In relazione al dato consuntivo sulle imprese attive in Emilia Romagna diramato oggi da Unioncamere, il Presidente della Confesercenti E.R. Dario Domenichini ha dichiarato quanto segue:

“I dati consuntivi 2017 del registro delle imprese, diramati oggi da Unioncamere E.R, mettono in evidenza che il settore che ha fatto registrare il calo maggiore di imprese è stato quello del commercio (-1.096 unità a livello regionale).

E’ un trend che perdura purtroppo da diversi anni e riguarda soprattutto le imprese individuali e le società di persone, segno che è il commercio indipendente, fatto di piccole imprese, ad essere maggiormente in difficoltà.

Se questo andamento dovesse perdurare corriamo il rischio di perdere quella diversità commerciale e quel servizio diffuso sul territorio che è una caratteristica peculiare del nostro Paese e della nostra Regione: Confesercenti chiede un supporto maggiore per le p.m.i del settore in termini di contenimento del costo degli affitti dei negozi, semplificazione burocratica, abbassamento del cuneo fiscale, limitazione all’ulteriore espansione della grande distribuzione e intensificazione della lotta all’abusivismo e all’illegalità”.

La Direzione Regionale di Confesercenti Emilia Romagna ha organizzato insieme a Federfranchising, l’associazione nazionale del settore di Confesercenti, una giornata formativa, alla quale hanno partecipato funzionari sindacali e addetti ai servizi di tutte le province, per rafforzare e aggiornare la rete di Franchising Point al fine di avvicinare sempre più imprenditori al Franchising.

I Franchising Point forniscono informazioni sui diversi aspetti necessari per mettersi in proprio, dagli obblighi di Legge alla contrattualistica, dalla formazione all’accesso al credito ed alle relative garanzie sui finanziamenti, e le schede informative dei marchi in franchising associati a Federfranchising. Sono anche un luogo dove incontrare professionisti esperti e ricevere indicazioni per fare il primo passo verso una nuova attività o per sviluppare una attività già avviata.

Il programma prevedeva vari interventi: i saluti del Direttore Regionale Confesercenti, Stefano Bollettinari, e del Presidente Nazionale Federfranchising, Alessandro Ravecca. Seguiva l’Avv. Nicola Passerini per “Gli aspetti normativi del rapporto di Franchising“, Luisa Barrameda, Coordinatrice Nazionale Federfranchising, per “La esperienza e l’operatività dei Franchising Point”, e infine Nicola Dambelli, Consulente & Franchising Manager, per “Il Franchising in Italia - la situazione, gli attori ed il corretto approccio”.

“Il nostro obiettivo è creare una rete permanente di Franchising Point - spiega Alessandro Ravecca - l’unica distribuita capillarmente su tutto il territorio nazionale, per offrire un’assistenza mirata a chi si avvicina al mondo del franchising o a chi vuole convertire la propria azienda tradizionale. Ma anche per promuovere i brand dei franchisor associati, favorire le esperienze multibrand e la sinergia tra i canali di retailing fisico ed online, che nel franchising trovano naturalmente una sintesi. Vogliamo, poi, mettere a sistema le informazioni del settore: mancano infatti i dati ufficiali delle Camere di Commercio sul franchising, una carenza che abbiamo più volte denunciato. Ma i Franchising Point saranno anche un centro per creare nuove opportunità di investimento, sostenendo l’internazionalizzazione delle nostre imprese. A partire dall’accesso al credito, per il quale Federfranchising, unica tra le associazioni del settore, è in grado di fornire tutto il supporto necessario per le pratiche di accesso e l’avvio dell’attività in franchising, grazie ai servizi di accesso al credito del sistema Confesercenti”.

Stefano Bollettinari, Direttore Regionale Confesercenti Emilia Romagna ha espresso quanto la formula del franchising si sia sviluppata su tutti i settori economici, con grande presenza sulle attività del commercio e dei servizi. Il Direttore ha affermato che “lo scopo di questo seminario formativo è di diffondere la cultura del franchising all’interno dell’organizzazione e di rafforzare presso le sedi Confesercenti una rete d’assistenza capillare e permanente per favorire la crescita del settore che rappresenta un comparto strategico per la piccola e media impresa e per la nostra confederazione”.

Partiranno il 5 gennaio i saldi post-natalizi in Emilia Romagna.

Per i successivi sessanta giorni, si potranno acquistare nei negozi del nostro territorio, capi d’abbigliamento, calzature e numerosi altri prodotti a prezzi scontati.

Dopo il discreto andamento delle vendite natalizie, i saldi sono una buona occasione, soprattutto per quanti desiderano acquistare prodotti, non strettamente legati alle strenne natalizie, di qualità a prezzi accessibili.

L’Osservatorio economico di Confesercenti E.R. stima una spesa media di € 175 a persona, che possono tradurre in un ammontare complessivo di 595 milioni di euro di vendite nella nostra regione.

L’avvio dei saldi in Emilia Romagna nel primo week end di gennaio ha registrato mediamente un buon andamento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E’ quanto emerge dall’indagine svolta dalla Confesercenti E.R., attraverso le proprie associazioni territoriali, su un campione dei propri associati, per conoscere i risultati dei saldi in regione dal 5 gennaio scorso.

Il 33% degli intervistati ha confermato un aumento delle vendite, il 39% stabilità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; solo il 28% ha rilevato una diminuzione dei prodotti venduti. Lo scontrino medio, secondo il rilevamento, è stato di circa 75 €.

I dati, tuttavia, non risultano omogenei nei diversi territori e capoluoghi, così come si registrano differenze di andamento tra i centri storici e la periferia.

Si riconferma inoltre conveniente e appropriata la scelta del divieto di vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi.

In occasione della presentazione del rapporto 2017 sull’economia regionale a cura di Unioncamere e Regione Emilia Romagna, il presidente della Confesercenti E.R., Dario Domenichini, ha dichiarato quanto segue:

“Il rapporto 2017 sull’economia regionale presentato oggi a Bologna, realizzato da Unioncamere e Regione Emilia Romagna, evidenzia segnali di ripresa che inducono un naturale ottimismo. Ovviamente, ciò vale per il settore del turismo, la cui performance è in costante aumento, e per quel che riguarda gli esercizi pubblici e gastronomici, in particolare quelli che vendono prodotti tipici. Ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla costante mortalità delle piccole imprese commerciali, incalzate dalla grande distribuzione, da affitti a volte insostenibili e negli ultimi anni anche dalla concorrenza di un commercio online con una tassazione quasi nulla.

Non ci stancheremo mai di ricordare l’importanza sociale, non solo economica, delle piccole e medie imprese commerciali, la cui vitalità incide fortemente sulla vitalità del territorio in cui operano. Sarebbe un vero peccato perdere “l’onda” positiva della ripresa, senza azioni di consolidamento economico e strutturale”.

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