CONVEGNO 

Giovedì 19 marzo ore 15

Sala “Cacciaguerra” - Banca di Cesena

Viale Bovio, 72 

Coordina:

Giancarlo Corzani, direttore Confesercenti Forlivese 

Intervengono:

Prof. Avv. Franco Focareta – Docente di Diritto del Lavoro – Università di Bologna

Prof. Avv. Andrea Lassandari – Docente di Diritto del Lavoro – Università di Bologna

Graziano Gozi, direttore Confesercenti Cesenate responsabile Area Lavoro e Bilateralità Confesercenti nazionale

INGRESSO LIBERO 

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. – 0547.622605

“In occasione della presentazione della ricerca sulla tassa di soggiorno, abbiamo esposto alcune considerazioni che intendono coniugare i temi del turismo con quelli del centro storico di Cesena. Come Confesercenti riteniamo infatti che il turismo possa diventare sempre più un importante segmento della nostra economia. Per questo vorremmo che le risorse provenienti dall’imposta di soggiorno fossero utilizzate per campagne promozionali e pacchetti turistici integrati, per valorizzare il centro storico e tutto il territorio, preferibilmente facendo sinergia con altri comuni del cesenate. Nella nostra città, da diversi mesi l’attenzione è concentrata solo su Piazza della Libertà. Le posizioni sono ampiamente note; come Confesercenti siamo contrari alla soppressione del parcheggio e saremmo favorevoli all’intervento con la previsione di parcheggio sotterraneo. Ribadito il concetto, siamo dell’idea che sia necessario non limitarsi a parlare solo di Piazza della Libertà, che è importante, ma da sola non rappresenta l’interezza di una discussione seria sul centro storico. Abbiamo apprezzato alcune scelte fatte negli ultimi tempi dall’amministrazione comunale: gli incentivi una tantum per le nuove imprese, la no tax area, le iniziative adottate –anche su nostra specifica richiesta - nel periodo natalizio. In questo senso poniamo alcune questioni. Per quanto riguarda le iniziative del periodo natalizio, sono finite con l’Epifania o rappresentano un punto di partenza? Che giudizio ne diamo? Per noi devono proseguire tutte le azioni per incentivare la frequentazione del centro pertanto alcune misure dovrebbero proseguire. Ci fa piacere che l’amministrazione, dopo aver accertato che non si era verificato alcun problema durante il periodo natalizio, abbia accolto la nostra richiesta per proseguire con il doppio senso di circolazione in Via Cesare Battisti; richiesta che era stata avanzata anche da una missiva firmata da oltre 150 imprenditori del centro, fiduciosi che questo provvedimento possa essere un punto cardine per riuscire a portare avanti le aziende in questi tempi segnati da una profonda crisi. Chiediamo di proseguire anche con la fine della sosta a pagamento alle 17,30 e/o con misure legate al tema della sosta come la riduzione delle tariffe o la semigratuità della prima ora. Importante, inoltre, lavorare per migliorare l’arredo urbano, che rappresenta un elemento importante per la città turistica. E ancora, dopo aver dimezzato (sempre grazie ad una proposta di Confesercenti) l’importo dell’occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi che non posseggono slot machine, chiediamo un ulteriore passo avanti, dimezzandolo nuovamente – sempre per i locali slot free - perché tavoli e sedie all’aperto sono simbolicamente apertura e socialità della città e delle città turistiche in particolare. Fondamentale l’impegno sugli eventi di qualità, che per noi sono uno straordinario veicolo di valorizzazione della città. Chiediamo quindi all’amministrazione di partecipare e sostenere l’organizzazione degli stessi e di sostenere le botteghe storiche, che possono essere “un pezzo” del percorso turistico, con incentivi e specifiche targhe di riconoscimento”.

Danni ingentissimi alle attività turistiche, a partire da quelle balneari, provocati dal maltempo straordinario che ha colpito anche il nostro territorio.

Difficile fare una stima ora a maltempo ancora in corso, con pioggia persistente, vento, acqua alta e mareggiate.

Numerosi gli allagamenti e anche i danni strutturali agli stabilimenti balneari, tratti interi di duna spazzati via e ingressione dell’acqua anche in altre attività e nelle località a partire da Lido di Savio.

Al termine di queste pesantissime giornate oltre a verificare con attenzione i danni riportati, ormai alle porte della primavera bisogna subito avviare i rimedi a partire dal riconoscimento della calamità ma anche le azioni straordinarie che andranno messe in campo a partire dalla ricostruzione delle dune protettive.

“Il nostro plauso va a chi ha condotto l’operazione Aemilia, agli investigatori e alle forze dell’ordine: il loro lavoro ha permesso di mostrare le modalità con cui la criminalità organizzata, fa affari sul territorio anche sfruttando cinicamente la tragedia del terremoto”. Questa la riflessione di Confesercenti Modena, di fronte ai raccapriccianti particolari che continuano ad emergere dall’indagine che nei giorni scorsi ha inferto un duro colpo al pericoloso intreccio tra mafia, economia, affari.

“Ovvio – prosegue l’Associazione - che non è più sufficiente indignarsi di fronte ai fatti: oggi la malattia è conclamata, gli anticorpi risultano insufficienti e la malavita è radicata sul nostro territorio. Al punto tale da dover fare i conti con un fenomeno giustamente definito ‘ndrangheta emiliana, giacché coinvolge imprenditori che operano o operavano per nome e per conto della ‘ndrangheta, o che facevano affari con la criminalità organizzata. Un radicamento che indubbiamente ha conosciuto un’accelerazione nell’ultimo decennio, anche a causa del combinarsi di crisi, sisma, recessione, difficoltà di accesso al credito che ha messo i malavitosi nelle condizioni di partire avvantaggiati, e in taluni casi appoggiandosi su una rete di veri propri consulenti per poter fare affari con la mafia.”

“Il controllo di attività economiche da parte delle organizzazioni mafiose, non solo per riciclare il denaro sporco, ma anche per entrare nella proprietà delle imprese e produrre utili, è un dato di fatto – aggiunge Confesercenti - E purtroppo, ed è inutile negarlo, per riuscirci hanno sempre cercato di consolidare e sfruttare al meglio rapporti personali e relazioni con una parte dell’imprenditoria, arrivando anche al mondo politico-istituzionale. Le organizzazioni mafiose/criminali strutturate hanno grandi capacità di camaleontismo, riuscendo a mimetizzarsi secondo i luoghi e le situazioni, adattandosi perfettamente all’ambiente circostante, sia per sfuggire ai controlli, sia per viverci in simbiosi; mutano linguaggio ed aspetto a seconda degli interlocutori e dell’obiettivo da perseguire. Il dato più allarmante è che tutto questo non è avvenuto in modo improvvisato: così come dimostra l’indagine Aemilia, le cosche risultano partner in affari sul territorio; chi le sceglie per gestire il business pare esserne consapevole. Segno, per usare le parole del sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Roberto Pennisi, che le organizzazioni criminali hanno puntato «alla conquista delle menti degli emiliani» affinando la propria strategia per accreditarsi agli occhi degli onesti e della società.”

“La situazione è quindi di estrema gravità. Sarà necessario pertanto guardare in modo consapevole alla realtà messa a fuoco dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine, al cui lavoro va tutto il nostro sostegno, e rimuovere in tempo reale tutte quelle aree di sottovalutazione che anche in passato si sono manifestate sul nostro territorio. L’attività investigativa è importante, ma deve essere accompagnata da una più alta consapevolezza dal valore imprescindibile della legalità da parte della politica, delle istituzioni dei professionisti, degli imprenditori e delle loro Associazioni di rappresentanza. Confesercenti, da anni estremamente attenta al fenomeno del radicamento della criminalità organizzata – evidenzia l’Associazione imprenditoriale ricordando anche l’impegno di Confesercenti nazionale al fianco di SOS Impresa, l’associazione che da oltre 20 anni denuncia l’attività criminosa a danno delle imprese - ha da tempo disciplinato la propria vita associativa, prevedendo l’eventuale espulsione di quegli imprenditori per cui potesse essere provato il coinvolgimento o il legame con attività riconducibili al crimine organizzato”.

Si comunica che la scadenza utile per l’adempimento in oggetto è stata ulteriormente differita, ma di soli quattro mesi.
Infatti, l’art. 4 comma 2 Decreto Legge n. 192/2014 (Proroga di termini), così recita: “2. All’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2014, n. 15, le parole: “31 dicembre 2014″ sono sostituite dalle  seguenti:  “30 aprile 2015“.
Ne deriva pertanto che il termine stabilito dall’art. 15 comma 7 DL 216/11, utile per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi, è ulteriormente prorogato al 30 aprile 2015 per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del DM interno 9 aprile ’94 e ss., che siano in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio approvato con DM interno 16 marzo 2012  e ss.

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