ANVA e FIVA , le associazioni rappresentative delle imprese del settore del commercio su aree pubbliche, hanno scritto alla Regione per chiedere che si proceda senza alcuna esitazione con quanto già stabilito nelle intese e nei provvedimenti approvati per l’applicazione della normativa in materia di assegnazione dei posteggi e delle aree destinate al commercio ambulante e che ha visto una larga condivisione fra Regioni, Governo e associazioni di categoria.

Questo procedimento rischia di essere messo in crisi da una recente posizione assunta dall’Autorità Garante della concorrenza che appare, però, decisamente tardiva rispetto all’Intesa sottoscritta nel 2012, ben quattro anni fa.

“Proprio in questi giorni – afferma Dario Domenichini, presidente di ANVA Confesercenti Emilia-Romagna - i Comuni hanno intrapreso l’iter amministrativo che li ha condotti alla pubblicazione dei bandi di selezione secondo quanto stabilito al punto 9 dell’Intesa stessa e che prevede la presentazione delle richieste a partire dal 2 gennaio; arrestare, quindi, questo procedimento creerebbe confusione e disorientamento nel settore e vanificherebbe il grande lavoro di responsabilità fatto in questi anni per raggiungere un punto di equilibrio fra le esigenze delle imprese di commercio ambulante e su aree pubbliche e la necessità dell’applicazione della Direttiva Servizi.”

Le due associazioni chiedono, dunque, alla Regione e ai Comuni di procedere nell’applicazione dei vari atti normativi applicando l’Intesa raggiunta che “viene ritenuta – sottolinea Alverio Andreoli, Presidente FIVA Confcommercio Emilia Romagna - il solo strumento ponderato, rispettoso del principio della concorrenza ma allo stesso tempo di concreta salvaguardia dei diritti delle imprese e che vede la definizione di criteri omogenei e validi su tutto il territorio nazionale per le procedure di selezione. L’Intesa raggiunta, ha il pregio di contemperare tutti gli interessi in campo, compresi quelli di favorire dinamiche concorrenziali del mercato, avendo a riferimento le caratteristiche del settore e i numeri del comparto commercio su area pubblica.”

Alla luce di queste considerazioni le due associazioni hanno ritenuto, quindi, opportuno sollecitare le Istituzioni a e hanno registrato con favore la volontà espressa dall’Emilia-Romagna e da altre Regioni confinanti di rispettare gli atti concordati e procedere senza modifiche nell’iter di assegnazione delle concessioni.

In occasione della presentazione del rapporto 2016 sull’economia regionale presentato stamattina da Unioncamere e Regione Emilia Romagna, il presidente della Confesercenti E.R., Roberto Manzoni, ha dichiarato quanto segue:

Il rapporto 2016 sull’economia regionale presentato oggi a Bologna, realizzato da Unioncamere e Regione Emilia Romagna, evidenzia che non abbiamo ancora superato la crisi, nonostante qualche segnale positivo, in particolare dal turismo, ci induca all’ottimismo.

Mancano ancora azioni strutturali che consolidino la ripresa cosicchè, se l’anno scorso si era registrata una leggera tendenza positiva nel settore del commercio, quest’anno la situazione è nuovamente di basso profilo”, segno questo che non c’è ancora una ripresa dei consumi e che l’incertezza riguardo alla stabilità del nostro paese, danneggia in primo luogo l’economia delle piccole e medie imprese.

Nei primi nove mesi del 2016 è stata rilevata infatti in Emilia-Romagna una diminuzione media nominale delle vendite al dettaglio in forma fissa e ambulante dello 0,3 per cento rispetto all’analogo periodo del 2015. E sul fronte della consistenza imprenditoriale, a fine novembre 2016 c’è stata una diminuzione di 749 imprese attive rispetto a un anno prima.

Buone notizie invece dalla stagione turistica, ma anche in questo caso non si può sempre sperare nella complicità del clima e della situazione internazionale.

Resta a livello generale l’esigenza di rafforzare le strategie di rilancio economico, di revisione del carico fiscale eccessivo e di una seria lotta all’abusivismo e all’illegalità”.

Cambio della guardia al vertice della FIARC (Federazione Italiana agenti e rappresentanti di commercio) regionale Emilia Romagna: Umberto Calizzani lascia il testimone a Leonardo Fabbri.

Ferrarese, classe 1962, sposato con un figlio, Fabbri è agente di commercio dal 1984 come il padre, al quale subentra nelle aziende rappresentate e ai contatti professionali, allargando le zone assegnate dalla sola provincia estense in tutta la regione emiliana. Ha collaborato con alcune aziende mandanti alla apertura di filiali in varie regioni e nella ricerca di nuovi agenti di commercio nelle zone scoperte, il tutto a stretto contatto con le varie direzioni vendite.

Da sempre associato alla Confesercenti di Ferrara - fa parte della Presidenza Provinciale -dal 2013 è Presidente della FIARC Ferrarese.

Il neo presidente, che ha ringraziato a nome di tutta la FIARC E. R. il presidente uscente per il lavoro svolto in questi anni, ha garantito il suo impegno per la rappresentanza e la tutela dei diritti della categoria durante tutto il suo mandato.

Il neo presidente regionale della FIARC Leonardo Fabbri ha così dichiarato: “Tra i principali impegni di carattere generale che ho assunto accettando questa carica ho posto come obiettivo prioritario la semplificazione delle procedure burocratiche e il contenimento dei costi, amministrativi e fiscali, per chi intende iniziare l’attività di agente di commercio, con particolare riguardo per i giovani. A livello locale, regionale e comunale, insisterò con le varie Amministrazioni affinché sia concessa, anche agli agenti di commercio, l’autorizzazione a circolare in deroga ai provvedimenti antinquinamento che limitano la circolazione degli automezzi. La nostra categoria, alla pari di tante altre a cui è concessa la deroga, usano l’autovettura come strumento principale del loro lavoro e sulla quale viaggia anche il campionario, spesso pesante e ingombrante”.

 

Di seguito alcuni dati sulle imprese che operano nel settore secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti E.R.

Continua la restrizione del credito per le imprese commerciali e turistiche in Emilia Romagna secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Confesercenti, a giugno 2016 infatti la dinamica tendenziale dei prestiti su base annua ha toccato il -3,1% in regione, contro una media nazionale del -0,6%. Il dato del settore è comunque leggermente più favorevole rispetto al complesso delle imprese dell’Emilia Romagna, pari al -3,9%.

Inversione di tendenza invece, con notizie più rassicuranti, per quanto riguarda la dinamica delle sofferenze delle imprese del commercio e turismo nello stesso periodo, che hanno interrotto la fase di aumento facendo segnare una contrazione del -4,2%, mentre a livello nazionale sono ancora in crescita dell’1,6%.

Si è tenuta oggi pomeriggio all’Holiday Inn Express di Bologna, l’Assemblea annuale regionale di Confesercenti Emilia Romagna.

Sono intervenuti il presidente nazionale Confesercenti Massimo Vivoli, l’assessore al turismo e al commercio Andrea Corsini, il presidente della Confesercenti E.R., Roberto Manzoni.

I lavori sono stati aperti e coordinati dal direttore della Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari.

Al centro dell’incontro di oggi, il rilancio delle piccole e medie imprese che, soprattutto in alcuni settori, soffrono ancora degli effetti della recessione e del calo dei consumi di questi anni.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Confesercenti infatti, il commercio al dettaglio, in Emilia Romagna, dal 2015 al 2016 è calato di ulteriori 436 unità. Diverso andamento invece per quanto riguarda il settore dell’alloggio e della ristorazione, che dal 2015 al 2016 vede un aumento di 479 attività. In particolare, il comparto che cresce maggiormente è quello dei ristoranti, che registra un incremento di 413 unità in un solo anno. Questi dati aiutano ad offrire un panorama dell’andamento dell’economia regionale, che sta via via riorganizzandosi sulla base dell’aumento dei flussi turistici registrato in questi ultimi anni e delle mutate dinamiche di consumo e dei comportamenti di acquisto. Sulla riforma dell’organizzazione turistica regionale, alla cui redazione hanno contribuito anche Confesercenti E.R. e Assoturismo E.R., si è soffermato Massimo Ferruzzi, esperto di marketing turistico, che ha illustrato come cambia la promocommercializzazione turistica regionale dalla valorizzazione del prodotto a quella integrata della destinazione insieme al prodotto.

Numerosi i temi affrontati nel corso dell’Assemblea: la promozione della legalità e il contrasto all’abusivismo in tutte le sue forme, anche se camuffate da sharing economy, già in parte affrontati nel testo unico per la promozione della legalità recentemente approvato dalla Regione E.R.; il sostegno e lo sviluppo alle imprese attraverso il rafforzamento dei Confidi e l’utilizzo dei finanziamenti europei finalizzati all’innovazione delle Pmi; in tal senso è stata ribadita la soddisfazione per il bando sul turismo e commercio recentemente approvato in Aldo Moro che, finalmente, prevede risorse europee dedicate in maniera specifica alle imprese del commercio e del turismo; la richiesta di un’attenta gestione della fase di passaggio dall’attuale normativa alla nuova disciplina ancora in discussione sulla gestione e l’utilizzo del territorio che prevede lo stop, condiviso da Confesercenti ER., dell’espansione di nuovi insediamenti, anche commerciali, di grandi dimensioni, per evitare il rischio di rilascio di un numero eccessivo di concessioni prima dell’approvazione definitiva della legge, che comprometterebbero l’equilibrio del territorio. Infine, la richiesta di attuare l’intesa Stato/Regioni sulla direttiva europea per il commercio su aree pubbliche allo scopo di garantire gli attuali operatori titolari delle concessioni.

Per il presidente della Confesercenti regionale, Roberto Manzoni: “le piccole e medie imprese stanno ancora cercando di sopravvivere ad una crisi che ormai sembra endemica; tuttavia motivi di ottimismo ci sono, anche grazie a provvedimenti che le istituzioni hanno messo in essere, come il testo unico sulla legalità, la nuova legge sul turismo e il bando sui fondi europei per la prima volta dedicato alle imprese del commercio e turistiche, anche se noi auspichiamo che i contributi al settore non si limitino a questo unico provvedimento e che venga accelerato l’iter dell’approvazione della nuova legge sulla disciplina del territorio e gestita la fase di passaggio. Ovviamente c’è molto ancora da fare a livello nazionale, ma i passi intrapresi dalla regione, ci fanno ben sperare.”.

Per il direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari: “la rete commerciale e dei pubblici esercizi delle nostre città è fortemente cambiata in questi ultimi decenni, basti pensare che oggi il commercio al dettaglio, dopo che numerose attività hanno chiuso i battenti, rappresenta il 56% delle imprese e i bar e ristoranti sono invece aumentati raggiungendo ben il 44% delle attività, mentre quindici anni fa il rapporto era 75% imprese al dettaglio e 25% ristorazione.

E’ particolarmente importante allora in questa fase, sostenere soprattutto le piccole imprese con assistenza tecnica, credito e incentivi nel processo di trasformazione e innovazione, e rafforzare sempre più l’integrazione tra turismo, commercio e cultura che rappresenta una chiave di sviluppo anche per i prossimi anni; occorre dare atto alle politiche pubbliche di aver intrapreso questa strada che ora va proseguita”.

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