Si è svolta oggi, all’Hotel Bologna Fiera di Bologna, alla presenza di un numeroso e attento pubblico, la IV edizione de Il commercio al centro “Il punto vendita come luogo di esperienza e relazione. Idee, strategie e proposte per i negozi al dettaglio”.

L’iniziativa, che fa parte del programma di lavoro del Digital Innovation Hub Confesercenti Emilia Romagna (la rete degli sportelli a supporto dell’innovazione nelle piccole e medie imprese del commercio) e del CAT Confesercenti Bologna, richiama sempre più interessati considerando che, secondo un’indagine condotta nel mese di gennaio dall’Ufficio Studi di Confesercenti E.R., su un campione di imprese del commercio al dettaglio della regione l’82% delle imprese intervistate fa attività di e-commerce attraverso il proprio sito aziendale e quasi la metà su marketplace.

Dopo i saluti del direttore di Confesercenti E.R., Marco Pasi e del coordinatore dell’area e-commerce dell’associazione, Paolo Benasciutti, Giovanni Cappellotto, consulente eCommerce & Web Marketer, ha aperto i lavori fornendo una panoramica del mondo e-commerce con l’intervento dal titolo “Potenzialità e prospettive per i negozi al dettaglio. Idee da sviluppare per un nuovo retail”.

Mario Masiero, docente e consulente visual, Fashion Marketing, Vetrina Fisica&Virtuale nel suo intervento “Lo spettacolo della merce. Trasferire le esperienze sensoriali dal negozio fisico all’online” ha illustrato ai presenti il processo e i metodi per rendere attraente la merce in una vetrina online; Alessandro Cappellotto, digital Marketing Strategist, esperto copywriter per il retail ha spiegato come usare: “Le parole della vendita, testi e immagini per vendere, scrivere sui marketplace e scrivere su facebook” in modo da rendere attraente e originale le proprie proposte di vendita; Francesco D'Avella, esperto Ceo piattaforma e-commerce Storeden è intervenuto su: “Piattaforme integrate di e-commerce per aiutare i negozi a vendere online e nel punto fisico”.

I lavori della mattinata si sono conclusi con l’intervento di Elisa Filippini, vicepresidente Confesercenti Bologna.

Nel pomeriggio Andrea Baioni, web marketing strategist chief di Abstudios.r.l ha spiegato come “Organizzare e ottimizzare le informazioni dei clienti del negozio nell’ottica del web marketing e social media”; Enrico Candeo, esperto di social media, Facebook, Instagram ha illustrato: “Come usare Instagram per creare una base di fan e clienti fedeli”; Gabriele Qualizza del team di Brandforum.it è intervenuto su “Nuovi negozi e nuovi modelli di vendita esperienziale a cui guardare con attenzione”.

Il presidente di Confesercenti E.R. Dario Domenichini ha infine chiuso i lavori della giornata salutando i presenti e invitandoli a partecipare alla prossima edizione che si terrà l’anno prossimo.

È stata presentata oggi la IVª edizione de: Il commercio al centro “Il punto vendita come luogo di esperienza e relazione. Idee, strategie e proposte per i negozi al dettaglio”, che si terrà a Bologna martedì 5 febbraio presso l’hotel Bologna Fiera in piazza della Costituzione.

Erano presenti il neodirettore di Confesercenti E.R., Marco Pasi, il direttore di Confesercenti Bologna, Loreno Rossi e il coordinatore dell’area e-commerce dell’associazione, Paolo Benasciutti.

L’iniziativa, che fa parte del programma di lavoro del Digital Innovation Hub Confesercenti Emilia Romagna (la rete degli sportelli a supporto dell’innovazione nelle piccole e medie imprese del commercio) e del CAT Confesercenti Bologna, si svilupperà in una giornata intera di formazione gratuita, con diversi interventi da parte di più esperti del settore che tratteranno i diversi temi: dallo sviluppo del commercio elettronico anche sui diversi market place (come Amazone, eBay ecc…), all’utilizzo dei social media (come Instagram, Facebook ecc…) per la promozione e la vendita dei prodotti, alla realizzazione di campagne di web marketing e altri temi ancora. Le imprese, per poter partecipare, devono accreditarsi online sul sito www.commercioalcentro.it.

La consistente partecipazione delle imprese all’iniziativa negli scorsi anni (mediamente più di 100 imprese per ogni edizione) e un’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confesercenti E.R., su un campione di imprese del commercio al dettaglio della regione che operano sul web, rivela come il mondo dell’e-commerce sia sempre più frequentato dal piccolo e medio commercio, e di come vi sia sempre più la richiesta, da parte degli imprenditori, di momenti di formazione e di sostegno per utilizzare al meglio questi strumenti.

L’indagine, realizzata nel mese di gennaio, mette in evidenza come l’82% delle imprese intervistate fa attività di e-commerce attraverso il proprio sito aziendale e quasi la metà (49%) lo fa utilizzando anche (31%) o esclusivamente (18%) attraverso piattaforme di market place. I market place più utilizzati sono eBay e, a seguire, Amazon.

Negli ultimi due anni l’86% delle imprese ha promosso la propria attività su internet, investendo, in particolare, su pubblicità sui social media (78%), campagne adwords e pay per click (57%), e-mail marketing /newsletter (15%).

Il 92% delle imprese sono presenti sui social media, in particolare su Facebook (92%) Instagram (39%) e Twitter (12%).

Il maggior beneficio riscontrato dalle imprese deriva dal miglioramento della propria immagine aziendale (39%), ma sicuramente il dato più importante è l’aumento del fatturato dovuto alla presenza sul web, che viene segnalato dal 26% degli intervistati e il fatturato medio che deriva dal commercio elettronico si assesta sul 28% del fatturato complessivo con un mercato di riferimento per il 44% che si trova fuori dai confini nazionali.

“I dati raccolti e l’interesse dimostrato dalle imprese nostre associate per l’iniziativa – ha dichiarato Paolo Benasciutti, imprenditore ferrarese e coordinatore dell’area e-commerce di Confesercenti – dimostrano come il tessuto commerciale della nostra regione stia cercando di reagire alla crisi dei consumi di questi anni, sviluppando soluzioni e strategie innovative, in grado di allargare i confini del proprio mercato di riferimento”.

La nostra Associazione collabora da anni a questa importante iniziativa – ha affermato Loreno Rossi Direttore di Confesercenti Bologna – perché ritiene strategico fornire alle piccole e medie imprese del territorio i servizi che possano permettere loro di cogliere le opportunità che la rete offre in termini di comunicazione e sviluppo dei fatturati.” Su questo specifico punto Marco Pasi, Direttore regionale di Confesercenti ha concluso informando che “tutte le Confesercenti dell’Emilia-Romagna hanno attivato specifici sportelli di consulenza alle imprese che intendono affrontare in modo efficace il tema della digitalizzazione e dello sviluppo di moderne forme di promozione e commercializzazione”.

"La legge 30 dicembre 2018, n. 145, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”, contiene diversi provvedimenti di un certo interesse per le imprese ma le previsioni economiche per il 2019 preoccupano e rischiano di appesantire i bilanci delle imprese con effetti negativi anche sull'occupazione" - è quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Confesercenti Emilia Romagna a seguito della riunione della propria Presidenza regionale riunitasi Bologna per esaminare nel dettaglio i contenuti della manovra.

"Sicuramente alcune novità sono di rilievo - continua la nota - in particolare la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote IVA per il 2019, che avrebbero avuto un impatto devastante sui consumi e un maggior aggravio stimabile in 12,5 miliardi e la costituzione dei fondi per il cosiddetto reddito di cittadinanza e l'incentivazione del pensionamento anticipato che potrebbero liberare risorse disponibili per maggiori consumi. Su queste due misure, tuttavia, solo verificando la loro concreta attuazione si potranno esprimere pareri più compiuti. Positivo è sicuramente il ripristino dell'indennizzo per la cessazione delle attività commerciali, un welfare autofinanziato che non costa nulla allo Stato ma rappresenta una forma di equità sociale importante. Le imprese del settore, infatti, nonostante la sospensione dell'indennizzo, avvenuta nel 2016, avevano continuato a finanziare l'apposito fondo. Bene anche l’esclusione per tutti i chioschi su aree pubbliche (edicole, pubblici esercizi, fiorai ecc...) e per il commercio ambulante dalle prescrizioni della Direttiva Servizi, anche se per il commercio su aree pubbliche ci si attende che venga salvaguardato il lavoro sin qui fatto nella nostra Regione, così come la proroga per le concessioni demaniali fino al 2033 che, però necessita con urgenza di indicazioni ministeriali che consentano un'applicazione omogenea della misura su tutto il territorio e il credito d’imposta, più comunemente nominato bonus fiscale, per le edicole."

Secondo il Presidente di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini, "anche l'introduzione della modalità di pagamento dell'imposta con la cedolare secca per gli affitti commerciali e l'estensione del regime forfettario sono misure che potrebbero portare benefici alle imprese ma vi sono diversi elementi su cui la nostra Presidenza ha espresso più di una preoccupazione e derivano in gran parte dalle previsioni economiche per il 2019 che risultano ormai tutte in ribasso, rispetto ad alcuni mesi fa, e non fanno sperare in una prosecuzione dei timidi segnali di ripresa registrati nel recente passato. Partendo dall' aumento di 3,2 punti dell'aliquota IVA ordinaria (e di 3 per quella ridotta) a partire dal 2020 per arrivare al 26,5% nel 2021 (rispetto all'attuale 22%), così come gli effetti negativi che sta avendo il cosiddetto "Decreto dignità" sull'occupazione, che ha bloccato il tempo determinato e spinto, nei casi migliori, a un ricorso massiccio al lavoro somministrato con un aggravio importante dei costi per l'impresa. Il timore - conclude Domenichini - è che il lungo periodo elettorale che ci attende distragga tutti dai reali problemi delle imprese impedendo, così, l'adozione di provvedimenti in grado di ridare fiducia e prospettive positive a cittadini e imprese".

La Presidenza Confesercenti ha poi valutato con forte preoccupazione la situazione che si sta creando nel territorio della Romagna interessato dal sequestro del viadotto sulla E45, con la difficoltà di molte imprese a rischio chiusura e prospettive pesantissime per il turismo e auspicato che da parte delle istituzioni locali, regionali e nazionali l'adozione tempestiva di provvedimenti per il ripristino della viabilità e di sostegno alle imprese e all'occupazione.

“I dati, diffusi oggi da Unioncamere, che indicano una riduzione consistente del numero delle imprese commerciali in Emilia-Romagna, nel corso del 2018, confermano le preoccupazioni espresse in più occasioni da Confesercenti sul futuro delle imprese di questo settore e la necessità di politiche efficaci di sostegno e incentivo al settore”. È il commento di Dario Domenichini, Presidente regionale di Confesercenti, alla diffusione dei dati sul numero delle imprese attive in regione a cura di Unioncamere Emilia-Romagna.

“La diminuzione della consistenza di quella rete di piccoli e medi esercizi commerciali che hanno sempre caratterizzato i nostri centri urbani – continua Domenichini - determina anche un impoverimento del tessuto sociale e il venir meno di un presidio importante del territorio. Per questo motivo abbiamo chiesto, e continueremo a farlo, un piano straordinario di interventi che aiutino le imprese del settore a svilupparsi ed affrontare il futuro con maggiori possibilità di successo”.

L’avvio dei saldi in Emilia Romagna nel primo week end di gennaio ha registrato mediamente un buon andamento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e una generale soddisfazione fra gli imprenditori commerciali e i consumatori. E’ quanto emerge dall’indagine svolta dal Centro Studi della Confesercenti E.R. su un campione di imprese commerciali del settore abbigliamento, calzature e accessori della regione.

Il 70% degli intervistati ha confermato un aumento o un livello identico delle vendite nel primo week-end rispetto allo stesso periodo del 2018 e solo il rimanente 30% ha rilevato una diminuzione dei prodotti venduti.

Lo sconto medio praticato è stato del 30%, con un quarto degli intervistati che ha dichiarato di aver praticato già da questo primo week-end uno sconto superiore al 30% con un 5% delle imprese che ha applicato sconti del 50% o più.

Il valore dello scontrino medio è risultato, rispetto allo stesso periodo del 2018, invariato o superiore per più del 75% delle imprese.

Il valore medio dello scontrino è stato di 103,53 euro.

Quasi il 70% delle imprese ha manifestato soddisfazione rispetto all’andamento delle vendite e fiducia per i prossimi giorni di saldi anche perché la proposta, in termini di offerta, rimane alta, con un’ampia possibilità di scelta in termini di prodotti e taglie.

“Il dato è particolarmente significativo – afferma Dario Domenichini, presidente di Confesercenti Emilia Romagna - perché, per le imprese del settore, i saldi continuano a rappresentare una percentuale significativa del volume d’affari annuale (pari al 30,21%) e vengono dopo i primi dieci mesi del 2018 che avevano fatto registrare una flessione delle vendite superiore al 2% parzialmente recuperate nel mese di novembre grazie al cosiddetto Black Friday e al periodo natalizio. Questo inizio serve a ridare un po’ di fiducia alle imprese anche se appare sempre più necessario cercare di regolamentare in modo più preciso il fenomeno delle vendite on-line che, ad oggi, per quanto riguarda i grandi gruppi, sfugge spesso ad ogni regolamentazione amministrativa e fiscale generando una concorrenza poco leale e trasparente”.

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