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Assohotel Confesercenti Emilia Romagna esprime soddisfazione per il via libera definitivo da parte del Senato, nell’ambito della manovra correttiva, dell’introduzione della cedolare secca del 21% e della tassa di soggiorno per gli affitti brevi perché rappresenta un primo passo verso l’equiparazione delle regole nelle diverse forme di ricettività turistica.
Assohotel Confesercenti Emilia Romagna chiede nel contempo che si vada a una regolamentazione più complessiva del fenomeno delle locazioni brevi, che ormai, anche attraverso l’utilizzo delle grandi piattaforme online, è diventata un’attività economica e imprenditoriale a tutti gli effetti e come tale andrebbe assoggettata anche ad IVA e a tutti gli altri adempimenti cui sono tenute le attività di ricettività professionale.
Oggi a Rimini, Confesercenti, Filcams, Fisascat e Uiltucs dell’Emilia-Romagna, hanno presentato l’accordo, sperimentale e di durata triennale, sottoscritto, lo scorso 5 maggio, per misure in favore dei lavoratori assunti nelle imprese del turismo a carattere stagionale, sui temi della formazione professionale e dell’assistenza sanitaria integrativa.
Erano presenti all’incontro Marco Pasi di Confesercenti; Veronica Tagliati di Filcams; Michele Vaghini di Fisascat e Aldo Giammella di Uiltucs.
La motivazione principale, alla base dell’accordo, è la convinzione della necessità di adeguate politiche contrattuali volte a incrementare progressivamente il periodo di attività delle imprese turistiche per consentire la salvaguardia dell’occupazione e la permanenza nel settore dei lavoratori.
L’accordo siglato, coerentemente con quanto stabilito nel Contratto Collettivo di Lavoro del Turismo, affida all’Ente Bilaterale di riferimento (EBTER), la realizzazione e il finanziamento delle iniziative che si realizzeranno.
La prima di queste riguarda la formazione professionale, che le parti individuano come strumento fondamentale per la qualificazione delle persone e per il loro inserimento nel mondo del lavoro. Su questo fronte, EBTER finanzierà interamente progetti formativi secondo moduli della durata complessiva di 40 ore settimanali con modalità in aula e on the job, rivolti a lavoratori con contratti a tempo determinato per stagionalità di almeno tre mesi. La partecipazione ai corsi sarà retribuita dalle aziende ai fini di legge e riguarderà sia adempimenti previsti dalle normative che competenze tecniche collegate alle mansioni da svolgere e altre di natura trasversale.
In particolare, saranno oggetto dei percorsi: il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro, le procedure HACCP (Hazard-Analysis and Control of Critical Points), i diritti contrattuali nel rapporto di lavoro, la qualità del servizio nelle imprese del turismo e, a seconda della mansione, la gestione del ricevimento, dell’housekeeping, il funzionamento del bar e della sala ristorante, competenze di cucina e, per gli stabilimenti balneari, le tecniche di salvamento, di rianimazione e altre competenze utili.
Potranno accedere a questi percorsi i lavoratori delle imprese stagionali collocate nei territori di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara.
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integrativa, EBTER istituirà, sperimentalmente, un sussidio per permettere al lavoratore di poter usufruire delle prestazioni erogate dal fondo ASTER anche successivamente alla data di cessazione del rapporto di lavoro stagionale.
Entrambe le misure, si affiancano a quelle già previste da EBTER in materia di sostegno al reddito e welfare aziendale ed erogate ai lavoratori dipendenti delle aziende aderenti ad Ebter.
Ogni informazione su queste azioni specifiche e sulle altre prestazioni, possono essere richieste direttamente all’Ente (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.ebter.it) o in qualsiasi sede di Confesercenti, Filcams, Fisascat e Uiltucs, dei territori sopraindicati.
E’ proseguita anche nel 2016, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti sul credito, la restrizione dei prestiti bancari alle imprese sia a livello nazionale che per quanto concerne l’Emilia Romagna.
In riferimento al comparto commerciale e turistico, il “credit crunch” in regione ha fatto segnare una riduzione dell’1,7% dei prestiti su base annua (sostanzialmente uguale al dato nazionale del -1,6%).
Come al solito le più penalizzate sono le micro e piccole imprese fino a 20 addetti con flessioni che vanno dal -5,4% al -6,8%, mentre per quelle oltre i 20 addetti la riduzione del credito di fatto non esiste (-0,2%).
La dinamica delle sofferenze è invece in notevole miglioramento rispetto al 2015, sia nel dato nazionale che registra una diminuzione dello 0,9%, sia in quello regionale dove il dato medio è ancora più marcato (-4,4%) e riguarda un po’ tutte le dimensioni d’impresa.
“Anche nel 2016 abbiamo assistito ad una evidente penalizzazione e restrizione nell’accesso al credito per quanto riguarda le piccole imprese commerciali e turistiche fino a 20 addetti – sostiene Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna – con una situazione che appare fortemente sbilanciata e che vede un sistema di erogazione che indirizza il 75% del credito alle imprese con oltre 20 addetti, mentre nell’economia reale, anche in questo settore svolgono un ruolo insostituibile le micro e piccole imprese anche per ciò che concerne il contributo in termini occupazionali.
Per questo motivo – prosegue Bollettinari – Confesercenti Emilia Romagna propone di creare un fondo regionale ad hoc per agevolare l’accesso la credito da parte delle micro e piccole imprese fino a 20 dipendenti, oltre a sostenere e migliorare le altre misure già in essere”.
Dopo la recente elezione di Dario Domenichini ai vertici di Confesercenti E.R., si è riunita oggi la presidenza per eleggere la Giunta e i vicepresidenti regionali.
Ne faranno parte, oltre al presidente Domenichini, il direttore Stefano Bollettinari, Massimo Zucchini (presidente Confesercenti Bologna) in qualità di vicepresidente Vicario e i vicepresidenti Mauro Rossi (presidente della Confesercenti di Modena) e Fabrizio Vagnini (presidente della Confesercenti di Rimini).
A comporre la Giunta regionale vi saranno inoltre i presidenti Confesercenti provinciali di Parma Francesca Chittolini, di Ravenna Monica Ciarapica, di Forlì Mauro Lazzarini, di Piacenza Nicolò Maserati, di Imola Sabina Quarantini, di Ferrara Nicola Scolamacchia e di Cesena Cesare Soldati.
Nel corso della riunione odierna, oltre ad aver affrontato i temi generali riguardanti le PMI, la pressione fiscale e l’illegalità, è stata ribadita la necessità di correggere il P.d.L. regionale sull’urbanistica onde evitare lo sviluppo incontrollato delle grandi strutture di vendita ed è stata riconfermata da parte di Confesercenti E.R. la piena collaborazione relativamente all’applicazione della legge regionale per quanto riguarda l’avvio dell’operatività delle “destinazioni turistiche”.
Pedalare dall’Emilia Romagna e attraversare Lombardia Veneto e Piemonte su un’unica e interrotta ciclovia lungo le rive del fiume Po.
E’ questo l’ambizioso progetto portato avanti dal professor Pileri del Politecnico di Milano che con il suo staff partirà domani da Venezia in sella alla sua bicicletta per sensibilizzare su questa importante progetto denominato VENTO.
Questo tratto di ciclovia turistica, è uno dei primi quattro che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio ha finanziato per un totale di 4,77 milioni di euro destinati ai progetti di fattibilità tecnica ed economica, dando di fatto avvio alla loro realizzazione all’interno del sistema nazionale delle ciclovie turistiche
Per la Ciclovia Vento, Venezia-Torino, dal costo stimato di 129,70 milioni di euro, la direttiva ministeriale ha già assegnato risorse per 2,75 milioni di euro.
Oltre a predisporre il progetto di fattibilità tecnica ed economica, ciascun ente capofila dovrà anche proporre uno o più interventi lungo l’itinerario che rispondano ai criteri del miglior rapporto costi-benefici, della fruibilità in termini di lotti già pedalabili in sicurezza, dell’accessibilità e intermodalità, della percorribilità da parte di ciclisti inesperti, utenti deboli e nuclei familiari.
Allo stato attuale VENTO è un progetto, non una pista ciclabile già realizzata e pronta per essere percorsa in sicurezza e continuità. Lungo il tracciato sono infatti presenti tre differenti situazioni: tratti esistenti e già pedalabili in sicurezza, il 15 % ovvero 102km, tratti pedalabili solo agendo sulle regole d’uso, il 42%, ovvero 284km, tratti che necessitano di interventi più o meno complessi, il 43%, ovvero 293km.
Ciò significa che circa il 43% del tracciato, pari a 293 km su 679, purtroppo, non è ancora percorribile e necessita quindi dei principali interventi di adeguamento.
Secondo il presidente Assohotel Confesercenti Filippo Donati: “ Consideriamo questo progetto un’importante ed ulteriore opportunità di promozione e sviluppo dei nostri territori e delle imprese per le quali già da tempo come sistema Confesercenti promuoviamo la Borsa del Turismo Fluviale del Po che quest’anno partirà il 28 settembre.”
Per il direttore della Confesercenti Stefano Bollettinari: “quest’opera sarà sostenuta in tutti i modi e in tutte le forme necessarie da Assoturismo Confesercenti. Si tratta di un’ulteriore vera opportunità per il turismo della nostra regione, che ha già puntato da tempo su questo ambito, essendo il cicloturismo già sviluppato con gran successo in molti paesi europei. Questo modo ecosostenibile di viaggiare, consente di portare un indotto economico a tutte le attività commerciali e turistiche che si trovano nelle zone attraversate dal Po e anche di creare nuove piccole imprese a sostegno dei cicloturisti.”
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