Prosegue l’iniziativa in centro con Matisse, una serie di incontri di avvicinamento alla mostra “Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore”, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino al 15 giugno prossimo, organizzata da Confesercenti Ferrara, in collaborazione con Itinerando guide turistiche.
Il quinto e ultimo dei cinque appuntamenti, Il gusto del colore, sarà martedì 8 aprile alle 10:30 presso il Mercato coperto ortofrutticolo.
Tra le bancarelle del mercato di Via Santo Stefano, immersi in quella varietà di colori e consistenze degli oggetti che molto ha ispirato il lavoro di Matisse, gli ospiti saranno accompagnati, tramite una proiezione in PowerPoint, attraverso un viaggio alla scoperta dell’inconfondibile stile dell’artista francese, per creare un clima di curiosità verso la mostra, invogliare a cogliere dal vivo, magari con l’aiuto di una guida, le mille sfumature delle opere del maestro esposte a Palazzo Diamanti e diffondere gli aspetti di cortesia e accoglienza del tessuto commerciale della nostra città. La partecipazione è libera

Apprezziamo la buona volontà del Sindaco di Ravenna e degli altri Sindaci che si stanno spendendo anche con proposte concrete sul tema del contrasto delle dipendenza da gioco. Quella sul gioco è una normativa complicata e che in questi anni con l’intento di recuperare denaro dalle attività illegali, ha però mostrato enormi e pericolose falle.

A nostro parere la gestione di questo tema a tutti i livelli e soprattutto dopo l’inserimento dei nuovi giochi come VLT, scommesse e gioco online, merita una netta bocciatura. L’intera normativa, se non altro per gli obiettivi che si proponeva, è stata un fallimento: a fronte di un sistema fiscale più che discutibile, che ha portato nelle case dello stato risorse non congrue al livello di fatturato del settore, ha trasformato l’Italia in un enorme casinò.

Il problema ludopatia è quanto mai concreto e acuito dal periodo di crisi, dove tali comportamenti sono favoriti proprio dai soggetti che si trovano in maggiore difficoltà e con minori protezioni.

Per contrastare il fenomeno occorre però riconoscere che il problema prima di tutto sta nelle modalità di somministrazione del gioco e nelle normative nazionali che regolano questo settore.

Al Sindaco di Ravenna, a tutti i Sindaci e ai Consiglieri Regionali e Comunali che si sono spesi sul tema rivolgiamo un appello affinché maturino la consapevolezza che occorre fare pressing sullo Stato perché intervenga in maniera strutturale sulla normativa.

In merito alle proposte anticipate dal Sindaco e ancora in fase di studio, siamo pronti a confrontarci, perché le azioni che si deciderà di implementare siano utili e non si limitino a dire che il problema sta nei bar che hanno slot e videolottery.

Ribadiamo fermamente che l’azione necessaria va intrapresa a livello nazionale. Gli interventi a livello locale sono calce sulle crepe, quando occorre invece intervenire sulla struttura portante. Il rischio è quello di scansare il problema: esiste una varietà di proposte di gioco molto complessa, dove il gioco online è quello che più sta crescendo al riparo delle mura domestiche.

./..

Sei sono le direttrici sulle quali intervenire:

Semplificazione, chiarezza delle norme e rafforzamento del potere di controllo dello Stato

La normativa in essere è molto complicata e di conseguenza poco trasparente.

Limitare i poteri della direzione dei monopoli di stato che in questo campo può deliberare decreti direttoriali avente forza legge e che contribuiscono però a creare una complesso e variabile quadro normativo.

Deliberare Testo Unico sui giochi pubblici, questo aumenterebbe il livello di conoscenza e soprattutto porterebbe a ragionare sulla materia con una visione di insieme.

Individuare in maniera chiara quali debbano essere le tipologie di esercizio dedicate alla raccolta del gioco. Per fare un esempio molto concreto è assurdo che si chieda al Bar o alla Tabaccheria di togliere la slot e poi si permette di vendere i G&V presso gli uffici postali e alle casse dei supermercati.

Ristabilire congruità nei prelievi fiscali

I fatturati dell’industria del gioco continuano a crescere nel nostro paese, mentre il prelievo erariale registrato nei conti dello Stato è piuttosto stabile e se cresce non lo fa con adeguato rapporto. Questa cosa non è accettabile, come non è accettabile che vi siano situazioni di prelievo fiscale agevolate per alcune tipologie di gioco o che vengano concessi sconti sull’ammanco erariale causato da alcune di queste società. Per tali irregolarità dopo aver recuperato tutto il dovuto, comprensivo di interessi e sanzioni si dovrebbe più coerentemente valutare il ritiro della concessione.

Eliminare contrattualistiche vessatorie nei confronti dei punti vendita di gioco

I punti vendita di gioco, quindi le attività che alla fine della filiera ne raccolgono il fatturato, devono essere maggiormente tutelati dall’Amministrazione dei monopoli di Stato che non deve permettere a Concessionari e Gestori delle rete di proporre contratti capestro che limitano l’autonomia e mettono in difficoltà la liquidità dell’attività. Come è successo nel caso delle scommesse ippiche e sportive dove è stato richiesto il pagamento di canoni non previsti per legge. Oppure come nel caso dei contratti per New Slot e Vlt dai quali è molto complicato recedere e prevedono risarcimenti danni onerosi nei confronti di chi decide di farlo fuori dai tempi previsti unilateralmente da chi propone il gioco.

 

Eliminazione degli elementi che favoriscono il gioco compulsivo

Questo è il tema centrale per il contrasto alle dipendenze. Se vogliamo ottenere una rete di giochi pubblici legali, rispettosi della dignità della persona e che allo stesso tempo contrastino il gioco illegale, dobbiamo eliminare nelle modalità di somministrazione del gioco, gli elementi che possano favorire il gioco compulsivo o che mirano alle debolezze psicologiche del giocatore.

Alcuni esempi concreti di intervento sulla somministrazione del gioco:

-    Rallentare i tempi di giocata di slot e vlt (videolottery), skill games

-    Eliminare musiche e suoni dall’effetto ipnotico

-    La componente “intrattenimento” del gioco non deve offuscare una percezione che nel giocatore deve essere chiara: si sta scommettendo denaro

-    Eliminare dai luoghi fisici, come sale Bingo, sale slot e vlt, centri scommesse, elementi che possano favorire l’isolamento e la permanenza del giocatore: servizio al tavolo, oscuramento dei vetri, luminosità dei locali tenue, sale fumatori (compresa la licenza per vendere tabacchi), assenza di orologi, disponibilità di torrette bancomat

 

Anche la comunicazione dei giochi se vogliamo prefiggere tali obbiettivi può essere molto migliorata:

 

-    Oltre all’affissione nei locali di comunicazioni specifiche per il contrasto alle ludopatie, nel caso di giochi a terminale sarebbe molto più efficace obbligare i concessionari a prevedere messaggi che con cadenza predefinita, informano il giocatore dei rischi ed in alcuni casi, come per le slot, possono essere proposti brevi questionari dove occorre obbligatoriamente rispondere per continuare la partita

-    Nelle pubblicità non permettere che siano testimonial legati al mondo dello sport a proporre i giochi. Non è etico permettere che siano campioni dello sport giocato, che si lega a valori di impegno, passione e sacrificio a lanciare messaggi promozionali per un mercato che incita a scommettere sul fato anziché sulle proprie capacità

-    Non permettere ai siti online di promuoversi regalando buoni/denaro

-    Prevedere maggior visibilità e presenza delle percentuali statistiche di vincita direttamente su terminale o supporto cartaceo del gioco

 

Educazione e formazione

L’educazione e la formazione sono in ogni caso elementi importanti e sicuramente in grado di dare buoni frutti nel medio e lungo periodo.

Occorre educare a riconoscere ed evitare la trappola delle dipendenze. Su questo possono fare molto le comunità locali dove troviamo professionalità specifiche: Associazioni, Ausl territoriali e Amministratori.

Sarebbe bene prevedere tali argomenti nel piano di offerta formativa delle scuole dell’obbligo.

Devono essere formati gli operatori dei punti vendita sia per l’aspetto del rapporto col cliente che nella gestione del rapporto con concessionari e gestori della rete della raccolta del gioco.

Livello Locale

A livello locale non faremo mancare il nostro interesse sulla partita. Stiamo valutando alcune proposte di incentivo/disincentivo sullo stimolo di ciò che finora è emerso anche in altre città.

In concreto saremmo per proporre tre azioni principali:

-        Prevedere uno sconto sostanziale nella tariffa dei rifiuti per le attività che limitano la proposta di gioco nei propri locali o che non ne propongono. La tariffa dei rifiuti è comunque un’imposta che riguarda tutte le aziende interessate senza distinzione tra bar, edicola, cartoleria e tabaccheria e pesa direttamente sui titolari dell’attività

-        Siamo d’accordo sul limitare e vincolare le destinazioni d’uso dei locali dedicati a sala giochi con raccolta di denaro

-        Attivare un supporto di consulenza legale per chi deciderà di recedere da tali contratti

-        Rafforzare il supporto psicologico verso questo tipo di dipendenza nelle ausl locali

-        Siamo d’accordo con le proposte avanzate dal Gruppo dello Zuccherificio su WiFi e affissioni pubblici

Queste sono le nostre proposte che come anticipato si concentrano molto su una azione che coinvolge in primis le autorità nazionali competenti in materia. Chiediamo ai Sindaci di impegnarsi insieme a noi e di adottare questo documento come base di lavoro concreto da discutere all’interno di Anci, per poi essere portato all’attenzione dello Stato.

Fanno i conti con il difficile momento economico e la ridotta capacità di spesa delle famiglie modenesi i saldi invernali. A poco più di un mese dall’avvio le tradizionali vendite di fine stagione fanno registrare sul territorio un calo del 20% rispetto al 2013. A rilevarlo è FISMO-Confesercenti Modena che ha tracciato un primo bilancio dal monitoraggio di oltre un centinaio di imprese del settore moda-abbigliamento e calzature, dalla montagna alla pianura, passando ovviamente per il capoluogo e i maggiori centri della provincia.

L’andamento per settori merceologici Vanno molto a rilento le vendite tra i capi di abbigliamento classici invernali sia per uomo che per donna: dalle giacche, alle camice, dai pantaloni, agli abiti. Anche l’intimo segna il passo così come gli articoli da merceria. Tiene bene con punte d’incremento, guardando sempre all’inverno precedente l’abbigliamento per bambini: settore in cui gli acquisti prevalenti sono rappresentati da capi di taglie superiori da far utilizzare ai figli piccoli l’anno prossimo. Mostrano solida stabilità gli affari tra i capi di maglieria classica mentre risultano contrassegnati da segno “+” la vendita di giacconi e capospalla in generale e quella di calzature, in particolare quelle sportive genere sneakers. Quanto al valore medio dello scontrino, siamo fino ad oggi intorno ai 55 euro. Anche se la maggior parte degli operatori monitorati, il 60% circa, non ha difficoltà a dichiarare un calo rispetto all’anno passato del 15%.

L’andamento nelle diverse aree della provincia Sono le zone di Modena, Carpi e Pavullo quelle dove il trend delle vendite di fine stagione si conferma sostanzialmente stabile. In tutte lo sconto medio applicato è del 30%; varia invece l’importo medio dello scontrino: 65 euro nel primo caso, 80 euro nel secondo e 40 nel terzo. Meno bene nell’area di Vignola dove le vendite in occasione dei saldi sono scese del 20% come pure il valore dell’importo, assestandosi intorno ai 55 euro. Male il comprensorio ceramico – Sassuolo, Formigine, Maranello – che oltre ad un calo degli affari del 15%, la cifra spesa per i saldi si aggira intorno ai 44 euro: al di sotto cioè della media provinciale.

“Si giunge ormai ai saldi di fine stagione – dichiara FISMO-Confesercenti Modena – dopo mesi di vendite promozionali, sempre più diffuse e ravvicinate alle date di partenza. Senza contare che a depotenziarli contribuiscono anche le spese sostenute in occasione delle festività natalizie, la data di avvio già prima dell’epifania, alla pressione fiscale… elementi che condizionano la volontà oltre che la capacità di acquisto dei consumatori. Rimane poco meno di un mese ancora e con percentuali di sconto più elevate, con l’auspicio che possano rappresentare un po’ più di ossigeno per le imprese modenesi del settore”.

“Con l'inaugurazione della nuova sede provinciale, Confesercenti intende rinnovare e rafforzare il proprio impegno al fianco delle piccole e medie imprese modenesi ed essere parte attiva nello sviluppo e nella crescita della città e del territorio. A maggior ragione quando si tratta di rispondere alle nuove esigenze di crescita e sviluppo; anche in un momento di particolari difficoltà come quello attuale”. Parole che hanno seguito il taglio del nastro e quindi l'inaugurazione ufficiale della nuova sede di Confesercenti Modena in via Paolo Ferrari 79 in città a pochi passi dalla Casa Museo Enzo Ferrari. Il momento inaugurale che si è tenuto sabato 15 febbraio 2014 alla presenza del Direttore generale dell'Associazione Tamara Bertoni e del presidente Massimo Silingardi, ha visto anche la partecipazione di: Mauro Bussoni e Roberto Manzoni menbri della presidenza nazionale di Confesercenti e del Direttore regionale Stefano Bollettinari; del Sindaco di Modena Giorgio Pighi, del Presidente della Provincia Emilio Sabattini e dell'Assessore Regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli; del Viceministro del Lavoro On. Maria Cecilia Guerra e del Ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge oltre a diversi deputati e ai presidenti delle Associazioni imprenditoriali modenesi. Con la nuova sede, Confesercenti, che sul territorio rappresenta oltre 5000 imprese prosegue nel programma di investimenti rivolti al consolidamento dell’Associazione: per renderla ancor meglio attrezzata a sostenere le imprese a promuoverne crescita e innovazione; con l’infaticabile impegno e il costante obiettivo di continuare ad essere, per chi intraprende, un punto di riferimento solido e affidabile.

Un intervento che contribuisce alla valorizzazione e recupero dell’area Soluzioni all’avanguardia che rispettano l’ambiente

Una palazzina, dall’estetica sobria ed elegante posta a fianco dell’avveniristico Museo Casa Natale Enzo Ferrari, l’ormai famoso cofano giallo. Una costruzione che fornisce un contributo significativo al recupero e alla valorizzazione di un’intera area della città. Quattro piani, ai quali si aggiunge uno spazio seminterrato con un comodo parcheggio, che ospitano uffici moderni, ampie sale riunioni, aule attrezzate per lo svolgimento di corsi di formazione e aggiornamento e un auditorium che può ospitare sino a novanta persone. Ricerca dell’efficienza e ottimizzazione degli spazi hanno guidato i progettisti che sono così riusciti a dare vita a luoghi di lavoro particolarmente confortevoli. Un’attenzione particolare è stata riservata all’ambiente che ci circonda. L’intera palazzina, infatti, è stata costruita puntando a ottenere la migliore efficienza energetica possibile, a partire dall’impiego di energia solare direttamente prodotta dall’impianto fotovoltaico che riveste una parte della copertura dell’edificio.

Il Comune di Cesena accoglie la richiesta di Fiepet-Confesercenti Cesenate (la federazione dei pubblici esercizi) per la riduzione della tassa di occupazione del suolo pubblico a vantaggio dei pubblici esercizi che non tengono al proprio interno giochi d’azzardo. In pratica un patto che Confesercenti Cesenate ha proposto al Comune di Cesena per il rilancio e la rivitalizzazione della città, con un fronte unitario contro la ludopatia.  

La situazione economica generale è molto pesante. Le tasse, le imposte e il peso delle pratiche burocratiche si sono ulteriormente aggravate per le imprese, in special modo per i pubblici esercizi. Analoga situazione di crisi la stanno vivendo i cittadini e un sintomo di questa difficoltà è dato dall’aumento delle persone che cercano fortuna nel gioco d’azzardo. 

La Fiepet-Confesercenti Cesenate (la Federazione dei Pubblici Esercizi), partendo da questi presupposti, dopo aver aderito al tavolo di lavoro istituito dal Comune per il contrasto al gioco patologico, ha chiesto e ottenuto un incontro sull’argomento per proporre un patto che prevede iniziative per opporsi a questo drammatico fenomeno e sostenere i pubblici esercizi. L’accordo prevede di rimodulare fortemente il canone, con un dimezzamento immediato della tassa di occupazione del suolo pubblicoa vantaggio dei locali che non hanno mai avuto slot machine (o simili) e giochi d’azzardo al loro interno o che decidono di eliminarli. A seguito di una condivisione sul tema, l’amministrazione comunale ha accolto la proposta, dichiarandosi disponibile a prevedere, già dalla prossima primavera, la diminuzione consistente della Cosap ai bar e ristoranti che non detengono nel proprio esercizio strumenti di gioco d'azzardo.

 

Nei mesi scorsi La Fiepet ha partecipato agli incontri indetti dal Comune di Cesena e dall’Ausl, per contrastare il fenomeno della ludopatia, che avevano anticipato la Legge regionale. Oltre a dichiarare la propria disponibilità a lavorare insieme alle Istituzioni per la prevenzione e la promozione di buone prassi a contrasto del gioco patologico, fin dall’inizio Fiepet-Confesercenti si è fatta promotrice della richiesta di poter giungere ad un forte incentivo per i pubblici esercizi che fanno o hanno già fatto la scelta, prima di tutto etica, di non tenere nel proprio locale né slot machine né qualsiasi altro tipo di gioco d’azzardo.

“La richiesta – intervengono il Sindaco Paolo Lucchi e gli Assessori Simona Benedetti e Matteo Marchi – ci è parsa da subito condivisibile: oltre ad averla promossa presso il coordinamento regionale che si è istituito sull’argomento per l’applicazione della relativa legge regionale, abbiamo approfondito i termini della richiesta in Giunta, fino a prendere una decisione che va nella direzione di un pieno accoglimento di quanto richiesto da Confesercenti. Anche in questo caso, infatti, crediamo che la salute e la serenità dei cittadini sia da mettere davanti a qualunque altro interesse, soprattutto se legato ad un incasso da parte del Comune e, quindi, avente natura economica”.

“Siamo molto soddisfatti – commenta Luca Collini, presidente della Fiepet-Confesercenti Cesenate - di questo importante risultato ottenuto dalla nostra categoria. Ringraziamo il sindaco Paolo Lucchi e i membri della Giunta comunale per la disponibilità a discutere dei nostri problemi e siamo sicuri che non mancheranno altre iniziative comuni finalizzate a rendere Cesena una città ancor più viva, vivibile ed attrattiva”. 

“Con questa iniziativa – continua Collini – abbiamo avanzato una proposta significativa per svolgere azioni comuni per il bene dei nostri concittadini ed anche per rilanciare un settore, quello dei pubblici esercizi, che da sempre è il fulcro vitalizzante della città, anche grazie ai tavoli che vengono posti davanti ai locali. Tramite questo patto, che metteremo a punto meglio nei prossimi giorni, Cesena si rivelerà ancora una volta come un esempio virtuoso per le realtà del territorio regionale”.

"Gli interventi sul canone di occupazione di suolo pubblico - aggiunge il Sindaco - sono fra le azioni più sollecitate negli ultimi tempi e se ne è parlato anche al primo incontro della cabina di regia del centro storico. Oggi Confesercenti ci ha avanzato una proposta che coniuga le esigenze delle imprese cesenati alla necessità di perseguire un interesse sociale particolarmente elevato, che è il contrasto forte alla ludopatia. L’idea ci piace molto ed è velocemente attuabile attraverso un intervento diretto sui canoni. Ne parleremo anche al prossimo incontro della cabina di regia, approfondendo la questione dal punto di vista tecnico e numerico e dei tempi relativi alla sua applicazione”.


Sottocategorie

©Confesercenti Emilia Romagna
INFORMATIVA:
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.
MAGGIORI INFORMAZIONI ACCETTO