Storico socio e dirigente, è venuto a mancare l’ex Presidente regionale di FIARC -Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio –. Venditore e professionista esemplare per conto di marchi famosi del settore alimentare, era molto conosciuto e stimato dai suoi colleghi
Confesercenti e FIARC, l’associazione sindacale degli agenti di commercio, piangono il loro storico socio e dirigente Umberto Calizzani, fin dalla metà degli anni ’80, componente del Direttivo della FIARC modenese, facendo anche parte degli organi dirigenti dell’associazione.
Calizzani ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di Presidente Regionale della FIARC, dal 2/12/2006 al 14/11/2016 e dal 2006 fino a oggi, oltre ad aver fatto parte della Presidenza nazionale della FIARC Confesercenti.
Fu eletto Presidente provinciale della FIARC per la prima volta nel 2001, e successivamente confermato alla massima carica nelle assemblee elettive nel 2006 e nel 2010.
Dopo una breve interruzione fu rieletto alla carica di Presidente Provinciale della categoria nell’autunno del 2018, era tutt’ora Presidente di FIARC Confesercenti, e faceva parte degli organi dirigenti di Confesercenti essendo membro della Presidenza Provinciale.
Venditore e professionista esemplare per conto di marchi famosi del settore alimentare, era anche molto conosciuto e stimato dai suoi colleghi.
Il suo impegno sindacale a favore della categoria è sempre stato apprezzato dagli iscritti e dai dirigenti della Federazione, a tutti i livelli.
Lo si ricorda per la simpatia e per il modo unico che aveva di sdrammatizzare, con battute ironiche, i momenti di tensione che si creavano durante le interminabili riunioni che si tenevano anche a livello regionale e nazionale. Durante la sua Presidenza la categoria ha ottenuto innumerevoli conquiste quali: l’abolizione dello “star del credere”, l’onerosità del “patto di non concorrenza”, la stipula di diversi Accordi Economici Collettivi, oltre alla riforma dello Statuto dell’Enasarco, ovvero l’ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio e il varo del nuovo Regolamento istituzionale.
In questo momento di lutto, FIARC E Confesercenti Emilia Romagna esprimono vicinanza alla famiglia porgendo le più sentite condoglianze.

Una piattaforma web, un servizio Whatsapp ed un numero verde per assistere le imprese ed aiutarle ad accedere agli strumenti messi in campo dal CuraItalia per affrontare l’impatto economico dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19: dalla normativa sulle chiusure al lavoro fino al fisco, passando per credito e previdenza.
È il nuovo servizio di assistenza a distanza per gli imprenditori e le partite IVA messo a disposizione da Confesercenti, ed attivo già da oggi.
Chiamando il numero verde 800 620 506, mandando un messaggio Whatsapp al numero 345 2518051, o accedendo direttamente all’indirizzo web curaitalia.confesercenti.it, le imprese potranno chiedere chiarimenti e ricevere assistenza dagli esperti Confesercenti su tutti gli aspetti dei provvedimenti relativi alle attività  economiche varati per l’emergenza.
“Siamo vicini alle imprese, anche in questo momento in cui dobbiamo mantenerci a distanza di sicurezza”, spiega il presidente di Confesercenti E.R. Dario Domenichini. “In un momento così critico, Confesercenti mette in campo azioni ed iniziative concrete per aiutare tutte le imprese e le partite IVA ad affrontare l’emergenza, chiarendo tutti i dubbi sui provvedimenti e assistendo le realtà economiche nell’accesso agli strumenti esistenti”.

Le conseguenze della diffusione del coronavirus COVID-19 sono particolarmente pesanti anche per il settore del commercio all’ingrosso, in particolare per quelle imprese che forniscono prodotti destinati ad alberghi, bar, pizzerie, ristoranti e a tutte le imprese del turismo.

“Solo il settore della distribuzione bevande – afferma Maurizio Gualtieri, membro della Presidenza della Confesercenti Emilia Romagna, vicepresidente di Confesercenti Bologna e presidente del consorzio Helios che rappresenta 160 aziende nazionali – ha visto una contrazione del fatturato del 70% nelle ultime due settimane. Una situazione pesantissima, aggravata dal fatto che, spesso, le imprese grossiste fungono anche da ammortizzatore per la liquidità delle imprese in crisi.”

Il commercio all’ingrosso conta su circa diciottomila imprese in Emilia-Romagna e diverse migliaia di addetti, per cui “è fondamentale – conclude Gualtieri - per cercare di garantire un futuro al settore oltre alla crisi, che vengano messe a disposizione al più presto, oltre agli ammortizzatori sociali in deroga, già previsti dalla Regione, anche le altre misure chieste dalla Confesercenti, quali la sospensione dei pagamenti delle imposte e dei contributi, delle rate dei mutui, l’accesso al credito per il consolidamento del debito e la disponibilità di liquidità”.

Le organizzazioni Confesercenti, FilcamsCGIL, FisascatCisl, Uiltucs dell’Emilia Romagna hanno definito, attraverso un protocollo di intesa straordinario, il verbale di accordo tipo che può essere utilizzato dalle aziende del commercio, del turismo e dei servizi dell’Emilia-Romagna per accedere alla cassa integrazione in deroga prevista per fronteggiare la grave crisi che si sta determinando a causa della diffusione del coronavirus COVID-19. Il protocollo definisce anche “la modalità di invio e sottoscrizione dell’accordo on-line come la modalità ordinaria fatti salvi accordi territoriali fra le parti che potranno prevedere, se ve ne fossero le condizioni, anche la possibilità di accordi territoriali a cui la singola azienda dovrà, in tal caso, esplicitamente aderire”.

In questo modo, le organizzazioni sottoscrittrici del protocollo, hanno creato tutte le condizioni per i lavoratori e le imprese, per accedere agli ammortizzatori in deroga previsti dall’attuale normativa, in attesa delle modalità operativa che la Regione Emilia-Romagna dovrebbe approvare a breve.

“Confesercenti e organizzazioni sindacali – afferma il Presidente regionale di Confesercenti, Dario Domenichini – hanno messo a disposizione di imprese e lavoratori del settore, gli strumenti necessari alla richiesta di ammortizzatori in deroga e lo hanno fatto con grande senso di responsabilità e in tempi brevi. A questo punto attendiamo con fiducia il provvedimento della Regione per procedere celermente con le richieste, auspicando che la dotazione prevista, di circa 40 milioni di euro, riesca a soddisfare tutte le necessità dei nostri settori”.

Secondo Filcams, Fisascat e Uiltucs "in questa fase di emergenza, almeno sino a quando non dovessero cambiare le regole del gioco, lo strumento degli ammortizzatori in deroga è l'unico possibile in settori non coperti da ammortizzatori ordinari, con questo accordo abbiamo inteso definire regole certe e condivise per le modalità di accesso per garantire alle migliaia di lavoratrici e lavoratori, coinvolti nei nostri settori, una tutela occupazionale e reddituale per attraversare e superare questa emergenza. Nessun posto di lavoro deve essere perso, poiché solo in questo modo si potrà tutelare il tessuto economico della nostra regione".

“L’accordo siglato questa mattina fra Regione e parti sociali sugli ammortizzatori in deroga, per le imprese e i lavoratori della nostra regione, rappresenta un importantissimo segnale di attenzione verso le imprese della nostra regione, in grandi difficoltà per la situazione di crisi determinata dalla diffusione del coronavirus COVID-19”. Lo afferma Confesercenti Emilia Romagna a commento della sigla, avvenuta oggi in Regione, sull’accordo per l’utilizzo della cassa integrazione in deroga ai sensi dell’art. 17 del DL n. 9 del 2020.

“Ora è indispensabile – continua la nota diffusa dall’Associazione – che venga emanata al più presto la norma nazionale che possa consentire l’uso concreto delle risorse e chiarisca i punti ancora da definire dell’accordo, in particolare sul FIS (Fondo Integrativo Salariale) che ad oggi risulta particolarmente complicato da utilizzare.”

La nota si conclude con un appello alle organizzazioni sindacali di settore: “a questo punto è indispensabile che tutte le parti in causa esercitino il massimo di responsabilità in riferimento alla situazione, che richiede tempi di risposta molto veloci ed efficaci e, per questo, Confesercenti ha già espresso nel corso degli incontri, la necessità che si arrivi a forme semplificate di accordo sindacale (requisito indispensabile per accedere agli ammortizzatori) cercando, ad esempio, per le imprese più piccole, con meno dipendenti, di individuare la possibilità di siglare accordi territoriali e/o settoriali anziché individuali”.

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