Si è svolto a Ravenna l’annuale appuntamento dei pensionati della Fipac Confesercenti dell’Emilia Romagna. Circa 300 i soci che, provenienti da tutte le province, si sono ritrovati presso la Basilica di S. Apollinare in Classe, per una visita guidata tra i tesori del Santuario patrimonio dell’Umanità e successivamente al museo Classis.
Come da tradizione, l’incontro ha messo insieme cultura, convivialità ma anche una riflessione sugli impegni della Fipac per migliorare le condizioni di vita dei pensionati e la messa a punta del programma per prossimi mesi.
“Siamo contenti di aver ospitato l’incontro del 2019 – afferma Paola Roccati, ravennate, presidente Fipac Emilia-Romagna – e siamo convinti che tutti i partecipanti siano rimasti affascinati dalle bellezze della nostra città a cominciare dalla visita alla Basilica di S. Apollinare in Classe.”
La festa si è conclusa, come da tradizione, in un ottimo ristorante della zona, per un momento di incontro e di convivialità a cui hanno partecipato il presidente regionale Confesercenti, Dario Domenichini, il Coordinatore nazionale Fipac Lino Busà, il Presidente nazionale Fipac Sergio Ferrari, l’assessore comunale di Ravenna, Massimo Cameliani ed il direttore provinciale Confesercenti Graziano Gozi.
Nel suo breve intervento di saluto il presidente nazionale Sergio Ferrari ha auspicato che il nuovo Governo finanzi adeguatamente il Servizio sanitario nazionale, che i LEA (livelli essenziali di assistenza che il servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini) vengano garantiti in tutto il Paese e si programmi concretamente il superamento delle liste d’attesa e la rimodulazione dei ticket, per garantire a tutti cure efficaci e terapie adeguate.
“Ti Voglio Pane” è il nome che le due Associazioni hanno scelto e proposto anche quest’anno per la campagna di sensibilizzazione, che verrà lanciata in occasione della giornata del pane, per promuovere e valorizzare il consumo consapevole del pane fresco e dei prodotti da forno artigianali tra i cittadini dell’Emilia Romagna, specialmente tra bambini e giovani e famiglie. Per consumo consapevole intendiamo non solo avere conoscenza di cosa significhi degustare il pane fresco ed i prodotti da forno, ma anche e soprattutto avere esperienza della maestria della manifattura artigiana, che pervade la produzione del nostro territorio nel settore della panificazione e del dolciario. Da qui la cultura panaria regionale, con le sue tradizioni, le sue caratteristiche e le sue qualità uniche.
<<Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre – commenta il portavoce regionale di mestiere CNA Emilia Romagna Alberto Amadei - organizzeremo diverse iniziative territoriali di promozione che coinvolgeranno i nostri panificatori attraverso la realizzazione di azioni di diffusione locale, eventi di degustazione, lezioni e dimostrazioni sulla produzione del pane fresco e dei prodotti da forno da parte degli artigiani panificatori e di altre iniziative a tema>>.
<<Parte importante degli eventi territoriali – conclude Amadei - sarà dedicata al coinvolgimento delle scuole del territorio: la cultura del pane fresco come alimento principale da portare ai bambini nelle scuole è un progetto a cui crediamo fortemente>>.
Per Alessandro Orsatti, Presidente Fiesa Assopanificatori di Ferrara <<Un bambino che mangia felice un pane è una delle immagini più belle che ci portiamo dentro e che ci fanno sorridere alla vista; che sia con marmellata, con miele, con cioccolato o anche da solo è una merenda perfetta per i nostri bambini.
Quando il pane fresco è fatto artigianalmente dai panificatori del nostro quartiere o della nostra città è anche una forza per i nostri territori e per le nostre tradizioni. Questa è la cultura e il messaggio che portiamo avanti con il progetto "Ti Voglio Pane", la meraviglia dei bambini che accogliamo nei nostri panifici davanti ad un panino con il miele e l'interesse che vediamo andando nelle classi a parlare di pane va oltre ogni previsione.
È un legame che va ritrovato e rafforzato>>.
Alto valore aggiunto del progetto sarà dato dal coinvolgimento di tutti i territori della regione, che permetterà di unire simbolicamente oltre 400 panificatori artigiani emiliano-romagnoli, che saranno partecipi delle iniziative e organizzeranno degustazioni e dimostrazioni presso il proprio laboratorio e visite istruttive all’interno degli spazi produttivi. I panificatori si metteranno in gioco, soprattutto nel rapporto con le scuole, alle quali verrà data l’opportunità di conoscere meglio l’arte dei fornai.
Il progetto troverà il suo compimento in un evento conclusivo, in cui interverranno CNA Emilia Romagna e Confesercenti, la Regione Emilia-Romagna, verrà invitato l’ufficio scolastico regionale, i panificatori del territorio, le scuole. Durante l’evento verrà presentato il cartellone di tutte le iniziative realizzate nella regione grazie al Progetto “Ti voglio Pane” e verranno lanciate idee e spunti per poter continuare a mantenere vivo il progetto ed a valorizzare la cultura del pane fresco e l’abilità e l’arte del fornaio.
Il ravennate Filippo Donati è stato nominato presidente di Assoturismo E.R; Assoturismo coordina tutte le sigle sindacali rappresentative delle imprese e delle professioni operanti nel settore turismo della Confesercenti, tra cui, Fiepet (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici), Assohotel, (Associazione Nazionale Imprenditori d’Albergo), Assoviaggi (Associazione italiana agenzie di viaggi e turismo), Fiba (Federazione italiana imprese balneari), Assocamping (Associazione nazionale delle imprese turistico ricettive all’aria aperta), Aiceb (Associazione italiana centri benessere), Federagit (Federazione Italiana guide turistiche, accompagnatori e interpreti).
L’elezione è avvenuta nel corso del coordinamento regionale a cui hanno partecipato i presidenti regionali e i direttori provinciali di Confesercenti E.R.
Già presidente regionale di Assohotel, per Donati: “Confesercenti E.R. si sta ulteriormente rafforzando e consolidando nel settore turistico e anche a livello territoriale sta creando sinergie importanti per lo sviluppo e la promozione di questo comparto. Continueremo a essere protagonisti delle scelte e degli indirizzi del mondo delle istituzioni come rappresentanti delle imprese del nostro territorio.”
Non si ferma la crescita sul mercato delle abitazioni private trasformate in strutture ricettive. Il dato emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici per conto di Assoturismo Confesercenti e presentata oggi al TTG di Rimini, nel corso di un convegno a cui hanno partecipato l’assessore regionale al Turismo e Commercio Andrea Corsini, il direttore del Centro Studi di Firenze Alessandro Tortelli, il presidente di Assoturismo Confesercenti E.R. Filippo Donati. Ha coordinato i lavori Giulia Gervasio di Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna.
L’indagine, che aggiorna i dati presentati lo scorso anno, è stata realizzata dal 23 settembre al 2 ottobre 2019 e ha interessato le principali piattaforme online di promo-commercializzazione delle sistemazioni ricettive.
Dall’analisi si evidenzia l’aumento della presenza di strutture ricettive sui sette portali analizzati, compresi hotel, affittacamere, aziende agrituristiche, ecc.; la crescita media è pari al +3%. Un incremento ancor più significativo è stato rilevato per le proposte ricettive con le caratteristiche di “alloggi privati”; mediamente la crescita è del +8%, con differenze apprezzabili tra i portali. Quindi, la nuova offerta che si presenta sull’online fa riferimento essenzialmente agli alloggi gestiti in forma privata.
In crescita il numero delle strutture presenti su Booking.com che arrivano a settembre del 2019 a 7.135 strutture ricettive (+24%). Aumentano gli appartamenti che passano da 1.935 a 2.760, così come quasi tutte le altre tipologie: gli alberghi da 1.736 a 1.899, i B&B da 961 a 1.096, gli affittacamere da 273 a 343, gli agriturismi da 254 a 278, mentre diminuisce la presenza di case vacanze da 448 a 435 attività. Infine anche i 3.634 annunci di strutture ricettive presenti ad oggi sul portale Expedia risultano in forte crescita rispetto alla precedente stagione (+35%).
La nuova indagine ha preso in considerazione anche i portali AIRBNB e HOMEAWAY attraverso l’elaborazione da parte del CST dei dati di AIRDNA (società specializzata nel reperimento e commercializzazione dei dati relativi alla piattaforma AIRBNB). A livello regionale, a settembre 2019, si registravano sulla piattaforma di AIRBNB 13.182 annunci suddivisi fra Casa Intera/Appartamento (8.869), Stanza Privata (4.175) e stanza Condivisa (138 annunci). I dati ufficiali 2018 della ricettività regionale relativi agli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale registrano 8.226 alloggi (7.982 nel 2017).
Homeaway presenta oggi per l’Emilia-Romagna ben 3.454 offerte (il +21% rispetto allo stesso periodo del 2018) suddivise in Appartamenti (da 1.740 del 2018 a 2.133 annunci del 2019), case, ville, case di campagna e altre tipologie.
I dati di AIRDNA sono stati elaborati anche per alcune città regionali.
A settembre 2019 l’offerta ricettiva di Bologna su Airbnb è di 4.295 annunci (3.450 nel 2018); si tratta per il 70% di case/appartamenti (63% nel 2018), per il 29% di stanze private (34%) e per il 2% di stanze condivise (2%). Nel mese di agosto 2019 sono state prenotate 2.778 proprietà per oltre 45 mila notti prenotate ad un prezzo medio di 75 euro.
L'offerta di Rimini su Airbnb registrava 1.287 annunci (1.074 nel settembre 2018), suddivisi per l'80% in case/appartamenti (73% nel 2018), per il 20% in stanze private (26%), mentre le stanze condivise rappresentano solo lo 0,3% dell'offerta (0,5%). Ad agosto 2019 sono state prenotate 1.052 proprietà per oltre 20 mila notti ad un prezzo medio di 110 euro.
Infine, l'offerta ricettiva di Ravenna presente su Airbnb a settembre 2019 ammontava a 800 annunci (700 nel 2018); di questi il 69% riguarda case appartamenti (69% nel 2018), il 23% stanze private (31%) lo 0,2% stanze condivise (0,1%). Ad agosto 2019, risultavano 727 proprietà prenotate per oltre 14 mila notti ad un prezzo medio di 90 euro.
“Quello degli affitti degli appartamenti privati ad uso turistico è un fenomeno che in molti casi ha prodotto situazioni di svantaggio per le strutture ufficiali - ha affermato Filippo Donati, presidente di Assoturismo Emilia Romagna - che per mantenere il loro posizionamento sul mercato sono costrette a rimodulare continuamente la loro offerta. È necessario che le regole consentano a tutte le tipologie ricettive di agire in modo competitivo senza svantaggi di natura fiscale e burocratica. É la richiesta che avanziamo da anni, come associazione, su tutti i tavoli nazionali e locali”.
L’assessore regionale al Turismo e al Commercio Andrea Corsini nel suo intervento ha sottolineato come: “la Regione abbia già compiuto un atto significativo introducendo il codice identificativo per gli appartamenti ad uso vacanza, e come sia pronta a modificare la legge regionale 16 anche prima del varo dei decreti attuativi del Governo su questa materia, anche se sarebbe preferibile che tale modifica avvenisse su contenuti certi. La Regione è intenzionata a fare tutti i passi necessari in modo da garantire la trasparenza e combattere le irregolarità”.
Anva (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) Confesercenti Emilia Romagna non condivide e non può accettare passivamente le scelte operate dall’Amministrazione Comunale di Bologna a scapito degli ambulanti della Piazzola per le giornate di mercato del 27 e 28 ottobre.
“Non si annullano mercati per far posto ad altri mercati – si legge in una nota dell’Associazione – ed è una vergogna assistere ancora oggi a questo totale disprezzo nei confronti della categoria degli ambulanti e più in generale del sistema del commercio su area pubblica giornaliero e settimanale.”
Non è una questione di competizione fra imprese commerciali o agricole, a giudizio di ANVA, ma un principio di rispetto e di pari dignità fra imprese. Alla Piazzola ci sono concessionari di posteggio e ci sono imprese che vivono e mantengono famiglie con quelle concessioni.
Non si può sottacere di fronte a tali ingiustizie, non si può lasciar passare il principio che alle imprese ambulanti con concessione su posteggio gli possa essere vietato di lavorare a discrezione di qualcuno e in ragione, non di un interesse superiore e legittimo, ma per consentire un evento commerciale.
Governare e gestire la programmazione di eventi commerciali su area pubblica in questo modo è inaccettabile.
Le alternative di recupero dei mercati in altre giornate e in altri periodi dell’anno presentate dall’Amministrazione Comunale sono state tardive, vaghe e poco fattibili e in ogni caso non consentono di riparare il danno subito dagli ambulanti.
L’ANVA difende un tema di correttezza e di pari trattamento nei confronti delle imprese, ma è anche pronta a valutare la sussistenza delle condizioni per verificare la legittimità di quanto accaduto, valutando la possibilità di una richiesta danni per conto delle imprese coinvolte e mettendo a disposizione delle stesse i propri uffici legali per dare tutto il supporto possibile agli ambulanti.
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