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Con l’ordinanza del Presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il divieto di circolazione ai diesel euro 4 che sarebbe dovuto scattare da domani slitta al prossimo 11 gennaio. Misura concordata con le altre Regioni del bacino padano.
“È un provvedimento di buon senso e responsabilità – commenta il Presidente di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini – che evita ulteriori problemi e disagi a imprese e consumatori in un momento particolarmente delicato per la vita economica e sociale della nostra comunità regionale”.
Il blocco dei diesel euro 4 scatterà comunque in caso di superamento per tre giorni consecutivi del limite dei PM10, con le cosiddette ‘misure emergenziali’ che prevedono, fra l’altro, il blocco anche dei diesel euro 5 e benzina euro 2 a partire dal prossimo 11 gennaio, sempre in presenza di sforamenti degli stessi limiti per tre giorni consecutivi.
“Lo slittamento del divieto alla circolazione dei diesel euro 4 era un provvedimento atteso da tutte le categorie che rappresentiamo – conclude Domenichini – e siamo soddisfatti della sensibilità dimostrata dal Presidente Bonaccini in questa occasione. Ci auguriamo di poter ragionare nei prossimi mesi avendo di fronte prospettive diverse rispetto alle attuali che, purtroppo, non indicano segnali di ripresa effettiva ma una perdita di reddito per le famiglie dell’Emilia-Romagna, che si attesta su -2.202 euro annui, il 6,4% del totale annuale, come emerge da elaborazioni Confesercenti condotte su dati Istat, Svimez e SWG, e un calo dei fatturati delle imprese, in particolare del turismo e del commercio non alimentare, che va dal 30 al 65%”.
Si è conclusa l’undicesima edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po, inaugurata nel 2010 per lanciare nei circuiti turistici internazionali il prodotto turistico dei territori legati al grande fiume.
Vista la situazione di emergenza sanitaria, dovuta al diffondersi della pandemia da Covid -19, l’ XIª edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po si è tenuta per la prima volta completamente on-line dal 19 al 23 settembre con il fulcro nel Workshop B2B, svoltosi on-line su una apposita piattaforma, la giornata del 19 settembre.
Oltre al Workshop B2B on-line, l’edizione di quest’anno ha previsto 6 eductour virtuali riservati ai Tour Operator, realizzati nella giornata del 23 settembre, per presentare l’eccellente patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico dei territori emiliano-romagnoli bagnati dal fiume Po, attraverso video e clips creati ad hoc, racconti e interviste originali.
L’iniziativa ha riscosso un grande interesse sia da parte dei sellers che dei Tour operator, dimostrando con la loro “attiva” partecipazione all’iniziativa che il settore ha la necessità e la volontà di promuoversi e acquisire nuovi contatti anche attraverso questa nuova modalità di lavoro.
WORKSHOP
Il Workshop commerciale internazionale B2B, tenutosi sabato 19 settembre su appuntamenti prefissati, è stato il cuore pulsante dell’iniziativa. Dedicato alla compravendita sui mercati europei e nazionali del prodotto “fluviale”, declinato sul tema della “vacanza slow” tra navigazione & natura, cicloturismo & sport, cibo & cultura, il workshop ha visto l’accreditamento di venti Tour Operator in rappresentanza di 12 Paesi (con una particolare attenzione al mercato interno).
La scelta dei Paesi partecipanti, è stata effettuata tenuto conto delle restrizioni dovute al diffondersi della pandemia e in base alle linee promozionali indicate da APT Emilia-Romagna e con una attenzione particolare alle azioni di promozione sui mercati che le Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna dedicano a questo preciso prodotto dell'offerta turistica regionale.
Il Workshop BTOB è stato preceduto da una formazione all’utilizzo della piattaforma per tutti i partecipanti realizzata attraverso 2 webinar dedicati ai seller e ai TO, e dall’assistenza continua nella costruzione dei profili e gestione dell’agenda ecc.. e un help -desk telefonico a disposizione e di supporto a tutti i partecipanti al workshop.
Al workshop, gratuito per le imprese, hanno partecipato diversi operatori italiani, il 64% dell'Emilia-Romagna.
EDUCTOUR
6 sono stati gli educational tour che sono stati organizzati all’interno della Borsa, con la particolare collaborazione delle Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna di Apt srl, dell’Unione Dei Comuni Bassa Reggiana, della Camera di Commercio di Reggio Emilia e del Comune di Ferrara.
Il 22 settembre sempre su una piattaforma on-line alla presenza di oltre 30 Tour operator, stranieri e italiani, le eccellenze turistiche offerte dai territori emiliano-romagnoli bagnati dal Po sono state presentate attraverso video e clips create per l’occasione su temi concordati con le Destinazioni Turistiche, e attraverso racconti e interviste originali a personaggi locali e in presenza di guide turistiche ed operatori locali in grado di rispondere alle curiosità dei buyer.
In quasi due ore i tour operator hanno ‘viaggiato’ lungo i territori bagnati dal Po, da Piacenza a Ferrara, per conoscere la storia, la tradizione, la cultura, l’enogastronomia, l’ambiente e gli sport praticabili in queste bellissime terre, attraverso un itinerario ricco di suggestioni che si è snodato secondo le seguenti tappe:
EDUCTOUR FERRARA
“Bellezza in bicicletta: Ferrara e il suo territorio in sella alla bicicletta”
“Da un’altra prospettiva. Il turismo fluviale nel territorio di Ferrara”
“Quando il fiume incontra il mare. I sapori del Delta nel piatto”
A cura di Iniziative Turistiche in collaborazione con Confesercenti Ferrara, il Comune di Ferrara e Visit Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna.
EDUCTOUR REGGIO EMILIA
“Un giorno di ordinaria allegria sulle rive del fiume Po”
A cura di Confesercenti Reggio Emilia con il sostegno di Destinazione Turistica Emilia, Unione Dei Comuni Bassa Reggiana, Camera di Commercio di Reggio Emilia.
EDUCTOUR PARMA
“Arte e musica e turismo slow nella natura del grande del fiume”
A cura di Iniziative Turistiche in collaborazione con Confesercenti Parma e con il sostegno della Destinazione Turistica Emilia e Apt Servizi Emilia Romagna.
EDUCTOUR PIACENZA
“Piacenza, terra di tante sorprese”
A cura di Iniziative Turistiche in collaborazione con Confesercenti Piacenza e con il sostegno della Destinazione Turistica Emilia e Apt Servizi Emilia Romagna.
Patrocini e collaborazioni
La XI° edizione della Borsa del turismo fluviale e del Po è stata promossa da Confesercenti Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Apt Servizi Emilia Romagna, Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna. Ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Enit, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Ferrara e di Piacenza e altri Comuni coinvolti nell’evento. Hanno inoltre collaborato alla sua realizzazione le Confesercenti provinciali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara.
Si è conclusa la 24° Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte e dei Borghi d’Italia, il più importante e consolidato evento italiano di incontro fra domanda e offerta del turismo delle città d’arte e cultura d’Italia, tenutosi quest’anno interamente on-line. Uno dei primissimi eventi in Italia svoltosi con questa modalità ha prodotto risultati superiori alle attese.
Il workshop internazionale si è tenuto giovedì 17 settembre con diversi tour operator collegati da 19 Paesi del mondo (Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Ungheria e USA). Il workshop b2b ha portato a oltre 600 incontri di business one to one sull’apposita piattaforma, fra tour operator e imprenditori del turismo collegati da diverse località emiliano romagnole (oltre il 60%) e italiane.
Grande successo anche per gli eductour virtuali, tenutisi il 22 settembre, per presentare le eccellenze delle città d’arte del territorio emiliano-romagnolo, attraverso video creati ad hoc, racconti e interviste originali.
In quasi tre ore i tour operator collegati da tutte le parti del mondo hanno potuto ‘viaggiare’ in Emilia-Romagna attraverso un itinerario ricco di suggestioni, realizzato in collaborazione con la Destinazione Turistica Romagna, Emilia e Bologna Città Metropolitana, che si è snodato secondo le seguenti tappe:
1. Da Ravenna che ha presentato un percorso particolarmente creativo, realizzato dal Comune di Ravenna, “A spasso con Dante. Trova la tua strada. Segui la tua ispirazione”, che ha illustrato il ricco calendario di iniziative, che spaziano da mostre, eventi, convegni, dedicati al Sommo Poeta ma anche il suo legame con questo territorio e al suo patrimonio culturale e ambientale, fatto di mosaici, paleocristiani e bizantini, di riserve naturalistiche, di spiagge e grandi eventi.
2. Arrivando a Ferrara, che ha presentato quattro itinerari, realizzati col sostegno della Destinazione Turistica Romagna, “Ferrara capitale del Rinascimento”, “Este viva! Eventi speciali e ricostruzioni storiche della città di Ferrara”, “Ferrara la dolce. Turismo di qualità tra arte, storia e divertimenti”, “Buon Appetito! a tavola con i sapori di Ferrara”. Itinerari alla scoperta della città Estense nei suoi diversi aspetti e peculiarità, che le hanno permesso di ottenere il riconoscimento di Patrimonio UNESCO, di cui quest'anno ricorre il 25° anniversario.
3. Passando da Bologna e Modena, dove Bologna Welcome e la Destinazione Turistica Bologna Città Metropolitana hanno portato i partecipanti a conoscere “Bologna & Modena Your Destination”, con le loro bellezze architettoniche, storiche e culinarie.
4. Arrivando, infine, nelle tre città unite sotto il marchio di “Parma, Citta Capitale Italiana della Cultura 2021” che comprende anche Piacenza e Reggio Emilia. Sotto l’egida della Destinazione Turistica Emilia, i partecipanti hanno potuto ammirare di Parma Piazza Garibaldi, e il Palazzo del Governatore, Piazza Duomo e il suo Battistero, Piazza della Pilotta e il suo celebre omonimo palazzo; a Reggio Emilia, la città del Tricolore (qui, nel 1797, fu adottato il vessillo che divenne poi bandiera nazionale), hanno visitato la seicentesca Basilica della Ghiara e il famosissimo Teatro Valli, i Musei Civici, la Sala e il Museo del Tricolore, Piazza Prampolini, l’esterno del Duomo e gli Spazi espositivi ai Chiostri di San Pietro. Il tour si è concluso a Piacenza con la visita al Duomo, al Palazzo Gotico e a Palazzo Farnese., per terminare al Teatro Municipale dedicato a Verdi.
Al termine dell’incontro, i tour operator hanno avuto la possibilità di porre domande e interloquire con e gli organizzatori delle varie realtà locali e le guide di Federagit e hanno dimostrato grande interesse per le proposte turistiche presentate.
I risultati del workshop e della giornata dedicata agli eductour hanno indicato che vi è una grande voglia di Emilia-Romagna e Italia nei mercati internazionali e che vi sono concrete possibilità per il turismo delle città d’arte italiane di recuperare nel 2021 una parte dei flussi turistici persi a causa della pandemia se la situazione a livello mondiale riuscirà a tornare su livelli apprezzabili di normalità.
La Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte e dei Borghi d’Italia, promossa dalla Confesercenti, ha avuto il sostegno di APT Emilia Romagna e delle Destinazioni Turistiche Emilia, Romagna e Bologna Città Metropolitana, la collaborazione di ENIT e il patrocinio, fra gli altri, dei Ministeri dei Beni Culturali e del Turismo e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Emilia-Romagna e di altri enti locali.
Agenti di commercio e case mandanti sono impegnate, fino al 7 ottobre nel voto per il rinnovo degli organismi di Enasarco, l’Ente previdenziale degli agenti di commercio. Votazioni che si svolgono con una modalità completamente online e rappresentano un appuntamento importantissimo per il futuro di un Ente che ha vissuto negli anni trascorsi momenti di forte criticità.
Confesercenti e Fiarc (Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio) dell’Emilia-Romagna, sono impegnate in prima linea in quest’appuntamento e con obiettivi ambiziosi di riforma dell’Ente, per garantire prestazioni migliori e la necessaria trasparenza nella gestione.
Per queste motivazioni hanno dato vita alle liste “Fare Presto! E fare bene”, assieme ad Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari) e Federagenti per quanto riguarda l’elezione dei rappresentanti degli agenti di commercio e con Anpit (Associazione Nazionale Per l’Industria e il Terziario) per quanto riguarda l’elezione dei rappresentanti delle ditte mandanti.
Le criticità di Enasarco sono tante e profonde e spesso, in questi anni, l’Ente è stato al centro della cronaca per scandali e inefficienze che sono emerse in modo particolare proprio in questi mesi di crisi dovuti alla diffusione del COVID-19 e che hanno colpito duramente anche le attività degli agenti di commercio, che hanno visto ridursi provvigioni e ordini, in particolare in alcuni settori, come il turismo e l’abbigliamento in percentuali che vanno dal 70 all’80-90%. In questa fase, infatti, Enasarco non è stato in grado di realizzare azioni di sostegno efficaci se non l’erogazione di un contributo di 1.000 euro a qualche migliaio di agenti su una platea di oltre 200mila operatori e qualche centinaio di euro di anticipo del FIRR, ovvero il TFR degli agenti.
Anche le contribuzioni versate dalle imprese all’Ente sono care e non producono nessun beneficio sulle stesse aziende.
Per queste motivazioni Confesercenti e Fiarc sono scese in campo e invitano agenti di commercio e ditte mandanti a esprimere il loro voto in favore della lista “Fare presto e fare bene”.
Aziende e agenti possono votare esclusivamente tramite internet su PC, tablet o smartphone, fino a mercoledì 7 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle 18,00 sabato e domenica dalle ore 9,00 alle 20,00 e gli uffici della Confesercenti sono a disposizione per fornire tutto il supporto necessario.
Tutte le informazioni sulle votazioni Enasarco sono disponibili anche sul sito https://www.confesercenti.it.
“L’approvazione dei Piani economico-finanziari (PEF) da parte dei Comuni rischia di far arrivare sulle imprese emiliano-romagnole, che hanno visto cali consistenti del fatturato a causa del COVID-19, una vera e propria stangata.” È quanto denunciato da Confesercenti Emilia Romagna, dopo un’analisi sulle proprie imprese associate. “In questi giorni, infatti – continua la nota – stanno arrivando alle imprese le bollette con le richieste di pagamento della TARI per il 2020 con i relativi conteggi e per le imprese che hanno ridotto l’attività o chiuso i battenti per mancanza di clientela, come ad esempio gli alberghi, non sono previsti riduzioni di tariffa nonostante non vi sia stata produzione di rifiuti o un volume di rifiuti molto ridotto. Il Decreto Rilancio ha stanziato 3 milioni di euro per le amministrazioni comunali, per l’esercizio delle funzioni fondamentali come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e molti Comuni della Regione li ha utilizzati e li utilizzerà anche per prevedere sconti di tariffa per le imprese che sono state chiuse durante il lockdown per decreto, il problema, però, riguarda anche tutte le altre imprese, in particolare nel turismo, chiuse nei fatti per totale mancanza di clientela. A questo si aggiunge, inoltre, che lo sconto che viene applicato alle imprese chiuse per decreto, viene applicato solo sulla parte variabile della tariffa, che mediamente vale il 20% del costo totale e non sulla parte fissa e, quindi, la riduzione spesso è di modesta entità.”
Il totale del PEF emiliano romagnolo dei rifiuti ammonta a circa 750 milioni di euro e il 40% del costo è a carico delle utenze non domestiche. ATERSIR ha già stimato una perdita di circa 100 milioni di euro per il 2020, dovuti a insoluti e riduzioni delle tariffe “tuttavia – conclude Confesercenti – è impensabile che questo costo venga attribuito alle imprese, già stremate dall’emergenza e che non hanno visto una diminuzione dei costi proporzionale alla diminuzione dei ricavi. L’applicazione delle tariffe piene in materia di TARI si trasformerebbe in un’ennesima stangata, in particolare per il mondo del commercio, della ristorazione e del turismo. È pertanto indispensabile che a livello nazionale, regionale e locale, si affronti il problema con urgenza e si stanzino risorse utili a non mettere in difficoltà i servizi pubblici locali e il sistema delle imprese”.
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