I risultati dell’indagine del Centro Studi Turistici per conto di Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna che ha coinvolto 622 imprenditori turistici della regione

In un periodo caratterizzato da un andamento incerto della domanda italiana, i primi dati sulla stagione estiva 2013 fanno registrare una leggera diminuzione del mercato in termini di presenze.

Più in generale, se nei primi cinque mesi del 2013 l’industria regionale delle vacanze aveva già registrato una flessione delle presenze, nel trimestre estivo (giugno-luglio-agosto) i risultati dovrebbero attestarsi su valori di leggera diminuzione (-1,2%).

“Purtroppo però, nonostante il parziale recupero di agosto – sostiene il direttore regionale di Confesercenti Stefano Bollettinarii fatturati delle imprese hanno segnato un ulteriore calo, attestandosi al -5,5% rispetto allo stesso trimestre 2012: la minor capacità di spesa da parte della domanda italiana e le politiche tariffarie delle imprese incentrate su sconti e offerte speciali hanno determinato l’ulteriore contrazione ricavi. Risultati quindi condizionati dalla crisi economica, che ha assottigliato ulteriormente i budget delle vacanze e la loro durata”.

L’Emilia Romagna riesce a reggere seppure con difficoltà grazie alla domanda estera e al recupero in agosto di quella italiana.

“Anche nella difficile stagione di quest’anno – afferma il presidente regionale Asshotel-Confesercenti, Claudio Della Pasquac’è stato un forte impegno degli imprenditori e del sistema turistico per reggere la competizione di mercato ma si riduce sempre più il margine di redditività aziendale fino al punto da rendere problematica la gestione corrente delle imprese, sottoposte a continui aumenti di costi e di tasse, come nel caso dell’Imu, nonostante si tratti di immobili destinati ad attività produttive. E’ necessario considerare il turismo come un comparto industriale vero e proprio e destinatario di politiche nazionali”.

I cambiamenti più significativi dell’ultimo periodo sono stati:

1. aumento della quota di consumatori che scelgono i servizi sulla base del prezzo e non della proposta;

2. ulteriore incremento delle prenotazioni “sottodata” tramite il web;

3. rafforzamento del segmento lusso, grazie alla domanda proveniente in prevalenza dai mercati extraeuropei.

Giugno è stato sicuramente il mese peggiore, non solo per le sfavorevoli condizioni meteo, ma soprattutto per la contrazione della domanda italiana, solo parzialmente compensata dai mercati esteri.

Luglio ha registrato andamenti altalenanti, con segnali di recupero nella seconda parte del mese, grazie alle provenienze dall’estero e alle campagne promozionali avviate dalle imprese.

I flussi di agosto, invece, sono stati una boccata di ossigeno per il sistema turistico regionale, soprattutto per la Costa, con una ripresa della domanda italiana che è proseguita fino alla quarta settimana. Significativa anche la quota delle presenze straniere, che ha contribuito al parziale recupero del gap di inizio stagione.

Questo è il quadro che emerge dall’indagine realizzata per conto di Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna presso un campione di 622 imprese ricettive della regione, con un’offerta che è riuscita a tener fronte alla crisi anche se non in maniera omogenea. Il comparto alberghiero dovrebbe attestarsi al -0,7% (-2,1% di italiani e +4,4% di stranieri) e l’extralberghiero al -2,9% (-8% italiani e +8,4% stranieri).

La Costa Adriatica: dopo un giugno e la prima metà di luglio sottotono, segnali di ripresa sono stati registrati a stagione inoltrata, con il maggior afflusso soprattutto nei week end. Nel complesso dovrebbe attestarsi al -1,2%. Il calo degli italiani (-4,1%) è stato parzialmente compensato dalla crescita degli stranieri (+5,6%). Tra le nazionalità in aumento si segnalano: Germania, Svizzera, Olanda, Belgio, Francia, Russia e Paesi dell’Est.

Terme e Benessere: l’unico prodotto regionale che non riesce a fermare il trend di negatività. -13,6% di presenze italiane e -0,8% di stranieri, grazie soprattutto agli austriaci, svizzeri e alle provenienze dai Paesi dell’Est, con un dato complessivo stimato al -4,4%

Appennino e Verde: sicuramente favorita dalle frequenti ondate di calore. Se in termini di presenze si registra una diminuzione degli italiani (-3,3%), promettente risulta invece il trend degli stranieri (+0,9%), che portano il dato complessivo al -0,7%. Tra le nazionalità in crescita svizzeri, austriaci, olandesi e i Paesi dell’Est.

Città d’arte: in flessione del -1,4%, con un aumento degli stranieri (+3,3%) e una netta diminuzione degli italiani (-4,1%). In aumento tedeschi, svizzeri, olandesi, francesi, russi, Paesi dell’Est.

Anche settembre dovrebbe segnare un trend di stabilità o di leggera flessione, nonostante l’incremento dei flussi registrati nella prima settimana, in particolare sulla Costa. Ad oggi, l’andamento degli hotel a 4/5 stelle è stimato sugli stessi livelli del 2012, mentre per l’extralberghiero si prevede una diminuzione. I prodotti con le migliori aspettative sono le Città d’Arte e l’Appennino e Verde.

Sulla base delle indicazioni del campione, il tasso di occupazione registrato dalle strutture ricettive regionali nel corso della stagione estiva 2013 si attesterebbe su una media del 60,1%. Il tasso di occupazione più elevato è stato registrato dagli operatori della Costa (69,5%), a differenza delle Città d’Arte che hanno conseguito il valore più basso (43%).

Negativa la percezione sui fatturati conseguiti nel trimestre estivo, che dovrebbero segnare un decremento di oltre 5 punti percentuale. Il calo più evidente risulta per il settore extralberghiero (-7%), a differenza degli hotel che si attesterebbero al -4,3%.

 

La Confesercenti nazionale ha eletto i quattro vicepresidenti che andranno a far parte della Giunta nazionale.

Tra questi Roberto Manzoni, già presidente di Confesercenti Emilia Romagna.

Roberto Manzoni è nato a Conselice e risiede a Ravenna dove è titolare di un’attività commerciale di abbigliamento nel centro storico dal  1973.

Dal 2009 è presidente regionale Confesercenti Emilia Romagna e dal 1995 ricopre inoltre  il ruolo di Presidente Provinciale della Confesercenti di Ravenna. Da marzo 2008 è Presidente Nazionale della FISMO (il Sindacato del settore moda della Confesercenti).

Confcommercio e Confesercenti dell’Emilia Romagna hanno sottoscritto congiuntamente, a livello regionale, gli accordi per la detassazione del salario di produttività, come previsto dai rispettivi accordi quadro di livello nazionale.

Il primo Accordo, confederale, sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil regionali, prevede un'ampia formulazione per la produttività; il secondo, con le categorie di settore Filcams, Fisascat e Uiltucs regionali, individua gli istituti che concretamente, nel contratto del terziario, hanno dimostrato di incrementare la produttività quando applicati in azienda.

“Gli Accordi – afferma Pietro Fantini, direttore di Confcommercio Emilia Romagna - sottoscritti in un momento difficile per la nostra economia, consentiranno alle imprese aderenti a Confcommercio e Confesercenti dell’Emilia Romagna ed ai loro lavoratori di beneficiare pienamente delle agevolazioni previste per incentivare la produttività, valorizzando il ruolo del terziario per la ripresa economica del Paese”.

“Questa intesa – sottolinea Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna – è particolarmente importante perché consente di attenuare, almeno parzialmente, gli effetti dell’elevata pressione fiscale che grava sul lavoro e permette anche alle PMI prive di rappresentanza aziendale e aderenti a Confesercenti e Confcommercio Emilia Romagna di applicare le agevolazioni ai propri dipendenti”.

Il 75% dei commercianti emiliano-romagnoli evidenzia una diminuzione delle vendite nelle prime due settimane di saldi estivi rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, mentre un 19,6% dichiara una sostanziale stabilità e solo il 5,4% registra un aumento.

È quanto emerge dalla rilevazione condotta dalla Confesercenti Emilia Romagna attraverso le proprie strutture provinciali su un campione di negozi di abbigliamento e calzature.

Dall’indagine è emerso anche che il 57% delle imprese ha tenuto aperto anche nella giornata di domenica 7 luglio, percentuale che è scesa al 52% nella domenica successiva.

Il 41% dei negozianti interpellati dichiara anche una diminuzione dello scontrino medio, mentre solo il 4% ne segnala un aumento e il rimanente 10% un livello in linea con quello dell’anno scorso. Il valore medio registrato in questo periodo dello scontrino si attesta sui 50 euro.

La situazione si registra in modo praticamente omogeneo in tutte le città della regione, con lievi scostamenti.

La crisi sembra, dunque, aver inciso in modo importante sulla propensione all’acquisto e la capacità di spesa degli emiliano-romagnoli.

I negozi, emerge ancora dall’indagine, hanno ancora un’ampia gamma di offerta disponibile, con un buon assortimento e questo consentirà di poter acquistare prodotti di qualità a prezzi convenienti nel prossimo week-end su cui gli operatori commerciali puntano molto per cercare di invertire il trend sin qui registrato.  

I dati delle vendite- afferma il direttore della Confesercenti E.R. Stefano Bollettinari commentando l’indagine - non fanno che confermare la difficoltà del settore e l’attenzione dei clienti ad acquistare meno anche quando ci sarebbero ottime occasioni per farlo. Quelli che si apprestano a comprare adesso hanno l’opportunità di trovare una scelta veramente ampia, essendo i magazzini ancora pieni di molta merce di qualità.

Per fortuna che la clientela estera, come ad esempio quella russa nel riminese, sorregge in qualche modo le vendite. C’è inoltre da tener conto che molti degli interpellati operano in zone turistiche dove i saldi non erano ancora partiti o inizieranno in agosto, e che mancano all’appello i negozi delle zone colpite dal sisma. La situazione, sebbene diversificata, rimane difficile, soprattutto perché le vendite durante i saldi non vanno a compensare le difficoltà dell’intero anno.”

OLTRE 90 I RISTORANTI DOVE SCOPRIRE LE MIGLIORI SPECIALITÀ EMILIANO-ROMAGNOLE 

Un viaggio indimenticabile nella tradizione del buon mangiare.

 Sono oltre 90 i ristoratori che aderiscono alla rete del “Tipico a Tavola” e contenuti nella terza edizione della Guida presentata oggi a Bologna.

 Nei ristoranti, nelle trattorie e nelle osterie del TIPICO A TAVOLA, si possono trovare menù tipici locali, piatti tradizionali autentici realizzati con i prodotti tipici del territorio e seguendo le stagionalità e le ricette tradizionali, o rivisitate dalla creatività degli chef. Presenti ovunque nella regione, sono in grado di ospitare ogni tipo di clientela, per ogni occasione e in spazi adeguati, proponendo squisiti piatti di pianura, collina, mare e montagna; preparati a regola d’arte e sempre accompagnati dalla passione, professionalità e simpatia tipiche di questa terra.

La Guida a Locali e Ricette 2013 del Tipico a Tavola è consultabile o scaricabile sul sito www.tipicoatavola.it (nella versione inglese: www.tipicoatavola.com), anche in versione per smartphone e tablet.

Insieme a tutte le indicazioni utili sui locali, la Guida on line propone circa trecento ricette scritte direttamente da cuochi e chef, corredate di tutte le istruzioni per essere realizzate passo per passo, con la massima semplicità e chiarezza.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti: il professor Corrado Barberis - Presidente Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, Andrea Cavallina - Presidente Regionale FIEPET (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici), Stefano Bollettinari - Direttore Confesercenti Emilia Romagna, Maurizio Melucci - Assessore al Commercio e Turismo della Regione Emilia-Romagna. 
“La crescita dell’adesione al marchio – ha sottolineato Stefano Bollettinari - dimostra il sempre maggior interesse per la cucina della tradizione e dell’ospitalità emiliano romagnola, immagine e sostanza della creatività e dell’operosità del mondo della ristorazione di una regione conosciuta ovunque per l’attenzione alla buona tavola.”

“Il nostro territorio – ha continuato Bollettinari - è talmente ricco di prodotti di qualità e di ristoratori capaci di interpretare la tradizione in chiave moderna, che il marchio TIPICO A TAVOLA si propone come strumento di promozione per questi piccoli imprenditori e va inoltre incontro alle esigenze di quanti amano la buona tavola e vogliono la garanzia di mangiare prodotti locali e genuini. La Guida, inoltre, è una vetrina comoda e facilmente consultabile, prezioso strumento anche per tutti i turisti che visitano la nostra regione.”

“È una grande emozione vedere il successo che registra questo progetto – ha detto Andrea Cavallina, noto ristoratore di Ferrara – perché è nato dalla diretta volontà dei ristoratori di valorizzare, col proprio lavoro e passione, la qualità della tradizione e i suoi valori culturali e sociali”.

“I dati dell’Osservatorio regionale – ha detto Melucci – ci dicono che quando si va a mangiar fuori il tipo di menù, la conoscenza del locale e il buon rapporto fra qualità e prezzo sono i criteri che ispirano le scelte degli emiliano-romagnoli e le cucine ricercate sono quelle di tipo tradizionale (oltre l’80% delle persone intervistate dall’Osservatorio ha espresso questa indicazione). La rete del Tipico a Tavola ha il pregio di rispondere a questi requisiti, aumentando fra i consumatori la conoscenza delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, valorizzando la tradizione e aiutando le imprese ad accrescere le proprie competenze”.

Tipico a Tavola è promosso dalla FIEPET Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici e patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, da APT Servizi E.R. e dal Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes.

Per informazioni:

Ufficio stampa CAT Confesercenti Emilia-Romagna 051 6380311 - 3488695479

 

I RISTORANTI DEL TIPICO A TAVOLA

(per provincia)

 BOLOGNA: Ristorante Ciacco, Ristorante La Traviata, Trattoria Casa Buia, Trattoria di Via Serra, La Barattina, Ristorante La Chiesaccia, Trattoria dai Mugnai, Trattoria del Borgo, Trattoria Tubino, Ristorante Nuova Roma, Ristorante La Scuderia (Imola), Hostaria 900 (Imola), Osteria del Vicolo Nuovo da Ambra e Rosa (Imola), Ristorante Naldi (Imola).

FERRARA: “Da Noemi” Trattoria La Romantica, Ristorante “Abbazia Pomposa”, Ristorante Ramina, Trattoria Ca’ Vecia, Antica Osteria Gola Gioconda, Osteria delle Sabbie 1731, La luna nel pozzo.

FORLÌ CESENA: Ristorante Del Lago, Locanda al Gambero Rosso, Ristorante Alto Savio, Trattoria Albergo Mingaren, Cohiba, Osteria Michiletta, Ristorante Osteria Cerina, Osteria del Gran Fritto, Ristorante Osteria Pizzeria Gabbiano, Trattoria La Guinguette da Slim, Hotel Ristorante “Rosa Bianca” da Moreno, Ristorante Convivio, Ristorante l’insonnia, Trattoria Petito, Osteria L'Aldiquà, Il Ristorante dei Cantoni, Ristorante “Da Elena”, Ristorante Da Ottavio.

MODENA: La Quercia di Rosa, Osteria Stallo del Pomodoro, Ristorante La Ca’ di Mat, Ristorante l’incontro, Hostaria del Rio, Locanda Marcella.

PARMA: Ristorante Gallo D’Oro, Ristorante Parma Rotta, Trattoria Belvedere, Trattoria Corrieri, Alle Roncole, Ristorante Corte di Giarola, Ristorante Locanda Stendhal, Antica Trattoria Leoni , Hostaria delle Terre Verdiane, Ristorante Mezzadri, Ristorante Il Rigoletto, Taverna del Castello, Trattoria Laghi Verdi, Trattoria La Maestà.

PIACENZA: Trattoria Da Carlo, Trattoria La Pireina, Antica Osteria Croce Bianca, Antica Osteria della Pesa, Antica Osteria al Cavaliere Nero, Ristorante Rio Verde, Ristorante Lo Zingaro, Trattoria Regina.

RAVENNA: Antica Bottega di Felice, Fricandò, Osteria dei Battibecchi, Ristorante Alexander, Albergo Trattoria Al Gallo, Osteria Malabocca, Trattoria Cheterena, Ristorante Al Deserto, Ristorante Pizzeria Notte e Dì, La Trattoria, Ristorante “Da Matteo”, Ristorante Da Coa.

REGGIO EMILIA: Ristorante “Trattoria da Probo”, Ristorante Casa Maffei da Natale, La Baita d'oro, Osteria Sotto Sopra by La Brace, Albergo Ristorante "La Maddalena", Osteria in Scandiano.

RIMINI: Osteria Enoteca “Al Bel Fico”, Ristorante Albergo Lago Verde, Osteria La Corte di Berengario, Ristorante Antenna Dal Morino, Locanda dell'Ambra, Il Chiosco di Bacco, Casa Zanni.

 

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