Una delegazione di Confcommercio e Confesercenti Emilia-Romagna, formata dai Presidenti Enrico Postacchini e Dario Domenichini e dai Direttori Pietro Fantini e Marco Pasi, hanno incontrato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio, Andrea Corsini.
Il tema dell’incontro la grave situazione delle imprese del terziario e del turismo a fronte delle pesanti restrizioni che, a causa della pandemia, sono state introdotte dal febbraio dello scorso anno.
Le due Associazioni hanno evidenziato lo stato di crisi delle migliaia di aziende di questi settori della regione, in particolare pubblici esercizi, imprese ricettive, esercizi di commercio non alimentare, operatori su area pubblica ma anche molte altre che hanno registrato cali di fatturato che vanno dal 40 al 90%, in alcuni casi del 100% e che non cedono prospettive di ripresa a breve. Una situazione che può portare facilmente, a giudizio delle due associazioni, a situazioni pesanti di conflitto sociale e disperazione personale.
Per evitare questi rischi, ormai molto concreti, Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto alla Regione il sostegno ad alcune richieste da realizzare con la massima urgenza e da sostenere anche sui tavoli di livello nazionale:
· La revisione delle prescrizioni previste nelle diverse fasce in cui vengono collocate le Regioni, escludendo in ogni zona la chiusura totale delle imprese di qualunque settore, ma prevedendo protocolli più rigidi a seconda della fascia in cui ogni Regione viene collocata;
· Il collegamento del pagamento della TARI (TAssa sui RIfiuti) all’effettivo volume di rifiuti prodotti, bloccando i pagamento in scadenza in questi giorni calcolati sulla base di quote fisse ingiustificate per imprese chiuse per diversi mesi;
· Sospendere l’obbligo del possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) per le imprese a cui viene riconosciuto un ristoro per le perdite subite;
· Prevedere la messa a disposizione delle imprese di liquidità a tasso zero, restituibile in un periodo medio-lungo, per superare questo particolare momento di difficoltà.
Il Presidente Bonaccini e l’Assessore Corsini hanno manifestato la loro solidarietà, sostegno e vicinanza alle migliaia di imprese in difficoltà di questi settori e espresso il loro apprezzamento per l’atteggiamento di grande responsabilità tenuto dalle stesse imprese emiliano-romagnole e dalle due associazioni di categoria in questa situazione: “Ringraziamo Ascom-Confcommercio, Confesercenti – si legge in una nota della Regione - per il senso di responsabilità e collaborazione dimostrato in queste settimane, qualità fondamentali per mantenere quella coesione sociale di cui l’Emilia-Romagna ha fatto da sempre uno dei propri punti di forza.”
Per monitorare la situazione è stata anche decisa l’istituzione di un tavolo permanente di confronto per valutare nuovi provvedimenti alla luce dell’andamento della pandemia e il Presidente Bonaccini e l’Assessore Corsini hanno accolto le proposte avanzate con l’impegno di valutarle attentamente per verificare la possibilità di trasformarle in una proposta organica che dovrà essere presentata anche in sede nazionale di Conferenza delle Regioni”.
Sabato inizieranno in Emilia-Romagna i saldi invernali con una partenza ritardata diversamente dagli anni scorsi, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.
Per il presidente della Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini: “i saldi sono da sempre un volano d’affari per l’economia dei piccoli negozi e un’ottima opportunità per i clienti di acquistare prodotti di qualità a prezzi molto vantaggiosi. La speranza è che la scelta di fare iniziare i saldi a macchia di leopardo tra regioni, non renda meno appetibile un evento che attira solitamente molti consumatori”.
La stagione dei saldi invernali è stata preceduta da due mesi di sconti e vendite promozionali che hanno consentito ai consumatori di fare buoni affari ma, a causa delle varie restrizioni alla mobilità delle persone e alla chiusura degli esercizi commerciali all’interno delle aggregazioni commerciali, non hanno raggiunto volumi adeguati. I negozi sono, dunque, ancora ben forniti di merce e gli sconti saranno molto interessanti e più consistenti.
“Naturalmente – continua Domenichini - ci aspettiamo che l’Emilia Romagna diventi zona gialla perché altrimenti le restrizioni previste in zona arancione rischierebbero di fare da freno e limitare le vendite. A questo poi si aggiungono le limitazioni previste dalle domeniche ecologiche che ridurranno ulteriormente le possibilità di spostamenti sul territorio bloccando i diesel euro 4 e i benzina euro 2. Siamo consapevoli che sono necessarie scelte vocate al rispetto dell’ambiente ma in questo periodo è a rischio la sopravvivenza di migliaia di imprese e ci sarebbe parso ragionevole attenuare la misura.
Nel frattempo, poi, le vendite online continuano a crescere implementando un tipo di commercio che vede i grandi gruppi dell’e-commerce continuare a pagare cifre irrisorie di imposizione fiscale”.
La Fismo Confesercenti (Federazione Italiana Settore Moda), per garantire la massima trasparenza nello svolgimento delle vendite, come ogni anno, indirizza ai commercianti un decalogo che invita caldamente a rispettare e che prevede di:
- Indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato in euro).
- Accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni.
- In caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi, seguire le ordinarie norme in materia di garanzia.
- In casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell’esercizio.
- Consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia.
- Non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli.
- Rendere visibile l’interno del negozio.
- Evidenziare all’esterno le taglie eventualmente disponibili.
- Usare la massima cortesia.
Si svolgerà domani, 26 gennaio dalle 14.15 in poi, in modalità on-line, l’incontro gratuito dal titolo: Innovare i negozi per portare più traffico e accrescere le vendite, all’interno della V edizione de ll commercio al centro.
L’iniziativa, che fa parte del programma di lavoro del Digital Innovation Hub Confesercenti Emilia Romagna (la rete degli sportelli a supporto dell’innovazione nelle piccole e medie imprese del commercio) è promossa e realizzata dal CAT Confesercenti Emilia Romagna, e rivolta alle piccole e medie imprese del commercio, e riveste un particolare rilievo in questa drammatica situazione in cui molti di esse sono messe a dura prova dalle limitazioni imposte a causa della pandemia, e che nel commercio online possono trovare un modo per promuovere i loro prodotti.
“Non c’è momento più opportuno perchè le aziende si aprano all’ecommerce - sottolinea Paolo Benasciutti, coordinatore Area eCommerce, Confesercenti Emilia Romagna. E’ necessario avere almeno una vetrina sul web per fare sapere che esistiamo e che siamo aperti, visto che gli spostamenti sono limitati. Per questo serve un intervento da parte della Regione per avere contributi a fondo perduto, facilmente accessibili, per dare visibilità alle nostre aziende sui motori di ricerca, per la digitalizzaione e la formazione sempre più indispensabile per promuovere i nostri prodotti.”
Dopo i saluti del direttore di Confesercenti E.R. Marco Pasi, Giovanni Cappellotto, consulente eCommerce & Web Marketer, interverrà su: “Costruire relazioni più solide e aumentare il valore del cliente con i programmi fedeltà nella vendita al dettaglio”. Seguiranno gli interventi di Matteo Orlandi, docente e consulente per l'innovazione delle attività locali, su: “Il Social Commerce come opportunità per i retailer. Vendere online anche senza avere (subito) un eCommerce”; Paolo Benasciutti, coordinatore Area eCommerce, Confesercenti Emilia Romagna su: “Allargare gli orizzonti della vendita, costruire una presenza sui marketplace per i retailer”; Marco Orseoli, manager ProjectMoon Srl -Storeden su: “Nuove funzioni e nuove opportunità per la piattaforma di eCommerce che semplifica e facilita la vendita online”.
Per partecipare al webinar è Obbligatoria l’iscrizione su www.commercioalcentro.it
“Lo svolgimento all’interno dei pubblici esercizi dell’attività di ristorazione in favore dei lavoratori di aziende che instaurano rapporti contrattuali con gli stessi esercizi è consentita nel rispetto delle misure di contenimento del rischio di contagio e delle norme vigenti in tema di attività produttive.”
È quanto riportato in una nota del Ministero dell’Interno in risposta a uno specifico quesito della Prefettura di Latina sulla corretta interpretazione della normativa che esclude dalla sospensione le attività di ristorazione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale.
“La nota – dichiarano Confesercenti e Confcommercio dell’Emilia-Romagna – come più volte richiesto dalle due organizzazioni, fa chiarezza su un punto delicato della normativa, la cui interpretazione restrittiva aveva creato sul territorio regionale diverse difficoltà a imprese e a lavoratori, soprattutto in quelle parti del territorio sprovviste di servizi di mensa e catering già strutturate. Nel contempo, rappresenta un ulteriore piccolo passo verso una situazione di normalità di cui il settore della ristorazione ha un gran bisogno.”
Il Ministero chiarisce anche, però, che tale deroga non si applica a rapporti instaurati con i singoli titolari di partita IVA o liberi professionisti non essendo configurabile, in questi casi, il connotato indefettibile del servizio mensa o catering
“Nel prossimo decreto ristori, di imminente approvazione, si supererà la logica dei codici ATECO, per riconoscere contributi alle imprese che hanno subito cali di fatturato nel 2020 rispetto al 2019”. Lo afferma Dario Domenichini – Presidente di Confesercenti Emilia-Romagna – che ha partecipato all’incontro fra la Giunta nazionale di Confesercenti e il Vice-Ministro Antonio Misiani, che ha avuto come oggetto la situazione attuale delle imprese e i provvedimenti di prossima emanazione da parte del Governo.
“Il Vice-Ministro – continua Domenichini – ci ha informati del fatto che, per quanto riguarda le imprese, nel corso del 2021 ci saranno più decreti ristori, che non terranno conto della colorazione delle regioni, dei periodi di chiusura e dei codici ATECO ma, appunto il calo del fatturato, partendo da una perdita superiore al 30% sull’anno precedente. Era una nostra richiesta che finalmente ha trovato accoglimento. I ristori riguardanti il 2021, invece, vedranno probabilmente un frazionamento mensile.”
Nel corso dell’incontro il Vice-Ministro ha anche informato delle valutazioni in corso su come attenuare le imposte sospese, l’azzeramento dei minimi contributivi per i lavoratori autonomi e ulteriori periodi di cassa integrazione. Misure che dovrebbero tener conto delle reali perdite subite dalle imprese e di una modulazione degli interventi che veda premiate quelle che hanno subito i maggiori danni.
In questi giorni, la Fiepet Confesercenti (la Federazione dei Pubblici esercizi, ha partecipato a un incontro col Ministro Patuanelli e, successivamente, col Comitato Tecnico Scientifico per verificare la possibilità di modifica alle attuali prescrizioni per le diverse zone e consentire la riapertura graduale delle attività. Proposte su cui il Comitato ha preso l’impegno per una valutazione approfondita.
“La priorità – conclude Domenichini – è ora quella di consentire alle imprese di svolgere la propria attività, per recuperare dignità e più speranze per il futuro”.
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