“Le notizie di stampa veicolate in questi giorni a proposito dei sostegni più volte promessi alle imprese che porterebbero a un contributo medio di 3.700 euro per circa 3 milioni di imprese, ma con molte piccole imprese che dovranno accontentarsi di 2000 euro, è una misura ampiamente insufficiente e che sa di presa in giro per migliaia di imprenditori a cui sono stati imposti sacrifici pesantissimi”. È quanto si legge in una nota di Confesercenti Emilia Romagna a commento delle notizie riportate dagli organi d’informazione sulle prime indiscrezioni rispetto al cosiddetto decreto sostegni che il Governo si appresterebbe ad approvare.
“La cifra individuata – continua la nota – non servirebbe nemmeno a pagare i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti (peraltro non prodotti) dell’ultimo trimestre del 2020 e non aiuterà certamente le imprese a sopravvivere. Commercio non alimentare, ambulante e in sede fissa, bar ristoranti, imprese del turismo, organizzatori di eventi e del wedding, palestre e centri benessere, sono settori che occupano migliaia di addetti a cui è stato impedito di lavorare e produrre reddito con Decreti e Ordinanze e che adesso vengono ristorati con pochi spiccioli. La Confesercenti non mancherà di far sentire la propria voce in tutte le occasioni per rivendicare il diritto di queste imprese alla sopravvivenza e alla gestione del proprio destino e chiedendo che a questo provvedimento ne seguano altri di misura più consistente”.
Si svolgerà martedì 16 marzo dalle 15,30 in poi, il secondo appuntamento sul web gratuito rivolto a tutti gli operatori della ristorazione e del food, organizzato da Cat Confesercenti Emilia Romagna nell’ambito dell’evento “Tecnologia e digitale + social media per la ristorazione”.
Scopo del seminario è quello offrire le conoscenze adeguate per valorizzare la propria attività sul mercato e intercettare la giusta clientela, ottimizzare il prodotto, definire offerta e distribuzione dei piatti sfruttando senza timore innovazione tecnologica e nuove opportunità digitali. In particolare, si vedrà come posizionare il proprio ristorante su Google per renderlo facilmente accessibile, come lavorare sull’identità del locale per renderlo unico e riconoscibile, come lavorare sui costi per preparare un'offerta accattivante e vantaggiosa.
Questi, in dettaglio, i temi dell’incontro di domani:
“Usare al meglio gli strumenti di Google (motore di ricerca e Maps) per intercettare nuovi clienti” - Luca Bove, Co-fondatore di Local Strategy & Esperto di Google My Business
“Brand identity e posizionamento del ristorante: come aiuta la vendita?” - Ilaria Legato, brand & communication designer
“ Food cost e Control: istruzioni per l’uso” - Cinzia Spatafora, Hospitality&FB Manager
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione, su www.catconfesercenti.net
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“La pandemia sta pesantemente mettendo in crisi il territorio dell’Appennino emiliano-romagnolo, che già subiva difficoltà e disagi, accentuando i problemi e le carenze ed esponendo questi territori al rischio di spopolamento”. È quanto si legge in una nota della Confesercenti Emilia Romagna che sta conducendo un’analisi in profondità sugli effetti che sta avendo l’attuale situazione sul territorio regionale.
“I settori del turismo, del commercio, della ristorazione e dei servizi alla persona – continua la nota – rischiano di vedere persi migliaia di imprese e di posti di lavoro e questa dinamica avrà effetti ancor più pesanti sull’Appennino, dove già centinaia di imprese di questi settori stanno pensando seriamente di non riaprire più i battenti”. Per cercare di limitare i danni, secondo Confesercenti, occorre dare prospettive concrete a chi abita su questi territori, con progetti in grado di generare posti di lavoro. Consentendo, infatti, alle persone di abitare e lavorare sul territorio si garantisce automaticamente anche il presidio e la salvaguardia ambientale di un ecosistema fondamentale anche per le città e la pianura.
In questa logica rientra, ad esempio, il collegamento fra il Corno alle Scale e Cutigliano, in Toscana, che aprirebbe prospettive di fruizione della montagna sia nel periodo invernale che estivo consentendo l’accesso anche alle persone più fragili.
“È un progetto praticamente già finanziato - affermano Elisabetta Pasquali e Tania Landini, titolari di due alberghi a Vidiciatico, nel comune di Lizzano in Belvedere – e di cui si parla da alcuni anni. Un progetto su cui chi abita in queste zone conta perché in grado di rivitalizzare un’economia che si sta spegnendo nonostante gli sforzi e gli investimenti prodotti di chi qua è nato e vorrebbe continuare a vivere. La salvaguardia del nostro ambiente è una priorità per chi lavora nel turismo e crediamo che, grazie alle moderne tecniche di realizzazione, oggi si possano costruire impianti nel rispetto del territorio. È importante, però, che si proceda in fretta per non rischiare di trasformare le nostre montagne in musei disabitati.”
Si svolgerà giovedi 11 marzo dalle 15 in poi, il primo di un ciclo di tre incontri web gratuiti rivolti a tutti gli operatori della ristorazione e del food.
Il titolo del primo incontro sarà: “Nuova distribuzione del piatto e tecnologia per vendere”. Un’occasione per scoprire come gestire menù digitali, piattaforme e nuovi sistemi di distribuzione del piatto (consegna a domicilio e asporto), pagamenti digitali e tramite mobile, e di capire come la tecnologia può essere un prezioso alleato dei ristoratori in grado di aiutare a rispettare le norme di sicurezza, migliorando anche performance e relazioni con la propria clientela.
Nicoletta Polliotto, digital project manager, esperta di food & restaurant marketing e nota conference speaker nel mondo Travel e Digital Food Marketing nonché autrice di diversi testi, parlerà di come “Proporre il piatto con nuove formule di distribuzione. delivery e take away senza pregiudizi”,
Marco Simonini, co-owner di Dishcovery illustrerà il tema: “Menù digitali opportunità ed evoluzioni”,
Edoardo Colombo, esperto di trasformazione digitale e turismo interverrà sull’argomento: “Tecnologia e Mobile + Digital Payment evoluzioni e sviluppi.
“I seminari, organizzati da Cat Confesercenti Emilia Romagna – afferma Marco Pasi, Direttore regionale di Confesercenti - sono importanti opportunità per apprendere nuove forme di promozione e sviluppo del settore della ristorazione, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui le imprese della ristorazione e dei pubblici esercizi attraversano una profonda crisi a causa dei numerosi provvedimenti restrittivi che le hanno costrette alla chiusura totale o parziale, con perdite del fatturato di circa il 70%.”
I prossimi incontri si terranno martedì 16 marzo su: “Posizionamento del brand e vendita per la ristorazione” e giovedì 18 marzo su “Comunicazione digitale e vendita nella ristorazione”.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione, ogni informazione può essere chiesta alla segreteria organizzativa scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Un otto marzo all’insegna di una flessione delle imprese femminili nel commercio e nella ristorazione in Emilia Romagna.
La pandemia ha particolarmente colpito due settori dove la presenza delle donne è particolarmente significativa e, di conseguenza, ora sono proprie queste ad essere più in difficoltà.
E’ quanto emerge da una ricerca elaborata da Unioncamere E.R. su da dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio. Rispetto all’anno scorso, causa l’effetto della pandemia, si registrano in particolare un calo delle imprese nel commercio al dettaglio (-294 unità, -1,8 per cento), e nella ristorazione (-1,2 per cento, -99 imprese). In generale sono le imprese giovanili quelle a soffrire di più, mentre sono in controtendenza quelle di donne straniere.
A fine dicembre 2020 le imprese femminili ammontano 84.287 con una flessione solo lievemente superiore a un anno prima (-0,5 per cento, -395 unità), in linea con il complesso della base imprenditoriale regionale.
A soffrire di più è la componete giovanile (-3,3 per cento) mentre aumenta quella straniera (+3,0 per cento).
Nonostante la leggera flessione delle imprese femminili, le società di capitale sono di nuovo notevolmente aumentate (+429 unità, +2,8 per cento), anche per effetto dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. A fare da contraltare sono state una altrettanto rapida riduzione delle società di persone (-337 unità, -2,8 per cento) e una più lenta, ma più ampia flessione delle ditte individuali (-0,9 per cento, -488 unità).
In questo momento di difficoltà, Confesercenti attraverso il servizio Impresa Donna Confesercenti propone alle imprese femminili e a chi vuole avviare un’attività in questi settori consulenza personalizzata, opportunità di credito agevolato, percorsi formativi specifici e servizi su misura.
Per la responsabile dell’imprenditoria femminile in Confesercenti E.R. Paola Morselli: “questi dati non ci sorprendono: nei momenti di difficoltà chi paga il prezzo più pesante sono le donne che si trovano tra l’altro a gestire carichi famigliari e lavorativi non riconosciuti istituzionalmente. Manca una cultura generale della valorizzazione del mondo femminile e questi dati, insieme ai tristi e quotidiani fatti di cronaca che vedono le donne vittime di violenze, non fanno che confermare una visione politica, sociale e culturale incapace di farsi carico di un tema così importante. Nonostante ciò rimango fiduciosa nella forza delle donne ora così provate, anche se c’è ancora molto da fare per cambiare una visione del mondo ormai obsoleta.”
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