Avere un progetto di impresa, innovativo ed originale e proteso anche alla valorizzazione del territorio montano. Volerlo realizzare, nel miglior modo e tempo possibile, anche grazie alle indicazioni più appropriate. Ma soprattutto alle forme di sostegno più idonee, a partire dal finanziamento. È questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa da CNGI-Confesercenti Modena (Coordinamento Nazionale Giovani Imprenditori), “Come finanziare il tuo progetto di impresa”. Un evento aperto a tutti, ed in programma martedì 27 novembre –  dalle ore 14:30 alle ore 16:30 – presso l’Unione dei Comuni del Frignano, via Giardini 15, Pavullo. Insieme alla consulente finanziaria, Dr.ssa Catia Ori, che indicherà le vie migliori di accesso al credito per aspiranti imprenditori, giovani o meno giovani (ma pure a chi imprenditore lo è già e vuole differenziare la sua offerta con un progetto innovativo), anche la D.ssa Elvira Mirabella, direttore G.A.L. Antico Frignano Appennino Reggiano, che presenterà i bandi G.A.L. 2018: A.1.3 Investimenti per la qualificazione dei sistemi manifatturieri di qualità; e B.1.1.3, Sviluppo e qualificazione degli esercizi polifunzionali.

Confesercenti organizza per GIOVEDI 26 LUGLIO P.V., presso la SEDE DI FERRARA, un seminario gratuito di approfondimento riguardante la fattura
elettronica, che partirà il 1° gennaio 2019 ma che riteniamo opportuno affrontare fin da ora per illustrare dettagliatamente i nuovi adempimenti e come l’Associazione sia pronta per agevolare le imprese.

ore 16.00 seminario rivolto ai PUBBLICI ESERCIZI

ore 20.45 seminario rivolto a tutte le altre categorie di Associati

Parleremo inoltre delle nuove opportunità legate all’adesione associativa a Confesercenti per l’anno in corso.

Si prega di dare conferma all’Ufficio di Segreteria al n. 0532/778502 o via e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Microcredito si configura come una delle soluzioni più efficaci per contribuire ad uno sviluppo più equo ed inclusivo della società, attraverso un percorso di sostegno finanziario per categorie con difficoltà di accesso al credito, ma che risultano meritevoli secondo parametri di innovazione, replicabilità, scalabilità su progetti imprenditoriali, che puntano alla generazione di nuove opportunità di occupazione.
In questo senso, nei giorni scorsi Massimo Zucchini, Presidente Provinciale di Confesercenti Bologna e Vittorio Battaglia, Vice Area Manager AC Bologna Nord Regione Centro Nord di UniCredit, hanno firmato un accordo finalizzato a fornire risposte concrete in termini di sostegno al territorio.
L'intesa prevede, tra l’altro, l'erogazione di mutui chirografari con i quali sostenere investimenti e spese direttamente connessi al core business aziendale ma anche sostanziando una precisa attenzione alla creazione di nuovi posti di lavoro e al sostegno degli investimenti legati alla formazione professionale.
Il finanziamento è garantito dal Fondo Europeo degli Investimenti (parte del Gruppo BEI) che - grazie ad un plafond di 50 milioni di euro che rientra nell’ambito del programma EaSI (Employement and Social Innovation) - permetterà a 2.500 microimprese italiane di accedere in modo agevolato al prodotto Microcredito.
Il finanziamento è destinato alle micro imprese (sia società di persone che di capitale) – sia nella fase di avvio dell’attività che in fase di sviluppo – con meno di 10 dipendenti e il cui fatturato annuo o totale attivo di bilancio non superi i 2 milioni di euro. Il credito – il cui importo massimo è di 25 mila euro - può essere utilizzato per acquisto di beni e servizi direttamente connessi all’attività svolta.
Al fine di supportare la crescita e lo sviluppo del progetto imprenditoriale, sono inoltre previsti servizi di accompagnamento dedicati pre e post avvio attività.
Confesercenti Bologna interviene nell’operazione come partner selezionato di UniCredit per la definizione e sviluppo del progetto imprenditoriale e la redazione del business plan.
Il Presidente Confesercenti Massimo Zucchini ha espresso soddisfazione per la sottoscrizione della convenzione, uno strumento in più a disposizione delle piccole e piccolissime imprese, utile in particolare nella fase di avvio.
Per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

E’ stato un primo trimestre dalle tinte grigio scure per le Terre d’Argine sotto il profilo dei ricavi tra le MPMI del commercio e del turismo. L’andamento complessivo dei ricavi, ha fatto registrare un -2,8% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, con i picchi negativi maggiori tra la vendita di generi alimentari (-12,0%) e di extralimentari (-5,8%), frenati solamente dal dato dell’ingrosso in positivo e dai servizi di intermediazione di nuovo in crescita grazie al buon momento dell’immobiliare. Ma è il dato relativo al commercio al minuto a preoccupare maggiormente Confesercenti: “E’ fin troppo evidente la battuta di arresto che hanno avuto alimentare che extralimentare. Segno fin troppo tangibile che la ripresa per le piccole e piccolissime imprese del commercio è tutt’altro che consolidata e che al momento risulta quantomeno fuori luogo parlare di inversione di tendenza. Di fronte ad una situazione del genere come si fa a pensare e progettare l’apertura di nuove medie e grandi strutture di vendita su di un territorio in cui la rete commerciale risulta satura da anni?”

Domanda che mostra tutta quanta la preoccupazione dell’Associazione imprenditoriale: “In dirittura d’arrivo ci sono i 49mila metri quadrati del nuovo polo commerciale, che andranno a sommarsi al nuovo centro commerciale di via Nuova Ponente, alla nuova media struttura prevista in via Dell’Industria (ex stabilimento G.D.M.) e a quella di via Cristoforo Colombo (ex stabilimento Migor). Progetto per il quale, cosa per altro grave, dal nostro punto di vista, non si è trattato come avvenuto in passato di diritti acquisiti, bensì, per portarlo a compimento si è dovuto adottare una deroga al piano regolatore vigente. Validando in questo modo la regola che la prima soluzione per riqualificare stabilimenti dismessi è autorizzare l’apertura di medie superfici  commerciali di vendita. E questo, nonostante l’assotigliarsi del mercato, il potere d’acquisto delle famiglie fermo al periodo pre-crisi e i consumi in netto calo. Senza contare che, mentre si pianificano e si cercano di realizzare nuovi spazi commerciali, non si riesce ad intervenire per salvare e rigenerare una struttura già esistente e di proprietà comunale: il mercato coperto di via Ramazzini. 800 metri quadrati che, potrebbero portare benefici a città e centro storico, se riqualificati in modo opportuno, ma per ora destinati ad oblio e degrado.”

Sono in corso accordi tra la multinazionale tedesca ECE, il Bologna F.C. e Invimit Sgr, proprietaria dei Prati di Caprara Ovest, per la costruzione di quella che viene definita impropriamente dalla stampa locale “la cittadella della moda”.

Si tratta di un progetto di forte impatto ambientale, e con un notevole consumo aggiuntivo di suolo su un’area verde, che andrebbe ad avere effetti estremamente negativi sui negozi della zona Saffi, ancora caratterizzata da una articolata rete di negozi di vicinato al servizio della comunità locale e peraltro già fortemente provata da una fortissima crisi economica e dei consumi.

E’ evidente che un enorme centro commerciale dotato di parcheggi interni raccoglierebbe una clientela interessata esclusivamente all’outlet, impoverendo le attività già esistenti sul territorio e mettendone a repentaglio la stessa esistenza.

Inoltre si andrebbero ad aggravare ulteriormente le problematiche legate alla viabilità ed al traffico intenso che già interessano l’area.

E’ ipotizzabile che il centro possa venire costruito secondo i criteri di Adigeo, ipermercato nella periferia di Verona con circa 140 negozi di abbigliamento, intimo, casa-regali-tempo libero, gioiellerie, ottica-salute-bellezza, scarpe-pelletterie-accessori, articoli sportivi, elettronica e telefonia, articoli per l’ infanzia (per una superficie complessiva di oltre 40 mila mq). Conterrebbe inoltre un grande supermercato, e servizi quali bar, ristorazione e lavasecco.

Su questo progetto la Confesercenti di Bologna esprime forte contrarietà ed unisce la sua voce a quella degli operatori commerciali, dei cittadini della zona e del Comitato ” Rigenerazione non Speculazione”.

Vogliamo pertanto con forza DIRE NO all’ennesima concessione offerta alla grande distribuzione in una zona ad altissima densità di ipermercati.

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