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Si è svolto nei giorni scorsi a Barcellona, presente il presidente di Vitrines d’Europe, associazione di cui Confesercenti Emilia Romagna è socia, Stefano Bollettinari, il convegno internazionale “Revitalising the retail sector”, organizzato dalla Food, Retail and Health della Dg Grow della Commissione Europea, dal Segretariato di Stato del commercio del Governo spagnolo e dalle Camere di commercio di Spagna e di Barcellona, a cui hanno partecipato tra gli altri: Dolors Montserrat, Presidente della commissione petizioni del Parlamento Europeo, Xiana Méndez Bértolo, Segretario di Stato per il commercio per il Governo spagnolo, Jaume Collboni, Sindaco di Barcellona, Giacomo Mattinò, Capo unità commercio al dettaglio della Commissione Europea, Pròsper Puig, Presidente di Barcelona comerç e tante altre personalità.
L’incontro è stata l’occasione per trattare importanti temi di interesse del settore del commercio al dettaglio come il miglioramento della competitività, l’innovazione, le nuove tecnologie e il supporto alle p.m.i del settore anche nel campo della digitalizzazione (in proposito la Direzione Generale del Commercio del Governo spagnolo ha presentato un progetto di piattaforma di e-commerce di natura pubblica).
Nel corso del convegno sono inoltre stati illustrati gli obiettivi del progetto di “Capitale Europea del Commercio di Prossimità”, la sua importanza per la promozione delle piccole imprese commerciali, del loro ruolo sociale e per l’economia locale, nonché per la valorizzazione dello stile di vita e dell’identità europea. La sua istituzione è stata approvata a gennaio di quest’anno con una condivisione generale da parte del Parlamento Europeo e ora occorre passare alla fase attuativa e al vaglio della Commissione Europea. A questo proposito, il percorso di realizzazione della Capitale Europea del Commercio Locale (promossa e sostenuta da Barcelona Comerç e Vitrines d’Europe), è stato oggetto di un apposito incontro informativo cui hanno partecipato i dirigenti di Barcelona Comerç, la parlamentare europea Dolors Montserrat, il capo unità commercio al dettaglio della Commissione Giacomo Mattinò e il presidente di Vitrines d’Europe Stefano Bollettinari.
Si è svolta oggi a Bologna, alla presenza di numerosi associati, la presidenza della Fipac Confesercenti Emilia Romagna, la Federazione italiana pensionati delle attività del commercio.
La sua presidente, Paola Roccati, ha così sintetizzato le richieste della Federazione: “Abbiamo necessità di un maggiore rapporto con Confesercenti, non solo dal punto di vista amministrativo ma anche politico. E’ urgente affrontare temi quali la sanità, le politiche per gli anziani e le pensioni; a riguardo annuncio che stiamo pensando ad un convegno pubblico regionale. Inoltre, chiediamo di avere maggiore formazione, per consentire anche a chi è andato in pensione, e quindi possiede un patrimonio di esperienze importante, di essere di supporto e sostegno a chi invece accede al mondo del commercio, anche a garanzia di un eredità generazionale.”
Sono passati sessant’anni dalla costituzione della Federazione autonoma dei benzinai di Confesercenti e oggi, venerdì 27 ottobre, la categoria ha voluto rendere omaggio alla città con una donazione arborea e la premiazione dei gestori storici modenesi. Giberti, Presidente Provinciale Faib Confesercenti Modena: “Da 60 anni a fianco dei diritti dei gestori”
Durante gli anni Sessanta, quelli del miracolo economico italiano e della motorizzazione di massa, nasce proprio a Modena la Faib, la Federazione autonoma italiana dei benzinai.
“A sessant’anni esatti dalla nascita della Faib, - spiega Franco Giberti, Presidente Provinciale Faib Confesercenti Modena - non potevamo non ricordare quei giorni quando, all’ombra della Ghirlandina nacque la Federazione nazionale e dove oggi continua ancora il lavoro sindacale dell’associazione insieme al gruppo dirigente di Faib che si occupa quotidianamente dei problemi della categoria".
Faib Confesercenti, dagli anni sessanta ad oggi: come si è evoluto il settore
Era il 6 ottobre del 1963 e a Modena si teneva un convegno nazionale di gestori di pompe di benzina. In quei giorni grazie alla volontà, all’impegno e al sacrificio di un gruppo di gestori della Liguria, della Lombardia, del Piemonte, della Toscana e dell’Emilia Romagna è nata l’idea di dare vita ad un’organizzazione autonoma. Da quel momento da Modena è partita la Federazione autonoma dei benzinai. Federazione che negli anni è cresciuta e che, fin dal momento della sua costituzione si è occupata di tutelare i diritti dei gestori degli impianti di carburante. In questi 60 anni il settore ha avuto una evoluzione notevole, sono cambiate le modalità di lavoro e le tecnologie degli impianti. Un cambiamento evidente come lo si può notare dalle fotografie di vecchi impianti (che trovate in allegato) rinvenute negli archivi di Confesercenti che mostrano l’evoluzione del settore. Prima del 1970 i contratti per la gestione dei chioschi per la distribuzione di carburante erano di durata limitata e gli orari di esercizio andavano dal mattino presto alla sera tardi, tutti i giorni tranne la domenica. Proprio il giorno di festa era l’unico in cui era possibile fare le riunioni nazionali. E questa usanza di riunirsi di domenica è rimasta in vigore per tutti gli anni novanta. Oggi invece la classica pompa di benzina si è trasformata in una vera stazione di servizio che al suo interno magari ha anche un punto vendita, un ristorante, un bar e una tabaccheria.
“Quello che vogliamo rievocare oggi - continua Giberti - è un momento della nostra storia che arriva dopo la giornata di celebrazioni che si è tenuta a Roma nelle scorse settimane e dove sono stati premiati vari gestori provenienti da tutta Italia e anche dal territorio modenese. Premiazioni che abbiamo voluto ricordare e celebrare anche qui a Modena per riconoscere a questi nostri gestori storici l’importanza del loro lavoro al servizio degli automobilisti e dei cittadini più in generale. Un lavoro di pubblica utilità che abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante la pandemia, quando lo Stato ci ha chiamato, a nostro rischio e pericolo, senza fornirci i presidi di protezione necessari, a garantire la mobilità dei mezzi di soccorso e di pubblica utilità”.
La pianta e la targa: una donazione alla città per ricordare la fondazione della Faib
Per ricordare questi sessant’anni di lavoro e impegno, Faib Nazionale ha voluto donare alla città di Modena una pianta affiancata da una targa, situata in Via Santi 40 per ricordare la costituzione dell’associazione con su scritto “A ricordo del 60°anniversario della fondazione, F.A.I.B. Confesercenti donò questo albero alla città di Modena che tenne a battesimo la sua costituzione”.
“È stato scelto un albero - spiega Giberti - perché è un gesto semplice ma importante, perché è un piccolo passo per l’ambiente ma ha anche un grande significato simbolico: un albero ha radici profonde e solide ma guarda al futuro così come sta facendo la nostra Federazione di categoria”.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai vertici provinciali dell’associazione anche quelli nazionali di Faib, il Presidente Nazionale Faib, Giuseppe Sperduto, il Dirigente Nazionale Gaetano Pergamo e il Coordinatore Nazionale Pietro di Paolantonio.
“Oggi rievochiamo a Modena - commenta Giuseppe Sperduto, Presidente Nazionale Faib Confesercenti - la nascita della Federazione. Una storia lunga sessant’anni che oggi, con grande impegno, continua a portare avanti le istanze dei gestori degli impianti di carburante. Attualmente la Federazione è tra le più rappresentative della distribuzione carburanti e siamo arrivati fino a qui grazie a decine di migliaia di gestori che hanno aderito alla Faib e alla sua visione, rendendo l’associazione la più grande e rappresentativa realtà sindacale della distribuzione carburanti in Italia. La Federazione oggi ha ancora un grande compito davanti a sé che è quello della tutela dei gestori dei carburanti. Inoltre, sulla rete c’è oggi una grande evasione contrattuale che va contrastata in tutti i modi e proprio su questo fronte Faib è impegnata in una grande battaglia di legalità per il ripristino delle garanzie contrattuali a favore della categoria”.
Faib Confesercenti, dagli anni sessanta ad oggi: come si è evoluto il settore
Era il 6 ottobre del 1963 e a Modena si teneva un convegno nazionale di gestori di pompe di benzina. In quei giorni grazie alla volontà, all’impegno e al sacrificio di un gruppo di gestori della Liguria, della Lombardia, del Piemonte, della Toscana e dell’Emilia Romagna è nata l’idea di dare vita ad un’organizzazione autonoma. Da quel momento da Modena è partita la Federazione autonoma dei benzinai. Federazione che negli anni è cresciuta e che, fin dal momento della sua costituzione si è occupata di tutelare i diritti dei gestori degli impianti di carburante. In questi 60 anni il settore ha avuto una evoluzione notevole, sono cambiate le modalità di lavoro e le tecnologie degli impianti. Un cambiamento evidente come lo si può notare dalle fotografie di vecchi impianti (che trovate in allegato) rinvenute negli archivi di Confesercenti che mostrano l’evoluzione del settore. Prima del 1970 i contratti per la gestione dei chioschi per la distribuzione di carburante erano di durata limitata e gli orari di esercizio andavano dal mattino presto alla sera tardi, tutti i giorni tranne la domenica. Proprio il giorno di festa era l’unico in cui era possibile fare le riunioni nazionali. E questa usanza di riunirsi di domenica è rimasta in vigore per tutti gli anni novanta. Oggi invece la classica pompa di benzina si è trasformata in una vera stazione di servizio che al suo interno magari ha anche un punto vendita, un ristorante, un bar e una tabaccheria.
“Quello che vogliamo rievocare oggi - continua Giberti - è un momento della nostra storia che arriva dopo la giornata di celebrazioni che si è tenuta a Roma nelle scorse settimane e dove sono stati premiati vari gestori provenienti da tutta Italia e anche dal territorio modenese. Premiazioni che abbiamo voluto ricordare e celebrare anche qui a Modena per riconoscere a questi nostri gestori storici l’importanza del loro lavoro al servizio degli automobilisti e dei cittadini più in generale. Un lavoro di pubblica utilità che abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante la pandemia, quando lo Stato ci ha chiamato, a nostro rischio e pericolo, senza fornirci i presidi di protezione necessari, a garantire la mobilità dei mezzi di soccorso e di pubblica utilità”.
La pianta e la targa: una donazione alla città per ricordare la fondazione della Faib
Per ricordare questi sessant’anni di lavoro e impegno, Faib Nazionale ha voluto donare alla città di Modena una pianta affiancata da una targa, situata in Via Santi 40 per ricordare la costituzione dell’associazione con su scritto “A ricordo del 60°anniversario della fondazione, F.A.I.B. Confesercenti donò questo albero alla città di Modena che tenne a battesimo la sua costituzione”.
“È stato scelto un albero - spiega Giberti - perché è un gesto semplice ma importante, perché è un piccolo passo per l’ambiente ma ha anche un grande significato simbolico: un albero ha radici profonde e solide ma guarda al futuro così come sta facendo la nostra Federazione di categoria”.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai vertici provinciali dell’associazione anche quelli nazionali di Faib, il Presidente Nazionale Faib, Giuseppe Sperduto, il Dirigente Nazionale Gaetano Pergamo e il Coordinatore Nazionale Pietro di Paolantonio.
“Oggi rievochiamo a Modena - commenta Giuseppe Sperduto, Presidente Nazionale Faib Confesercenti - la nascita della Federazione. Una storia lunga sessant’anni che oggi, con grande impegno, continua a portare avanti le istanze dei gestori degli impianti di carburante. Attualmente la Federazione è tra le più rappresentative della distribuzione carburanti e siamo arrivati fino a qui grazie a decine di migliaia di gestori che hanno aderito alla Faib e alla sua visione, rendendo l’associazione la più grande e rappresentativa realtà sindacale della distribuzione carburanti in Italia. La Federazione oggi ha ancora un grande compito davanti a sé che è quello della tutela dei gestori dei carburanti. Inoltre, sulla rete c’è oggi una grande evasione contrattuale che va contrastata in tutti i modi e proprio su questo fronte Faib è impegnata in una grande battaglia di legalità per il ripristino delle garanzie contrattuali a favore della categoria”.
Confesercenti Emilia-Romagna, tramite il proprio Presidente, Dario Domenichini e il Direttore, Marco Pasi, hanno consegnato i contributi a fondo perduto a Lugo di Romagna e Faenza, ad alcune aziende gravemente danneggiate dagli eventi atmosferici del maggio scorso. Hanno ricevuto il contributo la "Merceria Giovanna", di Liliana Miani e "Genesi", abbigliamento per bambini, di Raffaella Bassini di Lugo; la pasticceria “Bertoni” di Pini Andrea e l’edicola di Alvisi Luca a Faenza.
I contributi, che sono stati consegnati anche a imprese danneggiate di Cesena, Forlì e Monteveglio nel bolognese, sono stati raccolti da un’apposita sottoscrizione lanciata da Confesercenti Emilia Romagna all’indomani dei tragici eventi atmosferici e chiusasi a fine luglio che ha visto la partecipazione delle Confesercenti emiliano-romagnole e di alcune città italiane ma anche i contributi di singole aziende associate.
A Lugo assieme ai dirigenti regionali erano presenti anche il Direttore della Confesercenti di Ravenna-Cesena, Graziano Gozi, il Presidente di Zona, Bruno Checcoli e il Responsabile di sede, Giancarlo Melandri, mentre a Faenza, oltre a Gozi, erano presenti anche il Presidente di zona, Valter Dal Borgo e la Responsabile di sede, Chiara Venturi.
Nelle foto allegate: la consegna del contributo alle aziende interessate.
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