Mercoledì 5 gennaio inizieranno in Emilia-Romagna i saldi invernali.
Si tratta, come sempre, di una buona occasione per i clienti di acquistare prodotti di qualità a prezzi molto vantaggiosi e per i negozi di prendere una boccata di respiro dopo un anno difficile, segnato dalla riduzione dei consumi dovuta alle conseguenze della pandemia e dalla concorrenza sempre più aggressiva delle vendite online. 
La spesa media pro capite degli emiliano romagnoli, dalle analisi condotte da Confesercenti Emilia Romagna, si assesterà sui 164 euro; il 78% degli acquisti verranno realizzati nei negozi fisici e riguarderanno soprattutto prodotti di abbigliamento.Per il presidente della Confesercenti Emilia Romagna, : “i saldi sono ormai un rito consolidato per tutti coloro che cercano occasioni per acquistare prodotti di qualità con ottimi prezzi e sconti notevoli e anche quest’anno i consumatori potranno trovare un’ampia scelta a prezzi veramente vantaggiosi.”Confesercenti giudica positivamente anche l’accordo fra le Regioni per l’omogeneità del calendario dei saldi: “è positivo – continua Domenichini - che vi sia una data di partenza unica dei saldi, almeno fra le Regioni limitrofe, obiettivo che perseguiamo da diversi anni anche se si dovrà probabilmente ragionare sull’attuale normativa delle vendite promozionali, per evitare confusione e pratiche non sempre corrette da parte di diversi gruppi commerciali ma, soprattutto, dei grandi gruppi dell’online che beneficiano di una tassazione irrisoria e propongono sconti quando vogliono durante tutto l’arco dell’anno. I saldi, comunque, rimangono per l’economia dei negozi indipendenti, un momento fondamentale per riprendere fiato e smaltire le scorte invendute. I titolari dei negozi hanno, inoltre, adottato tutte le precauzioni necessarie per consentire alla clientela di acquistare in sicurezza.”

La Fismo Confesercenti (Federazione Italiana Settore Moda), per garantire la massima trasparenza nello svolgimento delle vendite, come ogni anno, indirizza ai propri associati e ai consumatori, un decalogo che invita caldamente a rispettare e che prevede di:
- Indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato in euro).
- Accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni.
- In caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi, seguire le ordinarie norme in materia di garanzia.
- In casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell’esercizio.
- Consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia.
- Non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli.
- Rendere visibile l’interno del negozio.
- Evidenziare all’esterno le taglie eventualmente disponibili.
- Usare la massima cortesia.

Il week-end di Natale ha registrato un calo dei fatturati superiore al 50% per la maggior parte dei ristoranti dell’Emilia-Romagna e a questo punto sono indispensabili misure di sostegno per queste imprese almeno fino al termine dello stato d’emergenza – è quanto afferma Massimo Zucchini, presidente della Fiepet Emilia Romagna a commento delle segnalazioni ricevute dai propri associati in riferimento all’andamento delle proprie attività nella settimana appena conclusa.

“Il Natale per la ristorazione – continua Zucchini – è un momento importante, che incide molto sui fatturati delle imprese e utile a fronteggiare i costi di gestione che, voglio ricordarlo, non sono diminuiti ma, con la pandemia e l’aumento delle materie prime, sono addirittura aumentati. Per questo è fondamentale che siano messe a disposizione quelle misure utili a superare il momento di grande difficoltà e a impedire chiusure e perdite di posti di lavoro: cassa integrazione, sgravi fiscali, esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico per i dehors, liquidità a tasso zero e moratoria sui mutui. Misure che devono avere efficacia per tutto il 2022 in modo tale da dare un minimo di fiducia e possibilità di programmazione per un periodo sufficientemente lungo”.

Le preoccupazioni della categoria riguardano anche le prossime settimane a partire dai prossimi giorni: “Ci auguriamo – conclude Zucchini – che gli ultimi giorni dell’anno possano contribuire a migliorare la situazione e che, dopo le disdette di questi giorni dovuti alla grande incertezza che si è venuta a creare dopo l’approvazione delle ultime restrizioni, le persone recuperino fiducia e voglia di uscire e frequentare i locali che sono attrezzati per garantire il massimo di sicurezza”.

Il Natale resiste a qualsiasi timore di una quarta ondata e la tradizione dei regali nonostante tutto va rispettata, anche se con tutte le precauzioni sanitarie necessarie.
Secondo l’indagine svolta da SWG per conto di Confesercenti Emilia Romagna, gli emiliano romagnoli non rinunceranno ai regali natalizi con una spesa media complessiva stimata sui 260 euro a persona (230 euro a testa la spesa stimata a livello nazionale). 

Ritorno dei negozi di vicinato. Spicca in Emilia-Romagna la voglia di tornare a fare i propri acquisti per i regali nei luoghi fisici dello shopping: così i negozi di vicinato è indicato dal 44% degli intervistati (contro il 17% a livello nazionale), il 38% sceglierà le grandi strutture commerciali e il 14% i mercatini di Natale, mentre l’acquisto tramite web è indicato dal 55% degli intervistati. 

Preoccupazione per i prezzi. A condizionare gli acquisti non è tanto la paura del contagio (23%), ma il timore dell’aumento dei prezzi (53%) e la situazione economica personale (38%), a cui si aggiungono i pagamenti per le varie scadenze di imposte e tasse e le preoccupazioni per l’aumento delle tariffe (27%). 

I regali. Ancora una volta saranno i libri i doni più gettonati, scelti come regalo dal 39%. Ma il vero boom sarà della moda: il 36% metterà sotto l’albero un capo d’abbigliamento, il 23% un accessorio e il 12% le calzature. Non potrà mancare, per una regione come la nostra, il regalo enogastronomico e vinicolo (gastronomia 38%, vini 23%).
Seguiranno i sempreverdi prodotti tecnologici (22%), giochi e videogiochi (18%), regali per la casa (arredamento per la casa 21%, elettrodomestici 15%). Il 7% degli intervistati regalerà invece un viaggio.
Mediamente gli emiliano romagnoli acquisteranno 6 regali: il 35% acquisterà fino a cinque regali, il 45% fino a dieci. 

Gli emiliano romagnoli sentono il bisogno di ritornare alla normalità e i dati sulle previsioni degli acquisti del periodo natalizio sono incoraggianti - così commenta i dati della ricerca il presidente di Confesercenti E.R. Dario Domenichini-. Non ci sono certo i numeri degli anni pre-pandemia e le difficoltà non sono purtroppo finite, soprattutto in riferimento alle preoccupazioni per le situazioni economiche delle famiglie, ma la riscoperta dei negozi di vicinato e la voglia delle persone di passare un Natale normale, non possono che infonderci fiducia e rappresentano un segnale incoraggiante e importante per il futuro e una veloce ripresa. Il consiglio che diamo a tutti i cittadini è di scegliere la tradizione e la qualità che si trova nei negozi e nei mercati della nostra regione, sostenendo così l'economia e il lavoro del nostro territorio.”

Le scelte strategiche del bilancio regionale e le sue implicazioni sul sistema delle imprese, in particolare di medie e piccole dimensioni, è stato al centro dell’incontro online fra la Presidenza di Confesercenti Emilia Romagna e l’Assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna, Paolo Calvano. Incontro opportuno anche in considerazione dell’imminente approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea regionale che si terrà la settimana prossima.
La Presidenza di Confesercenti ha condiviso le scelte fondamentali del bilancio 2022, in particolare la scelta di non incrementare la pressione fiscale regionale; la scelta di impegnare le risorse regionali per dare piena attuazione alla prossima programmazione dei fondi europei, che partirà proprio dal 2022 e rappresenta il canale più importante di sostegno e sviluppo all’economia e alle imprese della regione; la volontà di utilizzare in pieno le risorse del PNRR evitando di soprapporle a quelle già disponibili ma impegnandole su nuova progettualità e, infine, la scelta di mantenere inalterata la quota di impegno sulle politiche sociali.
Calvano ha sottolineato come nel bilancio vi siano le conferme delle risorse in favore dei settori del commercio e del turismo sui livelli degli anni precedenti e come vi siano anche somme destinati a prodotti e politiche innovative in favore di questi comparti economici.

“È stato un confronto molto utile e di cui ringrazio l’Assessore Calvano –dichiara il Presidente regionale di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini – che ha reso più informati e consapevoli le imprese associate delle dinamiche che sottintendono alla predisposizione e approvazione del bilancio di una Regione così importante come l’Emilia-Romagna. un’istituzione che proprio nel periodo della pandemia ci si è resi conto di quanto importante sia, per la vita dei cittadini ma anche delle imprese”.

La riforma del fisco attualmente all’attenzione del Parlamento e le sue implicazioni sul sistema delle imprese, in particolare di medie e piccole dimensioni, è stato al centro dell’incontro online fra la Presidenza di Confesercenti Emilia Romagna e l’On. Prof. Luigi Marattin, Presidente della VIª Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nonché esperto della materia.
Una riforma essenziale per adempiere agli impegni presi in sede europea e che “segnerà – ha affermato il Presidente di Confesercenti Emilia Romagna – Dario Domenichini in apertura – la vita delle imprese per parecchi anni” ma su cui, probabilmente “sono state caricate – ha ribattuto Marattin – forse troppe aspettative perché per una profonda riforma del sistema fiscale occorrerebbero molte più risorse di quelle disponibili attualmente”.
Nel corso dell’incontro, Marattin ha illustrato nel dettaglio l’impostazione del provvedimento attualmente in discussione e ha risposto alle domande poste dai partecipanti, condividendo anche alcune proposte avanzate da Confesercenti finalizzate all’alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese, sia per quanto riguarda la semplificazione degli adempimenti che nel merito di una loro riduzione.

Sottocategorie

©Confesercenti Emilia Romagna
INFORMATIVA:
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.
MAGGIORI INFORMAZIONI ACCETTO