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Confesercenti regionale esprime soddisfazione per la approvazione da parte della Regione Emilia Romagna del nuovo bando per il sostegno all’innovazione e qualificazione delle imprese turistiche, commerciali e culturali, nell’ambito del POR FESR 2014-2020.
“Tale intervento – sostiene Roberto Manzoni presidente Confesercenti Emilia Romagna – può rappresentare uno stimolo per l’avvio di progetti innovativi e di sviluppo delle imprese e segna inoltre una svolta rispetto al passato prevedendo risorse europee dedicate in maniera specifica alle imprese del commercio e del turismo che rappresentano una parte fondamentale dell’economia regionale”
“Il provvedimento – continua Manzoni – è stato frutto di un proficuo confronto tra Regione e Associazioni economiche del settore e registriamo con favore il fatto che molte delle richieste formulate da Confesercenti, soprattutto per agevolare l’accesso alle piccole imprese, sono state recepite”
In ogni ufficio delle Confesercenti territoriali della regione le imprese possono trovare l’assistenza adeguata per la presentazione delle domande.
Le Confesercenti del versante emiliano e toscano, con il patrocinio del Comune di Lizzano in Belvedere, hanno organizzato un'importante iniziativa che ha l'obiettivo di sollecitare il Governo, le Regioni interessate e le Comunità locali ad attivare progetti e investimenti straordinari utili al rilancio della economia turistica dell'Appennino tosco emiliano.
Il convegno dal titolo "PROPOSTE E INVESTIMENTI PER IL FUTURO DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO" si terrà mercoledì 19 ottobre 2016 alle ore 10.30 - Hotel Appennino Via Marconi 4 - Vidiciatico.
Con la presenza di:
LORENO ROSSI – Direttore Confesercenti Bologna
NICO GRONCHI –Presidente Confesercenti Toscana
ELENA TORRI – Sindaco di Lizzano in Belvedere
TOMMASO BRACCESI – Sindaco di Cutigliano
GIAMPIERO DANTI – Sindaco di Abetone
FLAVIO RODA – Presidente Federazione Italiana Sport Invernali
ANDREA CORSINI – Assessore Turismo Regione Emilia Romagna
STEFANO CIUOFFO – Assessore Turismo Regione Toscana
STEFANO BOLLETTINARI – Direttore Confesercenti Emilia Romagna
Sono state invitate le attività ricettive e di ristorazione dei Comuni e dei Territori interessati, gli operatori della filiera legati al turismo bianco e al turismo ambientale, le Istituzioni e le Autorità locali.
Il segno meno continua a segnare l’attività delle Piccole e medie imprese anche nei mesi di luglio e agosto del 2016, seppur con un lieve rallentamento rispetto ai primi due mesi dell’anno.
Secondo l’Osservatorio Confesercenti , infatti, nel quarto bimestre 2016 hanno chiuso 341 negozi a fronte di 96 aperture ( nel primo bimestre hanno chiuso 817 negozi contro 174 aperture). Cosi, anche per quanto riguarda il settore dell’alloggio e della ristorazione, si registra un saldo meno: – 159 imprese contro il – 487 del primo bimestre.
Relativamente al commercio ambulante, si sono iscritte 50 nuove imprese, cancellate 65, per un saldo di -15 attività contro le -108 del primo bimestre.
“Nonostante il rallentamento delle chiusure – spiega il presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzoni - non si può sottolineare che il segno meno imperversa in tutti i comparti. Finchè non si compieranno scelte strutturali, relative alla calmierazione dei prezzi degli affitti, ad una tassazione più equa, e alla prevenzione e repressione dell’abusivismo dilagante, ho il timore che prima di vedere un segno positivo passerà molto tempo.”
"Il commercio elettronico è in continua crescita e può contribuire in modo determinante alla crescita del turismo nel nostro Paese - è quanto ha affermato Stefano Bollettinari - direttore regionale di Confesercenti Emilia Romagna, aprendo i lavori della giornata di studio e approfondimento che l'associazione ha dedicato alle imprese del turismo all'interno del TTG in svolgimento a Rimini. "Le vendite on-line hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 19,3 miliardi in Italia - ha continuato Bollettinari - e di questi il 44% (8,5 mld) sono acquisti di prodotti turistici; non solo, le stime, pubblicate recentemente anche dall'Osservatorio del Politecnico di Milano, dicono che nel corso del 2016, la crescita sarà di un ulteriore 11%, con u aumento delle vendite tramite mobile del 51%. di fronte a questi numeri, dunque, è chiaro che le imprese turistiche del nostro Paese devono attrezzarsi per competere in modo adeguato e mantenere, se non aumentare, le proprie quote di mercato".
Per questi motivi, Assoturismo e Confesercenti, promuovono sul territorio incontri e seminari di approfondimento delle nuove tecnologie e delle moderne strategie di web marketing. Nella giornata all'interno del TTG, si sono svolti ben tre incontri: il primo dedicato alle strategie di digital pr, condotto da Rudy Bandiera, uno dei massimi esperti italiani della materia e a cui hanno partecipato oltre settanta aziende; il secondo sul tema delicato del fondo di garanzia delle agenzie di viaggi per la tutela del consumatore, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti del MIBACT e di Federconsumatori; il terzo dedicato al racconto di due esperienze di valorizzazione del territorio e di integrazione della filiera turistica come il Parco Letterario Francesco Petrarca e quello dei Colli Euganei.
"Incontri che vogliono avvicinare le imprese del turismo ai temi dell'innovazione - conclude Bollettinari - e che trovano nel TTG il loro palcoscenico ideale"
Bussoni: “desertificazione avanza, in Italia molti piccoli comuni ormai completamente senza servizi”.
Bollettinari: “Urgente rilanciare la centralità del commercio urbano”.
Conoscere meglio le modalità di funzionamento dei Bid per valutare opportunità e criticità di una loro introduzione anche in Italia, come argine alla desertificazione commerciale dei centri storici e strumento di sviluppo urbano. E’ questo il tema oggetto della giornata di approfondimento organizzata dall’Associazione Nazionale centri storici della Confesercenti (Ancestor), oggi a Roma. Alla discussione hanno preso parte il Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni, l’architetto Elena Franco di TMC Italia, il Responsabile dell’Ufficio Legislativo di Confesercenti Giuseppe Dell’Aquila ed il Coordinatore nazionale dell’Ancestor Stefano Bollettinari.
I Bid, o Business Improvement District, rappresentano un efficace sistema di gestione e sviluppo di aree urbane e del commercio, diffuso da anni soprattutto negli Stati Uniti e in Canada. Nei Paesi dove è stata introdotta, questa modalità di gestione ha portato progressivamente ad un aumento della capacità di attrazione del commercio urbano e si connota non solo come una centralizzazione delle attività di marketing ma anche come organizzazione comune di una serie di servizi da erogare nelle aree urbane interessate. Anche in Italia, dove si assiste da anni alla perdita di attrattività dei centri storici, è necessario pensare a un modello di gestione coordinata dei centri urbani come quella dei Business Improvement District, che rappresenterebbe un grande passo avanti rispetto agli attuali e seppur validi “Centri commerciali naturali” perché darebbe maggiore certezza e continuità nel reperimento delle risorse economiche e garantirebbe una più forte “regia” delle attività di valorizzazione dei centri urbani.
“Il commercio urbano italiano è in una situazione preoccupante”, sottolinea il Segretario Bussoni nel suo intervento. “La desertificazione di attività commerciali continua ad avanzare senza sosta: negli ultimi 25 anni abbiamo perso un quarto dei negozi, per la maggior parte nei centri storici, progressivamente sostituiti da ristoranti – che invece nel periodo sono quadruplicati – e da attività commerciali gestite da stranieri. Queste ultime sono tra le poche imprese del settore che continuano ad aumentare, anche se il contributo che danno alla ricostituzione del tessuto commerciale urbano è poco o nullo, visto che per la maggior parte si tratta di ‘attività mordi e fuggi’, dal ciclo di vita brevissimo. Il risultato è che già oggi ci sono molti comuni al di sotto dei 5mila abitanti totalmente desertificati, privi dei servizi commerciali di base”
“Se declinati in maniera adeguata alla situazione italiana, i Bid potrebbero essere uno strumento efficace, da valutare con attenzione”, spiega Stefano Bollettinari. “Al di là del modello specifico, resta comunque l’esigenza di intervenire con urgenza per rafforzare l’associazionismo e rilanciare la centralità del commercio urbano. Vista anche la sempre maggiore frequenza, pure in Italia, di fenomeni di desertificazione commerciale di aree urbane e dell’aumento dei negozi sfitti o che chiudono per sempre, mentre i centri commerciali delle periferie diventano sempre più grandi ed aggressivi”.
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