“La richiesta del Presidente della Regione Emilia-Romagna di valutare la possibilità di un confronto per l’individuazione di regole che diano la possibilità ai locali che offrono servizio al tavolo di aprire anche la sera nelle zone gialle è di grande buon senso e coglie la disperazione di una categoria a cui è stata tolta la possibilità di lavorare e non vede prospettive di ripresa a breve.”
È il commento di Marco Pasi, Direttore di Confesercenti Emilia Romagna, alla nota che riporta le dichiarazioni del Presidente Bonaccini al termine di un incontro con imprese della ristorazione.
“La consumazione al tavolo, indipendentemente dalla tipologia di esercizio – continua Pasi - assicura condizioni di sicurezza e non crea assembramenti, anzi ha il pregio di diluire il flusso della clientela spalmandola su un orario più lungo. È importante che queste posizioni comincino a manifestarsi in modo sempre più evidente e dopo la nota ufficiale dell’ANCI nazionale e le posizioni di alcune forze politiche, constatiamo che si fa sempre più largo la convinzione che non sia più sostenibile la chiusura di migliaia di attività del settore col rischio di perdere posti di lavoro in modo irreversibile. Noi, quindi, continuiamo a ritenere che queste attività debbano poter lavorare anche nella fascia serale e non debbano rimaner chiuse nemmeno nelle cosiddette zone arancioni e insisteremo a chiederlo in tutte le sedi ribadendo nostra disponibilità anche per discutere regole diverse per la sicurezza di tutti”.

                                                                                                                                                                                                                                  

Si è tenuta online l’assemblea elettiva nazionale della Federazione Italiana Guide Turistiche, Accompagnatori e Interpreti (Federagit) che ha visto nominate ai vertici anche tre rappresentanti dell’Emilia-Romagna: Maria Chiara Ronchi, ferrarese e Presidente Federagit Emilia-Romagna,  è stata riconfermata membro di Giunta Nazionale, mentre Elena Scheda Presidente Federagit Bologna e Giulia Marinelli Presidente Federagit Parma, entrano per la prima volta a far parte della Presidenza Nazionale.

L’assemblea ha anche eletto Presidente nazionale la torinese Micol Caramello, già vice Presidente dell’associazione che succede a Valentina Grandi al termine del mandato.

"Da diversi anni non mi capitava di partecipare ad un incontro tanto corroborante - è la prima riflessione di Maria Chiara Ronchi - e sì che il lungo periodo di mancanza di lavoro per le guide e gli accompagnatori turistici a causa della pandemia è stato durissimo e non accenna ancora a terminare, con prospettive occupazionali davvero incerte e per molti di noi drammatiche. Tuttavia l'Assemblea Elettiva Nazionale delle guide e degli accompagnatori Federagit Confesercenti, ha visto una partecipazione davvero insolita, numerosissima con tutte le regioni d'Italia rappresentate e interventi mirati, mai ripetitivi, con osservazioni politico sindacali e riflessioni generali sul turismo e sulle professioni turistiche di grande responsabilità e competenza.
In Federagit non abbiamo certo bisogno di quote rosa essendo le donne oltre il 90% degli iscritti, forse per questoValentina Grandi, la Presidente uscente, resta in Giunta e Presidenza a continuare con noi un percorso che ha saputo condurre con caparbietà e competenza durante il suo mandato, raggiungendo risultati davvero importanti per la categoria. Micol Caramello è la nuova Presidente Nazionale, la sua candidatura, è stata sostenuta da tutte le Regioni, quando ne sarebbero bastate tre, a conferma della stima e della fiducia per le ottime capacità sindacali, umane e politiche che già ha espresso, anche in frangenti difficili, sia a livello locale che nazionale. Andiamo avanti dunque con grinta, affetto e coesione, le "robe" da donne per tenere insieme il mondo quando questo sembra capovolgere ogni consueto riferimento

Anche Giulia Marinelli, nuovo membro della presidenza, esprime la propria soddisfazione: “sono contenta della scelta unanime espressa dalle varie delegazioni sul nome di Micol Caramello, e ho in lei piena fiducia perché molto attenta alle necessità e alle emergenze della categoria molto provata da questi mesi di pandemia. Le auguro davvero buon lavoro.”
Uguale consenso sulla scelta della neopresidente viene da Elena Scheda, anch’essa nuovo membro della presidenza: “ringrazio Valentina Grandi per il lavoro svolto durante il suo mandato ma anche per il supporto e l'incoraggiamento che mi ha fornito circa un anno fa quando decisi di candidarmi Presidente di Federagit Bologna. Auguro buon lavoro alla neoeletta Micol Caramello che ho avuto modo di conoscere e apprezzare durante alcuni incontri online della Presidenza Nazionale in cui sono stata ufficialmente inserita ieri durante l'Assemblea Elettiva."

 

Fiepet-Confesercenti E.R. ha lanciato una petizione: Aiuta il tuo locale, nel quale si chiede agli esercenti e ai clienti dei locali, di firmare una petizione a sostegno dei pubblici esercizi, la cui situazione si fa sempre più drammatica dopo le lunghe limitazioni a causa dei provvedimenti seguiti alla pandemia.

La petizione chiede, in sintesi, lo sblocco del quinto decreto Ristori per poter finalmente accedere ai contributi promessi e già stanziati e la possibilità di rimanere aperti fino alle 21.30 se in zona gialla e alle 18 se in zona arancione.

Come spiega il presidente di Fiepet- Confesercenti E.R. Massimo Zucchini: “così non possiamo più continuare; chiediamo la possibilità di aprire fino alle 21.30 se in zona gialla, in modo da poter organizzare più turni, contrastando così assembramenti e consentirci di non morire. Ribadiamo che i primi a voler garantire la sicurezza sanitaria di clienti e lavoratori siamo noi. Il fatturato medio del settore nel mese di gennaio è stato del 2%, rispetto all’anno scorso, ed è chiaro che così rischiamo di chiudere; inoltre, anche l’accesso al credito si fa sempre più difficile, perché le banche cominciano a considerare ristoranti e bar attività a rischio. Riteniamo necessario concertare con i tavoli istituzionali, anche un progetto di rilancio del turismo, per non trovarci impreparati nel momento in cui questa situazione di crisi finalmente finirà.”

Per firmare la petizione, si può andare su https://www.formoduli.com/invia/.view.php?id=14849.

“Quanto espresso da ANCI nazionale, a nome dei Sindaci italiani, durante il vertice fra Governo e autonomie, di aprire, cioè i ristoranti anche la sera, rappresenta una posizione di grande buon senso e realismo e coincide con quanto Confesercenti e Fiepet stanno chiedendo da tempo.”

È quanto si legge in una nota della Fiepet Confesercenti Emilia Romagna a firma del Presidente regionale Massimo Zucchini.

“La consumazione al tavolo, indipendentemente dalla tipologia di esercizio – continua Zucchini - assicura condizioni di sicurezza e non crea assembramenti, anzi ha il pregio di diluire il flusso della clientela spalmandola su un orario più lungo. Noi, quindi, continuiamo a ritenere che queste attività debbano poter lavorare anche nella fascia serale e non debbano rimaner chiuse nemmeno nelle cosiddette zone arancioni. Purtroppo, invece, constatiamo come la disperazione di migliaia di persone che lavorano in questo settore e a cui si sta togliendo ogni speranza per il futuro non interessi a nessuno, creando danni che avranno ripercussioni negative per molti anni”.

L’avvio delle nuove zone arancioni, cui potrebbero passare cinque importanti regioni italiane, fra cui l’Emilia-Romagna, deve essere rimandato almeno a lunedì. Cambiare colore già domenica vorrebbe infatti dire infliggere un ulteriore grave colpo alle imprese, e in particolare a bar, pub, ristoranti e agli altri pubblici esercizi, che nei weekend generano la maggior parte del fatturato e che hanno già acquistato le forniture necessarie a lavorare.

A chiederlo è la Fiepet, l’associazione delle imprese della somministrazione di Confesercenti.

Le imprese hanno già ricevuto prenotazioni e acquistato la merce che serve sulla base della potenziale clientela e se scattasse la chiusura già da domenica ci sarebbe un danno di migliaia di euro.

Per ridurre l’impatto negativo delle restrizioni su questo tipo di imprese, occorre posticipare l’avvio della zona arancione almeno a lunedì. Ma c’è bisogno anche di un cambio di metodo nella comunicazione: le imprese sono ormai esasperate dall’incertezza che, come al solito, accompagna e precede i procedimenti restrittivi. È inaccettabile che le attività non sappiano ancora se e in che modi potranno svolgere il proprio lavoro. Un problema sottolineato, nel suo discorso al Senato, anche dal Presidente Draghi: cosa aspettiamo a cambiare passo?

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