L’avvio dei saldi in Emilia Romagna nel primo week end di gennaio ha registrato mediamente un buon andamento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E’ quanto emerge dall’indagine svolta dalla Confesercenti E.R., attraverso le proprie associazioni territoriali, su un campione dei propri associati, per conoscere i risultati dei saldi in regione dal 5 gennaio scorso.

Il 33% degli intervistati ha confermato un aumento delle vendite, il 39% stabilità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; solo il 28% ha rilevato una diminuzione dei prodotti venduti. Lo scontrino medio, secondo il rilevamento, è stato di circa 75 €.

I dati, tuttavia, non risultano omogenei nei diversi territori e capoluoghi, così come si registrano differenze di andamento tra i centri storici e la periferia.

Si riconferma inoltre conveniente e appropriata la scelta del divieto di vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi.

Partiranno il 5 gennaio i saldi post-natalizi in Emilia Romagna.

Per i successivi sessanta giorni, si potranno acquistare nei negozi del nostro territorio, capi d’abbigliamento, calzature e numerosi altri prodotti a prezzi scontati.

Dopo il discreto andamento delle vendite natalizie, i saldi sono una buona occasione, soprattutto per quanti desiderano acquistare prodotti, non strettamente legati alle strenne natalizie, di qualità a prezzi accessibili.

L’Osservatorio economico di Confesercenti E.R. stima una spesa media di € 175 a persona, che possono tradurre in un ammontare complessivo di 595 milioni di euro di vendite nella nostra regione.

La Confesercenti di Piacenza ha ricevuto questa mattina, presso la Florim Gallery a Fiorano Modenese, il premio “Innovatori Responsabili” da parte della Regione Emilia-Romagna per il progetto “Non sprechiamo-RicibiAMO” che ha creato una rete di 60 ristoratori del territorio che hanno adottato pratiche sostenibili rivolte alla prevenzione e riduzione dello spreco di cibo. Attraverso la collaborazione attiva del centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile di Piacenza “Piacecibosano”, ristoratori e scuole alberghiere del territorio sono stati coinvolti in incontri formativi, una campagna di comunicazione e sensibilizzazione orientata alla riduzione dello spreco alimentare e nell’adozione di pratiche virtuose, come la creazione e l’adozione della ‘family box’, kit per confezionare il cibo che i clienti non hanno terminato e intendono mangiare il giorno seguente a casa propria.

Nel 2018, il progetto prevede la realizzazione di workshop per la diffusione dei risultati raggiunti, la diffusione di dati sullo spreco di cibo nella fase di preparazione in cucina e di consumo a tavola e l’istituzione di un premio per la miglior ricetta innovativa antispreco riservato a ristoratori e studenti.

Particolare soddisfazione, per il premio ricevuto dai colleghi di Piacenza, è espressa da Confesercenti regionale Emilia-Romagna che intende diffondere le pratiche antispreco anche negli altri territori della regione e agli esercizi commerciali oltreché della ristorazione e ha, a tal fine, attivato una collaborazione con Last Minute Market di Bologna che dovrebbe portare i primi frutti già nel prossimo anno.

Il premio “Innovatori Responsabili” è stato istituito dalla legge regionale n. 14 del 2014 e punta a valorizzare le esperienze più significative realizzate da singole imprese o associazioni di imprese e di rappresentanza, senza scopo di lucro, che operano in Emilia-Romagna per lo sviluppo sostenibile.

 

nella foto l’Assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi premia i Responsabili della Confesercenti di Piacenza.



In occasione della presentazione del rapporto 2017 sull’economia regionale a cura di Unioncamere e Regione Emilia Romagna, il presidente della Confesercenti E.R., Dario Domenichini, ha dichiarato quanto segue:

“Il rapporto 2017 sull’economia regionale presentato oggi a Bologna, realizzato da Unioncamere e Regione Emilia Romagna, evidenzia segnali di ripresa che inducono un naturale ottimismo. Ovviamente, ciò vale per il settore del turismo, la cui performance è in costante aumento, e per quel che riguarda gli esercizi pubblici e gastronomici, in particolare quelli che vendono prodotti tipici. Ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla costante mortalità delle piccole imprese commerciali, incalzate dalla grande distribuzione, da affitti a volte insostenibili e negli ultimi anni anche dalla concorrenza di un commercio online con una tassazione quasi nulla.

Non ci stancheremo mai di ricordare l’importanza sociale, non solo economica, delle piccole e medie imprese commerciali, la cui vitalità incide fortemente sulla vitalità del territorio in cui operano. Sarebbe un vero peccato perdere “l’onda” positiva della ripresa, senza azioni di consolidamento economico e strutturale”.

La Confesercenti E.R. plaude all’entrata in vigore il 2 dicembre prossimo della Legge regionale del 17 novembre scorso che regola la produzione e la vendita del pane.

Tale legge intende valorizzare la professionalità artigiana e promuovere la modernizzazione e lo sviluppo dell’attività di panificazione, disciplinando l’attività di Per Confesercenti E.R. questo passo è importante in primo luogo per la salute e la tutela del diritto all’informazione del consumatore che quando si recherà in un panificio sarà consapevole se ciò che acquisterà sarà “pane”, “pane fresco”, “pane conservato”, “prodotto intermedio di panificazione”, ma anche per l’artigiano che lavora con prodotti di qualità garantendo pane di pregio. Nella sola Emilia Romagna sono 2561 i forni e le rivendite di pane che da questa legge verranno valorizzati.

Ciò che si attende ora l’Associazione di categoria è una incisiva campagna informazione e promozione di questo prodotto, come d’altronde previsto dalla legge, a partire dalla ‘giornata del pane e dei prodotti da forno’ di cui la legge regionale prevede l’istituzione.


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