ANVA-Confesercenti e FIVA-Confcommercio da decenni ed ogni giorno lavorano a tutela degli interessi degli imprenditori rappresentati: lo fanno su tutto il territorio nazionale, interloquendo con tutte le Istituzioni statali, regionali, provinciali e comunali con serietà e professionalità e soprattutto con coerenza, rifuggendo da controproducenti clamori e da logiche strumentali.

Il lavoro costante e con chiari obiettivi produce sempre frutti: il numero dei nostri associati cresce di anno in anno, a conferma della nostra autorevolezza e credibilità.

Sul tema del rinnovo delle concessioni dei posteggi su area pubblica e sulla Direttiva Bolkestein abbiamo sempre agito avendo ben chiaro l’obiettivo da raggiungere: la salvaguardia del lavoro e dell’occupazione.

La nostra determinazione ed autorevolezza hanno permesso il raggiungimento di risultati importanti in questa direzione, prima con l’adozione dell’Intesa del 2012 ed ora, nell’ambito dell’iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe, con la ribadita validità della stessa Intesa.

Siamo quindi a ringraziare tutti i rappresentanti delle Istituzioni che hanno valutato ed accolto le nostre istanze, ma un particolare ringraziamento va alla Regione Emilia Romagna ed all’Assessore Corsini che, in questo periodo difficile e confuso, hanno sempre avuto chiaro il vero interesse della Categoria: in particolare esprimiamo grande soddisfazione per aver con determinazione difeso in ogni sede la validità dell’intesa del 2012 ed accolto la nostra richiesta di proroga al 31 marzo 2017 dei termini di apertura dei bandi già diligentemente emanati dai Comuni dell’Emilia Romagna.

Siamo fermamente convinti che il rapporto costruttivo tra i privati ed il Pubblico, che ancora oggi contraddistingue l’Emilia Romagna nel Paese, e di cui siamo grati alla Regione, sia garanzia di sviluppo e coesione per le imprese che noi quotidianamente rappresentiamo.







Negli ultimi mesi la questione del rinnovo delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, reso necessario dall’applicazione della Direttiva Servizi, si è inaspettatamente riaperta.

Nonostante tempi e modalità per i bandi fossero già fissati dall’Intesa raggiunta nel 2012 in sede di Conferenza Stato Regioni, lo scorso 30 dicembre il decreto Milleproroghe ha concesso un rinvio di quasi due anni, spostando il termine della scadenza delle concessioni in essere al 31 dicembre 2018.

Un cambiamento in corsa delle regole, ad appena sette mesi dalla scadenza inizialmente prevista, che rischia di creare incertezza normativa e un vero e proprio caos burocratico. Migliaia di imprese si sono infatti già preparate per la selezione nelle modalità previste dall’Intesa, moltissimi Comuni hanno pubblicato i bandi per i rinnovi ed iniziato le procedure. Un problema di cui la proroga non tiene conto, lasciando alle Amministrazioni Locali la responsabilità di decidere se sospendere o meno i procedimenti di selezione già in corso.

L'Emilia-Romagna ha comunque dato indicazioni ai Comuni di non interrompere le procedure già avviate.

Un ulteriore elemento di incertezza deriva, inoltre, dall’inserimento della proroga delle concessioni in un decreto legge, per la cui conversione in legge sono previsti 60 giorni di tempo, nel corso dei quali il Parlamento potrebbe modificare o sopprimere ulteriormente la disposizione. Inoltre, è probabile che la proroga – che si configura come una misura ‘automatica’ effettuata ex lege – venga rigettata dall’Europa, che potrebbe giudicarla illegittima per contrasto con la normativa comunitaria: è quanto avvenuto, appena un anno fa, per le concessioni balneari. Se questo dovesse accadere, tutte le concessioni, in quanto scadute, andrebbero messe subito a gara senza le garanzie previste per gli operatori dall’Intesa del 2012.

ANVA e FIVA, che rappresentano la quasi totalità della categoria, pertanto ritengono assolutamente inopportuna la scelta del Governo di procedere con la proroga in oggetto, omettendo di ribadire la validità dell’”Intesa” del 2012, il che rende di dubbia legittimità costituzionale il provvedimento stesso.

La salvaguardia dell’Intesa, raggiunta nel 2012 dopo circa 6 anni di duro lavoro e di confronto tra Regioni, Comuni e associazioni di categoria è quindi fondamentale ed inderogabile. E’ l’unico strumento oggi esistente di tutela per le imprese, e la sua validità deve essere confermata a tutti i livelli, in particolare per quanto riguarda le procedure di selezione dei bandi di rinnovo delle concessioni.

Per queste motivazioni, ANVA e FIVA sostengono la posizione delle Regioni, in particolare dell'Emilia-Romagna, che hanno chiesto al Parlamento di modificare il decreto introducendo una mera proroga tecnica del termine di emanazione dei bandi per quei Comuni che non sono riusciti ad adempiere alla normativa nei termini previsti e seguiranno tutto l'iter parlamentare del provvedimento con attenzione e la mobilitazione necessaria.

Moderato ottimismo per l’andamento dei primi giorni di vendite e riaffermazione dell’utilità dei saldi come formula che garantisce vantaggi sia al consumatore che all’esercente. E’ quanto emerge dall’indagine svolta dalla Confesercenti E.R. attraverso le proprie Associazioni territoriali su un campione di 140 esercenti del settore abbigliamento, per conoscere i risultati dei saldi in regione dal 5 gennaio scorso (dall’inizio dei saldi, all’ultimo week end).

Quasi tutti gli intervistati hanno confermato una stabilità delle vendite (55%) o un aumento (28%), rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; solo il 17% ha rilevato una diminuzione dei prodotti venduti.

Lo scontrino medio, secondo il rilevamento, è stato tra i 70 e i 100 €.

Il perdurare del freddo, induce inoltre ottimismo anche per quanto riguarda le aspettative del prosieguo dei saldi per la maggior parte degli interpellati.

La maggioranza degli interpellati infine, ritiene utile il divieto di effettuare vendite promozionali nel periodo prima dei saldi introdotto quest’anno in Emilia Romagna se viene fatto rispettare ovunque, anche se non mancano opinioni diverse o operatori che per ora non si esprimono.

L’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed Eurosportello Confesercenti, presentano la seconda edizione del corso di alta formazione per “Esperto in gestione e utilizzo dei fondi europei” che partirà il 10 marzo 2017.

Si tratta di un percorso di 160 ore di teoria e pratica, organizzate in 40 moduli che si terranno a Firenze il venerdì pomeriggio e il sabato mattina da marzo a ottobre 2017. Questa seconda edizione sarà ancor più incentrata sui profili professionalizzanti. A questo proposito il 20% del monte orario complessivo sarà dedicato alla stesura di proposte progettuali. Gli elaborati verranno presi in considerazione, insieme ai risultati di un test finale, per l’assegnazione delle 2 Borse di progettazione (ciascuna del valore di 1000 euro lordi) previste anche in questa seconda edizione.               

Il percorso formativo si rivolge a laureati, laureandi, professionisti e dipendenti interessati a integrare e completare il proprio curriculum con competenze di tipo operativo. In particolare i partecipanti acquisiranno quell’insieme di strumenti e tecniche necessarie per conoscere, orientarsi e beneficiare delle risorse dell’Unione europea che, attraverso programmi comunitari e fondi strutturali, sostengono progetti innovativi e la coesione territoriale.

 Lezioni e Laboratori si tengono presso la sede di Eurosportello Confesercenti in Via Pistoiese, 155 – Firenze. È possibile iscriversi all'intero corso, oppure acquistare separatamente i moduli in base alla tematica prescelta.

Per il calendario, il dettaglio dei costi e la scontistica si invita a consultare il sito www.scuolaprogettazione.eu.

Per Info Pietro Viganò: tel 055 - 315254 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Partiranno il 5 gennaio i saldi invernali in Emilia Romagna.

Per i successivi sessanta giorni, si potranno acquistare nei negozi del nostro territorio, capi d’abbigliamento, calzature e numerosi altri prodotti a prezzi scontati.

Si tratta di una buona occasione, soprattutto per quanti, costretti dalla crisi a non acquistare a prezzo intero, desiderano comunque prodotti di qualità a prezzi accessibili.

L’Osservatorio economico di Confesercenti E.R. stima una spesa media di €. 170 a persona, che possono tradurre in un ammontare complessivo di 757 milioni di euro di vendite nella nostra regione.

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