Blocchi del traffico: Confesercenti e Confcommercio dell’Emilia Romagna ribadiscono le loro preoccupazioni

“L’entrata in vigore da giovedì 1° ottobre delle limitazioni al traffico veicolare rappresentano un elemento di forte preoccupazione per le imprese del Terziario, preoccupazione espressa a più riprese alla Regione, in diversi incontri in cui le nostre Organizzazioni avevano chiesto l’introduzione di diversi correttivi alle misure proposte, in parte accolti”. È il commento di Confesercenti e Confcommercio dell’Emilia Romagna all’atto adottato dalla Giunta regionale in materia di qualità dell’aria, che prevede una serie di misure di limitazione del traffico dal 1 ottobre 2015 al 31 marzo 2016.

“Le perplessità, continua la nota diffusa dalle due Associazioni, nascono dal fatto che tali provvedimenti sono inefficaci nel contrasto all’inquinamento atmosferico nelle nostre città e al contempo rischiano di pesare negativamente sull’economia delle attività commerciali presenti, in particolar modo, nei centri storici.”

“Prendiamo atto – dichiarano le due Associazioni – che, a seguito degli incontri svolti con l’Assessore Paola Gazzolo e con i Dirigenti dell’Assessorato competente, sono state apportate alcune modifiche migliorative, quali: l’eliminazione delle domeniche ecologiche dall’1 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016; il rinvio di un anno dell’applicazione delle misure nei Comuni al di sotto dei 50.000 abitanti; una maggiore flessibilità nella definizione delle aree interessate dai provvedimenti; il rinvio di un anno del blocco dei veicoli diesel commerciali leggeri euro 3”. Le Organizzazioni valutano invece negativamente il mantenimento del blocco degli altri autoveicoli diesel euro 3 “che, assieme alle limitazioni dei mezzi a benzina, porterà al blocco di quasi 1 milione di veicoli nella regione, pari al 23% delle auto circolanti”.

Confcommercio e Confesercenti dell’Emilia Romagna ribadiscono anche la loro contrarietà a diverse altre misure contenute nel Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) sul quale continuerà un confronto serrato con la Regione, in vista della sua discussione in Assemblea.

©Confesercenti Emilia Romagna
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