche il Presidente Enzo Lattuca, dedicando totalmente l’iniziativa alle considerazioni e richieste delle imprese in questo stato di emergenza.

Siamo qui per manifestare il nostro sincero sostegno alle persone e alle imprese colpite da questa tragedia – ha spiegato la presidente De Luise - ma allo stesso tempo siamo determinati a fornire un contributo tangibile per la ripresa della regione. Siamo consapevoli delle sfide che ancora attendono le zone colpite, ma siamo fiduciosi che, con un impegno comune e una visione condivisa, riusciremo a superare le difficoltà.
L’Emilia-Romagna ha già dimostrato una straordinaria capacità di resilienza. A partire dal turismo, con le strutture ricettive e i servizi lungo la riviera pienamente operativi e pronti ad accogliere i visitatori.
Vogliamo sottolineare l'importanza di sostenere questo settore, perché rappresenta un pilastro fondamentale per la ripartenza. Le attrazioni della riviera, insieme all'ospitalità e alla dedizione degli operatori turistici locali, sono un'attrattiva senza pari per i visitatori provenienti da tutto il mondo. Per questo, ci impegniamo a promuovere attivamente il turismo, sia a livello nazionale che internazionale. Collaboreremo con le autorità locali e le organizzazioni del settore per sviluppare strategie in questo senso, mettendo in risalto le bellezze, le eccellenze e le offerte culturali che rendono unica questa regione”.
 

La Confesercenti ha inoltre attivato il conto corrente IT06P0538702405000000442743 di BPER intestato a Confesercenti regionale Emilia Romagna, per raccogliere donazioni in favore delle imprese associate alle Confesercenti delle zone colpite dal maltempo di questo mese di maggio.

Eventuali versamenti vanno effettuati indicando la causale: ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA 2023.

Le somme raccolte verranno utilizzate, in accordo con le Confesercenti delle zone coinvolte, in modo trasparente per fornire supporto alle imprese colpite.

 

È attivo il conto corrente:
 
IT06P0538702405000000442743
 
di BPER
 
intestato a Confesercenti regionale Emilia Romagna
 
per donazioni in favore delle imprese associate alle Confesercenti delle zone colpite dal maltempo di questo mese di maggio.
 
Eventuali versamenti vanno effettuati indicando la causale: ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA 2023.
 
Le somme raccolte verranno utilizzate, in accordo con le Confesercenti delle zone coinvolte, in modo trasparente per fornire supporto alle imprese colpite.
Verranno fornite, inoltre, tutte le comunicazioni su come verranno utilizzati i fondi.
 
 
 

Incontro gratuito e in videoconferenza. Qui il Link per iscriversi

Come sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia per offrire esperienze d'acquisto sempre più personalizzate e coinvolgenti, raccogliendo dati su clienti e sulle vendite, nonché  come  introdurre soluzioni digitali per migliorare e semplificare i processi interni del negozio.
Questi i temi che verranno trattati nel prossimo appuntamento organizzato da Cat Confesercenti Emilia Romagna, Giovedì 30 marzo, dalle 14.30 alle 15.30 (circa) in videoconferenza, con esperti del settore come Paolo Benasciutti, Coordinatore Confesercenti ER - Area E-commerce, Valentina Pontiggia, Direttrice Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail - School of Management Politecnico di Milano e Giovanni Cappellotto, Consulente eCommerce & Web Marketer. 

Sull’innovazione tecnologica legata al cambiamento delle piccole aziende commerciali dei centri storici, come Confesercenti ci abbiamo da sempre creduto, infatti da  anni organizziamo con un ottimo riscontro di partecipazione,  il convegno “Il COMMERCIO AL CENTRO”  dichiara  Paolo Benasciutti, Coordinatore Confesercenti E.R. - Area E-Commerce. “Quella che sembrava un'idea futuristica è diventata una realtà concreta. Oggi le piccole attività dei centri cittadini possono competere con successo anche con le grandi catene commerciali, grazie all'innovazione tecnologica, l'e-commerce, i social media che stanno aiutando moltissimo le piccole aziende. Molte di esse vengono scoperte attraverso Facebook o Istagram, altre affiancano l'e-Commerce al negozio fisico, altre ancora si trasformano attraverso la consegna a domicilio dei prodotti.
Si tratta di una vera rivoluzione commerciale che ci deve vedere protagonisti. Chi resta isolato o non entra in queste logiche del mercato potrà avere difficoltà. Ormai il consumatore dimostra grandissima sensibilità verso l'innovazione tecnologica e per questo ci dobbiamo formare ed attrezzare. Confesercenti è un partner serio delle piccole aziende e per questo aspettiamo i commercianti all’incontro del 30 marzo.” 

L’iniziativa fa parte del programma di lavoro del Digital Innovation Hub Confesercenti Emilia Romagna (la rete degli sportelli a supporto dell’innovazione nelle piccole e medie imprese del commercio) ed è promossa e realizzata dal CAT Confesercenti Emilia Romagna. 

Per informazioni: redazione@catconfesercenti.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  
Segreteria organizzativa: CAT Confesercenti Emilia Romagna -
www.catconfesercenti.it

Si è svolta ieri 9 maggio, a Bologna, in occasione della Festa dell’Europa, la Presidenza regionale della Confesercenti Emilia Romagna, riunita per affrontare alcuni temi riguardanti le politiche dell’Unione Europea verso le piccole e medie imprese commerciali. L’associazione è da anni impegnata su questo versante anche attraverso VITRINES D’EUROPE, organismo con sede a Barcellona di cui Confesercenti Emilia Romagna è socio fondatore, e intende rafforzare la sua presenza in questo ambito anche a seguito di un importante risultato raggiunto recentemente, dopo un lungo lavoro preparatorio: l’approvazione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione sull’istituzione della CAPITALE EUROPEA DEL COMMERCIO DI PROSSIMITA’, che verrà designata ogni anno a rotazione tra le città dei vari Paesi dell’Unione Europea.

Tale progetto ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere il commercio locale di vicinato, mettendone in evidenza l’importanza economico-sociale per la qualità della vita delle città, nonché le migliori strategie e pratiche per mantenere livelli di competitività adeguati all’attuale situazione di mercato.

In tale quadro, VITRINES D’EUROPE e Confesercenti Emilia Romagna hanno deciso di celebrare oggi assieme alla Festa dell’Europa anche la “Giornata europea del commercio di prossimità” attraverso la convocazione della Presidenza regionale dell’associazione, in contemporanea con le iniziative delle altre associazioni aderenti a tale raggruppamento europeo svolte negli altri Paesi dell’Unione Europea.

“L’idea che noi abbiamo è quella di un’Unione Europea sempre più vicina ai problemi delle piccole e medie imprese commerciali e turistiche - afferma Dario Domenichini Presidente di Confesercenti Emilia Romagna – che sappia valorizzare questo importante patrimonio imprenditoriale e garantire un accesso agevolato e semplificato ai vari fondi e interventi europei per le p.m.i”.

“Abbiamo voluto celebrare la “ Giornata dell’Europa” dedicandola anche al commercio di prossimità – sostiene Stefano Bollettinari  Presidente di Vitrines d’Europe – perché all’interno dei grandi ideali che hanno portato alla realizzazione dell’Unione Europea, ancora più che mai attuali, ci sia spazio anche per le piccole imprese del commercio urbano, al loro lavoro quotidiano per fornire prodotti e servizi ai consumatori, qualità della vita, sicurezza alle nostre città e valore economico e occupazione al territorio”.

La città “CAPITALE EUROPEA DEL COMMERCIO DI PROSSIMITA’” dovrebbe, invece, essere designata ogni anno a rotazione nei vari Paesi dell’Unione Europea e ospitare una serie di eventi, iniziative culturali e commerciali, workshops, convegni, laboratori di buone pratiche e strategie per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica nel retail, la formazione e l’ottimizzazione della comunicazione e del dialogo con i consumatori.
La citata risoluzione del Parlamento Europeo, nel sottolineare il ruolo fondamentale del commercio locale nelle zone rurali e nei centri urbani, invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a sostenere e aiutare attivamente i piccoli dettaglianti in tutte le fasi della loro attività: l’alleggerimento degli oneri amministrativi e il superamento di ostacoli e difficoltà nella loro trasformazione digitale e garantire la sostenibilità del settore in un momento particolarmente complesso, anche con fondi e aiuti supplementari necessari per la sopravvivenza del commercio al dettaglio nella Unione europea dove rappresenta l’11,5% del valore aggiunto e impiega direttamente oltre 29 milioni di persone.

 Analisi sui dati relativi a chiusure e aperture nel settore nel 2022

L’apertura di nuove attività nel commercio è sempre più complicato anche in Emilia Romagna e la rete distributiva soffre nel complesso una situazione di particolare difficoltà che ne sta sempre più riducendo la consistenza.

Dall’analisi dei dati relativi al 2022 sull’andamento del settore si nota, infatti, come lo scorso anno sia nate solo 1.590 imprese a fronte di 2.843 cessazioni, con un saldo negativo di ben 1.523 imprese. una situazione che ha coinvolto tutte le province della regione, con un saldo particolarmente negativo per Bologna (-307 imprese, un quarto del totale).

È quanto emerge dalle elaborazioni condotte da Confesercenti Emilia Romagna sui dati resi disponibili dalle fonti camerali.

Il numero delle aperture, peraltro, negli ultimi anni si è consolidato su livelli decisamente inferiori ai decenni precedenti quando rappresentavano numeri superiori alle duemila unità. Dieci anni prima, nel 2012 erano state 2.322 le nuove aperture, ben 732 in più. 

Nel complesso si nota, quindi, come la rete distributiva si stia ridimensionando in modo omogeneo su tutto il territorio: le imprese attive, con attività prevalente il commercio al dettaglio sono 41.917 (dato al 31 dicembre 2022), contro le 47.926 del 2012, con una diminuzione, in dieci anni, del 12,5%, passando da 11 negozi per mille abitanti del 2012 ai 9,5 del 2022.

Creare imprese nel settore del commercio è sempre più complicato – afferma il Presidente di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini e lo è in particolare nel segmento del commercio al dettaglio di prossimità, per la concorrenza enorme delle vendite on-line, che godono di un regime fiscale particolarmente vantaggioso, di politiche urbanistiche e sulla mobilità che hanno favorito la realizzazione di grandi strutture di vendita all’esterno dei centri storici delle nostre città e di politiche fiscali e del lavoro che non tengono conto della dimensione d’impresa caratteristica delle imprese del commercio. Proprio questo lungo periodo di pandemia, però, ha dimostrato il valore della rete dei piccoli negozi – dagli alimentari alle edicole – per la popolazione e il valore della prossimità sia per la funzione di servizio che per il contributo che è in grado di dare al miglioramento della qualità della vita nei contesti urbani. Occorre passare dalle parole ai fatti e sviluppare politiche attive per il settore, a partire dalla formazione imprenditoriale e dal tutoraggio delle start-up ma anche pensando a un regime agevolato per le attività di vicinato per quanto riguarda il sistema fiscale e il costo del lavoro e la messa a disposizione di risorse per la riqualificazione dei negozi e delle aree mercatali”.

 

 

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