Imprese e lavoratori delle zone colpite dal sisma del maggio scorso potranno accedere a finanziamenti dedicati di primo supporto finanziario per la ripresa delle loro attività. È il frutto di un accordo raggiunto dagli Enti Bilaterali Nazionali del sistema Confesercenti con UniCredit, banca diffusa capillarmente nelle località colpite.

L’accordo prevede, per le imprese, finanziamenti a 12 mesi a tasso zero  e senza spese di istruttoria, con rimborso in un’unica soluzione alla scadenza. L’importo massimo concedibile dalla Banca è pari a 50.000 Le pratiche verranno istruite dagli uffici territoriali della Confesercenti e da questi inviati a UniCredit per l’approvazione. Il tasso sarà pari a zero in quanto interverrà direttamente l’ente bilaterale Confesercenti a sopportarne il costo.

Per i lavoratori, invece, l’importo erogabile può arrivare a 20.000 euro, con una durata da 36 a 60 mesi e senza spese di istruttoria. In questo caso gli interessati dovranno fare riferimento all’ente bilaterale Confesercenti presso cui l’azienda è iscritta per la preventiva autorizzazione e per il rimborso successivo del tasso del 2,6 % applicato dall’istituto di credito su questa tipologia di finanziamento. Questa misura sarà attiva sino al 31 dicembre salvo anticipata chiusura per esaurimento delle risorse stanziate.

I territori coinvolti sono quelli di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia.

“L’accordo – sottolinea Stefano Bollettinari – direttore di Confesercenti Emilia Romagna – rappresenta il primo, concreto sostegno alle popolazioni terremotate ed è il frutto della grande collaborazione sviluppata a livello nazionale da Confesercenti e le organizzazioni sindacali dei lavoratori costituenti gli enti bilaterali del settore. Queste somme potranno permettere alle imprese e ai lavoratori di riprendere le proprie attività con più serenità e impegno verso il futuro”.

Si è svolto stamattina a Reggio Emilia, organizzato da Confesercenti Emilia Romagna, nell’Aula Magna di Palazzo Scaruffi, il convegno “Po e turismo fluviale, risorsa naturale ed economica”, nell’ambito della “3a Borsa del Turismo fluviale e del Po”, il cui programma prevede workshop, incontri, manifestazioni ed eventi nei Comuni della Bassa Reggiana fino 14 ottobre.

Nell’occasione è stata inoltre presentata la nuova guida “Antichi sapori di terra e di fiume. Itinerari gastronomici lungo il fiume Po”, che propone ristoranti e trattorie nelle zone tra Parma, Reggio Emilia, Ferrara e il Delta del Po.

L’incontro ha messo in evidenza la straordinaria potenzialità del turismo fluviale nel nostro Paese e in particolare in Emilia Romagna e nelle regioni attraversate dal più grande fiume d’Italia; si tratta di un mercato turistico che solo in Europa vale oltre 1 milione di arrivi con oltre 7.500.000 pernottamenti per circa 7 giorni di permanenza media e che generano una spesa turistica di oltre 900 milioni di euro.

Per fortuna anche nel nostro Paese sta emergendo una maggiore attenzione attorno alle potenzialità di questo settore, sia come risorsa naturalistica, sia come opportunità di sviluppo economico.

Sicuramente in questi anni molto è stato fatto intorno al progetto Po e al turismo fluviale. Il fatto di essere alla terza edizione della Borsa ne è un felice esempio. In molte aree sono stati realizzati interventi infrastrutturali, progetti finalizzati alla promozione di molti prodotti collegati al fiume (dal cicloturismo all’enogastronomia, dall’offerta culturale alle varie attività sportive in acqua ed a terra), sono stati creati strumenti e materiali informativi sull’offerta del territorio e sono state attivate varie iniziative promozionali e commerciali (dalle tradizionali partecipazioni a fiere e workshop, alla promozione su web, alla nascita di club di prodotto collegati al turismo sul Po, all’organizzazione per il 3° anno della Borsa del turismo fluviale e del Po).

“Ora dobbiamo fare un salto ulteriore – ha sottolineato Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna nel suo intervento al convegno - con un coinvolgimento sempre più forte nelle azioni di promo commercializzazione di tutti i territori attraversati dal Po, superando i confini provinciali e anche quelli regionali per fare di questo fiume una destinazione turistica forte e competitiva a livello internazionale al pari dei grandi fiumi europei, anche considerando la percentuale elevata di flussi internazionali che il turismo fluviale è in grado di attrarre”.

 Anche l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Melucci, ha ribadito la necessità di dare un ulteriore sviluppo al turismo fluviale: “E’ opportuno non abbassare la guardia sulla promozione e sulla tutela del nostro grande fiume. Occorre continuare sulla strada intrapresa dal sistema turistico regionale, come il progetto del sito www.visitporiver.it, di rendere sempre più attraenti queste zone, affinché i turisti stranieri e italiani siano invogliati a conoscere le eccellenze che questa terra sa offrire e che sono uniche al mondo. Nonostante la difficoltà economica che stiamo attraversando, è importante che pubblico e privato collaborino per continuare ad investire nella qualità dell’offerta, implementando tutti gli strumenti utili per aiutare gli operatori del settore a internazionalizzarsi.”

Il convegno è stato coordinato da Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna e sono intervenuti:

Alessandro Scillitani, regista del film "Il risveglio del fiume segreto - in viaggio sul Po con Paolo Rumiz"

Alessandro Tortelli, direttore Centro Studi Turistici di Firenze

Maurizio Melucci, assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna

Stefano Pregnolato, presidente del Consorzio Turistico Card del Po (Rovigo-Delta del Po)

La recente legge di riforma del mercato del lavoro non soddisfa pienamente le aspettative delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi aderenti alla Confesercenti dell’Emilia Romagna in quanto, nonostante le modifiche introdotte rispetto all’impostazione originaria, riduce gli elementi di flessibilità del lavoro “in entrata” e rende di fatto inapplicabile alcuni istituti molto utilizzati da questa tipologia di imprese, come ad esempio il lavoro a chiamata. E’ quanto emerso oggi nel corso del convegno “Riforma del lavoro e impatto sulle piccole e medie imprese”, tenutosi a Bologna e organizzato dalla Confesercenti dell’Emilia Romagna.

All’incontro, coordinato da Beppe Boni, Vicedirettore de Il Resto del Carlino, hanno partecipato l’Onorevole Giuliano Cazzola, il Senatore Tiziano Treu, la Responsabile del servizio lavoro della Regione E.R Paola Cicognani, il Professor Michele Faioli dell’Università Tor Vergata di Roma, Stefano Bollettinari, Direttore della Confesercenti E.R. e Mauro Bussoni, Vicedirettore generale Confesercenti nazionale.

“I contratti a tempo determinato e a chiamata, così come altre forme di flessibilità - sostiene Stefano Bollettinari –Direttore di Confesercenti Emilia Romagna- non vanno penalizzati perché, se gestiti correttamente, rappresentano una necessità per il settore terziario e per il turismo, in quanto corrispondono ad esigenze oggettive e peculiari di questo comparto. Basti pensare, per fare un esempio, alla stagionalità turistica, ai picchi di lavoro durante i weekend e nelle festività, che ormai fanno parte dei cambiamenti del mercato e delle abitudini dei consumatori o a volte sono indotti da cambiamenti legislativi. Inoltre, in tanti casi questi strumenti hanno permesso ai giovani di entrare nel mondo del lavoro trovando poi un’ occupazione più stabile.

Oltre a ciò, Confesercenti Emilia Romagna ritiene importante continuare a riproporre due temi che nella riforma recentemente varata non sono contenuti: la riduzione del costo del lavoro, e quindi del cuneo fiscale, e la previsione di misure significative di incentivazione all’occupazione particolarmente importanti in questa fase di forte crisi economica.”

E’ nata la nuova guida “Antichi sapori di terra e di fiume. Itinerari enogastronomici lungo il fiume Po” che propone ristoranti e trattorie nelle zone tra Parma, Reggio Emilia, Ferrara e il Delta del Po alla scoperta dei prodotti e dei piatti della tradizione culinaria della bassa padana che si sviluppa attorno al ‘grande fiume’ e in cui pescigatto, anguille, salami nostrani, risotti e tanti altri prodotti, compresi i vini, contribuiscono a definire una tradizione enogastronomica unica e particolare.

La guida è stata presentata oggi in occasione della conferenza stampa della terza edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po che si terrà a Guastalla dal 12 al 14 ottobre 2012

La guida è stata realizzata dal Cat Confesercenti Emilia Romagna in collaborazione con Fiepet (Federazione Italiana Esercizi Pubblici aderente a Confesercenti) Confesercenti di Ferrara, Parma e Reggio Emilia.

Scarica qui la guida “Antichi sapori di terra e di fiume. Itinerari enogastronomici lungo il fiume Po

Confesercenti Emilia Romagna esprime la propria soddisfazione per la nomina a Direttore generale dell’ENIT di Andrea Babbi attuale Amministratore delegato di APT Servizi Emilia Romagna.

“Questa nomina – afferma Stefano Bollettinari, Direttore regionale dell’Associazione – oltre a rappresentare un premio alle capacità personali di Babbi, può essere l’occasione per portare in ambito nazionale la positiva esperienza del sistema turistico dell’Emilia Romagna per quanto riguarda la promo commercializzazione”

Confesercenti Emilia Romagna e tutte le proprie Associazioni del turismo sono disponibili alla più ampia collaborazione come peraltro sin qui garantito, ed esprime al nuovo Direttore i migliori auguri per un proficuo lavoro.

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