Forte preoccupazione per le nuove misure ristrettive che il Governo dovrebbe approvare a breve e che prevedono indiscriminatamente una chiusura serale anticipata dei ristoranti e dei pubblici esercizi, è stata espressa in una lettera inviata al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini da Fiepet e Confesercenti E.R.
Nella lettera, a firma del presidente della Confeserenti E.R. Dario Domenichini e del presidente Fiepet (Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Turistici) Massimo Zucchini, si sottolinea come la chiusura anticipata avrebbe un effetto devastante per molte attività della somministrazione che di fatto perderebbero la possibilità di svolgere un secondo turno di lavoro serale e per altre, come pub e osterie significherebbe l’impossibilità di aprire. Tale misura porterebbe ad una ulteriore riduzione dell’esercizio dell’attività, riduzione già realizzata per garantire il rispetto delle misure in atto, in particolare quella del distanziamento, con conseguente perdita dei fatturati e spesso la chiusura dei locali.
Fiepet Emilia Romagna condivide la necessità di rivedere alcuni aspetti delle regole, a cinque mesi dalla loro entrata in vigore per garantire un maggior controllo della diffusione del virus Covid19 ma ritiene che per questo un efficace lavoro a livello regionale possa essere fatto con buoni risultati. Occorre dunque che nel Decreto di prossima emanazione dal Governo, si lasci alle Regioni la possibilità, attraverso il confronto fra pubblico e privato, della definizione delle ulteriori azioni di contrasto alla pandemia. Sin da ora Fiepet e Confesercenti confermano la disponibilità a ogni confronto in merito con la Regione e i vari livelli istituzionali.
Per Massimo Zucchini, Presidente Fiepet Emilia Romagna: “Ristoranti e pubblici esercizi fino ad ora hanno dimostrato serietà e responsabilità, mettendo in atto tutte le procedure concordate con la Regione per assicurare la salute dei clienti. Oggi a 5 mesi dalla riapertura siamo disponibili a trovare ulteriori forme di garanzia e sicurezza. Ma chiudere i locali significa un disastro economico per questo settore già messo a terra dal lockdown. Siamo convinti che il Presidente Bonaccini troverà tutti gli argomenti con il Governo per dimostrare come l’aver condiviso con le associazioni di categoria i protocolli regionali abbia dato importanti risultati e come i gestori di bar e ristoranti abbiano seguito in maniera rigorosa le scelte fin qui adottate. “
“Tra gli operatori del turismo, le guide turistiche sono quelle che stanno soffrendo di più, proprio per la natura della loro professione che prevede la presenza di gruppi italiani e stranieri nonché una programmazione a lungo termine del lavoro che non consente una effettiva ripresa graduale, come sta invece avvenendo per altre categorie.” È l’incipit della lettera inviata all’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, da Maria Chiara Ronchi, Presidente di Federagit Emilia Romagna, la Federazione che raggruppa guide turistiche e accompagnatori turistici per chiedere un intervento economico a favore di questa categoria. “Purtroppo – prosegue la Ronchi - i mesi interessati dal lockdown, sono stati quelli più rilevanti per il flusso del turismo nelle città d’arte e nei siti naturalistici, ambiti in cui è richiesta maggiormente la nostra professione e le regole anti Covid ancora necessarie continuano a limitare il lavoro attuale e per i prossimi mesi. Abbiamo perso il turismo scolastico autunnale e non abbiamo sentore che esso possa riprendere in primavera.”
La mancanza di concrete prospettive di ripresa e l’esclusione della nostra categoria dai principali regimi di aiuto sin qui definiti, compreso il recente Decreto Legge nazionale che non sarà in grado di colmare la crisi economica dei tanti professionisti del settore che hanno visto azzerati i propri ricavi, hanno convinto Federagit ha chiedere un intervento straordinario all’Emilia-Romagna: ”diverse amministrazioni regionali e locali - afferma la Ronchi -hanno adottato provvedimenti con contributi a fondo perduto per sostenere l’attività in questo delicato momento e permettere di superare la situazione di crisi, augurandoci che nel 2021 si riesca ad avere un trend di recupero che ci avvicini gradualmente ai numeri del passato.” Per questo la lettera si chiude con un accorato appello: “Le guide turistiche, come Lei ben sa Assessore, sono quelle figure professionali necessarie al fine di far apprezzare il nostro patrimonio culturale e naturalistico ad un pubblico ampio, attraverso una conoscenza approfondita, rigorosa e una capacità divulgativa in grado di contribuire in maniera fondamentale alla promozione e all’immagine del territorio, facendo apprezzare non solo i tesori che custodiamo, ma anche gli usi e i costumi della nostra terra, favorendo un turismo di qualità capace di avvicinare i visitatori alla storia, alle tradizioni e alla cultura della regione. Non possiamo permetterci di assistere inermi allo scomparire di professionalità che sarebbe poi impossibile ricostruire in tempi brevi.
Per tutto questo, sono a chiederle, come Presidente di Federagit-Confesercenti E.R., di valutare l’opportunità di un intervento straordinario in favore della nostra categoria e le manifesto sin da ora la disponibilità a un confronto nel merito.”
L’Ufficio Stampa
Si è conclusa l’undicesima edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po, inaugurata nel 2010 per lanciare nei circuiti turistici internazionali il prodotto turistico dei territori legati al grande fiume.
Vista la situazione di emergenza sanitaria, dovuta al diffondersi della pandemia da Covid -19, l’ XIª edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po si è tenuta per la prima volta completamente on-line dal 19 al 23 settembre con il fulcro nel Workshop B2B, svoltosi on-line su una apposita piattaforma, la giornata del 19 settembre.
Oltre al Workshop B2B on-line, l’edizione di quest’anno ha previsto 6 eductour virtuali riservati ai Tour Operator, realizzati nella giornata del 23 settembre, per presentare l’eccellente patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico dei territori emiliano-romagnoli bagnati dal fiume Po, attraverso video e clips creati ad hoc, racconti e interviste originali.
L’iniziativa ha riscosso un grande interesse sia da parte dei sellers che dei Tour operator, dimostrando con la loro “attiva” partecipazione all’iniziativa che il settore ha la necessità e la volontà di promuoversi e acquisire nuovi contatti anche attraverso questa nuova modalità di lavoro.
WORKSHOP
Il Workshop commerciale internazionale B2B, tenutosi sabato 19 settembre su appuntamenti prefissati, è stato il cuore pulsante dell’iniziativa. Dedicato alla compravendita sui mercati europei e nazionali del prodotto “fluviale”, declinato sul tema della “vacanza slow” tra navigazione & natura, cicloturismo & sport, cibo & cultura, il workshop ha visto l’accreditamento di venti Tour Operator in rappresentanza di 12 Paesi (con una particolare attenzione al mercato interno).
La scelta dei Paesi partecipanti, è stata effettuata tenuto conto delle restrizioni dovute al diffondersi della pandemia e in base alle linee promozionali indicate da APT Emilia-Romagna e con una attenzione particolare alle azioni di promozione sui mercati che le Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna dedicano a questo preciso prodotto dell'offerta turistica regionale.
Il Workshop BTOB è stato preceduto da una formazione all’utilizzo della piattaforma per tutti i partecipanti realizzata attraverso 2 webinar dedicati ai seller e ai TO, e dall’assistenza continua nella costruzione dei profili e gestione dell’agenda ecc.. e un help -desk telefonico a disposizione e di supporto a tutti i partecipanti al workshop.
Al workshop, gratuito per le imprese, hanno partecipato diversi operatori italiani, il 64% dell'Emilia-Romagna.
EDUCTOUR
6 sono stati gli educational tour che sono stati organizzati all’interno della Borsa, con la particolare collaborazione delle Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna di Apt srl, dell’Unione Dei Comuni Bassa Reggiana, della Camera di Commercio di Reggio Emilia e del Comune di Ferrara.
Il 22 settembre sempre su una piattaforma on-line alla presenza di oltre 30 Tour operator, stranieri e italiani, le eccellenze turistiche offerte dai territori emiliano-romagnoli bagnati dal Po sono state presentate attraverso video e clips create per l’occasione su temi concordati con le Destinazioni Turistiche, e attraverso racconti e interviste originali a personaggi locali e in presenza di guide turistiche ed operatori locali in grado di rispondere alle curiosità dei buyer.
In quasi due ore i tour operator hanno ‘viaggiato’ lungo i territori bagnati dal Po, da Piacenza a Ferrara, per conoscere la storia, la tradizione, la cultura, l’enogastronomia, l’ambiente e gli sport praticabili in queste bellissime terre, attraverso un itinerario ricco di suggestioni che si è snodato secondo le seguenti tappe:
EDUCTOUR FERRARA
“Bellezza in bicicletta: Ferrara e il suo territorio in sella alla bicicletta”
“Da un’altra prospettiva. Il turismo fluviale nel territorio di Ferrara”
“Quando il fiume incontra il mare. I sapori del Delta nel piatto”
A cura di Iniziative Turistiche in collaborazione con Confesercenti Ferrara, il Comune di Ferrara e Visit Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna.
EDUCTOUR REGGIO EMILIA
“Un giorno di ordinaria allegria sulle rive del fiume Po”
A cura di Confesercenti Reggio Emilia con il sostegno di Destinazione Turistica Emilia, Unione Dei Comuni Bassa Reggiana, Camera di Commercio di Reggio Emilia.
EDUCTOUR PARMA
“Arte e musica e turismo slow nella natura del grande del fiume”
A cura di Iniziative Turistiche in collaborazione con Confesercenti Parma e con il sostegno della Destinazione Turistica Emilia e Apt Servizi Emilia Romagna.
EDUCTOUR PIACENZA
“Piacenza, terra di tante sorprese”
A cura di Iniziative Turistiche in collaborazione con Confesercenti Piacenza e con il sostegno della Destinazione Turistica Emilia e Apt Servizi Emilia Romagna.
Patrocini e collaborazioni
La XI° edizione della Borsa del turismo fluviale e del Po è stata promossa da Confesercenti Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Apt Servizi Emilia Romagna, Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna. Ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Enit, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Ferrara e di Piacenza e altri Comuni coinvolti nell’evento. Hanno inoltre collaborato alla sua realizzazione le Confesercenti provinciali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara.
Con l’ordinanza del Presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il divieto di circolazione ai diesel euro 4 che sarebbe dovuto scattare da domani slitta al prossimo 11 gennaio. Misura concordata con le altre Regioni del bacino padano.
“È un provvedimento di buon senso e responsabilità – commenta il Presidente di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini – che evita ulteriori problemi e disagi a imprese e consumatori in un momento particolarmente delicato per la vita economica e sociale della nostra comunità regionale”.
Il blocco dei diesel euro 4 scatterà comunque in caso di superamento per tre giorni consecutivi del limite dei PM10, con le cosiddette ‘misure emergenziali’ che prevedono, fra l’altro, il blocco anche dei diesel euro 5 e benzina euro 2 a partire dal prossimo 11 gennaio, sempre in presenza di sforamenti degli stessi limiti per tre giorni consecutivi.
“Lo slittamento del divieto alla circolazione dei diesel euro 4 era un provvedimento atteso da tutte le categorie che rappresentiamo – conclude Domenichini – e siamo soddisfatti della sensibilità dimostrata dal Presidente Bonaccini in questa occasione. Ci auguriamo di poter ragionare nei prossimi mesi avendo di fronte prospettive diverse rispetto alle attuali che, purtroppo, non indicano segnali di ripresa effettiva ma una perdita di reddito per le famiglie dell’Emilia-Romagna, che si attesta su -2.202 euro annui, il 6,4% del totale annuale, come emerge da elaborazioni Confesercenti condotte su dati Istat, Svimez e SWG, e un calo dei fatturati delle imprese, in particolare del turismo e del commercio non alimentare, che va dal 30 al 65%”.
Agenti di commercio e case mandanti sono impegnate, fino al 7 ottobre nel voto per il rinnovo degli organismi di Enasarco, l’Ente previdenziale degli agenti di commercio. Votazioni che si svolgono con una modalità completamente online e rappresentano un appuntamento importantissimo per il futuro di un Ente che ha vissuto negli anni trascorsi momenti di forte criticità.
Confesercenti e Fiarc (Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio) dell’Emilia-Romagna, sono impegnate in prima linea in quest’appuntamento e con obiettivi ambiziosi di riforma dell’Ente, per garantire prestazioni migliori e la necessaria trasparenza nella gestione.
Per queste motivazioni hanno dato vita alle liste “Fare Presto! E fare bene”, assieme ad Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari) e Federagenti per quanto riguarda l’elezione dei rappresentanti degli agenti di commercio e con Anpit (Associazione Nazionale Per l’Industria e il Terziario) per quanto riguarda l’elezione dei rappresentanti delle ditte mandanti.
Le criticità di Enasarco sono tante e profonde e spesso, in questi anni, l’Ente è stato al centro della cronaca per scandali e inefficienze che sono emerse in modo particolare proprio in questi mesi di crisi dovuti alla diffusione del COVID-19 e che hanno colpito duramente anche le attività degli agenti di commercio, che hanno visto ridursi provvigioni e ordini, in particolare in alcuni settori, come il turismo e l’abbigliamento in percentuali che vanno dal 70 all’80-90%. In questa fase, infatti, Enasarco non è stato in grado di realizzare azioni di sostegno efficaci se non l’erogazione di un contributo di 1.000 euro a qualche migliaio di agenti su una platea di oltre 200mila operatori e qualche centinaio di euro di anticipo del FIRR, ovvero il TFR degli agenti.
Anche le contribuzioni versate dalle imprese all’Ente sono care e non producono nessun beneficio sulle stesse aziende.
Per queste motivazioni Confesercenti e Fiarc sono scese in campo e invitano agenti di commercio e ditte mandanti a esprimere il loro voto in favore della lista “Fare presto e fare bene”.
Aziende e agenti possono votare esclusivamente tramite internet su PC, tablet o smartphone, fino a mercoledì 7 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle 18,00 sabato e domenica dalle ore 9,00 alle 20,00 e gli uffici della Confesercenti sono a disposizione per fornire tutto il supporto necessario.
Tutte le informazioni sulle votazioni Enasarco sono disponibili anche sul sito https://www.confesercenti.it.
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