“Se i protocolli per la riapertura delle attività definiti con la Regione Emilia-Romagna dovessero essere modificati, questo per i settori del commercio, turismo e servizi metterebbe in seria discussione la possibilità di aprire per migliaia di imprese”. È quanto si legge in una nota della Giunta regionale di Confesercenti Emilia Romagna, riunitasi oggi in videoconferenza alla presenza dei Presidenti delle Confesercenti di tutte le province della regione. “Il lavoro fatto fra parti sociali e Regione – continua la nota – ha realizzato strumenti in grado di mettere in sicurezza clienti e lavoratori non caricando di eccessivi oneri le imprese di questi settori stremate da tre mesi d’inattività e calo drastico dei ricavi. È indispensabile ora che il Governo accrediti il lavoro svolto non pretendendo di procedere all’emanazione di ulteriori Decreti che potrebbero vanificare gli sforzi compiuti creando ulteriore confusione alla vigilia della data di apertura.” È importante, anche, secondo la Giunta, definire bene il tema della responsabilità “sostenere, infatti – continua la nota –come fa l’INAIL che il dipendente che contrae il COVID-19 sia assoggettabile a chi incorre in infortunio sul lavoro e non a chi rimane vittima di malattia, introduce elementi di conflittualità e contenzioso che mettono a rischio la concreta volontà di ripresa dell’attività”.
La Giunta ha anche esaminato l’ultimo Decreto Legge approvato dal Governo con le ulteriori misure per le imprese: “le misure previste sono molte – è stato il commento unanime – si tratta di capire se siano facilmente accessibili o se rimarranno impantanate nella burocrazia come molte delle misure previste dai Decreti precedenti.” Ad oggi, infatti, secondo Confesercenti, alcune misure, come il credito fino a 25.000 euro garantito dallo Stato o il bonus di 600 euro, rimangono delle chimere per gran parte delle imprese.
“Sicuramente – conclude la nota – nel nuovo Decreto manca una visione strategica e interventi efficaci per il turismo, azioni specifiche per la micro e piccola impresa e l’attenzione verso una provincia come quella di Rimini che ha subito un lockdown prolungato e avrà ulteriori ripercussioni dalla crisi del turismo, settore trainante dell’economia locale.”
Confesercenti Emilia Romagna si è attivata per offrire un contributo concreto all’indispensabile lavoro dalla Croce Rossa Italiana, sia sul fronte delle attività sanitarie che su quello dell’assistenza alla popolazione, partecipando con un proprio contributo alla raccolta fondi promossa da Confesercenti nazionale che ha portato a donare due ambulanze attrezzate per il soccorso urgente. Confesercenti ha voluto così esprimere concretamente la propria vicinanza e gratitudine a coloro che, tutti giorni in prima linea nel Paese, soccorrono i malati colpiti da Covid-19 e le persone in difficoltà.
“Un segno di riconoscenza da parte delle imprese – afferma Dario Domenichini, Presidente di Confesercenti Emilia Romagna – per il prezioso impegno svolto da tutti gli operatori della Croce Rossa in questa difficile fase storica che vede comunque anche le imprese in fortissima difficoltà. I servizi offerti dal Sistema Sanitario e da Croce Rossa sono, tuttavia, di massima priorità nei confronti dei cittadini italiani, soprattutto di quelli che appartengono alle fasce più deboli della società e il sistema delle imprese emiliano-romagnole di Confesercenti non è insensibile a queste problematiche”.
“Con la Regione, le altre organizzazioni e i rappresentanti dei lavoratori del settore si è riusciti a fare un buon lavoro e stilare regole sostenibili per consentire alle imprese di riaprire fin da lunedì prossimo”. È il commento di Dario Domenichini, Presidente di Confesercenti Emilia Romagna al termine dei lavori dei gruppi di lavoro che hanno definito i protocolli per l’apertura delle imprese del commercio da lunedì prossimo. “I protocolli definiti – continua Domenichini – contengono delle regole di buon senso, in grado di tutelare le persone e non caricare di costi eccessivi le imprese. Ora speriamo che la situazione possa gradualmente tornare alla normalità e consenta a questi settori di riprendere fiato e guardare al futuro con più speranza e ottimismo”.
“Il lavoro fatto con la Regione, le altre organizzazioni e i rappresentanti dei lavoratori per la stesura delle linee guida consentiranno ai pubblici esercizi di riaprire garantendo il massimo della sicurezza a clienti e lavoratori”. È il commento di Massimo Zucchini, Presidente di FIEPET Confesercenti Emilia Romagna al termine dei lavori del gruppo di lavoro che ha definito il protocollo per l’apertura di ristoranti, bar, pub, pizzerie da lunedì prossimo. “Rispetto a quanto si temeva – continua Zucchini – si è riusciti a fare un buon lavoro, grazie alla disponibilità di tutti, definendo regole sostenibili e sufficientemente semplici. Finalmente le imprese possono tornare al loro lavoro e cercare di limitare i danni provocati da questa terribile situazione”.
Il presidente di Assoturismo Confesercenti regionale Filippo Donati è soddisfatto dell’esito dell’incontro tra Regione, associazioni di categoria e sindacati che ha definito il protocollo per le strutture alberghiere della regione in vista della cosiddetta Fase 2 a seguito della diffusione del COVID-19.
“Il lavoro fatto - spiega Donati – tiene conto delle esigenze di tutti i soggetti, cercando la sicurezza per clienti e lavoratori e cercando di creare situazioni di sostenibilità economica per le imprese rispetto a documenti che girano anche a livello nazionale di difficile applicazione. L’auspicio adesso è che la mobilità delle persone torni al più presto ad essere consentita e il turismo possa riprendere la propria attività.”
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