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Dario Domenichini è stato riconfermato per i prossimi quattro anni alla presidenza della Confesercenti E.R. nel corso dell’Assemblea elettiva svoltasi oggi in modalità online alla presenza, in collegamento, di circa 200 fra delegati e invitati.
Domenichini ha svolto il suo incarico in uno dei momenti più difficili per le piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, che hanno vissuto, a causa della pandemia, un terribile ultimo anno e mezzo, fatto di chiusure e cali drastici di fatturato e in cui l’associazione di categoria è stata un punto di riferimento imprescindibile, sia per le imprese che per la Pubblica Amministrazione, per l’interpretazione delle norme, la predisposizione di ristori, l’individuazione delle migliori azioni per consentire la sopravvivenza delle imprese.
Domenichini, adesso, ritiene che sia il momento di guardare in avanti: “Le nostre imprese – afferma - potranno risollevarsi solo con azioni mirate: una seria riforma fiscale e burocratica per ridurre costi e adempimenti; la lotta all’abusivismo; un’equa tassazione delle transazioni che passano dai grandi gruppi del web; un piano strategico straordinario per il rilancio del commercio di vicinato, per il ruolo sociale che esprime oltre che economico, e del turismo, in particolare quello delle città d’arte.”
Confesercenti ora guarda con molto interesse alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: “molte delle risorse che arriveranno passeranno dalla Regione – continua Domenichini - e il loro utilizzo dovrà tenere conto anche delle nostre richieste. Dovranno essere indirizzate verso l’innovazione, la riconversione ecologica e la formazione di questi settori. Si deve prevedere una semplificazione delle procedure per accedere ai contributi e i futuri bandi dovranno essere tarati anche per la dimensione delle micro e piccole imprese.”
Ci sono anche temi che riguardano il livello nazionale e che Domenichini ritiene siano importanti e richiedano risposte urgenti: “è necessaria una riforma del lavoro, che tenga conto della necessità di flessibilità per alcuni settori e che ne riduca il costo. Occorre inoltre rivedere le politiche di sostegno al reddito, sacrosante solo in alcuni casi, rendendo obbligatoria la formazione per ricollocare chi ha perso il lavoro con percorsi semplificati e immediati. Chiediamo nuove moratorie su mutui e prestiti prevedendo dilazioni nella restituzione dei finanziamenti, provvedimenti indispensabili assieme al credito agevolato e garantito.”
A livello regionale, secondo Domenichini “è importante il fronte degli investimenti in infrastrutture sia materiali che immateriali come ad esempio la Cispadana e il passante autostradale di Bologna, così come una rete di collegamenti internet efficienti.”
In particolare, per quanto riguarda il turismo, settore duramente colpito dalla pandemia, Domenichini specifica come:” sia necessario far ripartire al più presto l’organizzazione di mostre, fiere ed eventi, soprattutto per il turismo nelle città d’arte che non hanno beneficiato della boccata d’ossigeno dell’estate e sostenere economicamente le agenzie di viaggio, tra le più penalizzate insieme alle discoteche. Bisogna modificare e migliorare alcune norme regionali, aggiornarle per arginare concorrenza sleale e abusivismo, prevedendo una migliore concertazione fra pubblico e privato.”
Relativamente al commercio, Domenichini pensa al rilancio del commercio di vicinato che, come rilevato dalla ricerca condotta da Nomisma, risulta essere molto importante per i cittadini della nostra regione perché accresce il senso di appartenenza ad una comunità (44% degli intervistati), rappresentando così un punto di incontro per gli abitanti della zona (64%). Sull’argomento Domenichini spiega come il commercio di vicinato sia indispensabile per la vivibilità e la sicurezza delle nostre città e come per il suo rilancio si debba rivedere, tra l’altro, il costo delle locazioni commerciali.”
Alla parte pubblica dell’Assemblea, nel corso della quale sono state presentate due indagini su impatto della pandemia e prospettive di ripresa di commercio, pubblici esercizi e turismo curate da NOMISMA e CENTRO STUDI TURISTICI di Firenze, sono intervenuti Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Andrea Corsini, Assessore a Mobilità, Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna e Patrizia De Luise, Presidente Nazionale di Confesercenti.
Natura, tradizione e turismo lungo il Grande Fiume. Dopo il workshop internazionale, la giornata dedicata agli eductour chiuderà la dodicesima edizione delle "Borsa del Turismo Fluviale e del Po".
L'appuntamento riservato ai Tour Operator internazionali accreditati - provenienti da 14 Paesi - si svolgerà mercoledì 15 settembre, a partire dalle ore 10,30 e in modalità esclusivamente online a causa delle restrizioni legate alla pandemia.
La proiezione di un video emozionale sulle bellezze del Grande Fiume aprirà ufficialmente il viaggio affascinante attraverso percorsi dedicati, da Piacenza a Ferrara, passando per Parma e Reggio Emilia. A seguire un tour virtuale tra storia, tradizione, cultura, enogastronomia, ambiente e sport saranno i contenuti degli altri video presentati in anteprima, tutti con un unico filo conduttore: sviluppare e promuovere le opportunità turistiche delle terre del Po.
Si partirà dall’Emilia con rocche, regge e castelli a pochi chilometri o a ridosso degli argini del Po, antichi luoghi di difesa, ora suggestivi testimoni del passato che fu e del patrimonio che il Grande Fiume può offrire. Da Colorno a Sarmato passando per Polesine Parmense, un rapido sguardo ai manieri visitabili in tutte le stagioni dell’anno. Un percorso di 80 chilometri lungo le terre di Giuseppe Verdi e i luoghi di origine dei salumi simbolo della tradizione italiana.
Si arriverà, quindi a Ferrara con un emozionante percorso che trasporterà i Tour Operator dal cuore della città estense, il cui centro storico è patrimonio mondiale dell'UNESCO, fino ai tramonti romantici immersi nella flora e nella fauna del Delta del Po, passando per i suggestivi panorami delle Delizie Estensi.
L’evento, promosso da Confesercenti all’interno della “XIIª Borsa del Turismo Fluviale e del Po” è realizzato con il sostegno di Apt Servizi Emilia Romagna, delle Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna, dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana e il patrocinio del Ministero del Turismo, della Regione Emilia Romagna, di Enit e altri Comuni.
Per il presidente di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini: “la dodicesima edizione della Borsa del Turismo fluviale e del Po, si è caratterizzata come un momento di rinascita e ripresa del comparto turistico dell’Emilia Romagna e ha dimostrato ancora una volta le potenzialità turistiche dei territori bagnati dal Po che sono in grado di offrire proposte turistiche convincenti e particolarmente articolate e hanno mostrato ai tour operator internazionali presenti aspetti originali e non sempre noti della nostra regione.”
Si tiene domani, venerdì 10 settembre, l’ultima iniziativa del programma della “25ª Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte e dei Borghi d’Italia” con l’evento “Eductour 2021”, l’atteso viaggio riservato ai tour operator internazionali, che quest’anno si svolgerà on line, fra le bellezze delle città d’arte e dei borghi dell’Emilia-Romagna.
Un affascinante tour alla scoperta delle proposte dei territori, attraverso alcuni video dedicati, dall’Emilia alla Romagna, da Ravenna a Piacenza, passando per Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Reggio Emilia.
Parteciperanno più di 30 tour operator specializzati collegati da 17 nazioni: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Romania, Sud Africa, Ungheria.
Dopo l'apertura dei lavori, prevista alle ore 10,30, il viaggio partirà con un eductour dedicato a Bologna e Modena: "You Unesco Destination".
A seguire ci si sposterà in Romagna: dalla Ravenna di Dante allo spettacolo della Valmarecchia, per scoprire una Romagna che non ti aspetti, in cui le perle d’arte dell’entroterra ben bilanciano l’estro della riviera. Passando, poi, per i capolavori di Forlì e dintorni e gli antichi mestieri a Santarcangelo di Romagna; per descrivere, infine, le tipicità gastronomiche del territorio: l’olio, il vino, la pasta fresca delle arzdor, un gustoso riassunto del perché scegliere la Romagna tutto l’anno.
Una tappa speciale sarà dedicata a Ferrara, la città del Rinascimento: col centro storico, patrimonio mondiale dell'UNESCO, le meraviglie della pittura, dell'architettura e i profumi inconfondibili delle locande, il Castello Estense, la tragica storia di Ugo e Parisina e i segreti di Lucrezia Borgia.
Si arriverà, infine in Emilia, con un mix di immagini emozionali tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, con le eccellenze artistiche, culinarie e culturali di un territorio che fa sognare ad occhi aperti per le sue tradizioni, la storia e la passione che emerge da ogni cosa.
“Eductour 2021” è, dunque, l’evento conclusivo della 25ª Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte e dei Borghi d’Italia, promossa da Confesercenti con il sostegno di APT Emilia Romagna, delle Destinazioni Turistiche Bologna Città Metropolitana & Modena, Romagna ed Emilia, la collaborazione di ENIT e il patrocinio, fra gli altri, dei Ministeri del Turismo, della Cultura e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Emilia-Romagna, e di diversi Comuni e altri enti locali.
Per il vicepresidente di Assohotel Confesercenti E.R. Paolo Mazza: “lo svolgimento della 25ª edizione della Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte e dei Borghi d’Italia, è stato un segnale di speranza importantissimo per tutto il comparto turistico regionale e nazionale duramente colpito dalla Pandemia ma che dimostra una grande volontà di ripresa. La partecipazione di tour operator e seller, inoltre, certifica quanto importante e autorevole sia diventato questo evento nel corso degli anni, e come vi sia un progressivo maggior interesse per le offerte turistiche non solo del Paese ma dell’Emilia-Romagna in particolare.
Nuovi contatti, nuovi business sono fondamentali per la ripresa del settore e attraverso la Borsa i Tour Operator di tutto il mondo si possono rendere conto direttamente non solo dell’inestimabile offerta del nostro patrimonio ma anche della qualità della nostra accoglienza.”
Torna dal 13 al 15 settembre la più importante Borsa di promozione del Turismo Fluviale e del Po che giunge quest’anno alla 12ª edizione e che si svolgerà per la seconda volta in modalità completamente online. Si tratta della più importante iniziativa nazionale di commercializzazione turistica del turismo fluviale e del Grande fiume Po, promossa da Confesercenti Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Apt Servizi Emilia Romagna, Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna e con il patrocinio del Ministero del Turismo, Enit, Regione Emilia Romagna e altri Comuni del territorio.
L’evento di maggior interesse per gli operatori è il workshop commerciale e internazionale che si terrà lunedì 13 settembre, su appuntamenti ONLINE prefissati su una piattaforma apposita, a cui parteciperanno quattrodici tour operator provenienti da diversi Paesi: Austria, Belgio, Francia, Germania, India, Italia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Scandinavia, Spagna, Svizzera e Russia, specializzati nella commercializzazione, tramite i propri cataloghi e portali turistici, di vacanze “slow” declinate sul tema della vacanza attiva a contatto con la natura, dove “cicloturismo”, “enogastronomia”, “trekking e passeggiate”, tradizioni e cultura e altro sono valori importanti del prodotto turistico.
Come nella passata edizione, si svolgerà inoltre il “virtual educational tour”. Il 15 settembre, infatti, sempre su piattaforma dedicata, i Tour Operator parteciperanno, in collegamento da remoto, a una giornata destinata alla presentazione delle opportunità turistiche delle terre del Po. Storia, tradizione, cultura, enogastronomia, ambiente e sport saranno i contenuti di diversi video presentati in anteprima per l’occasione.
Il presidente della Confesercenti E.R. Dario Domenichini, commentando l’avvio della Borsa, ha sottolineato come sia fondamentale per la ripresa dell’economia di questi territori dell’Emilia-Romagna anche la ripresa del settore turistico che anche in queste zone cominciava ad avere numeri importanti.
Superate le aspettative iniziali di molte imprese, soprattutto della Riviera e dell’Appennino. Il trend positivo ha interessato tutte le aree regionali, ma il differenziale stimato rispetto al 2019 è di 4 milioni circa di pernottamenti in meno. L’aumento delle presenze non ha attenuato le difficoltà gestionali delle imprese: impiego del personale e aumento dei costi le principali criticità.
L’estate 2021 ha portato una boccata d’ossigeno al turismo emiliano-romagnolo registrando segnali di ripresa a partire dalla seconda metà del mese di giugno per proseguire nei due mesi successivi, il settore ha bisogno però di una seria programmazione e interventi decisi per ritornare alla normalità perduta. È quanto emerso dall’indagine commissionata da Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna al Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 512 imprese ricettive dell’Emilia-Romagna.
Le criticità maggiori, si sono registrate nel settore del turismo organizzato, che non è ripartito e con le agenzie di viaggi che soffrono di una crisi pesantissima. “La ripresa c’è stata, ma le difficoltà nella gestione delle nostre imprese sono state elevatissime – afferma Fabrizio Albertini, Presidente Assohotel Confesercenti Emilia Romagna - Il reperimento del personale in primo luogo. Sono praticamente mancate tutte le figure professionali nel turismo e diverse aziende hanno dovuto limitare la propria operatività proprio per questo motivo. Sostegni alle imprese in difficoltà e una politica di investimenti sulla formazione professionale per il settore accompagnate da quelle modifiche contrattuali e normative che potrebbero rendere più adeguato ai tempi i vari istituti all’interno del mondo del lavoro, sono le misure ritenute indispensabili per dare prospettive concrete di ripresa a tutto il comparto del turismo”.
Per quanto riguarda l’indagine, molte le cause che hanno contribuito al conseguimento dei risultati. In primo luogo la voglia di viaggiare degli italiani e, al tempo stesso, la difficoltà di pianificare viaggi all’estero per le insicurezze sanitarie. Una discreta spinta al mercato è arrivata anche dall’introduzione del green pass europeo ad inizio luglio che ha finalmente aperto la possibilità ai cittadini comunitari di effettuare spostamenti per turismo. Infine, un contributo importante è venuto dal posizionamento “competitivo” dell’offerta regionale sui principali mercati turistici e la variegata offerta di “proposte ed eventi”.
Nel corso del trimestre estivo negli hotel e nelle altre strutture ricettive sono stati registrati 20,1 milioni di pernottamenti, cioè il +37% rispetto al trimestre 2020. Le stime indicano in oltre 2,4 milioni le presenze dei turisti stranieri (+41,7%), mentre i pernottamenti degli italiani supererebbero i 17,7 milioni (+36%).
Complessivamente, dai risultati dell’indagine emerge un trend di crescita abbastanza omogeneo. In particolare, nel trimestre estivo il comparto alberghiero ha segnato il +37,9% (+42% di stranieri e +37% di italiani). La crescita registrata nelle strutture dell’extralberghiero è del +34,2% (+33% di italiani e +41% di stranieri).
Risultati positivi rispetto ai timori di inizio estate, quando non vi erano certezze su come sarebbe andata la stagione e che segnano un incremento rispetto a un 2020 che, però, è stato particolarmente negativo. Se si confrontano questi dati, infatti, con l’estate 2019, l’ultima che si può considerare ‘normale’, i numeri raccontano di una stagione al di sotto di quella che si può considerare la normalità, con 4 milioni in meno di pernottamenti rispetto al 2019 (-16%).
Con riferimento agli ambiti territoriali, i risultati sono differenziati:
nei comuni della Riviera si registra un aumento stimato delle presenze sul 2020 del 37%, per un totale di oltre 17,7 milioni, con un rafforzamento sia della componente straniera (+41%) sia di quella italiana (+37%). Rispetto al 2019 però, si registra una diminuzione del 14,7%.
Nelle città d’arte il trimestre ha segnato un +39,8% di aumento dei pernottamenti, pari a oltre 1,1 milioni sul 2020, con un +38% delle presenze italiane e un +45% quelle degli stranieri. Rispetto al 209 il dato segnerebbe ancora il -36,6%.
Per quanto riguarda le località termali il trimestre si attesta al +38,4%, sul 2020, con una crescita significativa degli stranieri (+44%) e delle presenze dei connazionali (+38%). 270 mila le presenze stimate, ma rispetto al 2019 il dato segnerebbe ancora il -29,6%.
Nei comuni dell’Appennino la stima è di una crescita del 28,3% rispetto al 2020 (+28% di italiani e +39% di stranieri). 405 mila le presenze stimate e il differenziale rispetto al 2019 si attesterebbe al -3,9%.
Ora l’attenzione delle imprese è rivolta al mese di settembre e ben il 55% del campione ha segnalato il proseguimento del trend di crescita della domanda rispetto al 2020.
In valori assoluti, la variazione attesa per settembre 2021, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è di oltre 320 mila pernottamenti in più, per un totale di oltre 3,1 milioni.
Per quanto riguarda le proiezioni sull’ultimo periodo dell’anno emerge la forte incertezza degli imprenditori: ben il 50% del campione non ha elementi sufficienti per poter formulare delle ipotesi sui comportamenti della domanda turistica e per un settore che vive di programmazione questa situazione risulta particolarmente difficoltosa.
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