Si è svolta nei giorni scorsi l’audizione di Fiesa Assopanificatori Confesercenti presso la competente commissione consiliare della Regione Emilia Romagna sulla proposta di legge regionale di disciplina della panificazione.

All’audizione è intervenuto il Presidente di Fiesa Assopanificatori di Ferrara in rappresentanza di Assopanificatori Confesercenti Emilia Romagna , Alessandro Orsatti.

“Riconoscere la figura professionale del Panificatore e una definizione chiara del “Panificio” è un passo fondamentale verso la ristrutturazione di un settore che è stato negli anni dato troppo per scontato e per questo motivo cannibalizzato da ogni parte-ha esordito Orsatti. In questo senso va il Progetto di legge Regionale oggetto dell’audizione conoscitiva da parte della Commissione che lo sta esaminando. Esprimiamo il nostro sostegno e la nostra condivisione all’iniziativa regionale così come abbiamo fatto per il progetto di legge Romanini sul piano nazionale. L’articolato proposto in Regione si muove infatti all’interno dell’architettura dell’iniziativa legislativa all’esame della Camera, alla quale abbiamo collaborato in maniera importante.”

Il Presidente Orsatti ha poi messo in evidenza “il carattere “non autocelebrativo” del testo, che in passato troppo spesso è stato motivo di distrazione dalle vere conseguenze che quello e quell’altro provvedimento avrebbero prodotto. Mettere al centro del testo di legge la trasparenza e la corretta informazione per il consumatore, chiarire in modo inequivocabile su come e da chi è stato prodotto il pane e i prodotti da forno, non solo è una buona cosa, ma è un punto di partenza per ciò che necessita al settore. Per questo abbiamo proposto alcune piccole variazioni, come da finalità dell’udienza conoscitiva, al fine di rendere ancora più semplice e immediato per il consumatore la distinzione informativa. Partiamo dal presupposto che spesso “troppa informazione” equivale a “nessuna informazione” in quanto c’è un´overdose di notizie da leggere sulle etichette e sugli scomparti dei punti vendita. Dobbiamo dare al consumatore un’informazione semplice e diretta. Detto questo, un punto di partenza è quello del rilancio del consumo di pane e una diversa articolazione dei consumi da forno. Sì, perché il problema dei panificatori non è solo la concorrenza scorretta e non trasparente, ma è molto più profondo e radicato; il pane da millenni ha sfamato i popoli, oggi la popolazione ha dimenticato il pane, si è passati in pochi anni da 270g a 90g di consumo giornaliero (un terzo). Lo stato di lunga crisi, il mangiare fuori casa, la frenesia che porta a “dimenticarsi” del consumo quotidiano e che porta spesso le persone a “sfamarsi” con quello che trovano in credenze e cassetti, e non per ultimo le campagne mediatiche contro il pane degli ultimi due decenni, hanno causato un danno importante alla categoria, spostando il consumo su surrogati del pane, e soprattutto del pane fresco a favore di altri attori della produzione e del commercio, non senza danni a occupazione e piccola impresa.

Dobbiamo quindi affiancare questa legge con un impegno importante e continuo nella comunicazione, nelle scuole per rieducare le persone alla loro natura, cioè a “sfamarsi” con il pane e riscoprire quanto è piacevole farlo! Accanto a questo occorre un sostegno forte all’innovazione di prodotto, capace di rispondere ai nuovi trend salutistici e intercettare una domanda più sofisticata di carboidrati sani che apportano equilibrio al benessere fisico delle persone. Salvaguardare il lavoro artigiano, garantire le produzioni tipiche e locali, sostenere le attività storiche della panificazione emiliana con un’opera di trasparenza e corretta informazione, disciplinando l’uso delle parole “panificio” e “pane fresco” è un punto di partenza. E’ necessario anche allargare il mercato delle nostre imprese, in questo è importante l’intraprendenza imprenditoriale ma anche l’habitat amministrativo nel quale ci si muove: bisogna consentire alle imprese di esplorare nuove esperienze senza ingabbiarle in lacci e lacciuoli, credendoci e stanziando risorse”

“Giudizio positivo dunque sull’iniziativa legislativa regionale in itinere- ha concluso Orsatti-con l’auspicio che possa recepire i nuovi stimoli che abbiamo segnalato. Per questo abbiamo rimarcato anche l’importanza della “Giornata annuale del pane” prevista dal progetto di legge regionale, e anche a livello nazionale stiamo preparando progetti rivolti alla rieducazione soprattutto delle nuove generazioni.”

“L’opportunità di favorire il prolungamento della stagione estiva cercando di attrarre turisti in numero sempre maggiore anche attraverso una programmazione dell’inizio dell’attività scolastica è senza dubbio da cogliere.” È quanto dichiara Filippo Donati, presidente Assohotel-Confesercenti Emilia Romagna a proposito del dibattito apertosi sugli organi d’informazione a seguito di alcune dichiarazioni dell’Assessore al Turismo della Regione, Andrea Corsini. “Il turismo in Emilia-Romagna – continua Donati - rappresenta una formidabile leva economica e garantisce occupazione e valorizzazione del territorio. Questo settore economico ha bisogno di politiche e strategie ma anche di provvedimenti concreti in grado di dare risposte alle esigenze delle imprese, quindi la nostra Associazione sostiene appieno le posizioni dell’Assessore Corsini e della Regione Emilia Romagna. Il sistema dell’alternanza scuola-lavoro, fra l’altro, su cui molto si insiste a tutti i livelli istituzionali, potrebbe trovare vantaggio da una stagione che si allunga con l’inizio delle scuole spostato in avanti e facilitare la ricerca di soluzioni che fino a qualche anno fa non erano percorribili”.

Momento clou, sabato 30 settembre, per l’ottava edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del fiume Po, con il workshop tra i 25 tour operator da tutta Europa accreditati ed oltre 100 operatori dell’offerta, ospitato nella suggestiva cornice del Palazzo Ducale di Guastalla (ore 9.30) – Venerdì 29 anteprima a Gualtieri, con il Convegno dal tema “Cammini, borghi, cibo nelle terre del Po”, incentrato sulle strategie di valorizzazione turistica nazionali e regionali del Grande Fiume Italiano, a cui parteciperanno rappresentanti del MIBACT, Regione Emilia Romagna e delle associazioni di categoria (ore 10, Palazzo Bentivoglio, Gualtieri)

L’ottava edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del fiume Po entra nel vivo, sabato 30 settembre, con il workshop ospitato a Palazzo Ducale di Guastalla (ore 9.30), che vedrà protagonisti 25 tour operator stranieri da tutta Europa e oltre 100 operatori dell’offerta specializzati in vacanze fluviali. I T.O. hanno avuto modo di toccare con mano l’offerta dei territori emiliani affacciati sul Po grazie a 5 educational tour tra natura, arte, vacanza attiva ed enogastronomica tipica, che si sono tenuti tra i territori di Piacenza e Ferrara. Sabato ci sarà il momento del business vero e proprio. Nelle sette edizioni precedenti della Borsa, che hanno visto la partecipazione di circa 1.000 operatori del territorio, sono stati registrati oltre 16.400 contatti commerciali, per un valore stimato di ben 6,5 milioni di euro.

La Borsa sarà anticipata, venerdì 29 settembre, dal Convegno “Cammini, borghi, cibo nelle terre del Po”, ospitato a Palazzo Bentivoglio a Guastalla (ore 10). Tema dell’incontro, coordinato da Robert Piattelli (co fondatore di BTO Educational) saranno le strategie di valorizzazione turistica nazionali e regionali del Grande Fiume Italiano. Presenti esponenti di MiBACT, Regione Emilia Romagna e Regione Piemonte.

Dopo la presentazione dei dati relativi al turismo fluviale e di alcune best practice turistiche (“Borghi, viaggio italiano lungo il Po” e “Progetto UE Life Conflupo: a Isola Serafini un’occasione di turismo ambientale e scolastico”), il Convegno sarà seguito da una tavola rotonda a cui prenderanno parte gli Assessori al Turismo e all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini e Simona Caselli, la Presidente della Destinazione Turistica Emilia, Emilia Natalia Maramotti, il Presidente Nazionale AssoHotel Confesercenti, Filippo Donati, il Presidente Nazionale Assoviaggi Confesercenti, Gianni Rebecchi, e il Direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari. L’8a Borsa del Turismo Fluviale e del fiume Po, promossa da Confesercenti Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Camera di Commercio di Reggio Emilia e Apt Servizi Emilia Romagna (col patrocinio di  Enit e MIBACT e Regione Emilia Romagna) è realizzata nell’ambito dei Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna – Por Fesr.

Si è svolto oggi a Gualtieri, in occasione dell’VIII Borsa del Turismo Fluviale e del Po, il convegno dal titolo: “Cammini, Borghi, Cibo nelle terre del Po” organizzato dalla Confesercenti Emilia Romagna.

Hanno aperto i lavori, coordinati da Robert Piattelli Co-founder BTO Educational, il sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini e il presidente Confesercenti E.R. Dario Domenichini.

Numerosi i temi affrontati nel corso del convegno, volti a mettere in luce le risorse e le condizioni per la sostenibilità del turismo in questi territori, nonchè l’illustrazione dei progetti già in essere e le strategie e le azioni per uno sviluppo futuro delle terre attraversate dal Po.

Sui dati statistici relativi al turismo fluviale si è soffermato Alessandro Tortelli, direttore Scientifico del Centro Studi Turistici di Firenze, evidenziando arrivi e presenze e le potenzialità dell'area. "L'Italia è una Paese per viaggiatori - ha detto, invece Francesco Tapinassi, della direzione generale del Ministero del Turismo - e se riesce a fare sistema nel turismo può affrontare le sfide del mercato con grandi prospettive".

Sul lavoro fatto dal Ministero negli ultimi tre anni per incrementare il turismo esaltando le identità dei territori ha parlato Ottavia Ricci, consigliera del Ministro Dario Franceschini per la sostenibilità nel turismo, esortando a proseguire nel lavoro di valorizzazione dei territori attorno al Po sviluppando anche adeguati progetti di comunicazione.

Di progetti già avviati, quali ad esempio “BORGHI, viaggio italiano lungo il Po” un progetto interregionale di cui è capofila l’Emilia Romagna e “Progetto UE Life Conflupo: a Isola Serafini un’occasione di turismo ambientale e scolastico”, finanziato dalla UE, Regioni Lombardia e Emilia-Romagna, ENEL e altri enti, hanno invece raccontato Laura Schiff, responsabile comunicazione, promozione, coordinamento progetti europei della Regione Emilia-Romagna e Raffaele Spiga del Servizio attività faunistico-venatorie della Regione Emilia-Romagna.

Su questi temi si sono successivamente confrontati nel corso di una tavola rotonda: Emilia Natalia Maramotti, presidente della Destinazione Turistica Emilia, Filippo Donati, presidente Nazionale AssoHotel Confesercenti, Gianni Rebecchi, presidente Nazionale AssoViaggi Confesercenti, Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna, Simona Caselli, assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna.

Domani la Borsa del Po si sposterà al palazzo Ducale di Guastalla, dove alle 103.0 si terrà l’incontro pubblico “Navigando da Locarno a Venezia”, racconto di viaggio sui Navigli e il Grande Fiume nei territori della futura Riserva MaB Unesco “Po Grande”.

Si è svolta domenica scorsa a Rimini, la tradizionale festa regionale della Fipac-Confesercenti E.R.

Vi hanno partecipato circa trecento aderenti alla federazione regionale italiana pensionati attività commerciali, insieme a Lino Busà, coordinatore nazionale, Sergio Ferrari, presidente regionale, Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti E.R., Fabrizio Vagnini presidente della Confesercenti di Rimini e Alessandro Bonfe vicepresidente provinciale di Rimini.

I partecipanti alla festa, in un’atmosfera allegra e festosa, hanno visitato i luoghi più suggestivi della città, per concludere l’incontro con un pranzo dedicato ai piatti tipici del riminese.

La festa è stata inoltre l’occasione per affrontare temi importanti per i pensionati del commercio. Per Sergio Ferrari, presidente regionale: “i pensionati sono tra coloro che pagano maggiormente gli effetti della crisi e, nonostante alcuni timidi segnali di ripresa, molti di loro si trovano ancora costretti a non riuscire a condurre una vita dignitosa. E’ fondamentale perché questa importante fascia di cittadinanza possa vivere decorosamente, che vengano rafforzate le politiche di inclusione, di diritto alla salute e alla prevenzione e contrastate tutte le illiceità nei confronti degli anziani”.

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