Continua la restrizione del credito per le micro e piccole imprese commerciali e turistiche, migliora invece il dato sulle sofferenze. Tutti i dati dell’Osservatorio Confesercenti

E’ proseguita anche nel 2016, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti sul credito, la restrizione dei prestiti bancari alle imprese sia a livello nazionale che per quanto concerne l’Emilia Romagna.

In riferimento al comparto commerciale e turistico, il “credit crunch” in regione ha fatto segnare una riduzione dell’1,7% dei prestiti su base annua (sostanzialmente uguale al dato nazionale del -1,6%).

Come al solito le più penalizzate sono le micro e piccole imprese fino a 20 addetti con flessioni che vanno dal -5,4% al -6,8%, mentre per quelle oltre i 20 addetti la riduzione del credito di fatto non esiste (-0,2%).

La dinamica delle sofferenze è invece in notevole miglioramento rispetto al 2015, sia nel dato nazionale che registra una diminuzione dello 0,9%, sia in quello regionale dove il dato medio è ancora più marcato (-4,4%) e riguarda un po’ tutte le dimensioni d’impresa.

“Anche nel 2016 abbiamo assistito ad una evidente penalizzazione e restrizione nell’accesso al credito per quanto riguarda le piccole imprese commerciali e turistiche fino a 20 addetti – sostiene Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna – con una situazione che appare fortemente sbilanciata e che vede un sistema di erogazione che indirizza il 75% del credito alle imprese con oltre 20 addetti, mentre nell’economia reale, anche in questo settore svolgono un ruolo insostituibile le micro e piccole imprese anche per ciò che concerne il contributo in termini occupazionali.

Per questo motivo – prosegue Bollettinari – Confesercenti Emilia Romagna propone di creare un fondo regionale ad hoc per agevolare l’accesso la credito da parte delle micro e piccole imprese fino a 20 dipendenti, oltre a sostenere e migliorare le altre misure già in essere”.


©Confesercenti Emilia Romagna
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